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Disidentità: una chiave di lettura per le nuove forme di psicopatologia?
Anna Maria FerraroFrancesca GiannoneGirolamo Lo Versosubject
lcsh:Ethnology. Social and cultural anthropologylcsh:GN301-674postmodernitylcsh:P101-410dis-identity psychopathology postmodernitydis-identitySettore M-PSI/08 - Psicologia ClinicaSettore M-PSI/07 - Psicologia Dinamicadis-identità psicopatologia postmodernitàpsychopathologylcsh:Language. Linguistic theory. Comparative grammardescription
Le trasformazioni cui è andata incontro la società nel passaggio dalla modernità alla post-modernità hanno scosso la dimensione gruppale e, perciò stesso, l’identità personale. Lo sfilacciarsi del senso d’appartenenza legato al considerare proprie alcune tradizioni culturali, linguistiche, religiose, ecc. rende difficile non solo la comprensione del mondo, ma anche la possibilità d’interiorizzare tutti quegli aspetti legati all’esperienza stessa di “appartenere” che, slegandosi, si perdono in frammenti di un mondo essenzialmente incerto e provvisorio. L’articolo propone una riflessione sul perché alcuni recenti mutamenti socio-antropologici possono rappresentare una minaccia rispetto allo sviluppo dell’identità individuale, riprendendo alcuni concetti della teoria gruppoanalitico soggettuale della personalità, e in particolar modo il concetto di disidentità. Sarà messa in evidenza la sofferenza delle dinamiche identificatorie e, successivamente, sarà collegata questa sofferenza allo sviluppo delle nuove forme di psicopatologia. Dopo aver illustrato la fragilità del processo d’interiorizzazione degli elementi costituenti l’identità individuale, l’articolo associa al parziale adombramento della dimensione intersoggettiva, il profilarsi delle nuove figure psicopatologiche. The transformations society has faced in the transition from modernity to postmodernity have shaken the traditional group dimensions, and thereby, personal identity itself. The stray of the sense of belonging, linked to the consideration of some cultural, linguistic, religious traditions as our own, not only prevents from understanding the world: it also hampers the possibility to internalize all those aspects of the experience of "belonging" which, when lost, become nothing more than fragments of an essentially uncertain and provisional world. Taking up some of the concepts of the subjectual group analysis theory of personality, the article proposes a reflection on why some recent anthropological changes may represent a threat in relation to the development of individual identity, with a special focus on the concept of dis-identity. It will therefore highlight the instability of identification dynamics and the connection of this weak spot, to the development of new forms of psychopathology. After illustrating the fragility of the internalization process of the composing elements of individual identity, the article associates the partial shadowing of the intersubjective dimension with the emergence of new psychopathological figures.
year | journal | country | edition | language |
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2012-05-01 |