0000000000002170
AUTHOR
Ilaria Grippaudo
Fra Palermo e Napoli. Attività musicali presso la Reale Cappella Palatina di Palermo
Nel panorama palermitano di Cinque e Seicento appare indiscusso il ruolo musicale della Real Cappella di San Pietro, comunemente nota come Cappella Palatina. Il prestigio dell’istituzione fu tale da spingere Ottavio Tiby, musicologo palermitano, ad occuparsene per primo in un saggio del 1952, 'La musica nella Real Cappella Palatina', per molti anni unico esempio di analisi delle attività musicali nelle istituzioni ecclesiastiche cittadine. Recenti indagini condotte presso l’Archivio di Stato di Palermo hanno tuttavia integrato le informazioni in nostro possesso, dimostrando come le ricerche di Tiby avessero tralasciato una parte della documentazione, offrendo un quadro sostanzialmente incom…
Manoscritti del Settecento napoletano nel fondo musicale della Cattedrale di Piazza Armerina
Musical activity of Sicilian composers in the ecclesiastical institutions of Palermo (1569-1655)
Anna Maria Busse Berger, Medieval Music and the Art of Memory, Berkeley, University of California Press, 2005
Il fondo musicale della Chiesa Madre di Enna: Catalogo
Il volume raccoglie il catalogo delle opere musicali, sia manoscritte che a stampa, conservate presso la Chiesa Madre di Enna e databili dal XVIII al XX secolo. È preceduto da un'ampia introduzione che riferisce dell'attività della cappella musicale del duomo, procedendo alla valutazione del fondo e approfondendo l'ordinamento e i sistemi costitutivi del catalogo. Ogni scheda presenta una descrizione dell'unità catalografica, corredata di autore, titolo originale, titolo convenzionale e incipit musicali.
Le cappelle musicali a Palermo tra Cinque e Seicento: nuovi documenti sulla Palatina
Individuare le cappelle musicali operanti a Palermo fra Rinascimento e Barocco non è certo un compito facile. Se guardiamo al contesto della produzione musicale, non possiamo non riconoscere il ruolo vitale svolto dagli ordini religiosi nel promuovere e diffondere attivamente la musica in tutti gli strati sociali. Difatti, tali comunità erano coinvolte in modo più o meno continuativo nella promozione delle attività musicali, spesso attraverso il contributo delle cappelle di musica. Eppure, nella Palermo di Cinque e Seicento, gli organici musicali operanti nelle istituzioni ecclesiastiche assumevano forme fluide e non codificate. Nonostante ciò, numerose fonti alludono alla presenza di corpi…
Laura Moretti, Dagli Incurabili alla Pietà. Le chiese degli Ospedali Grandi di Venezia tra architettura e musica (1522-1790), Firenze, Olschki, 2008
Música de García Fajer en Italia: el caso de la «Misa de Réquiem» conservada en Enna (Sicilia)
Il lavoro si sofferma sulla presenza nella penisola italiana di musiche composte da García Fajer, musicista spagnolo del Settecento, partendo dalla scoperta di una "Messa da Requiem" a lui attribuibile, conservata nel fondo musicale del Duomo di Enna. Oltre che all'esame della fonte, la discussione è dedicata a questioni di diverso genere, in relazione al periodo italiano del compositore, alla sua permanenza a Napoli e alla fase di apprendistato musicale, prima di dedicarsi al genere operistico.
Juan Josè Carreras - Bernardo García García (a cura di), The Royal Chapel in the time of the Habsburgs: music and court ceremony in early modern Europe, Woodbridge, The Boydell Press, 2005
"Ti recitano meglio di un giullare": simulazione e comicità in "Gianni Schicchi"
Il saggio affronta l'analisi di "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini, ricostruendone la genesi e incentrandosi sulle caratteristiche della drammaturgia. Quest'ultime vengono esaminate alla luce di determinate categorie, in particolare simulazione e comicità, dimostrando come entrambe siano alla base dell'azione e dei meccanismi di costruzione della musica.
Musica nelle istituzioni religiose del meridione d’Italia: ipotesi di confronto fra le Cappelle Reali di Napoli e Palermo
Questo articolo offre una panoramica della musicologia urbana nelle istituzioni musicali di Napoli e Palermo tra il XVI e il XVIII secolo, focalizzandosi sulle pratiche musicali e sulla circolazione della musica e dei musicisti all'interno delle rispettive città. In particolare si evidenzia la preminenza delle due Cappelle Reali, i legami con la corte di Madrid e i rapporti dei viceré con l'aristocrazia, nonché l'attività di committenza in territori politicamente complessi. Soprattutto Napoli, nel 'Siglo de Oro', costituì un polo di attrazione per molte personalità innovative, sul piano sia culturale che musicale, anche più importanti di quelle attive nella corte di Madrid. This article pro…
Susan MacClary, Desire and Pleasure in Seventeenth-Century Music, Berkeley, University of California Press, 2012
Nicholas Baragwanath, The Italian Traditions and Puccini. Compositional Theory and Practice in Nineteenth-Century Opera, Bloomington, Indiana University Press, 2011
Voce “Toscano, Nicolò”
Sublime, corsetti, e ragtime. Woody Allen e Gustav Mahler
L'articolo esamina la relazione tra la musica di Mahler e il cinema nel caso di Woody Allen. Come è noto, nei suoi film il regista statunitense mette in primo piano la musica in molti modi. Ad esempio in "Un'altra donna" (1988) la Sinfonia n. 4 gioca un importante ruolo intra-diegetico che va oltre la semplice funzione informativa relativa all'ambiente sociale della protagonista. La musica di Mahler compare anche in altri film, ma in prospettiva più ampia agisce da elemento focale nella poetica di Allen. Attraverso l'analisi di alcune scene, si approfondisce la natura del rapporto tra Allen e Mahler e in che senso tale rapporto costituisce un caso assolutamente positivo di "ricezione mahler…
Sacred Music and Performance Practices in Ecclesiastical Institutions of Palermo during the Renaissance Period
Musica Urbana. Musica e cerimonie all’aperto nella Palermo di Cinque e Seicento
Il saggio è dedicato al ruolo che ebbero le istituzioni ecclesiastiche - in particolare gli ordini religiosi - nel definire 'musicalmente' uno spazio urbano, quello della Palermo spagnola tra Cinque e Seicento, secondo la prospettiva della recente "Urban Musicology". Proponendo alcune ipotesi di interpretazione sul rapporto tra cerimonia, musica e contesto cittadino, il contributo prende in esame sia le cronache ufficiali che le fonti d'archivio, incentrandosi sulle processioni e su due particolari occasioni festive: il Corpus Domini e il festino di Santa Rosalia.
Oreste Palmiero (a cura di), “Io ti baciavo in sogno”: Fogazzaro e i musicisti, Vicenza, Accademia Olimpica, 2004
Women and Music at the Religious Institutions of Palermo (17th/18th Centuries): A Preliminary Overview
Voce “Vinci, Pietro”
Between Palermo and Naples: Musical activities at the Royal Chapel of Palermo and its relationships with the Royal Chapel of Naples (16th-17th centuries)
Tempo congelato e musica in 'Sussurri e grida' di Ingmar Bergman
Il contributo intende offrire alcuni spunti di indagine sul rapporto fra Bergman e la musica, focalizzandosi sul film "Sussurri e grida" del 1972 e allargandosi a una meditazione più ampia incentrata sulla presenza di alcune tematiche ricorrenti (l'infanzia, la morte, il ricordo). A fungere da 'trait d’union' è la concezione del tempo che Bergman elabora all’interno del film e che assume particolare rilievo alla luce del ruolo che vi ricopre la "Mazurka in La minore op. 17 n. 4" di Chopin.
Musica sacra di García Fajer durante il soggiorno in Italia: il caso della “Messa da requiem” della Chiesa Madre di Enna
Voce “Astorga (d’) Emanuele Rincón”
Music, Religious Communities, and the Urban Dimension: Sound Experiences in Palermo in the Sixteenth and Seventeenth Centuries
Negli ultimi anni la ricerca musicologica ha rinnovato il proprio interesse nei confronti delle istituzioni musicali palermitane, sottolineando l'importanza della ricerca d'archivio per condurre a una ricostruzione del modo concreto in cui la musica risuonava in un contesto specifico. Questo approccio parte da una visione che considera l'elemento musicale quale componente essenziale dell'esperienza urbana, secondo i modelli della cosiddetta 'Urban Musicology' che riconosce la funzione svolta da tutti i luoghi di un dato spazio, non soltanto dalle grandi chiese con le loro cappelle musicali, ma anche dalle istituzioni meno in vista. In questa prospettiva occorre considerare il concetto di “s…
Voce "Amato Vincenzo"
Fabrizio Della Seta, "...non senza pazzia". Prospettive sul teatro musicale, Roma, Carocci, 2008
Triumphus musicae. Contributions musicales et spectacles éphémères en l’honneur de Charles III à Palerme (1735)
L'articolo esamina le notizie musicali connesse ai festeggiamenti per l'incoronazione a Palermo nel 1735 di Carlo III di Borbone. In particolare si seguono le fasi fondamentali delle celebrazioni, partendo dagli eventi musicali promossi dal viceré duca di Montemar e da altri nobili palermitani prima dell'arrivo del sovrano, per poi spostarsi all'evento vero e proprio. L'attenzione si concentra quindi sulla serenata ai Quattro Canti per l'entrata trionfale, sugli spettacoli musicali organizzati nel 'Teatrino' della Marina e infine sulle sontuose musiche eseguite durante l'incoronazione in cattedrale.
Palermo sonorissima: istituzioni ecclesiastiche, musicisti e committenza musicale nell’età di Filippo II (1556-1598)
Partendo dalle cerimonie organizzate a Palermo in occasione della morte di Filippo II, il contributo si incentra sulla chiesa di San Domenico, ricostruendone le attività musicali e fornendo informazioni sui musicisti che vi operarono nel corso del Cinquecento (sia locali che stranieri). La seconda parte tratta, invece, delle tipologie cerimoniali più diffuse (entrate trionfali, cavalcate, processioni) e del rapporto con la musica, gettando uno sguardo alla Cappella Palatina e al ruolo di Filippo II nella riforma della cappella musicale di quest'ultima.
“Poiché così voglio, e non altrimenti”: forme di individualismo e pratiche musicali nelle chiese di Palermo nel periodo rinascimentale
Il contributo procede ad esaminare le attività musicali nelle chiese di Palermo durante il Cinquecento, con particolare riguardo a specifici ordini religiosi (Carmelitani, Domenicani, Benedettini). La parte conclusiva sposta l'attenzione sulla committenza, focalizzandosi sulla diffusa pratica dei legati testamentari destinati alle messe cantate e alla musica.
Music at Palermo’s San Martino delle Scale during the Late Sixteenth Century
Nella seconda metà del Cinquecento Palermo fu uno dei centri musicali più importanti dell'Italia meridionale, grazie soprattutto all'attività della Cappella Palatina. C'erano tuttavia altre istituzioni, monasteri e conventi, che svolgevano un ruolo altrettanto importante nella promozione di eventi musicali di vario tipo. Fra gli ordini religiosi più attivi in tal senso, i Benedettini si distinguevano per la ricchezza e la quantità di occasioni musicali in cui erano coinvolti. L'istituzione benedettina più prestigiosa era l'abbazia di San Martino delle Scale, situata al di fuori delle mura della città. La documentazione rimasta fornisce un buon numero di informazioni sulla vita musicale de…
Ludus in Fabula: Music and Play in Stravinsky's "The Rake's Progress" (1951)
How Music can dominate Space. The Patronage of Music by Religious Orders in 16th- and 17th-century Palermo.
According to the models of the so-called "Urban Musicology", the aim of this paper is to summarize the musical activity promoted by monastic churches between the Renaissance and the Baroque – in particular by the Jesuits – and, by examining data, to reconstruct the musical employees who probably existed in Palermo institutions, financial support for liturgical music and the multiple connections between music, power and social environment.
Eva Rieger, Richard Wagner’s Women, Woodsbridge, The Boydell Press, 2011
Miguel A. Marín, Joseph Haydn y el cuarteto de cuerda, Madrid, Alianza Editorial, 2009
Opera Ludica. Alcune riflessioni sul gioco a carte nel teatro musicale fra Ottocento e Novecento
The essay aims to shed light on the relationship between opera and play, focusing on the card scenes in four operatic masterpieces of the 19th and 20th centuries: "Carmen" (1875), "The Queen of Spades" (1890), "The Girl of the Golden West" (1910) and "The Rake’s Progress" (1951). In these operas, the idea of play is much more than a simple cue or thematic subject: it has a substantial and paradigmatic function, directly connected with the dramaturgic and musical architecture of the work. On the other hand, these operas share some features that can be linked to the idea of time and to the metalinguistic value of play: although play and music take place in time, they tend to annul it, thus en…
Voce “Il Verso, Antonio”
Produzione musicale e pratiche sonore nelle chiese palermitane fra Rinascimento e Barocco
Il presente lavoro affronta lo studio delle attività musicali presso le istituzioni ecclesiastiche di Palermo lungo il XVI e la prima metà del XVII secolo. Partendo dall'analisi delle fonti d'archivio, si intende cogliere la componente concreta della produzione e della prassi musicale, incentrando l'attenzione sulle reti di contatto fra istituzioni. Grazie al contributo di diverse discipline e approcci metodologici, vengono sottolineate le principali iniziative di committenza musicale in relazione a dinamiche sociali e di consolidamento del potere istituzionale. L'indagine, dunque, si articola secondo alcune direttive privilegiate: organizzazione e finanziamento delle iniziative musicali; p…
La famiglia Grippaudo di Enna
La cantata a Palermo nel Settecento: il caso dei Gesuiti
Musica e devozione nella «città felicissima». Ordini religiosi e pratiche sonore a Palermo tra Cinque e Seicento
Avvalendosi di una ricchissima documentazione d’archivio, il presente lavoro intende ricostruire il panorama musicale della Palermo di Cinque e Seicento a partire dal ruolo ricoperto dagli ordini religiosi. Le tre parti del volume indagano rispettivamente occasioni liturgiche e festive, protagonisti delle attività musicali, forme di finanziamento e cappelle di musica, dimostrando come la promozione di eventi sonori costituisse un potente mezzo di consolidamento del prestigio delle comunità di appartenenza. Based on a wealth of archival documentation, this work reconstructs the musical landscape of Palermo in the 16th and 17th centuries starting from the role played by religious orders.The t…
Music at the Ecclesiastical Institutions of Palermo between Seventeenth and Eighteenth Centuries: the Royal Chapel of St. Peter and its Links with Palermo’s Religious Orders
Musical References in Palermo’s Inventories (1550-1795)
Cambiamento e continuità: i manoscritti del fondo musicale del duomo di Enna
Dal Cinquecento fino agli inizi del Novecento la vita musicale a Enna – cittadina al centro della Sicilia – fu caratterizzata da particolare vivacità. Ciò si dovette soprattutto all'attività della sua più importante istituzione religiosa, la cappella musicale del Duomo, che impiegava un numero stabile di musicisti, per la maggior parte siciliani, ma anche stranieri. Fu soprattutto nel Settecento che molti di loro giunsero a Enna da Napoli, il più prestigioso centro musicale dell'epoca. Vi troviamo virtuosi cantori e strumentisti, ma anche compositori come Luigi Platone o Giuseppe Coppola, entrambi giunti in Sicilia alla fine del secolo e divenuti maestri dell'istituzione. La prolifica attiv…
L’opera in breve: Madama Butterfly
García Fajer en Italia y la Messa da requiem de la Chiesa Madre de Enna
Sacred Music Production and Circulation in Sixteenth-Century Palermo: The Inventories of Giovanni Santoro (1550) and Luis Ruiz (1595)
L'importanza degli inventari per lo studio della vita musicale a Palermo è stata riconosciuta soltanto di recente. Nonostante la natura frammentaria dei dati, questi documenti forniscono informazioni di rilievo sulle edizioni musicali, sugli strumenti, sulla cultura materiale che li produceva, nonché sulla circolazione della musica. Considerata la mancanza di testimoni musicali siciliani tra Cinque e Settecento, tale importanza appare ancor più evidente. Difatti, gli inventari palermitani testimoniano la presenza di libri di musica non più esistenti, in particolare musica a stampa, ma anche manoscritti e libri liturgici. L'articolo si sofferma su due inventari del Cinquecento. Il primo è l'…
Donne e musica nelle istituzioni religiose di Palermo fra Rinascimento e Barocco
La centralità della donna nella cultura siciliana dei secoli passati è ormai da tempo riconosciuta. Tale centralità emerge particolarmente per le figure femminili confinate all’interno delle mura dei monasteri. Di fatto, nonostante venissero “private” della loro voce, le donne palermitane se ne riappropriavano attraverso la musica, intesa sia come esercizio pratico sia come promozione e committenza di importanti iniziative musicali, non solo all’interno delle comunità femminili, ma pure in relazione alle più prestigiose istituzioni maschili. Ben lungi dell'esaurire l’argomento, il contributo intende fornire un quadro generale della situazione nelle istituzioni ecclesiastiche di Palermo, pre…
Carte, gioco e destino in "Carmen"
Il contributo intende esaminare il rapporto tra musica e gioco a partire dall'analisi del Terzetto delle carte in "Carmen" (1875) di Georges Bizet. Si vuole, infatti, dimostrare come la presenza delle carte da gioco sia qui molto più di un semplice spunto tematico, rivestendo al contrario una funzione sostanziale e paradigmatica, direttamente connessa alla drammaturgia dell'opera, oltre che alla nozione di tempo.
I festeggiamenti per le incoronazioni a Palermo di Vittorio Amedeo II (1713) e Carlo III (1735): musica, spettacolo e cerimonia
Le entrate e le rispettive incoronazioni a Palermo di Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo III di Borbone sono state analizzate sotto diversi punti di vista. Tuttavia gli aspetti musicali sono stati finora poco considerati, se non a margine di studi più generali sulla vita musicale palermitana. Il presente contributo è riservato in modo specifico alla cornice sonora dei due eventi, dimostrando come questa costituisse un elemento essenziale al funzionamento della festa e al soddisfacimento dei suoi scopi. Le descrizioni e le testimonianze iconografiche propongono spunti di indagine sulle modalità di esecuzione e sui rapporti con il contesto celebrativo, fornendo anche informazioni sulle occa…
Nuove acquisizioni sull'attività dei polifonisti siciliani nelle chiese palermitane (XVI-XVII secolo)
Il contributo presenta nuove acquisizioni di tipo documentario sull'attività nelle chiese palermitane dei polifonisti operanti in Sicilia tra Cinque e Seicento. Basandosi sui materiali conservati nell'Archivio di Stato di Palermo - soprattutto nel fondo "Corporazioni Religiose Soppresse" - si è cercato di precisare rapporti di collaborazione, spostamenti e dati biografici finora noti da fonti indirette. In tal modo è possibile supporre nuove connessioni fra le stampe siciliane di ‘500 e ‘600 e ambiti di committenza poco considerati dalla ricerca musicologica.
Voce “D’India Sigismondo”
Music at San Martino delle Scale (Palermo) during the Renaissance period: the “Lamentationes ac Responsoria” for the Holy Week by Mauro Ciaula
Donne e musica nelle istituzioni religiose a Palermo fra Rinascimento e Barocco
Musica e ordini religiosi a Palermo tra Cinque e Seicento: il caso delle cerimonie processionali
La Cappella Musicale della Chiesa Madre di Enna: pratiche musicali e continuità stilistica fra 1700 e 1900
L'opera in breve: Nabucco
Mahler and Film: The Case of Woody Allen
This paper will examine the relationship between Mahler and ‘moving image’ in the case of Woody Allen. As we know, the American director has a long-standing love affair with classical music. His films foreground music in many and interesting ways. One example can be found in "Another Woman" (1988). Here the Symphony No. 4 by Mahler plays an intra-diegetic role, but it goes beyond the simple ‘informative function’ about the social milieu of the main character. Mahler’s music appears also in other films, but in a wider perspective it operates as a focal point of most of Allen’s filmography. Through the comparative analysis between emblematic scenes, I’ll try to explain the particular nature o…
Francesco Paolo Neglia. La vita esemplare di un musicista ennese tra idealismo e classicismo
Il volume analizza la vita e l'opera di Francesco Paolo Neglia, musicista siciliano vissuto fra Italia e Germania a cavallo del XIX e XX secolo. Strumentista, didatta, direttore d'orchestra, Neglia si dedicò in modo completo alla musica, componendo soprattutto lavori strumentali (sinfonie, quartetti, pezzi per pianoforte), musica sacra ed un'unica opera, intitolata "Zelia". Ad Amburgo fondò un Conservatorio che prese il suo nome, ma che dovette abbandonare per amor di patria, a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Dopo una diffusa panoramica sulla vita e sulla musica strumentale, il testo si incentra sulla genesi e sulla drammaturgia di "Zelia", chiudendosi con un capitolo sulla…
“Armonie aeree” nel ciclo della vita in provincia di Enna
Il contributo intende passare in rassegna alcune delle testimonianze musicali più significative del ciclo della vita, rilevate e raccolte nel territorio dell'ennese. Le diverse tappe fungono da criterio per l’organizzazione dei brani: la nascita, l’infanzia, la maturità, la morte. Alla nascita sono legate le ninne nanne, la cui memoria viene garantita dalle donne più anziane della comunità e poi trasmessa alle donne più giovani. Invece, durante l’adolescenza e nel successivo passaggio allo stato adulto, l’amore diviene il pensiero fisso, l’oggetto privilegiato di ogni investimento simbolico e materiale. Di conseguenza anche le espressioni di tipo sonoro sono tutte “impregnate” del tema amor…
Musical Life in Palermo’s Ecclesiastical Institutions during the Baroque Era: the Jesuits and the collaboration with David Perez
"Pro Computo Musicae": Sacred Music in Palermo during the Baroque Era
I Gesuiti e la musica a Palermo fra Rinascimento e Barocco
Il contributo propone uno studio sull'attività musicale dei Gesuiti a Palermo tra Cinquecento e prima metà del Seicento, attraverso l'analisi delle fonti d'archivio e di altre tipologie documentarie. In particolare ci si sofferma sull'atto di costituzione della cappella musicale (avvenuto tramite legato testamentario nella prima metà del XVII secolo), sul contributo a specifiche devozioni (soprattutto Quarantore e Santa Rosalia) e sui rapporti di collaborazione con diverse figure di musicisti e compositori.
Francesco Paolo Neglia, direttore d'orchestra
L'articolo mira a ricostruire l'attività di direttore d'orchestra del compositore siciliano Francesco Paolo Neglia, sviluppatasi prevalentemente in Germania. Si sottolinea l'influenza di importanti direttori coevi (in particolare Felix Weingartner) e il contributo di Neglia alla diffusione e valorizzazione di compositori quali Anton Bruckner, Hugo Wolf, Josef Suk, Feliks Nowowiejski. In chiusura viene proposta una carrellata sulle opinioni critiche più rilevanti riguardo alle esecuzioni del musicista, tratte dai maggiori quotidiani tedeschi del periodo.
La Cappella Reale di Palermo all’incrocio tra fede e potere. Musica, cerimonia e musicisti durante il viceregno spagnolo (secc. XVII-XVIII)
Il contributo intende considerare il rapporto tra musica e potere attraverso una delle più importanti istituzioni del vicereame spagnolo nella penisola italiana, la Cappella Reale di San Pietro, comunemente nota come Cappella Palatina. La partecipazione alle grandi cerimonie di stato di Sei e Settecento, in particolare funerali e autodafé, sottolinea il ruolo dei musicisti della Palatina nel consolidare l’immagine del viceré e dell’identità regia in un contesto geograficamente lontano. Studi recenti hanno peraltro confermato che nelle istituzioni ecclesiastiche erano proprio gli esecutori della Cappella Reale a essere ingaggiati per suonare e cantare. Una più attenta ricostruzione dell’atti…
Attività musicale, patrocinio e condizione femminile nei monasteri palermitani (sec. XVII-XVIII)
I rapporti tra istituzioni religiose femminili, mecenatismo musicale e contesto urbano sono da tempo riconosciuti e ampiamente studiati. Nonostante ciò si è prestata scarsa attenzione alla situazione siciliana, in particolare alla città di Palermo. Il contributo intende sottolineare il ruolo che la produzione musicale riuscì a giocare nella proiezione concreta e metaforica delle voci delle donne nel mondo e nella società esterni. Ciò valeva sia per le istituzioni che si distinguevano per la clausura delle monache che ospitavano, sia per i conventi che sfidavano regole e regolamenti. In ogni caso le monache usavano la musica come mezzo per negoziare i confini della loro reclusione e riafferm…
Music at San Martino delle Scale (Palermo) during the Renaissance period: Mauro Ciaula and the book of ‘Lamentationes ac Responsoria’ for the Holy Week (1597)
La cantata a Palermo fra Sei e Settecento: il caso dei Gesuiti
Il contributo esamina la diffusione a Palermo tra Sei e Settecento del genere della cantata, nelle molteplici accezioni che tale termine racchiude: cantata celebrativa, cantata spirituale, cantata da camera. In particolare si dà rilievo all’attività di committenza dei gesuiti e al repertorio delle cantate in latino (solo di rado in italiano) che tra XVII e XVIII secolo venivano eseguite in occasione delle cerimonie per laurea che avevano luogo nel collegio della compagnia.