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AUTHOR

Roberta Coglitore

Immaginazione materiale

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Le varianti d’autore in "Asterusher" di Michele Mari

Nel 2019 Michele Mari pubblica una seconda edizione del fototesto Asterusher. Autobiografia per feticci, con l’aggiunta di sedici pagine. La riscrittura diventa innanzitutto una ricomposizione grafica e una nuova disposizione delle pagine, la cui sequenza si dimostra un ampliamento, grazie ad alcune necessarie integrazioni, oppure un’intensificazione di nuclei tematici, sviluppati soprattutto a partire dalle relazioni genitoriali che erano state al centro di Leggenda privata. Il contributo propone lo studio di alcune varianti d’autore e delle loro funzioni nell’archivio fototestuale autobiografico degli oggetti pregnanti di Michele Mari. In 2019 Michele Mari publishes a second edition of th…

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Melanconia e acedia. Un fondamento naturale per Melencolia I

Il saggio indaga i concetti di melanconia e di acedia nella tradizione iconografica e in particolare nell'opera di R. Caillois, in Les Démons de midi (1936-37) e in D'après Saturne (1978).

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Recensione a D. BUZZATI, Le storie dipinte, a cura di L. Viganò, Milano Mondadori, 2013.

Ultimo di una serie di raccolte buzzatiane il volume Le storie dipinte (2013, a cura di L. Viganò) manifesta l’intenzione assolutamente meritoria di riequilibrare nella percezione del grande pubblico lo scrittore e il pittore Dino Buzzati e si inserisce perfettamente nella logica editoriale di ampliamento della conoscenza delle molteplici attività artistiche di Buzzati.

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Pietre figurate. Ekphrasis e bello naturale

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I dispositivi fototestuali autobiografici. Retoriche e verità

Il caso dei fototesti autobiografici va analizzato innanzitutto come una scrittura autobiografica che sente la necessità di esprimersi anche con altri mezzi; in secondo luogo come una specifica pratica retorica che sceglie l’immagine, accanto alla parola, come ulteriore forza persuasiva; infine come un caso molto particolare di iconotesti, che utilizzano alcune varietà della connessione tra parte verbale e parte visiva.Si tratta di analizzare non solo come avviene la collaborazione tra fotografie e scrittura autobiografica, cioè attraverso quali connettori – cornici, spazi bianchi, sovrapposizioni e didascalie – ma anche di capire quali sono le funzioni delle fotografie in relazione alla pa…

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Le verità dell'io nei fototesti autobiografici

Il contributo propone una riflessione sulle possibilità di intrecciare il regime di verità e la condizione del soggetto, nelle strategie di composizione doppia, a partire dai fototesti autobiografici.

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Valentina Polcini, Dino Buzzati and Anglo-American Culture. The Re-use of Visual and Narrative Text in his Fantastic Fiction”, Forme, strategie e mutazioni del racconto seriale

Il volume di Polcini s’iscrive in questo nuovo interesse anglo-americano per lo scrittore italiano e intende rilanciare il dibattito internazionale su Buzzati. Un primo merito del volume infatti consiste nell’avere rintracciato, con dovizia di esempi e attraverso una puntuale analisi della copiosa produzione narrativa di Buzzati, il debito verso la tradizione anglosassone e americana – e per inciso anche quella del Nord Europa. Conrad, Rachkam, Dickens e Melville vengono riconosciuti i suoi grandi maestri. Strettamente intrecciato al primo è il secondo merito del volume. Come è evidente anche dalla fortuna anglosassone dell’autore, non è facile ignorare la componente visuale nell’opera di B…

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Vedere la notte

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Le Pipe e gli Orsi, il Poema e i Miracoli: declinazioni del dispositivo letterario-pittorico nelle opere doppie di Buzzati

Nelle opere doppie Buzzati imita generi che non appartengono esclusivamente alla tradizione letteraria, soprattutto a quella cosiddetta ‘alta’. Le Pipe e gli Orsi, il Poema e i Miracoli sono riscritture ironiche e deformanti di generi diversi, come il trattato, la fiaba, il fumetto, l’emblematica insieme alla pittura votiva. Inoltre Buzzati opera su generi misti, composizioni di pittura e scrittura, dove è difficile stabilire la prevalenza o la preferenza di un’arte sull’altra. Le due coppie di opere, all’inizio e alla fine della sua carriera artistica, delineano un’evoluzione del dispositivo letterario-pittorico, declinando una dispositio retorica che Buzzati ha tenuto sempre presente nell…

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The afterworld space in the "Poem strip" (1969) by Dino Buzzati

L’obiettivo del contributo è l’analisi dello spazio oltremondano in Poema a fumetti(1969) di Dino Buzzati, graphic novelante-litteram. Buzzati riscrive, in chiave ultramoderna e laica, sia il mito di Orfeo ed Euridice, restituendo la centralità alla potenza della musica, sia il mito della discesa agli inferi, toposassoluto della letteratura italiana a partire da Dante e rappresentazione allegorica dell’oltretomba cristiano. In particolare Buzzati inventa una rappresentazione visiva dello spazio dell’aldilà dove sono essenziali due elementi: la continuità/discontinuità dei due mondi, nominalmente diversi, e le cornici che permettono il passaggio da un mondo all’altro. Il motivo ricorrente di…

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Un’autobiografia in forma di curriculum. “Asterusher” di Michele Mari

A recent expanded edition of the book Asterusher by Michele Mari (2015 and 2019) suggests some reflections on the completeness of autobiographical discourse. The composition of the autobiographical phototext, with a systematic tripartite form and inspired by the tradition of the emblem, is identical in the two versions. The addition of some pages has not changed the original structure of the volume but asks questions about the possibilities of revision and/or completion of an autobiographical narrative, about the possibilities of rewriting an autobiography in the form of a diary, almost like a “curriculum” with continuous updating.

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Delle impossibili verità. Le funzioni delle didascalie ne I Miracoli di Val Morel di Dino Buzzati

Nei Miracoli di Val More di Dino Buzzati le didascalie, quei brevi testi di accompagnamento che ritroviamo anche in molte altre pitture buzzatiane, assumono una funzione centrale, sia come elemento della tradizione emblematica che della pittura votiva. Se le funzioni principali delle didascalie consistono nel dare informazioni sull’immagine, guidare l’occhio dell’osservatore, fare da collegamento tra le immagini e le parti verbali del testo in cui sono inserite, creando così un tutt’uno omogeneo, la loro presenza è fondamentale in un’opera così complessa e ibrida come i Miracoli che utilizza forme, generi, discorsi e regimi di verità assai eterogenei.

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Dispositivi visuali del narrativo

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Tra immaginario e illusorio. La metafora della fantasmagoria in Roger Caillois

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Gradienti di reciprocità

Letteratura e immagini si osservano attraverso sguardi reciproci che si dispongono secondo una scala di relazioni: sopravvivenze, descrizioni, rappresentazioni. Il saggio pone le basi teoriche per le diverse relazioni tra le due arti sorelle.

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Ciencias diagonales y Estudios Culturales. Roger Caillois, la imaginación y la fantasía

Il saggio indaga le relazioni tra le scienze diagonali di Roger Caillois e gli studi culturali anglosassoni per mettere in rilievo l'intertestualità e l'intermedialità comuni. In particolare lo studio muove da un'analisi dei concetti di immaginazione e fantasia nell'opera dell'autore francese

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Ékphrasis e forme dell’immaginario

L'articolo indaga un caso particolare della teoria dell'ékphrasis applicata alle pietre figurate, in particolare due casi citati nelle opere di R. Caillois, il castello e il ritratto. La descrizione ecfrastica, ne mimetica ne nozionale, trasforma lo statuto ontologico dell'oggetto che diventa dunque opera d'arte della natura.

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Buzzati's Miracles between writing and painting

L’analisi dell’opera doppia I Miracoli di Valmorel di Dino Buzzati, intesa come il miglior esito della sua produzione pittorica e letteraria, ha permesso una riflessione sulle possibilità espressive e combinatorie dei testi visivo e verbale e sulla negoziazione delle frontiere tra i due media. Il racconto a cornice dell’opera ricostruisce l’antefatto della creazione artistica: l’immaginario ritrovamento di alcune tavole di ex voto, in un santuario dedicato a Santa Rita in Val Morel, fornisce l’occasione per riprodurre i 39 dipinti che nell’edizione iconotestuale vengono accompagnati da altrettanti micro-racconti dello stesso autore. Le combinazioni che Buzzati produce, per giustapposizione …

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Le vertigini della materia. Roger Caillois, la letteratura e il fantastico

Il fantastico è la chiave di volta dell’esperienza intellettuale di Roger Caillois. Alla teoria generale del fantastico, alle descrizioni di mirabilia della natura e ai fantasmi delle scritture dell’io sono dedicate le tre sezioni del presente volume. Nella prima parte la famosa definizione cailloisiana del fantastico in arte e in letteratura, «l’irruzione dell’inammissibile all’interno della inalterabile regolarità quotidiana», è interpretata come il nucleo fondativo di un’estetica generale che include il mondo degli animali, alla luce delle contemporanee teorie evoluzioniste, e quello dei minerali, interpretato come l’esempio decisivo per illustrare la legge della dissimmetria che regola …

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Il dispositivo dell'ex voto ne I Miracoli di Dino Buzzati

I miracoli di Val Morel di Dino Buzzati sono una variazione di 39 pitture votive immaginarie dedicate a Santa Rita, accompagnate da altrettante note informative o micro-racconti e introdotti da una Spiegazione, o racconto a cornice che racconta l’antefatto artistico e letterario dell’opera. Si tratta di un dispositivo iconotestuale, messo a punto da Buzzati negli anni della sua lunga attività di scrittore e pittore (1945-1971), che attraverso l’uso dell’ironia imita il genere dell’ex voto. Alle finalità religiose del dispositivo votivo (difficilmente riconducibili a Buzzati) si affiancano interessi per il discorso folclorico e le leggende, il discorso psicologico con le paure e le angosce d…

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Melanconia e immaginazione. Una genealogia fantastica per Melencolia I

Il saggio indaga il concetto di melanconia nell'opera di R. Caillois Trois lecons des Ténèbres, tenendo conto della tradizione iconografica dureriana e della "scrittura" delle pietre. La mistica materiale suggerita dall'osservazione del mondo minerale permette a Caillois di assimilarsi alla natura delle pietre.

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Memoria

L’ultimo romanzo della scrittrice statunitense di origini norvegesi Siri Hustvedt, Memories of the Future (Ricordi del futuro, 2019) propone alcuni casi di amnesia declinati secondo due modalità, individuale e collettiva, entrambe necessarie per far luce sulla teoria della memoria che l’autrice ha elaborato nei suoi saggi e romanzi. American writer Siri Hustvedt's latest novel, Memories of the Future (Memories of the Future, 2019) offers some cases of amnesia declined in two modes, individual and collective, both of which are necessary to shed light on the theory of memory that the author has elaborated in her essays and novels.

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Moving the Limits of Representation: Invention, sequel, continuation in Buzzati' Miracles

The Miracles of Morel Valley by Dino Buzzati are actually a sequel of a previous work of the author . The beginning and the end of the last Buzzati’s iconotext are brought backwards and forwards to prolong the phases of the artistic genesis and to substantiate in the double mediality its raison d’etre .

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La Sicilia negli Orsi di Dino Buzzati e Lorenzo Mattotti

Nella fiaba illustrata di Dino Buzzati La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945) e nella sua trasposizione filmica ad opera di Lorenzo Mattotti (2019) l’ambientazione siciliana è determinante. In entrambi i casi la Sicilia è un’isola con un grande vulcano – trasfigurata in un ambiente fantastico o riscritta secondo alcuni stereotipi – che i due autori utilizzano con accezioni diverse nella costituzione dell’ecosistema delle loro narrazioni. Soltanto attraverso una comparazione tra le due opere sarà possibile distinguere la rappresentazione delle due Sicilie che vengono raccontate con un intervallo di circa settanta anni. Se non si considera la storia degli Orsi soltanto una fiaba per…

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Le donne di Cain. Confessione e identità transessuale

Le donne di Cain sembrano liberarsi gradualmente del loro ruolo di subalterne e impadronirsi della scena del racconto fino a dare addirittura il titolo al romanzo, nome proprio della protagonista nel caso di Mildred Pierce e appellativo infamante nell’ultimo romanzo postumo, La ragazza dei cocktail. E inoltre la novità del loro ruolo centrale viene avvalorata da un cambiamento decisivo nella narrazione di Cain, la scelta della terza persona, che pone una distanza tra il narratore-autore reale e la protagonista, ma produce una maggiore presa di contatto tra la protagonista e il pubblico femminile, come avviene in Mildred Pierce e nella prima versione de La ragazza dei cocktail.

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Pictures of Nature. Mineral Imagery in Modern French Aesthetics

Thus, from antiquity to the twentieth century, figured stones have changed so many times their ontological status. They were considered collectibles, emblems of prodigiousness or of curiosity; they have been interpreted as works of art attributed to nature or to a supreme creator, in competition with the works of the artists; they were finally gazed at as case or guardians of a secret revealed in the underground and overt (at the meantime) „stone writing”. This study is devoted to the forms of mineral imagery. It is interested in enlightening the contacts between visual arts and arts of speech, between sensitive image and immaterial images, and the difficult journeys, and the indispensable …

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Apprendistato parigino

La mitologia della città di Parigi ritorna nelle due tarde opere cailloisiane tradotte in questo volume, Petit guide du xve arrondissement à l’usage des fantomes (1977) e Apprentissage de Paris (1978), nella forma di una scrittura non più meramente saggistica ma romanzesca e/o autobiografica. Per Caillois la lenta scoperta della “Babilonia moderna” diventa dunque inseparabile dalla conoscenza di se stesso e dalla relativa narrazione, è un percorso che arricchisce una vita intera e che si dimostrerà una componente indispensabile della scrittura autobiografica. L’architettura destinata ad accogliere i fantasmi che Caillois osserva nelle sue passeggiate parigine è dunque espressione del "fanta…

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Strategie autofinzionali in "Leggenda privata" di Michele Mari

Leggenda privata (2017) is the latest in a series of autobiographical writings by Michele Mari. The novel is the factual narration of the author's childhood and adolescence, documented by family photos, but is also the narration of a fictional and fantastic situation of writing, where the reader is involved in live recording. In particular, the narrative framework is structured almost like a personal essay that engages dialogically the norms and potentials, opportunities and risks of a theory of autobiography. The purpose of this article is to explore the limits, the difficulties, indeed the impossibility of autobiographical writing in Leggenda Privata, which instead verges towards a comple…

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Pietre figurate. Forme del fantastico e mondo minerale

Le pietre figurate sono particolari sezioni di minerali che mostrano meravigliosi disegni, capaci di evocare nell’immaginazione dell’uomo organismi vegetali e animali, ma anche paesaggi o motivi geometrici. Dall’antichità al Novecento le pietre figurate hanno cambiato più volte statuto ontologico. Esse sono state considerate oggetti da collezione, emblemi di prodigiosità o curiosità; opere d’arte attribuite alla natura o ad un artefice supremo, in concorrenza con le opere degli artisti; sono state, infine, contemplate come scrigni e custodi di un segreto rivelato nella “scrittura lapidea”, insieme, sotterranea e palese. Il volume è rivolto allo studio delle forme dell’immaginario minerale, …

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Storia di una metamorfosi

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La ri-mediazione digitale e la dissolvenza dell’io nel Photojournal di Annie Ernaux

Scopo del contributo è l’analisi del Photojournal, un dispositivo fototestuale autobiografico che Annie Ernaux compone come premessa al volume delle sue opere, Écrire la vie (Gallimard, 2011). La sezione biografica del volume diventa una premessa autobiografica, dove l’autrice compone 70 foto e 100 brani dei suoi diari per spiegare le ragioni della sua scrittura. Le foto illustrano la realtà materiale e i diari esprimono la realtà soggettiva: le due condizioni che hanno permesso la scrittura delle opere dell’autrice. L’analisi della composizione fototestuale ha messo in rilievo due effetti di profondità: il palinsesto e il collage. Attraverso le sovrapposizioni degli strati dei documenti ri…

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Piccola guida del XV arrondissement ad uso dei fantasmi

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Soglie narrative e fotografiche in “Leggenda privata” di Michele Mari

The aim of the paper is to analyze the narrative and photographic thresholds of Leggenda privata by Michele Mari (2017). The first case is a rhetorical artifice, a horror-gothic-fantastic narrative threshold, that Mari creates to distinguish the present of writing from the past of memories, intended, as I will try to demonstrate, to problematize the crucial questions of autobiography: incipit and explicit of the narration, literature and bios, fiction and non-fiction. Mari adds another expedient to this one: the inclusion of family photographs, selected from his personal archive, and that, for the variety of their authors, reveal another threshold, that between the writer and the photograph…

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Le pietre della memoria. Dimensione autobiografica e dimensione immemoriale in Roger Caillois

Il concetto di dépersonnalisation (spersonalizzazione), tra quello di impersonale e di non persona, viene indagato nell'opera autobiografica di R. Caillois come esperienza di assimilazione al mondo minerale. La dimensione autobiografica viene analizzata nei racconti e nei saggi, così come nell'autobiografia Le Fleuve Alphée

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La letteratura, la linea, il punto, il piano

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Per una voce sola. Intertestualità e intermedialità nella scrittura di Michele Mar

The aim of this paper is to compare three recent republications of Michele Mari’s works, Di bestia in bestia (1989 Longanesi and 2013 Einaudi), Asterusher. Autobiografia per feticci (2015 and 2019 Corraini edizioni) and Leggenda privata (2017 Einaudi),which all show consistent changes. The intention is precisely to point out the reciprocal relationships between these works and the different ways they have been transformed, both in the cases of literary writing alone and in those involving phototextual forms, in order to trace a possible unity of intent. In Di bestia in bestia Mari chooses to thin out the novel ; in the second case to increase the number of pages of the phototext, and in the…

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Sopravvivenze del mimetismo animale: lo sguardo, l’aptico e il postumano

La ricerca di Roger Caillois sul mimetismo animale, avviata in ambito surrealista già negli anni Trenta, si fondava su alcuni interessi per l’entomologia e le società primitive, su solidi studi sul mito e alcune incursioni nella psicopatologia, mentre le spiegazioni fornite riconducevano il fenomeno a una necessità di assimilazione allo spazio e a una inerzia dello slancio di vita, in aperto contrasto con le teorie darwiniane della selezione naturale. Una interpretazione non utilitaristica faceva del mimetismo un “lusso dispendioso” di alcune specie animali che, per ragioni non adattive, mettono in campo alcune tipologie precise di comportamenti: l’invisibilità, il travestimento e l’initimi…

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Postfazione

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Culturalstudies.it. Quaderni del dottorato in Studi Culturali 2008

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Viaggio pittoresco in Sicilia

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IL TEMPIO CHE NON C'È. IL GIOVE OLIMPICO DI AGRIGENTO

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Viaggio pittoresco delle isole di Sicilia, Malta e Lipari.

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Viaggio pittoresco o descrizione dei regni di Napoli e di Sicilia

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Guida del viaggiatore in Sicilia inserito nel cd-rom: M. Cometa, Il tempio che non c'è. Il giove olimpico di Agrigento, a cura di V. Cammarata, R. Coglitore, F. Mazzara, Palermo, 2007.

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