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AUTHOR
Egle Mocciaro
Possession and volition in the development of modal meanings: a case-study from Sicilian
This article analyses two Sicilian modal constructions involving vuliri 'want' + infinitive and aviri a ‘have to’ + infinitive. They are used to express modal values, both non-epistemic and epistemic, and futurity. Based on Langacker's Cognitive Grammar assumptions, we describe the semantic network associated with each modal, as well as their semantic overlap. In addition, we describe how modal values interact with temporal-aspectual inflection. Our analysis shows that the epistemic values of vuliri are quite peripheral, while aviri a shows a high degree of polysemy, both in the non-epistemic and in the more abstract epistemic domain. The non-epistemic-to-epistemic shifts depend on the cont…
Conditional connection explored: the case of Sicilian cusà
Abstract Stemming from a wh-question, the Sicilian marker cusà (cu sa ‘who knows’) expresses several epistemic meanings, which can also reach the realm of conditionality. The paper explores the discourse profile of cusà as it emerges from the analysis of diachronic data (from the eighteenth and nineteenth centuries) and present-day informal Sicilian, namely spoken Sicilian and present-day informal Sicilian as written by speakers on the web. These data suggest a possible path of development leading from the wh-question to new functions. We propose that the origin of this development can be explained in the light of the strategy of the “impossible question”, while the diverse functions of cus…
“Teacher of Italian as a non-native language for low educated users”. A new professional profile
We aim at describing a new professional profile, i.e. “Teacher of Italian as a non-native language for low educated users”, as it has been defining within the research and teaching experience at the School of Italian language for Foreigners of the University of Palermo. In last years, migrants’ cultural features and age have changed and an increasing amount of people landing on Italian shores is constituted by MSNA (Unaccompanied Foreign Minors), mostly belonging to the category of LESLLA. This scenario imposes the definition of new competences, suitable for the training needs of these new users. Teachers of Italian L2 have to acquire literacy skills, which traditionally do not fall within …
The acquisition of L2 Italian morphosyntax by low- or non-literate adult learners
Una marcia in più. Ricerca, didattica e documentazione per la formazione degli insegnanti di italiano L2
Quando gli alunni stranieri sono cominciati ad arrivare nelle classi delle scuole di Palermo, la loro presenza è stata registrata in città, ma il fenomeno era molto circoscritto e nessuno di noi avrebbe previsto che si sarebbe trasformato nel tempo in un fenomeno rilevante. E' stato presto necessario confrontarsi con i nuovi bisogni degli insegnanti e delle scuole, con un approccio che tenesse insieme la ricerca nel campo della didattica dell’italiano come lingua non materna, la formazione degli insegnanti e le pratiche di insegnamento. Mentre si progettavano e si realizzavano i corsi di formazione in servizio per gli insegnanti delle scuole con alunni stranieri, si sviluppavano tesi di lau…
Una didattica per project work nelle comunità dei minori
Scopo di questo contributo è descrivere una specifica applicazione del project work, gli apprendimenti professionali che da essa scaturiscono e gli effetti sugli apprendenti cui è destinata, in questo caso un gruppo di minori stranieri non accompagnati. In 2014, a group of students of the 2nd level Master in Theory, design and didactics of Italian as L2/LS of the University of Palermo carried out part of the trainingship with unaccompanied foreign minors, both in the classrooms as teachers and through the method of "project work". This choice represented an atypical application of the method and, at the same time, a new and very rich training situation, because students were involved simoul…
Il profilo professionale del docente di italiano L2 per utenze fragili
In questo contributo si descrive il percorso di formazione del docente specialista nella didattica della lingua ad utenti adulti a basso o nullo livello di scolarizzazione. Vengono delineate le caratteristiche di questo nuovo profilo di apprendenti, legate alla mutata composizione anagrafica e culturale dei migranti e in particolare negli ultimi anni la vasta presenza di minori senza adulti di riferimento (MSNA, minori stranieri non accompagnati). Si descrivono quindi le caratteristiche professionali di un docente adeguato a rispondere alle esigenze formative richieste da questi utenti, che hanno specificità culturali (mancano della competenza di letto-scrittura, ma dispongono di un reperto…
Auxiliaries
The prototypical auxiliary in Ancient Greek is eimí “to be”, which is involved in some participial periphrases conveying aspectual value and variously interacting with the synthetic forms within the inflectional paradigm. However, many other verbs are involved in the Greek periphrastic constructions, although their status as auxiliaries is still a matter of debate. Resent research in grammaticalization allows to describe the entire range of such verbs in prototypical terms, that is, as a coherent category which includes more central and peripheral, i.e. less grammaticalized members.
Composizione verbale in Latino: il caso dei verbi in –facio, –fico (Verbal compounding in Latin: the case of -make verbs)
Literacy and literacy practices: Plurilingual connected migrants and emerging literacy
Abstract Recent migration towards Europe is characterized by the massive presence of adults whose educational paths have been interrupted and who are thus developing literacy for the first time in a new language. A literacy test elaborated at the University of Palermo, Italy, showed that, on a sample of 774 migrants, about 30 percent could not read and/or write short words. This test assessed the learners’ abilities to read and write, whether in the Roman alphabet or in other writing systems, and whether in Italian or in other languages of learners’ repertoires. These learners with emergent literacy mostly came from sub-Saharan Africa, an area characterized by diverse forms of multilinguali…
L’acquisizione delle categorie morfologiche in apprendenti adulti analfabeti o bassamente scolarizzati: un’indagine sperimentale.
L’incremento dei flussi immigratori verso l’Europa ha da qualche anno riportato alla ribalta il tema dell’analfabetismo. Molte realtà (tra queste, alcune universitarie) impegnate nella didattica dell’italiano a stranieri sono chiamate a raccogliere la sfida posta dalla presenza di apprendenti adulti analfabeti (in lingua madre) o bassamente scolarizzati. L’alfabetizzazione di apprendenti scarsamente scolarizzati costituisce un nuovo campo d’intervento didattico, che ha alle spalle un orizzonte teorico piuttosto consistente (cfr. LESLLA). La ricerca acquisizionale suggerisce non solo che le abilità orali e di scrittura si condizionano vicendevolmente (per esempio, le capacità astrattive conn…
Le costruzioni condizionali coordinate in italiano contemporaneo
Ci proponiamo di analizzare un gruppo di costruzioni che veicolano una semantica condizionale di tipo predittivo pur essendo codif cate come strutture di tipo non subordinato.
Sperimentazioni di riflessione linguistica in classi multilingui
“Sperimentazioni di riflessione linguistica in classi multilingui” L’insegnante di italiano L2 nelle classi plurilingui si confronta con il problema della compresenza di apprendenti con lingue diverse, anche tipologicamente molto distanti dall’italiano, di cui l’insegnante non può avere competenza. Ciò pone di fronte a due ordini di sfide: a) recuperare competenze nella L1 degli apprendenti che possano agevolare il processo di apprendimento nella L2; b) sperimentare modi per sviluppare una riflessione metalinguistica che porti a recuperare il common core di conoscenze condivise legate alle categorie nozionali che stanno alla base delle differenziazioni funzionali e formali del sistema gramm…
Asymmetries in path encoding in Sicilian: A diachronic overview
This talk aims at describing the encoding of path within the system of spatial relations in Sicilian, an Italo-Romance language spoken in Sicily and its satellite islands. In general terms, spatial relations in Sicilian remain largely unexplored in the light of the current linguistic theories. As a consequence, the first point addressed in the proposed description is the comparison of Sicilian data with the cross-linguistic scenario. It is generally argued in the relevant literature that the encoding of path appears to be less autonomous compared to source, goal, and location at the cross-linguistic level, and its encoding is frequently based on location (see Stolz 1992). In Sicilian, the s…
L’apprendimento non formale: educatori dell’infanzia ed operatori
Il contributo descrive un percorso di formazione sul book-sharing, organizzato dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri tra il 2017 e il 2018, rivolto a diverse figure professionali impegnate con bambini dai 12 e i 60 mesi.
Preposizioni e defocalizzazione dell’agente in italoromanzo.
Il contributo presenta i risultati di un’analisi sull'espressione dell’agente nelle costruzioni passive per mezzo di un sintagma preposizionale (cfr. il cane è stato mangiato dal gatto) negli antichi volgari italoromanzi centrali e meridionali. In particolare, si affrontano due questioni finora inesplorate: a) la semantica delle preposizioni che marcano il partecipante defocalizzato, tipicamente un agente (da, per); b) la distribuzione funzionale che sembra semanticamente determinata. L'analisi è basata sullo spoglio di testi dei secoli XIV e XV condotto su corpora elettronici (Artesia, Ovi) e si avvale di una griglia teorica che integra i risultati della grammatica cognitiva (Langacker, 19…
Emerging Constructions in the L2 Italian Spoken by Low Literate Migrants
The emergence of autonomous interlanguage constructions is widely recognised in the literature on L2 Italian. These constructions involve the overgeneralisation of functional forms learners are in the process of acquiring, e.g., siamo in siamo mangiare &lsquo
The embodied sources of purpose expressions in Latin
This chapter examines the phrasal means of encoding the semantic role of purpose in Latin. After discussing the notion of semantic role and its use in cognitive linguistics, we illustrate the conceptual relation between the notional domains of space and causation. On this basis, we analyze the source of purpose expressions in Latin, which are mainly based on direction (bare dative and the allative markers, i.e. ad / in + accusative), but also include prepositional phrases metaphorically derived from location (e.g. per + accusative, prō + ablative, propter + accusative), or metonymically spreading from reason to purpose (as in the case of causal markers such as genitive + causā and gratiā ).
Composizione verbale in latino: il caso dei verbi in -facio, -fico
Oggetto di questo studio sono i composti verbali latini il cui secundo membro è un costituente verbale connesso con il verbo facio. Tenteremo di fornire una descrizione complessiva di queste costruzioni concentrandoci particolarmente su quei tipi che veicolano un significato causativo, come calefacio ‘rendere caldo’; labefacio ‘far vacillare’; amplifico ‘ampliare’ etc., e sulla relazione esistente tra i causativi morfologici (ove per morfologici intendiamo anche i com- posti) e gli altri mezzi che il latino possiede per codificare il significato causativo.
LA GRAMMATICALIZZAZIONE DEI VERBI DI MOVIMENTO IN SICILIANO: IL CASO DI IRI ‘ANDARE’ IN FUNZIONE DIRETTIVA
Esiste in siciliano una costruzione direttiva formata dalla seconda persona singolare dell’imperativo di iri ‘andare’ e la seconda persona, singolare o plurale, dell’imperativo di un verbo lessicale (va pigghilu ‘(lett.) va prendilo’). Sullo sfondo di alcuni studi che hanno indagato lo sviluppo delle marche direttive in diverse lingue del mondo da una prospettiva storico-pragmatica, la costruzione è interpretata come risultato di un processo di grammaticalizzazione che si origina nella interazione diadica tra i partecipanti dello speech act, innescato dalle specificità deittiche del verbo (allontanamento dal punto di vista del parlante); poiché il punto di vista del parlante viene incluso n…
Starting from the Origin: the Early Latin preposition de (and its companions)
This paper explores the semantic network of the Early Latin preposition de (“from”) on the basis of an extensive investigation of the electronic corpus of Comedies by Plautus and Cato’s de Agricoltura, which represent a substantial sample of the oldest Latin attestations in an extensive and non-fragmentary form. Our approach is heavily based on Cognitive Grammar (Langacker 1987; 1991; Luraghi 2003), although we complement it with considerations on the use of prepositions in Latin elaborated in the framework of Functional Grammar (Pinkster 1990; 1991), as well as with arguments proposed in Linguistic Typology (Croft 1991). This approach allows an explicative account of the interconnections a…
Suffissi valutativi in Plauto: una proposta cognitivista e morfo-pragmatica
Latin evaluative suffixes, especially diminutives, have received considerable attention in the relevant literature, but a morphologicalpragmatic analysis of their uses is still lacking. This work aims at analysing the behavior of the archaic Latin suffix -llus within a theoretical framework combining ressler – Merlini Barbaresi’s (1994) morpho-pragmatic model and the cognitive perspective on polysemy and the pragmatic polyfunctionality of evaluative suffixes. As an evaluative suffix,, -llus is used with a proper diminutive function that adds to the base the semantic component 'small'. In many cases, however, -llus plays a function related to the complex system of relations between the speak…
Intensifiers
The label ‘intensifiers’ (or ‘emphatics’) groups together words, widely attested crosslinguistically (e.g. Eng. x-self, Germ. selbst, Ital. stesso, Lat. ipse, Japanese zisin and zibun, Mandarin zı j ĭetc.), whose main function is to signal some sort of emphasis or focus with respect to a nominal head they are adjoined to in the sentence, as in The author herself will present the book. In addition to the term ‘intensifiers’ (Moravcsik 1972; Edmondson and Plank 1978), there exist many other labels in the relevant literature to define this sub-class of functional words, which reflect the (anything but closed) debate on their actual categorial status. This entry discuss the origin and the funct…
Valutazione e autovalutazione nei percorsi didattici per apprendenti bassamente scolarizzati: problemi e prospettive
Il contributo affronta il problema della valutazione e dell’autovalutazione nel percorso di apprendimento dell’italiano L2 di utenti poco o per nulla scolarizzati. Le riflessioni si basano sulle sperimentazioni condotte dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri di Palermo. Il tema dell’acquisizione nei casi di bassa scolarizzazione è oggetto di un’attenzione teorica crescente: ci si chiede se le abilità di scrittura condizionino lo sviluppo dell’oralità in L2, in termini di strategie, forme, velocità d’apprendimento (difficoltà a segmentare catene foniche, marcare i confini morfologici etc.); inoltre, la maggiore lentezza del percorso acquisizionale sembrerebbe connessa alla ridotta att…
Sull’espressione non prototipica dell’agentività nei testi siciliani del XIV secolo
L’esistenza di più opzioni lessicali per la codifica dell’agente nelle costruzioni passive dell’italoromanzo è sempre stata assunta come semplice dato di fatto. Tuttavia, un’analisi accurata dei testi rivela l’esistenza di una distribuzione funzionale, che si manifesta in modo coerente, sebbene non identico, nei diversi vernacoli. Sulla base di quest’osservazione, viene formulata e testata l’ipotesi secondo cui tale distribuzione sia semanticamente determinata: essa si motiva nel tipo di rappresentazione dell’evento codificato dalle due preposizioni, che articola in forme diverse la nozione di agentività. Sullo sfondo di un approccio teorico di matrice cognitivista e sulla base di un esame …
Direct objects
The direct objects express the semantic role patient, that is, the participant affected by the transitive situation. In Ancient Greek, the case of the direct object is prototypically the accusative. However, on the basis of a scalar hypothesis of transitivity, the notion of affectedness may be conceived of as a gradual property of the objects. In this perspective, different ways of encoding the transitive objects may be individuated, namely the dative and the genitive, which should be interpreted as less typical instances of the category.
Riflessione nell’azione e riflessione sull’azione
Ragionando sull’insegnamento dell’italiano come lingua non materna
Modalità “orientata sul partecipante” in siciliano contemporaneo: un’analisi dei dati dell’Atlante linguistico della Sicilia (ALS)
Spazio e percorso in siciliano antico: analisi di un corpus
In ancient Sicilian, basic spatial relations are encoded by means of prepositional phrases introduced by ‘da’ and ‘di’ (origin), ‘a’, ‘in’ and ‘intra’ (location and direction), ‘per/pir/pri’ (path). This contribution offers a description of these encoding means based on the examination of a corpus of Sicialian texts of the 14th to 16th centuries. The analysis is carried out against a cognitive grammar theoretical background and takes into account the existing studies on spatial relations in the world languages. These studies brought to light some recurring patterns: for instance, ‘direction’ tends to be encoded in a more articlulated way than ‘origin’, while the encoding of ‘path’ seems to …
Aspetti della prosodia nell'interlingua di apprendenti vietnamiti di italiano L2: un'ipotesi di trattamento task-based in contesto guidato
E' un fenomeno noto e ampiamente documentato che l'apprendimento delle strutture prosodiche dell'italiano possa subire considerevoli rallentamenti in ragione della distanza tipologica tra L1 e L2 (cfr. inter al. le analisi su parlanti sinofoni in Costamagna 2011). Sulla base di questa assunzione teorica, il presente intervento prende le mosse dall'analisi dell'interlingua di un campione di apprendenti vietnamiti adulti, selezionato nell'ambito dei corsi estivi di italiano L2 presso la Scuola di lingua italiana per stranieri dell'Università di Palermo. L'attenzione sarà, in particolare, focalizzata sui problemi relativi all'acquisizione delle variazioni intonative dell'italiano e, dunque, de…
Passive in motion: the Early Italian auxiliary andare (‘to go’)
The Italian construction andare ‘to go’ + (transitive) past participle expresses a passive meaning when occurring in a perfective past tense (1), whereas it conveys an additional deontic sense of (impersonal) obligation when used in an imperfective tense (2) (Bertinetto 1991; Giacalone Ramat 2000). A further constraint on the passive reading is represented by the semantics of the participle, necessarily expressing a negative value of ‘loss/destruction’; this value is moreover conceived as ‘non-intentional’, as the impossibility to express the agent (*da qualcuno) shows: (1) I documenti andarono distrutti. (*da qualcuno) the documents go. prf.3pl destroy.pst.ptcp.pl (by someone) ‘The documen…
Toward a Cognitive Classical Linguistics. Introduction
The article introduce a collective volume that gathers a series of papers bringing together the study of grammatical and syntactic constructions in Greek and Latin under the perspective of theories of embodied meaning developed in cognitive linguistics. It presents an overview of the studies in this recent field and highlights various open-ended issues.
Reflexives
An adequate description of the reflexive system in Ancient Greek entails a brief overview of the main assumptions on the notion of reflexivity and, more in general, imposes some preliminary remarks on the theoretical framework which forms the background of the argumentation. The primary reflexive strategy in Greek belongs to the pronominal type, although some significant changes occurred throughout the history of the language, which impose a more fine-grained diachronic description.
The case of cusà in Sicilian: From interrogative clause to epistemic adverb and discourse marker
Evaluative suffixes in Archaic Latin: A cognitive morpho-pragmatic account for –ellus/-illus in Plautus
A preliminary investigation on Latin diminutives conducted within a framework that holds together the synchronic and diachronic explanation model of polysemy elaborated in Cognitive Linguistics and morpho-pragmatic studies on diminutives
Il profilo professionale del docente di italiano L2 per utenze fragil
TRANSITIVITÀ, PASSIVO E ALTRE CONTINUITÀ. LE COSTRUZIONI PASSIVE CON SI TRA ITALIANO MODERNO E VARIETÀ MEDIEVALI.
La ricerca analizza le caratteristiche semantico-funzionali e il comportamento sintattico di una peculiare espressione del passivo, realizzata attraverso l'uso del clitico riflessivo di terza persona si. L’attenzione è focalizzata principalmente su alcune varietà di italiano antico che, accanto alle molte analogie, esibiscono tuttavia caratteristiche spesso difformi rispetto alla lingua moderna. Tuttavia, poiché questo tipo di struttura non è esclusivo né dell'italiano né delle lingue romanze, si è ritenuto necessario proiettare l’analisi in una più ampia prospettiva interlinguistica. L'analisi, condotta all'interno di un framework di natura funzionale-cognitivista - sfruttando in particola…
The development of L2 Italian morphosyntax in adult learners with limited literacy
Low literacy and schooling rates are a significant factor among adults in the recent migration towards Europe, including Italy. However, in Italy linguistic research has paid very little attention to the relationship between newcomers’ language learning processes and (low) schooling and literacy. This lack of attention to the role of home language(s) literacy – and, more in general, to the sociolinguistic variables characterising the condition of migration – is problematic at a theoretical level. As it assumes the role of literacy as the main research question, the investigation on the acquisition of morphosyntax by adult learners with limited literacy, which is described in the volume, rep…
Paths of Grammaticalisation of the Early Latin per/per-: a Cognitive Hypothesis
The paper describes the semantic network of the Early Latin preverb per- and its relation with the corresponding preposition per ‘through’. Making use of the Cognitive Grammar framework, we argue that the basic spatial semantics of both preverb and preposition (here called the “PER relation”) can account for the whole set of concrete and abstract meanings per and per- express. In spite of this common semantic nucleus, however, per- and per differ as to the mechanisms at work in the development and organization of their semantic continua, thus imposing a differentiated analysis at the semantic as well as the morphosyntactic level. In this respect, the notions of grammaticalization and lexica…
Vuliri + PP nei dati dell’Atlante Linguistico della Sicilia
Il contributo mira a descrivere alcune perifrasi del siciliano contemporaneo, in cui una forma flessa del verbo "vuliri" (volere) è costruita con il participio passato (PP) di un verbo lessicale. E' stata condotta un’analisi sistematica delle occorrenze delle tre costruzioni ricavabili dalle inchieste socio-variazionali dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). L’analisi, collocata sullo sfondo dell’esistente letteratura di riferimento si è focalizzata sui seguenti aspetti: 1) diffusione areale e produttività nel siciliano contemporaneo e nell’italiano regionale di Sicilia secondo un approccio variazionale; 2) frequenza relativa dei tre tipi e loro caratteristiche semantiche e formali; …
Le grammatiche e il sapere linguistico del parlante tra L1 e L2
Nel contributo si analizzano le caratteristiche di alcuni manuali di grammatica di italiano come L1 e L2 per verificare quale tipo di lingua viene proposto. In particolare ci si propone di verificare quanto le grammatiche siano aperte alle dimensioni di variazione dell'italiano contemporaneo, quanto spazio trovi in esse il sapere linguistico del parlante e quanto il criterio dell'accettabilità degli usi si affianchi a quello della norma e infine se è possibile rintracciare differenze tra le grammatiche di italiano come L1 e quelle di L2. Per mettere in correlazione usi effettivi, accettabilità e norma linguistica ci si è servite del corpus di parlato a codice bloccato italiano di parlanti d…
Continuity and discontinuity in the semantics of the Latin preposition per: a cognitive hypothesis
Abstract We propose a description of the semantic network of the Latin prepositional phrase per ‘through’ + Accusative in the early stage of this language. Drawing upon the insights of Cognitive Grammar, we analyze the role of the schematic import in the spread from basic to abstract meanings. Finally, we draw a map of the polysemous network of per, showing that the continuity of the different, but consistently linked, meanings does not necessarily imply the unidirectionality of the concrete-to-abstract shifts.
La morfologia nominale nell’italiano L2 di minori stranieri non accompagnati: analfabetismo, acquisizione, didattica
Il contributo esplora la possibilità di tracciare specificità nel processo di acquisizione della morfologia nominale nell’italiano L2 di apprendenti privi di competenze di scrittura in lingua madre e debolmente o per nulla scolarizzati al loro arrivo in Italia, rispetto al generale progredire delle varietà di apprendimento, così come quest’ultimo viene descritto nella letteratura di riferimento. L’indagine si avvale di un corpus di italiano L2 realizzato nell’ambito dei corsi di lingua e di alfabetizzazione della Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo.
Continuity and discontinuity in the semantics of the Latin preposition per: a cognitive hypothesis
We intend to analyse the semantic network of the preposition ‘per’ (“through”, “across” etc.) in Early Latin and the role of its conceptual structure in the spread from basic/spatial to abstract meanings. Although prepositions in ancient languages have raised a great deal of attention, there is little regarding Latin, and an in-depth semantic analysis of Latin prepositions is still lacking. A cognitive-based investigation of Plautus’ comedies (254-184 BCE) shows that, unlike other Indo-European languages, the spatial value rests on a schema representing ‘motion along a path’ not necessarily involving a bounded Landmark. The spatial meanings are predominant in Archaic Latin; the only abstrac…
Le grammatiche e il sapere linguistico dei parlanti tra L1 e L2
ci proponiamo di esaminare le caratteristiche dei principali manuali di grammatica dell’italiano come L1 e come L2 per esaminare quale tipo di lingua si propone nelle classi e quali possono essere alcuni problemi legati all’insegnamento della grammatica nel contesto dell’italiano contemporaneo dominato da una situazione di variabilità, in cui al concetto di standard si è progressivamente sostituito quello di neostandard. Se il testo di grammatica costituisce per gli alunni italiani lo strumento per la loro riflessione metalinguistica e per esercitare la loro competenza pragmatica, relativamente all'uso della lingua nelle varie situazioni comunicative, lo stesso testo è il primo contatto ed …
Imparare con gli alunni stranieri. Progetti di tutoring scolastico
Il contributo si propone di presentare il progetto di tutoring scolastico coordinato dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università degli Studi di Palermo dal 2007 ad oggi. L’intervento è organizzato in tre parti. Nella prima si presenterà il modello di tirocinio che ha coinvolto centinaia di studenti universitari (del corso di laurea di primo livello in Lingue e Letterature Moderne, Mediazione linguistica e Italiano come lingua seconda), numerosi docenti e dirigenti scolastici delle scuole siciliane e soprattutto moltissimi apprendenti di italiano come lingua seconda. Si tratta di un tirocinio guidato che si mostra efficace almeno per due motivi: 1. perché ai tirocinanti vie…
Valutazione e autovalutazione nei percorsi didattici per apprendenti bassamente scolarizzati: problemi e prospettive
L’intervento affronta il problema delle forme e del ruolo della valutazione e dell’autovalutazione nei percorsi di apprendimento linguistico rivolti a utenti bassamente scolarizzati, con particolare riferimento all’italiano lingua non materna. Il tema dell’acquisizione delle L2 nei casi di bassa (o nulla) scolarizzazione è oggetto di un’attenzione crescente, sia sul piano teorico, sia su quello della progettazione di interventi didattici mirati. La domanda di lavoro nell’ambito della riflessione teorica è se e in che misura le abilità di scrittura, poiché richiedono una serie di operazioni cognitive complesse, condizionino lo sviluppo delle abilità orali in L2, in termini di strategie, form…
Toward a Cognitive Classical Linguistics. The Embodied Basis of Constructions in Greek and Latin
The volume that gathers a series of papers bringing together the study of grammatical and syntactic constructions in Greek and Latin under the perspective of theories of embodied meaning developed in cognitive linguistics.