0000000000987489
AUTHOR
Simone Rambaldi
Musica e felicità ultraterrena: considerazioni in margine a un sarcofago romano di Palermo
Un sarcofago romano, conservato nella Cattedrale di Palermo e risalente alla metà del III sec. d.C., è decorato con una coppia di coniugi attorniata dalle Muse. Si tratta di una composizione che intende celebrare la sfera delle occupazioni spirituali, nei cui valori i protagonisti delle raffigurazioni volevano mostrare di riconoscersi. Qui, però, l’iconografia del personaggio femminile pare sottolineare in maniera particolare il mondo della musica. Attraverso il confronto con altre opere, in questo studio si valuta il ruolo assunto dalla musica, in età imperiale avanzata, nell’immaginario funerario dei Romani. Se la vita ultraterrena è accompagnata da canti e suoni, secondo una credenza att…
recensione a R. Neudecker, P. Zanker (hrsg.), Lebenswelten. Bilder und Räume in der römischen Stadt der Kaiserzeit, Wiesbaden 2005 (“Palilia” 16)
Il sito georgiano di Uplistsikhe e le città rupestri del mondo antico
Rock-cut towns are poorly attested in the Greek-Roman antiquity. One of the most outstanding testimonies is Uplistsikhe, located in the ancient Iberia (today central Georgia), a territory culturally influenced by the classical civilization. This town, after a significant phase already in the Hellenistic period, continued its life until the Middle Ages. In the eyes of a Greek or Roman man, rock-cut settlements could hardly look like real towns. They did not actually follow some urban planning rule and did not impose themselves on the surrounding environment with theirs structures, but effaced themselves in the landscape, without modifying it. As we can also draw from the literary sources, an…
L’edilizia pubblica nell’impero romano all’epoca dell’Anarchia Militare (235-284 d.C.)
La monografia tratta organicamente, e per la prima volta, tutte le attestazioni conosciute di edifici pubblici costruiti o restaurati nell’epoca nota col nome di “Anarchia Militare” (235-284 d.C.). La documentazione raccolta, costituita da tutte le testimonianze reperibili nell’intero territorio dell’impero romano, permette di accertare che, pur nella complessità della situazione storica, non vi fu una reale interruzione dei provvedimenti nel campo dell’edilizia pubblica, la quale continuò con differenti modalità nella scelta degli interventi da eseguire e nel ruolo dei rispettivi committenti.
Recensione a E. Di Filippo Balestrazzi, Sculture romane del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro (Collezioni e Musei Archeologici del Veneto 46), Roma, Giorgio Bretschneider Editore, 2012 (Athenaeum, 103.2, 2015, 702-705, ISSN: 0004--6574) - Roman sculptures of the National Museum of Concordia in Portogruaro
Recensione del Catalogo delle sculture romane del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, redatto da E. Di Filippo Balestrazzi (Roma, Giorgio Bretschneider Editore, 2012 ). Book review to Roman sculptures of the National Museum of Concordia in Portogruaro - By:Rambaldi, S (Rambaldi, Simone) - in ATHENAEUM-STUDI PERIODICI DI LETTERATURA E STORIA DELL ANTICHITA - Volume: 103 Issue: 2 Pages: 702-705 - Published: 2015
Massimo Campigli e i ritratti funerari romani
Tra le suggestioni formali, derivate dall’arte antica, che più appaiono avere influenzato la pittura di Massimo Campigli (1895-1971), il ruolo dei ritratti presenti sulle tombe romane sembra essere stato particolarmente importante. I numerosissimi volti e busti femminili che, in innumerevoli varianti, occupano tanta parte della produzione dell’artista, sia come protagonisti delle raffigurazioni, sia come spettatori delle azioni rappresentate in primo piano, mostrano evidenti rapporti col mondo funerario romano. Poiché il peso di questa tradizione, nell’evoluzione del linguaggio artistico di Campigli, non era ancora stato oggetto di uno studio specifico, il contributo discute una serie di es…
Aureliano in Cisalpina. I riflessi delle invasioni alamanniche nelle testimonianze archeologiche
Le scarse testimonianze archeologiche risalenti al periodo delle invasioni alamanniche nel Nord della penisola italica rivelano, a un'analisi attenta, una situazione meno catastrofica di quella che è stata spesso descritta dagli studiosi che si sono occupati di quelle vicende.
La statua frammentaria di loricato nei Musei Civici di Reggio Emilia
Una statua frammentaria di imperatore romano loricato, conservata a Reggio Emilia e mai studiata adeguatamente in precedenza, mostra una decorazione che non trova confronti puntuali. Sulla base di una serie di considerazioni si può avanzare l’ipotesi che il personaggio rappresentato fosse Augusto.
Empedocle e la bonifica di Selinunte: un breve riesame
Alcune considerazioni intorno a un passo di Diogene Laerzio, secondo il quale il filosofo Empedocle avrebbe attuato un'operazione di bonifica a Selinunte, e sulla possibilità di trovare riscontri in proposito.
Archi di ispirazione romana nei monumenti fascisti della Grande Guerra
L’arco di origine antico-romana è un motivo che ha beneficiato di una lunga fortuna nell’architettura e nell’arte di età moderna. Questa tipologia ha goduto di una particolare predilezione in Italia durante il periodo fascista, trovando un campo d’applicazione privilegiato nei monumenti dedicati ai caduti della Grande Guerra. In tali circostanze, l’arco recuperava enfaticamente la valenza onoraria e trionfale ad esso correlata nei modelli antichi, i quali fornivano una diretta ispirazione agli architetti delle nuove opere commemorative e ai loro committenti. Uno speciale significato acquistava l’impiego dell’arco nei monumenti eretti nei luoghi stessi dei combattimenti della Prima Guerra Mo…
Qualche riflessione sulle mostre archeologiche degli ultimi anni in Italia
Caratteristiche, finalità, aspetti positivi e meno positivi delle mostre archeologiche allestite negli ultimi anni in Italia, con particolare riguardo a quelle incentrate sul mondo classico.
Coinvolgere per persuadere. Considerazioni sulla percezione dei rilievi storici romani
Una proposta di analisi della percezione dei rilievi storici romani dal punto di vista dell'osservatore antico, con particolare riferimento all'impatto che queste opere di scultura esercitavano su di lui a seconda della sua posizione.
Recensione a V.M. Soleti, La scultura ideale romana nella Regio Secunda (Apulia et Calabria) (Archaeologica 161), Roma, Giorgio Bretschneider Editore, 2010 (Athenaeum, 102.1, 2014, 328-331)
Recensione al volume di V.M. Soleti, La scultura ideale romana nella Regio Secunda (Apulia et Calabria) (Archaeologica 161), Roma, Giorgio Bretschneider Editore, 2010
Lo studio della scultura romana come strumento di conoscenza dell’antico in Luigi Ferdinando Marsili: la Dissertazione sopra la Tavola Annonaria
La Dissertazione sopra la Tavola Annonaria è un saggio nel quale lo scienziato Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) descrisse un rilievo di età romana di sua proprietà, raffigurante scene relative alla produzione del pane. Si tratta di un testo che non era ancora stato esaminato a fondo nella sua interezza. Attraverso un’analisi serrata, ricca di rimandi alle testimonianze letterarie e di confronti con altre opere di scultura romane, Marsili dimostra il suo interesse per il mondo antico e il metodo rigoroso che applicava nei suoi studi.
La chiave romana a testa di cane da Mevaniola
Nel sito di Mevaniola, presso Galeata (FC), è stata ritrovata una grande chiave in ferro di età romana, dotata di un’impugnatura in bronzo e sagomata a testa di cane, che doveva servire per aprire la porta di uno dei maggiori edifici pubblici della città, probabilmente un tempio. L’analisi della sua decorazione lascia pensare che l’artefice si fosse ispirato a qualche importante modello scultoreo precedente e di scala maggiore, forse da ricercare nell’ambito della tradizione copistica di una celebre statua cultuale della fine del IV sec. a.C., il Serapide di Briasside.
L’uso di simboli del potere imperiale romano a Bologna da Giovanni II Bentivoglio a Carlo V
Tra i decenni finali del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, Bologna offre interessanti esempi dell’uso di iconografie e simboli desunti dall’antichità romana. Di questo repertorio figurativo si servirono in primo luogo le autorità che esercitarono un dominio sulla città, cioè Giovanni II Bentivoglio, all’epoca della sua signoria, e il papa, quando Bologna tornò sotto il governo pontificio. Ma esso fu impiegato anche per rendere omaggio alle autorità “ospiti” che, in seguito alle vicende storiche del periodo, visitarono Bologna in quegli anni: il re di Francia Francesco I e Carlo V, il quale fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero in questa città. Nel modo in cui, di volta in …
Ridonare sostanza all’immateriale (ricercando gesti e suoni del mondo antico)
Una riflessione su alcuni studi recenti incentrati sugli aspetti effimeri dell’esistenza nel mondo antico, come i gesti e i suoni, che per loro natura non hanno lasciato alcuna traccia concreta.
Fonti scritte, iconografiche, documentarie e topografia antica
Considerazioni sull’importanza rivestita negli studi archeologici dalla conoscenza delle fonti letterarie. Non si devono annoverare fra queste ultime soltanto le testimonianze antiche, ma anche quelle moderne, come le relazioni dei viaggiatori dei secoli passati, che costituiscono fonti spesso trascurate ma di grande rilievo.
L’insegnamento della storia dell’arte classica
L’insegnamento della storia dell’arte classica nella SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario) dell'Università di Bologna, durante il periodo della sua attività, era finalizzato a fornire agli studenti un panorama il più possibile esauriente dell’arte greca e romana. Al fine di permettere loro di giungere a una corretta comprensione degli argomenti trattati, gli specializzandi venivano abituati a considerare i fenomeni artistici del mondo classico in relazione al contesto storico e culturale di cui erano espressione.
Il carteggio tra Ranuccio Bianchi Bandinelli e Raffaele Pettazzoni nella Biblioteca Comunale di S. Giovanni in Persiceto
Nella Biblioteca Comunale di S. Giovanni in Persiceto (BO) si conserva un importante carteggio, intercorso tra lo storico dell'arte antica Ranuccio Bianchi Bandinelli e lo storico delle religioni Raffaele Pettazzoni. Questo materiale epistolare, qui trascritto e commentato, chiarisce i rapporti tra i due grandi studiosi.
Archeologia e scenografia nel teatro musicale del primo Ottocento: le immagini di Roma antica
Le consuetudini più in voga nella rievocazione del mondo antico nell’opera lirica italiana del XIX secolo sono rivelate dai bozzetti conservati delle scenografie. In questo lavoro sono analizzate in particolare scenografie raffiguranti vedute di Roma antica.
Testimonia Urbis Phoenices, III. Lo Pseudo-Michele Nepote e i viaggiatori in Epiro (secoli XI-XX)
Il lavoro costituisce la terza e ultima parte di un ampio studio delle testimonianze letterarie relative alla città di Phoinike nell'antico Epiro (oggi Albania). Questa sezione, in particolare, analizza un passo controverso di un autore bizantino e le relazioni dei viaggiatori moderni che si sono recati nel sito.
Dalla terra alla mensa attraverso l’arte, fra l’età romana e il Medioevo
Con riferimento a esempi di diverse categorie d’arte – sculture, mosaici, dipinti, miniature – e a fonti letterarie, lo studio contestualizza alcuni aspetti legati all’alimentazione, dal mondo romano al Medioevo. In particolare, attraverso l’analisi di una serie di monumenti (per la parte romana provenienti soprattutto dal territorio nord-orientale della penisola italiana), si tenta di ripercorrere il rapporto tra l’uomo e il cibo intendendolo come un ciclo unitario, dalla ricerca e preparazione degli alimenti fino al loro consumo sulla mensa. Da ciò emerge che la rappresentazione del cibo raramente è fine a se stessa, ma rimanda invece a significati più pregnanti. With reference to example…
Recensione a Florence Gherchanoc, Valérie Huet (dir.), Vêtements antiques. S’habiller, se déshabiller dans les mondes anciens, Arles, Editions Errance 2012, pp. 282 con figg.
Recensione di una raccolta di studi.
Echi pompeiani ed ercolanesi nella scenografia teatrale del XIX secolo
Tra le opere liriche messe in scena nel primo Ottocento, alcune erano ambientate nell’antichità greco-romana. Per la creazione di scenari che apparissero plausibili gli scenografi talora riproducevano monumenti reali, come quelli di Pompei ed Ercolano.
Vetera rerum exempla. La cultura antiquaria fra Bologna e l’Europa nei secoli XV-XVII
Alcuni dotti di Bologna, attivi presso la corte bentivolesca, indagarono le fasi più remote della loro città, con forzature fantasiose ma anche con un’attenzione per i resti materiali di epoca romana. Il vivo interesse per le origini della propria città e per le testimonianze antiche della sua storia (fra le quali assumevano un’importanza crescente i documenti epigrafici) era condiviso da molti altri intellettuali in Germania e nei Paesi Bassi, molti dei quali almeno in parte si erano formati presso lo Studio bolognese. Se è difficile stabilire quale sia stato lo specifico apporto bolognese nella maturazione dell’interesse per l’antico di questi personaggi, a Bologna può in ogni caso essere…
Recensione a F. de Angelis, J.-A. Dickmann, F. Pirson, R. von den Hoff (a cura di), Kunst von unten? Stil und Gesellschaft in der antiken Welt von der ›arte plebea‹ bis heute. Internationales Kolloquium anlässlich des 70. Geburtstages von Paul Zanker (Rom, Villa Massimo, 8.-9. Juni 2007), Wiesbaden 2012 (“Palilia”, 27), in "OCNUS. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici" 22, 2014, pp. 161-167
Il volume oggetto della recensione è incentrato sul tema dell'"arte plebea" nell'ambito della produzione artistica di età romana.
Leon Battista Alberti archeologo
Il Convegno rientra nelle celebrazioni ufficiali per il VI centenario della nascita del grande umanista del Quattrocento italiano. Il contributo, unico nel panorama della critica albertiana, mira a mettere a fuoco le propensioni antiquarie e archeologiche dell'Alberti, inquadrando questi interessi nel vasto panorama della cultura antiquaria del Quattrocento italiano. Ne rivela anche aspetti significativi nel suo concreto operare come architetto e ne ricostruisce le pratiche della ricerca sui monumenti antichi di Roma e di molte altre parti dell'Italia.
L’attività edilizia a destinazione pubblica fra i Severi e i Soldatenkaiser: continuità e trasformazioni
Un confronto fra le principali iniziative edilizie a Roma nel periodo severiano (193-235 d.C.) e in quello immediatamente successivo dei "Soldatenkaiser" (235-284 d.C.) rivela che gli elementi di continuità superarono di gran lunga quelli di frattura fra le due epoche. Ciò conferma come, in accordo con gli orientamenti attuali degli studi, l'età dei "Soldatenkaiser" non sia stata una reale epoca di crisi.
Parthosque reposcere signa. Augusto e i Parti in una statua da Regium Lepidi
Una statua loricata frammentaria conservata nei Musei Civici di Reggio Emilia (l’antica Regium Lepidi), alla quale in passato non era stata dedicata sufficiente attenzione, potrebbe essere annoverata tra le scarse effigi di Augusto giunte fino a noi dal territorio della regio VIII. La decorazione della corazza, in particolare, sembra celebrare la restituzione delle insegne militari che i Parti avevano in precedenza sottratto ai Romani, come si può ipotizzare sulla base del confronto con le immagini monetali dell’Arco Partico, eretto da Augusto nel Foro di Roma. A fragmentary loricata statue preserved in the Civic Museums of Reggio Emilia (the ancient Regium Lepidi), to which in the past had…
La fasciatura dei feriti: uno schema di origine classica nel fregio della Colonna Traiana
Nella ricchissima letteratura sulla Colonna Traiana, un filone di ricerca non ancora esplorato in tutte le sue potenzialità è lo studio approfondito degli schemi iconografici di origine greca rifluiti nella narrazione figurata delle guerre daciche. Sono formule che erano da tempo patrimonio comune degli artisti romani, con una lunga storia di riprese e adattamenti. L’analisi di un caso di particolare interesse costituisce un’ulteriore conferma di come, all’interno della prassi artistica romana, gli ideatori dei programmi iconografici ufficiali utilizzassero un codice formale in cui motivi figurativi del passato erano stati ormai assimilati e rifunzionalizzati. A field of research not yet in…