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F Carapezza
Un nuovo manoscritto di canzoni siciliane con ottave inedite attribuite ad Antonio Veneziano
Si presenta una nuova antologia manoscritta di canzoni siciliane, conservata a Catania presso un privato e databile intorno al 1600, che contiene una cospicua sezione di più di cinquanta ‘ottave’ intestate a vari autori accanto a 349 'canzuni' in massima parte adespote. Il manoscritto fu donato da un certo Lelio, da identificare probabilmente con Lelio Pavese (ob. 1608), a Paolo Pozzobonelli (1572-1630), entrambi nobili savonesi. nel segmento finale del manoscritto si rinviene una pregevole serie di ventidue ottave encomiastiche e di prigionia attribuite ad Antonio Veneziano “carcerato” e indirizzate a Francesco Santapau, principe di Butera, tra il 1588 e il 1590: se ne dà l’edizione commen…
Sui planctus del Mistero di sant'Agnese: un altro modello trobadorico
Del Mistero provenzale di sant’Agnese, tràdito da un unico manoscritto miscellaneo (Vat. Chigiano C V 151, cc. 71-88) e databile tra l’ultimo quarto del Duecento e il primo del Trecento, si discute per la prima volta il termine planctus, usato nelle didascalie rubricate in latino per designare i numerosi contrafacta lirici che intercalano il dramma, proponendo che esso sia da riferire alla loro qualità di imitazioni musicali, senza escludere la possibilità di un rapporto formale con i ‘lamenti’ monodici del dramma liturgico mediolatino. Si avanza inoltre l’ipotesi che la strofa decasillabica Malvaisa mort, vero e proprio compianto funebre la cui rubrica è rimasta incompleta, abbia avuto com…
Recensione di Chansons de toile. Canzoni lirico-narrative in figura di donna, a cura di Lorenzo Mainini, Roma, Viella, 2019
Recensione di A. Decaria, C. Lagomarsini (edd.), I confini della lirica. Tempi, luoghi, tradizione della poesia romanza (Firenze 2017)
Musica prior: sul rapporto fra testo e musica nei lais lirici galloromanzi (e sulla loro prassi editoriale)
La dimensione musicale dei trovatori
Sintesi sugli aspetti musicali della lirica dei trovatori che riguardano più da vicino il testo poetico. Dopo un paragrafo introduttivo sulla scissione disciplinare tra filologia e musicologia e le conseguenze che ne derivano sul piano ermeneutico (§ 1), viene presentata la tradizione scritta delle melodie trobadoriche: canzonieri e tracce musicali, tradizione indiretta e latente (§ 2). Si discutono quindi la concezione del sonum presso i trovatori e la questione della paternità musicale, la funzione della struttura musicale della strofa di canzone (cantus divisio) e le sue ricadute sull’interpretazione metrica e testuale (§ 3). Vengono infine considerate alcune questioni generali circa il …
Chi scrive cosa?
Dans la tradition européenne, la relation entre poésie et musique a pris de nombreuses formes. Les mots et les sons pourraient être conçus par une seule et même personne ; un texte aurait pu voyager avec une musique différente ; ou encore, la musique conçue pour un certain texte aurait pu ensuite être adaptée à d’autres. L’article est centré sur les troubadours, qui démontrent une fine compréhension de la dualité de leurs compositions et s’interroge d’une manière similaire sur la polyphonie de la Renaissance.
Le melodie perdute di Guglielmo IX
Il capitolo consta di una parte sintetica dove si discutono i documenti storici e testuali relativi alla componente musicale del corpus poetico di Guglielmo IX d'Aquitania, il più antico trovatore conosciuto, e di una parte analitica dove si interrogano le strutture metriche e l'unica attestazione (indiretta) di una melodia del trovatore al fine di ricostruire il suo profilo musicale, inserendolo nel più ampio quadro della produzione colta di poesia per musica nell'Aquitania dei secoli XI e XII.
Preambolo
Foreword to a thematic section of the journal issue "InVerbis" on proper name in Romance medieval literature