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Alessandra Dino
Mafia e Antimafia
Le dimissioni degli imprenditori Costanzo e Cascio – seduti nei Consigli di Amministrazione di alcune società con gli eredi di Bontate e Teresi – dalle rispettive cariche di presidente di Confindustria Sicilia e di Confindustria Palermo, tornano a riproporre il problema della chiara identificabilità delle infiltrazioni mafiose all’interno del tessuto economico e produttivo dell’Isola e dell’intero Paese. Si tratta di un problema antico e di difficile soluzione; una questione che nel tempo ha contribuito a inaridire il tessuto imprenditoriale siciliano e che ancora oggi disincentiva gli investimenti e l’intrapresa economica. Il potenziale investitore, infatti, deve confrontarsi con la pervas…
Introduzione al volume Poteri criminali e crisi della democrazia
Il saggio introduce al volume che raccoglie gli atti di un Convegno internazionale dal titolo "Poteri criminali e crisi della democrazia". Il libro prova ad esplorare le relazioni tra organizzazioni criminali mafiose, mondo della politica, sistema produttivo e mondo dell’informazione, cercando di individuare e comprendere le caratteristiche di un sistema di poteri in cui è sempre più tenue il confine tra lecito e illecito. Perché da un lato, le mafie trovano sempre maggiori e più complesse forme di compenetrazione con la politica e con l’economia; d’altro lato, le istituzioni non sempre riescono ad attivarsi per garantire presidio e trasparenza dei processi decisionali pubblici.
La solitudine dell'Arcivescovo
Il saggio è un breve ricordo dell'incontro professionale con l'arcivescovo di Monreale, Mons. Cataldo Naro, storico della chiesa e attento conoscitore del fenomeno mafioso.
Famiglia
La voce del dizionario introduce al tema della famiglia mafiosa, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo
Un nuovo sapere per battere le mafie. Sintesi dell'intervento presentato al meeting nazionale
Il contributo analizza il ruolo della conoscenza e del sapere nel contrasto al crimine organizzato mafioso
Chiesa, mafia e politica nella Sicilia del dopoguerra
Il saggio ripercorre, per grandi linee, l’evoluzione delle posizioni ufficiali espresse dalla Chiesa Cattolica sul fenomeno mafioso nel periodo compreso tra il 1963 e il 1993, a partire da un momento storico in cui gravissime manifestazioni criminali venivano spesso confinate dalle Curie siciliane tra gli episodi di violenza comune, da circoscrivere nelle aree marginali della piramide sociale, come prodotto di uno stato di arretratezza culturale ed economica, come residuo di un’arcaicità destinata a scomparire nel tempo. Non a caso l’analisi prende le mosse dal 1963, partendo dalla risposta del cardinale di Palermo Ernesto Ruffini a mons. Angelo Dall’Acqua, Segretario di Stato del Vaticano …
Quando la mafia trovò l’America
L'articolo si sofferma ad analizzare i processi di reciproca influenza oltreoceano tra Cosa Nostra siciliana e la mafia americana.
Negoziazioni: aspetti metodologici e territori di confine nel racconto di vita di Gaspare Spatuzza
Il paper approfondisce alcune questioni metodologiche emerse nel corso di un progetto di ricerca iniziato nell’ottobre del 2012, quando – ottenute le formali autorizzazioni – ho intervistato per la prima volta Gaspare Spatuzza. Gli incontri – 9 in tutto e dispiegatisi lungo l’arco di un anno fino all’ottobre del 2013 – si sono svolti all’interno della struttura carceraria in località protetta dove Spatuzza si trovava detenuto. La ricerca si è conclusa con la pubblicazione di un volume dal titolo A colloquio con Gaspare Spatuzza. Un racconto di vita. Una storia di stragi (Bologna, il Mulino, 2016). I temi oggetto di approfondimento di questo lavoro sono stati al centro dei miei interessi di …
Cosa Nostra si inabissa e cambia pelle
Il saggio analizza i processi di trasformazione e di "normalizzazione" di Cosa Nostra nell'ultimo decennio.
Ma c'è qualcuno che continua a sperare
Il contributo si interroga sul ruolo delle associazioni e dei movimenti sociali nell'azione di contrasto alla criminalità mafiosa nel territorio siciliano.
Trattative, dissociazioni, soluzioni concordate: nuovi scenari nei rapporti tra istituzioni, opinione pubblica e organizzazioni mafiose
Il saggio descrive le fitte interconnessioni tra le organizzazioni criminali mafiose, il mondo della politica e quello dell'economia, soffermandosi sul peso della pubblica opinione nel contrasto alla criminalità mafiosa.
Introdução. O Crime dos Poderosos e os Riscos para a Democrazia
L’ingresso nel sistema transnazionale delle reti criminali non ha lasciato inalterato l’assetto organizzativo di quelle organizzazioni che sono riuscite a realizzarlo contribuendo a diversificare le loro attività e incidendo anche sulla loro immagine pubblica. Aumentano, infatti, le occasioni, le forme e le modalità di reciproca integrazione con la società civile, anche solo in termini di offerta di lavoro e di consumi. Insieme a nuove opportunità di occupazione per criminali professionisti, esse offrono prodotti e servizi ai cittadini. Del resto, l’integrazione con il sistema legale è molto più semplice, laddove si disponga di alleanze solide con il sistema politico ed economico. Nel tempo…
Os Últimos Chefões. Investigaçao sobre o governo da Cosa Nostra
A secular e transnacional Cosa Nostra é desnudada nesta obra de Alessandra Dino, professora de Sociologia Jurídica na Universidade de Palermo. Pela atuação de seus últimos e poderosos chefões – que se infiltraram na política e fizeram florescer uma burguesia mafiosa – tem-se a plena idéia de um sistema criminal com poder corruptor, postura parasitária de grudar e se infiltrar no poder do Estado. Tudo com plano diretor e estratégico, ética ambígua e cerimônias de iniciação usadas para a sujeição e disciplina interna. No particular, contam os colaboradores de Justiça, na cerimônia de iniciação e constituição de vínculo indissolúvel, a solene perfuração do dedo indicador (aquele usado para aci…
Mafiosi, politici, pentiti
La ricerca sociologica in tema di criminalità organizzata di tipo mafioso, si caratterizza per un vuoto teorico che riguarda la figura dei collaboratori di giustizia. Personaggi ingombranti per tutti – per i magistrati, per i politici, per i mafiosi irriducibili, per i loro stessi familiari – sembra che per gli ex-uomini d’onore non vi siano possibilità di reinserimento in una condizione di vita normale. Nonostante la loro riconosciuta utilità, difficilmente si riesce a non considerarli ancora come mafiosi e a non nutrire nei loro confronti perplessità e sospetti. Questo, e altro, emerge dai risultati di una indagine sulla percezione sociale dei collaboratori di giustizia in Sicilia, che me…
Bernardo Provenzano e le regole del disordine
L’eco mediatica che ha accompagnato la recente cattura di Bernardo Provenzano, induce ad un’attenta riflessione sull’effettivo ruolo svolto dal capo mafia corleonese all’interno dell’organizzazione criminale e nel nostro immaginario. Ma richiede anche un ripensamento sul significato attribuito alla parola mafia, spesso utilizzata in forme estensive e a-specifiche che ne amplificano o sottovalutano la reale portata, rendendo approssimativi e sfuggenti l’analisi e gli interventi. Da qui i rischi, quanto mai attuali, di forme di mitizzazione, fondate su letture apologetiche, su ottiche difensive, su strumentali omissioni.
Massoneria
Il processo di rinnovamento interno avviato da una parte della massoneria italiana dopo l’emanazione della legge 25 gennaio 1982 n. 17 (Norme di attuazione dell’art. 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e scioglimento dell’associazione denominata Loggia P2) e dopo la promulgazione della nuova Costituzione dell’Ordine, firmata da Armando Corona il 18 novembre del 1984, attraversa – ancora oggi – un percorso tortuoso, travagliato e complesso. Del resto, articolata e complessa è stata, nel nostro Paese, la storia della libera muratoria, che dal dopoguerra ai giorni nostri, a più riprese, oltre a divisioni e contrasti interni, ha dovuto registrare episodi gravi di “deviazion…
Scritti di sociologia della devianza
Il volume raccoglie alcuni scritti, frutto del lavoro di indagine sul campo, relativo a tre macro-aree: Spazi metropolitani e processi di esclusione sociale; Movimenti associativi e dimensione politica: area grigia e zone di confine; Radicamento locale e poitiche globali nelle nuove strategie mafiose
L'ottica distorta della celebrazione
Tra le varie prospettive attraverso cui si può osservare il delicato intreccio che lega il problema mafia con il mondo della Chiesa, ne esiste una che analizza la dimensione apologetica,fatta propria dal fenomeno mafioso sin dal suo primo manifestarsi. Quest’ottica, oscillante tra una dimensione di indulgenza e una di compiacenza ha provocato pericolose forme di sottovalutazione – se non proprio di fascinazione – in vari ambiti, anche istituzionali.
Il paradigma mafioso dentro il modello della criminalità organizzata
Interrogarsi sul metodo mafioso significa fare i conti con le differenti definizioni che della mafia sono state fornite, in un’ottica che non può che essere comparativa e diacronica. Non si possono, infatti, ignorare né le differenti declinazioni del modello organizzativo criminale nei diversi contesti territoriali, né la sua evoluzione nel tempo, né le modifiche intervenute con l’ampliarsi dello scenario internazionale e con la nascita delle cosiddette “nuove mafie”. Occorre, quindi, verificare gli elementi di mutazione riscontrati nelle maggiori organizzazioni criminali mafiose che operano in Italia; da una parte, spingendo l’attenzione verso gli scenari internazionali e, dall’altra, rile…
Crimine organizzato transnazionale e sindrome securitaria
Il saggio analizza gli effetti prodotti dalla diffusione della presenza del crimine organizzato sul senso di insicurezza delle popolazioni, soffermandosi sul ruolo dei media nell'alimentare questo "capitale della paura".
Voto di scambio
Provare a leggere e interpretare il fenomeno mafioso guardando al ruolo storico delle classi dirigenti nel nostro Paese, alla “normalità borghese” in cui ha trovato riparo l’uso strumentale della violenza, può contribuire a fare emergere quell’area entro cui gli interessi della mafia intrecciano gli interessi di alcuni ambienti del mondo politico, delle istituzioni e dell’economia, dando vita a una dimensione sistemica e transclassista che ha consentito all’organizzazione criminale di mantenere inalterate nel tempo le proprie potenzialità offensive. Nel corso degli ultimi due secoli, questo sistema di relazioni si è sviluppato mescolando continuità di intenti e capacità di modernizzazione n…
Stefano Bontate e la mafia transnazionale
Il saggio descrive la figura di Stefano Bontate, soffermandosi a delineare le scelte strategiche e i networks criminali intessuti dal capomafia palermitano
Un racconto allo specchio. la costruzione del mito mafioso attraverso le sue immagini
Using now the cultural models, now those of organizational and structural theories, the Cosa Nostra studies risk sometimes to achieve results spoiled by approximation and partiality. If we want to deepen the research on the impact that the media representation of the mafia produces within the criminal context or in the social construction of the phenomenon, it is essential to use tools able to frame the issue in its complexity. With this background, the paper reviews some relevant cases which clearly show how information, literature, cinematography help to give shape and strength to criminal organization: from the journalistic investigations on the "Provenzano case”, to the television seria…
Descrizione di una battaglia. Attori e strategie della prova in un processo per femminicidio
Spostando l’attenzione dalla dimensione della verità a quella della veridizione e analizzando la sentenza come una battaglia dialettica che ridefinisce i confini delle identità degli attori coinvolti, il libro propone l’esame di un caso di femminicidio andato in giudizio nel dicembre del 2015. È l’omicidio di una donna che viene insolitamente definito dai giudici come un femminicidio e il cui movente è rinvenuto nel desiderio di possesso dell’omicida nei confronti della vittima. Un caso del quale la cronaca si è poco occupata, anche per il basso livello socio-economico e culturale di vittima e assassino. A renderne ancor più ricca la narrazione, il fatto che di esso (e della giovane vittima…
Violence against Women and Femicide: an analysis on the murders of foreign women in Italy
AbstractThis paper presents the results of a research on the representations of femicide in the judicial field, in Italy. The use of the term femicide is analysed through the lens of the normative process, examining its social meanings and questioning its political and economic anchoring using the “juridical field” model (Bourdieu 1986). The essay is based on a wide theoretical framework. It starts by highlighting the problems evoked by the term ‘femicide’ (Corradi, et al. 2016; Radford and Russell 1992); its declension in criminal law and jurisprudence through its coding in specific types of offence (Merli 2015). The topics of power and imbalance between the sexes (Goffman 1977) are analys…
Visibilità delle figure femminili dell'universo mafioso: un'indagine attraverso la rassegna stampa nell'arco di un ventennio
Un utile strumento di analisi attraverso cui esplorare l'evoluzione nel tempo del ruolo delle figure femminili nella criminalità organizzata, è quello che si avvale della rassegna stampa tematica, raccolta nel periodo compreso tra il 1980 e il 2001. La scelta del periodo da prendere in esame - strettamente connessa agli orientamenti più generali del progetto di ricerca e, comunque, vincolata dalla necessità di delimitare l'ambito di reperimento e raccolta del materiale - è stata guidata dalla considerazione che proprio il ventennio compreso tra gli anni '80 e i nostri giorni - come emerge dalle indagini e dalle riflessioni finora prodotte in questo settore - sia da ritenere il più interessa…
Matteo Messina Denaro, così nasce un superboss
Negli ultimi trent’anni, gli stili di "governo" adottati all'interno di Cosa Nostra sono profondamente mutati, in concomitanza col succedersi di capi e leader dalle caratteristiche personali differenti, ciascuno portatore di un modello organizzativo diverso da quello che lo aveva preceduto. E, tuttavia, il tratto comune e l’elemento vincente del sodalizio mafioso sembra essere stata quella sua particolare capacità di adattamento ai mutamenti dell’ambiente circostante, per la quale i vertici di governo dell’organizzazione si sono sempre mostrati attenti a utilizzare il reticolo di relazioni intessute con il mondo della politica, dell’economia e dell’impresa. Oggi, però, assistiamo a una nuov…
L'innovazione di Rocco Chinnici
Il saggio si sofferma sulle innovazioni introdotte dal magistrato Rocco Chinnici nelle indagini su Cosa nostra
Il "metodo mafioso" e le sue declinazioni
il saggio approfondisce, attraverso numerosi esempi, il processo di contaminazione che ha condotto all'adozione del cosiddetto "metodo mafioso" da parte degli esponenti della criminalità economica.
Il sistema di potere mafioso
L'internazionalizzazione del crimine favorita dall'evoluzione tecnologica, le trasformazioni economiche e sociali in corso ci costringono ad aggiornare le categorie interpretative del fenomeno mafioso. Ignorare i mutamenti in corso rischia di far accettare come "normale" ogni perversa forma di coesistenza tra istituzioni dello Stato e interessi della criminalità organizzata
Stragi
Si ripercorre la vicenda delle stragi che hanno insanguinato il nostro Paese a partire dall'immediato secondo dopoguerra fino ai primi anni '90, mettendo in luce trame di potere i cui attori non sono stati ancora identificati.
Sacco di Palermo
Gli assestamenti politici ed economici verificatisi in Italia nel secondo dopoguerra producono in Sicilia processi di mutamento e di mobilità sociale, che si traducono in una perdita di rilevanza del blocco agrario e degli interessi legati al grande latifondo. Un massiccio processo di urbanizzazione interessa un po’ tutti i capoluoghi di provincia, ma è Palermo, sede del parlamento regionale e di tutti i suoi uffici centrali, la città dell’isola che nell’arco di pochi anni diventa luogo-simbolo della speculazione edilizia privata e sede di un vorticoso giro d’affari legato al mondo degli appalti per le opere pubbliche. Sono gli anni in cui il sistema di potere democristiano diffonde in tutt…
Donne e Cosa Nostra
La voce del dizionario introduce al tema dei ruoli femminili in Cosa Nostra, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo.
Resistere alle mafie nella crisi della democrazia
In a globalized world, the encounter between organized crime and 'official' economic system generates convergences of interests that arise on the boundary between legality and illegality. Globalization produces mobility and competition. To adapt to a constantly changing scene and avoid social control institutions, the new criminal systems have adopted a flexible network structure, whose methods and procedures make the boundary between what is lawful and what is not less visible, and hamper the control of legality. The degradation of democracy, that is linked to the spread of corrupt practices, lowers the "moral cost" for those people who are in the so-called gray areas, and lowers the thres…
Antimafia e movimenti femminili
L’analisi sul tema della partecipazione dei movimenti femminili alla lotta alla mafia – nel rilevare l’inesistenza di una specifica e strutturata bibliografia sull’argomento – richiede a chi voglia occuparsene (seppur in una dimensione esplorativa) il chiarimento delle cornici teoriche che porrà a fondamento delle proprie riflessioni. L’approccio scelto in questo saggio mette insieme gli studi sulla mafia come sistema di potere violento e totalitario – ostacolo concreto alla convivenza democratica e strumento di controllo della sfera del quotidiano e del privato – con la relazione tra i sessi, intesa come scontro di poteri, in cui un peso determinante ha la dimensione culturale.
Un'improvvida iniziativa
In quest’anno simbolicamente denso di importanti anniversari (il quarantennale dall’assassinio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e di Domenico Russo; i quarant’anni dall’uccisione di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo; il trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio) desidero dedicare questo intervento ad alcune riflessioni sulle motivazioni della Sentenza di Appello del processo cd. Trattativa. Il tema è delicato e divisivo ma estremamente rilevante: non solo per il passato e per il presente, ma anche per il futuro della nostra democrazia. Consapevole di ciò, cercherò di evitare posizioni polemiche, pur mettendo in luce palesi incongruenze che non c…
Préface
Mafia, langage et identité constituent la trame qui lie les réflexions de Salvatore Di Piazza, l’auteur de cet ouvrage. Son travail s’insère dans le cadre d’un courant fécond d’études qui approfondit les dimensions communicatives du phénomène mafieux, et qui voit aussi la multiplication des interventions et des publications. Ce sujet bénéficie, d’un vaste succès populaire, car le public est attiré par des reconstructions à effet, en dépit parfois de leur qualité scientifique insuffisante. Ce livre est consacré au rôle du langage dans la mafia sicilienne, Cosa Nostra, et en particulière à la profonde valeur symbolique et communicative qui accompagne tout acte de cette organisation criminelle…
Il pensiero del padre. Emulazione, obbedienza, processi di identificazione tra i giovani che vivono in famiglie di mafia
Stabilire univocamente cosa sia o non sia mafia individuando appartenenze o esclusioni, identità o differenze rispetto a un modello non esaustivamente definito ormai anche sotto il profilo giuridico – è opera ben complicata; ancor più complesso è delimitare – anche solo un punto di vista teorico – ciò a cui ci vuol riferire parlando di “minori coinvolti nella criminalità mafiosa”. Ci si riferisce a quei minori che prestano i loro servigi alla mafia? O il termine va esteso a tutti i minori che vivono in contesti mafiosi? Bisogna soffermasi ad analizzare la vita dei figli dei mafiosi, studiando eventuali strategie di prevenzione rispetto alla possibile affiliazione per ereditarietà? O è più o…
Le stragi, Cosa nostra e la forbice sociale
Oltre che per la sua soggettività politica, Cosa Nostra si è distinta nel tempo per la sua complessa pervasività sistemica, per la sua capacità di sfruttare le “intersezioni” tra dimensioni criminali e economia legale e per la duttile capacità di adattamento ai “vincoli di contesto” che, via via, le si sono presentati. Per comprenderne, quindi, l’attuale configurazione, occorre partire da tale complessità, senza appiattirne la storia in una “notte nera” dove “tutte le mafie sono uguali”, ma valorizzando le sue dimensioni identitarie, radicate su fatti, eventi e intersezioni assolutamente unici. Limitando l’attenzione all’ultimo trentennio, punto di osservazione privilegiato sono le stragi d…
Nel gioco grande dei poteri criminali
La pubblicazione di alcuni volumi di taglio scientifico e giornalistico sul tema della mafia e le cronache giudiziarie che ne ripropongono interpretazioni e letture piuttosto dissonanti, spingono, ancora una volta, a interrogarsi su che cosa è oggi la mafia. Formulare, però, una nuova definizione non serve. In linea col più ampio scenario di studi sul crimine transnazionale, occorre dotarsi di nuovi paradigmi interpretativi, spostando l’attenzione dall’organizzazione singola al sistema delle reti criminali. A mutare non sono solo gli accordi su scala internazionale ma l’identità delle organizzazioni criminali sempre più affini alle corporazioni economiche transnazionali che operano a cavall…
Tra giustizia, diritto, democrazia
«… ciò che è giusto e ciò che è equo sono la stessa cosa e, pur essendo entrambi eccellenti, l’equo è migliore. […] l’equo è giusto, ma non lo è secondo la legge, al contrario è una correzione del giusto legale. […] E questa è la natura dell’equo, di essere correzione della legge, nella misura in cui essa viene meno a causa della sua formulazione universale». Le parole di Aristotele conducono nel vivo della nostra riflessione, ponendoci criticamente di fronte all’analisi del rapporto tra giustizia e legalità in una società pluralistica. Con occhio attento al rapporto tra particolare ed universale; tra principi assoluti e finitezza umana. La giustizia “astratta” e universalistica, proprio pe…
Una convergenza oggettiva tra mafia, terrorismo e forze eversive
«Il vero nodo da sciogliere oggi è perciò quello della mafia inserita nell’attuale sistema di potere. Affrontare questo tema significa entrare nell’ordine di idee di costruire un nuovo sistema di potere, basato veramente sulla democrazia politica e sulla democrazia economica in Sicilia». Così, nel lontano 1964, e in poche sintetiche frasi, Pio La Torre offre ai deputati dell’Assemblea Regionale siciliana una lucida analisi del fenomeno mafioso; nella quale la militanza politica è indisgiungibile da una precisa idea di società e di democrazia. La mafia è un problema politico e della politica; poiché mina alla base il principio di uguaglianza e di giustizia sociale. Lo scontro con i gabelloti…
Le donne, la mafia
Il saggio ricostruisce sinteticamente il ruolo svolto dalle donne all'interno di Cosa Nostra
Cosa Nostra
La voce del dizionario approfondisce le varie sfaccettature del fenomeno Cosa Nostra, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni dell'organizzazione criminale nel tempo.
Cittadini invisibili: una vita "senza dimora"
Partendo da una ricerca empirica il saggio propone un'analisi di alcune storie di soggetti senza fissa dimora, raccolte nella città di Catania
Mafia, politica e democrazia: il potere e le stragi in Italia
Una prospettiva analitica di un certo interesse, utile a individuare peculiarità e tratti distintivi delle mafie, è quella che prende in esame gli episodi stragisti che hanno insanguinato il nostro Paese nei primi anni ’90 del secolo scorso; episodi nei quali il ruolo da protagonista giocato da Cosa Nostra, mostra sensibili anomalie rispetto al suo tradizionale modus operandi, costringendoci a confrontarci con le trasformazioni attraversate dalle mafie negli ultimi vent’anni e ad interrogarci sulle relazioni che legano le organizzazioni criminali con il “metodo mafioso”, con il crimine dei potenti, con la crisi della democrazia. Il tema non è nuovo: il persistente velo di silenzio che ha ac…
Dov’è sparita la mafia
Il saggio analizza il progressivo processo di "normalizzazione" cui è andata incontro, negli ultimi anni, la criminalità organizzata mafiosa in Italia, leggendovi dietro una precisa scelta strategica da parte delle organizzazioni criminali.
Giornalismo e mafie
La voce del dizionario introduce al tema dei rapproti tra giornalismo e mafie, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo.
Antigone e la giusta trasgressione
La tradizione più nota che riguarda il personaggio di Antigone è quella seguita da Sofocle nell’Edipo a Colono e nell’Antigone, ma è difficile dire se fu da questi radicalmente inventata oppure se era una variante minore, attica, che il poeta fece sua. Creonte, re di Tebe, ha imposto, pena la morte, il divieto di dare sepoltura al cadavere di Polinice, colpevole di essersi armato contro la patria. Ma Antigone non tiene conto dell’ordine, né dei consigli alla prudenza della sorella Ismene, bensì, obbedendo all’impulso dell’amore fraterno, getta un poco di terra sul corpo di Polinice, rendendogli così una sepoltura simbolica. Arrestata e condotta al cospetto di Creonte, difende il proprio ges…
Violenza di genere e femminicidio nelle narrazioni giudiziarie in Italia. Il punto di vista dei testimoni privilegiati
L’articolo espone i primi risultati di una ricerca sulle rappresentazioni del femminicidio in ambito giudiziario in Italia, illustrandone il quadro teorico, le scelte metodologiche, l’impianto analitico, gli strumenti. Le problematiche connesse all’uso del termine femminicidio sono analizzate ponendo al centro il processo normativo, esplorandone i significati sociali e questionando gli ancoraggi politici e economici attraverso il modello del “campo giuridico”. Partendo dall’analisi di interviste condotte tra testimoni privilegiati, il discorso giuridico sulla violenza di genere è criticamente studiato come “ipotesi di significazione dell’agire sociale”, osservando i modi in cui “il contenut…
Female Visibility in the Mafia World: Press Review 1980 to 2001
One way to analyze the recent evolution of the female role in organized crime is to review the press coverage of that theme during the period 1980-2001. The choice of this period was guided by the consideration that investigations and observations have shown this period to be one of the most interesting for the study of the phenomenon, since it is precisely during this time that the participation of women in mafia-type criminal activities seems to have become more visible and frequent. The paper explores the nature and characteristics of the female role within the mafia organization along with its centrality. The difficulty in collecting information on the daily life of mafia women has led …
Associazioni e movimenti giovanili tra gli anni ’70 e gli anni ’80
Il saggio si sofferma a descrivere e analizzare lo sviluppo dei movimenti associativi giovanili a Corleone, approfondendone le valenze innovative e cogliendone le istanze di cambiamento sociale.
Introduzione
Sollecitate da diversi fattori le mafie italiane hanno risposto aggiornando i loro strumenti operativi e adattando la loro struttura al nuovo scenario delineatosi. La configurazione organizzativa del sodalizio criminale si è andata sempre più orientando verso la combinazione di un sistema esterno a rete – fluido, flessibile e modellabile rispetto alle esigenze del territorio – cui all’interno del sodalizio corrispondono numerosi clusters strutturati gerarchicamente, che svolgono specifiche mansioni per le quali sono richiesti strumenti di controllo e stili di comando più definiti. Il quadro che emerge ha tinte piuttosto fosche laddove disegna una situazione nella quale non si assiste più a …
Cronologia dei fatti di mafia (1947 - 2003)
Cronologia ragionata dei principali fatti di mafia dal secondo dopoguerra ai nostri giorni
Il silenzio infranto
Il saggio ripercorre le principali tappe del fenomeno della collaborazione di giustizia che ha interessato soggetti provenienti dal mondo delle organizzazioni mafiose italiane.
La Sicilia oscena di Danilo Dolci
Il 27 giugno del 1957, Danilo Dolci e il direttore della rivista “Nuovi Argomenti”, Alberto Carocci, vengono condannati a due mesi di reclusione per avere – rispettivamente – scritto e pubblicato alcuni brani di Inchiesta a Palermo. L'accusa è di pubblicazione oscena. In realtà, la lettura di quelle pagine rivela quanto osceno sia stato il tentativo di celare alla pubblica opinione la condizione di estrema miseria nella quale viveva una larga parte della popolazione della provincia palermitana a metà degli anni Cinquanta, una miseria aggravata dalla dilagante corruzione e dall’abbandono della politica e delle istituzioni. A distanza di mezzo secolo, i diseredati intervistati da Danilo Dolci…
Gli studi sulle donne di mafia
L'articolo elabora una breve sintesi degli studi più recenti sui ruoli femminili nelle mafie.
Serve la verità per restituire senso ai riti della nostra memoria
Le deludenti conclusioni del processo per la mancata perquisizione del covo di Riina, lasciano ancora ampio spazio alla ricostruzione storica di quella vicenda che – diversamente da quanto si vuol far credere – fornisce più di una prova del fatto che, in quella circostanza, arcana imperii di altissimo livello hanno operato e deciso contro le regole della democrazia. Qualcuno obietterà che il codice penale ha ormai chiuso quell’indecoroso capitolo di storia giudiziaria. Quel che è vero per il diritto, non lo è necessariamente per la riflessione storica o sociologica che dispongono di altri strumenti d’indagine ben più penetranti ed estesi, attraverso cui possiamo ancora mantenere viva la spe…
Politica al femminile. Margherita Bontade militante democristiana nella Sicilia dei primi anni della Repubblica
Margherita Bontade è una tra le più singolari figure di donne impegnate in politica nella Sicilia del Secondo Dopoguerra; tra le poche ad aver trovato spazio nella cerchia dei potenti democristiani del tempo, occupati ad opporsi all’avanzata dei partiti del Blocco del Popolo, con la benedizione delle gerarchie della Chiesa Cattolica. Le sue fortune elettorali dipendono, da un lato, al suo stretto legame con la Curia e al rapporto personale con il Cardinale di Palermo Ernesto Ruffini; d’altro lato, all’alleanza politica prima con Bernardo Mattarella e poi con Franco Restivo. La sua fulminante carriera politica che si snoda nell’arco di un ventennio – tra la fine degli anni ’40 e la fine degl…
Mafia e libertà d'informazione
Partendo da un’ampia riflessione sul ruolo giocato dai mezzi di comunicazione di massa nel creare consenso, nel modificare la percezione della realtà sociale, utilizzando l’appeal esercitata sul pubblico dai temi collegati o collegabili alle attività della criminalità organizzata, il saggio analizza il rapporto mafia e informazione evidenziando i suoi differenti ambiti. In primo luogo, ponendo in evidenza l’esigenza di inquadrare storicamente il tema, verificando se e come sia mutato nel tempo l’approccio della grande e della piccola stampa del nostro Paese nei confronti del fenomeno mafioso, rilevando la frequenza, la posizione e la qualità dei riferimenti contenuti in alcuni quotidiani, i…
Il ruolo delle donne all’interno delle organizzazioni criminali mafiose
Il saggio analizza comparativamente le caratteristiche dei ruoli feminili all'interno delle organizzazioni criminali italiane - Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Camorra - delinenando le loro trasformazioni nel corso del tempo all'interno del più ampio scenario del mutamento dei ruoli femminili e della strutturazione delle gerarchie di potere nella società italiana.
Recensione al libro di O.Ingrascì, Donne d’onore. Storie di mafia al femminile, Milano, Bruno Mondadori, 2007 (in “Nuova Informazione Bibliografica”, n. 4, ottobre dicembre 2007, p. 788).
La recensione ripercorre i temi più salienti del testo di Ombretta Ingrascì, approfondendo l'ambiguo ruolo delle donne nel mondo della 'ndrangheta
Chiesa palermitana: incerta, confusa, divisa
Tra le varie prospettive attraverso cui si può tentare una lettura del delicato intreccio che lega il problema mafia con il mondo della chiesa, il saggio percorre quella che analizza la dimensione apologetica fatta propria dal fenomeno mafioso sin dal suo primo manifestarsi; essa ha provocato pericolose forme di sottovalutazione – se non proprio di fascinazione anche in ambiti istituzionali.
Un sapere per la democrazia tra apologetiche e miti sociali
Partendo da una breve disamina dei principali mali che affliggono oggi la democrazia in Italia, l'articolo ne analizza le radici, proponendone alcune chiavi di lettura e individuando nei saperi critici una possibile alternativa al modello di sviluppo finora privilegiato.
"C’è la coda alla porta del padrino", recensione al libro di Enrico Bellavia e Salvo Palazzolo "Voglia di mafia. Le metamorfosi di Cosa Nostra da Capaci a oggi", Roma, Carocci, 2004
La recensione ripercorre i luoghi salienti del libro di Palazzolo e Bellavia, soffermandosi in particolare sui processi di costruzione del consenso intorno al fenomeno mafioso
Guerre di mafia
La convivenza tra gruppi e fazioni di una medesima organizzazione di tipo mafioso – tra gruppi, cioè, che fanno del controllo del territorio un elemento fondante la propria esistenza – è assicurata da un sistema di gerarchie strutturate, istituite alla stregua di veri e propri organismi di contenimento della violenza e di contemperamento degli interessi. Gli equilibri creati da tali sistemi di regolazione dei conflitti restano, tuttavia, sempre molto instabili, poiché condizionati dalle mutevoli relazioni di reciprocità e condivisione che intercorrono tra i gruppi criminali che operano su una medesima area geografica: condiviso deve essere il riconoscimento di legittimità nei confronti dell…
Una chiesa incerta di fronte alla mafia
Alcuni sono confusi; altri cercano di eludere il problema; altri ancora puntano a salvaguardare il rapporto con il singolo e a recuperare la “pecorella smarrita”. Sono tante le contraddizioni che emergono dalle risposte raccolte dalla prima indagine scientifica - di cui il saggio presenta alcuni risultati - che interroga direttamente i parroci della diocesi palermitana, tentando di far luce sul rapporto tra pastorale religiosa e radicamento mafioso nella società. Lo scenario che si compone è quello di una chiesa divisa, molto conflittuale con le istituzioni dello Stato, spesso incapace di cogliere la gravità del problema mafioso e dei suoi effetti sulla comunità.
Tra ambiguità e malinteso: schermaglie di una «battaglia per l’identità» in una conversazione tra mafiosi
Gli scambi comunicativi tra membri di Cosa Nostra sono regolati dalla duplice restrizione della legge del silenzio verso il mondo esterno e dall'obbligo di dire la verità all'interno del sodalizio. A tal fine, il linguaggio mafioso ricorre all’obliquità semantica che fornisce ai parlanti un ampio margine di libertà consentendo loro di non esplicitare le proprie reali intenzioni. È questa la ragione per la quale Tommaso Buscetta ha definito Cosa Nostra come "il regno dei discorsi incompleti". L'ordine del discorso mafioso si basa spesso sulla pratica di quello che Jankélévitch ha definito il "malinteso doppiamente beninteso” uno scambio che si fonda non tanto su una falsa relazione quanto su…
La ‘ndrangheta devota in “Adista”, anno XLV, n. 74, suppl. al n. 6107, 15 ottobre 2011, pp. 10-11
L'articolo si interroga sul peso e sul ruolo che la ritualità religiosa gioca nelle cerimonie, pubbliche e private, in cui la 'ndrangheta è coinvolta
Criminologia e violenza
L'articolo si sofferma ad analizzare le caratteristiche del modello anticriminologico, pensato in chiave di strumento di "pacificazione", secondo la prospettiva teorica suggerita da Vincenzo Ruggiero.
"Il traditore”: la parabola esistenziale di Tommaso Buscetta tra visioni oniriche e ricostruzioni processuali
Attraverso una narrazione drammatizzata, costruita per essere esibita più che raccontata, la pellicola di Marco Bellocchio consegna agli spettatori la storia di Tommaso Buscetta: il più noto (non il primo) collaboratore di giustizia di Cosa Nostra, personaggio di rilievo (più per carisma e doti personali che per inquadramento formale nelle gerarchie mafiose) dello schieramento dei perdenti nella seconda guerra di mafia dei primi anni ’80, in Sicilia. Raccontare le mafie è un’operazione complessa. Sappiamo già troppo e ancora troppo poco; ce ne accorgiamo quando stentiamo nel rispondere alla domanda su quale sarà il loro futuro, su cosa stia accadendo oggi e sul perché rimangano ancora tanti…
Chiesa e mafia, pp. 114-120; Corleonesi, pp. 153-159; Cupola, pp. 193-201; Donne e mafia, pp. 216-225; Famiglia, pp. 253-260; Giornalismo e mafia, pp. 274-285; Guerre di mafia, pp. 290-300; Massoneria, pp. 342-352; Maxiprocesso. pp. 352- 361; Religione, pp. 459-468; Sacco di Palermo, pp. 490-497; Stragi, pp. 526-537; Terzo livello, pp. 542-546; Trattativa, pp.551-561; Voto di scambio, pp. 571-584;
Ciascuna voce del dizionario introduce al tema specifico, supportando il testo con una breve bibliografia di riferimento
Crimine organizzato transnazionale e sindrome securitaria
La relazione tra criminalità e immigrazione propone questioni gravide di conseguenze sul piano delle scelte, degli interventi, delle decisioni di politiche pubbliche. In questi ultimi anni, l’argomento è stato al centro di un intenso dibattito di cui è utile evidenziare le interconnessioni tra le teorizzazioni degli studiosi e le ricadute istituzionali nelle politiche della sicurezza e dell’immigrazione. La questione dalla quale il saggio prende le mosse riguarda la diffusa insicurezza nelle relazioni tra i cittadini delle metropoli occidentali; insicurezza, finora, caratterizzata dalla sproporzione tra l’effettiva consistenza dei fenomeni criminali e la paura di poterne essere vittime.
Clandestini a Lampedusa:isolati, segregati, invisibili
Social construction processes of migrant, often clandestine migrant, among the inhabitants of Lampedusa, have recorded, in the last years, a gradual moving from a prevaling sympathetic optics combined with human solidarity forms – even if not without defensive processes and forms of racism and xenophobia – to more and more clear dynamics of exclusion, often joint with intolerant, cynical and indifferent attitudes. The social representation of the stranger isn’t, however, either unvarying or coherent. Infact, the collected interviews give evidence for continuous oscillations between the wish to understand – that increases when there is an interaction with the strangers – and the need to defe…
Chiesa e mafie
Chi studia le organizzazioni criminali mafiose partendo dalla quotidianità e dai vissuti dei loro appartenenti, si trova spesso di fronte a manifestazioni di varia religiosità. Talvolta esse sono utilizzate strumentalmente per attribuire legittimità e consenso alle scelte dell’organizzazione o prestigio all’autorità dei capi; talaltra, nascondono inquietudini e momenti di crisi che insorgono nella vita dei singoli; in altri casi, il ricorso ad una comune tradizione religiosa fa da sostrato alla coesione del gruppo, costituendo la trama della memoria condivisa. Pur con le debite differenze, la religione si profila come una componente importante per tutte le organizzazioni mafiose.
Affari e complicità mafiose tra Palermo e Punta Raisi
La storia dello scalo aeroportuale di Punta Raisi – oggi intitolato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – prende avvio nel secondo dopoguerra, in coincidenza con l’incremento del traffico aereo civile nei cieli del capoluogo siciliano, terzo in Italia per numero di transiti di passeggeri e merci, con cifre non più sostenibili dall’aeroporto militare di Boccadifalco. Tutto inizia con la costituzione, nel 1953, del Consorzio Autonomo per l'Aeroporto di Palermo, con l’obiettivo di realizzare il progetto di una nuova infrastruttura civile a pochi passi dal centro urbano, pronta a sostenere la concorrenza con i migliori scali del Paese e a rilanciare la modernizzazione dei commer…
In odio alla giustizia
Partendo dalle motivazioni della causa di beatificazione di don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia, in odium fidei, l’articolo approfondisce le analogie e le differenze riscontrabili nelle azioni con le quali, nel tempo, Chiesa e Stato, hanno fornito un loro contributo sul fronte del contrasto alla mafia. L’indubbia dannosità del fenomeno criminale porterebbe a pensare che l’impegno nell’opporvisi chiami in causa tutti i cittadini indipendentemente dal loro credo religioso. Ciononostante, su alcune delicate questioni che toccano le responsabilità mafiose, Chiesa e Stato si sono trovati su posizioni contrapposte; con una Chiesa che ha spesso rivendicato una politica delle…
Le verità prevalenti
Difficile condensare in poche righe, i tanti spunti e le diverse sollecitazioni che scaturiscono dall’ultimo libro di Gian Carlo Caselli (Le due guerre. Perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia, Melampo, Milano, 2009). I piani di lettura su cui si dispiega sono diversi e ciascuno apre una prospettiva da esplorare, fornisce differenti chiavi analitiche e interpretative. Quasi si trattasse di strati di sedimentazione in cui l’area del vissuto interseca gli aspetti più professionali, la sfera emotiva incrocia quella razionale. Un testo ricco, come ricca di esperienze è la vita del suo Autore che del testo costituisce la vera trama.
La dignitosa amarezza di Cuffaro in cella
L'articolo propone un'analisi dell'intervista concessa da Salvatore Cuffaro a Skytg24 il 20 dicembre del 2011 dal carcere di Rebbibia, dove l'ex governatore della Sicilia sta scontando una condanna a 7 anni di reclusione per rivelazione di segreto istruttorio e favoreggiamento aggravato alla mafia. In particolare, viene proposta una lettura dell’immagine di sé che Salvatore Cuffaro ha voluto trasmettere, dell’idea di politica che traspare dalle sue parole e della descrizione della mafia e del rapporto mafia-politica che vi è riportata.
Alle chiese locali l’ultima parola
Sono decise le parole pronunciate da Papa Francesco sulla piana di Sibari, il 21 del 2014 di fronte a una folla di fedeli radunata per assistere alla celebrazione eucaristica. Parole efficaci che affrontano nel vivo l’ambiguo e nodale rapporto che lega gli uomini di mafia agli uomini di Chiesa, le organizzazioni criminali e le sacre liturgie. Parole taglienti che immediatamente provocano altrettanto decise e inequivocabili risposte da parte dei clan colpiti da questo nuovo anatema papale. È un passo avanti di non poco conto che prende atto del complesso reticolo criminale che mischia violenza denaro e potere e che può rendere protagonista la Chiesa di un radicale processo di rinnovamento. S…
Donne e mafia
Le riflessioni e le analisi in tema di mafie e consorterie criminali si sono occupate – fino a qualche anno addietro – piuttosto distrattamente delle figure femminili. In particolare, gli studi sull’organizzazione mafiosa Cosa Nostra, si sono limitati per lungo tempo a prendere atto della “storica” esclusione delle donne dalla sfera pubblica del potere e dall’esercizio di funzioni formalmente ed esplicitamente riconosciute in seno al consorzio criminale. Dal canto suo, anche l’organizzazione mafiosa ha sempre, strumentalmente, tenuto a sottolineare – in particolare nei confronti del mondo esterno – l’estraneità della donna rispetto alla struttura organizzativa del gruppo, caratterizzato da …
Waiting for a new leader: Eras and transitions in Cosa Nostra
Partendo dal controverso dibattito che negli ultimi anni ha visto in Italia – soprattutto i mezzi di comunicazione di massa e le agenzie investigative – disputare sullo “stato di salute” delle organizzazioni criminali mafiose, quasi a volerne stilare una discutibile classifica di offensività e di pericolosità, il capitolo si interroga sull’attuale e delicata fase attraversata da Cosa Nostra, facendo ricorso a una prospettiva analitica multiproblematica e multidisciplinare (rielaborando il cosiddetto paradigma della complessità proposto da Umberto Santino alla luce dei più recenti studi e delle nuove prospettive analitiche emerse) e dando conto delle numerose ricerche (oggi spesso orientate …
La politica, il potere e la polis mafiosa
L’ottica all’interno della quale il saggio affronta il tema dei rapporti tra mafia e πóλις – mettendo in evidenza le dimensioni delle loro interconnessioni, gli spazi e i luoghi della loro sovrapposizione e/o della loro differenziazione – si fonda sul riconoscimento del nesso inscindibile tra potere, visibilità e definizione dei fenomeni di devianza. I fenomeni a noi familiari vengono osservati, attraverso un’azione di debunking di sgonfiamento delle certezze acquisite, cercando di individuare connessioni dove abitualmente non vi sono che barriere; rinvenire la trama di normalità che lega le vite dei cosiddetti devianti a quelle delle persone cosiddette normali; lasciar emergere il peso del…
Religione e mafie
La trattativa
Il saggio ricostruisce le controverse vicende che accompagnarono la cosiddetta trattativa, intavolata tra pezzi dello stato italiano e i vertici di Cosa Nostra nei primi anni '90
Chiesa e Cosa Nostra
La voce del dizionario introduce al tema dei rapporti tra Chiesa cattolica e Cosa Nostra, supportando il testo con una bibliografia di riferimento, e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo
Attrazioni fatali: genitori e figli nel quotidiano mafioso
Assumendo una prospettiva di osservazione dall’interno e facendo oggetto di analisi le dinamiche relazionali tra genitori e figli nella vita quotidiana di Cosa Nostra, il contributo intende offrire spunti di riflessione sul tema – finora poco indagato – delle modalità di trasmissione culturale dei ruoli e dei “valori” mafiosi nei contesti criminali di Cosa Nostra e delle ragioni dell’eventuale successo o insuccesso di tale processo di socializzazione. Tenendo sullo sfondo ricerche e dati statistici sulla presenza dei minori in Cosa Nostra, il saggio approfondisce alcune storie significative, che raccontano di percorsi molto variegati e che finiscono per disegnare un universo composito che c…
Religione, mafie, Chiese: un rapporto controverso tra devozione e secolarizzazione
Parlare della religiosità dei mafiosi e approfondire i rapporti che, nel tempo, hanno regolato le relazioni tra uomini di Chiesa e uomini di mafia, tra istituzioni religiose e organizzazioni criminali, significa prendere in esame diversi livelli di analisi. Se da una parte occorre chiedersi che significato assumano le devozioni e le ritualità religiose e che ruolo svolga il ricorso alla fede dentro i contesti criminali, bisogna anche considerare le posizioni che la Chiesa ha progressivamente espresso nei confronti delle mafie, analizzando sia i pronunciamenti ufficiali delle gerarchie ecclesiastiche, sia le prassi pastorali messe in atto dai singoli sacerdoti sui territori, sia il dibattito…
Il potere della parola nei processi di fuoriuscita delle donne dai contesti mafiosi,
Lo studio dei ruoli femminili in Cosa Nostra, pone di fronte alla necessità di destrutturare alcuni pregiudizi che, su questo argomento, si sono consolidati nel tempo; primo fra tutti, quello legato a una rappresentazione delle donne di mafia che vede sottodimensionata la loro partecipazione alle attività criminali dell’organizzazione, mentre ne enfatizza la presenza nella dimensione familiare, fondandola su componenti emotive e su valori “tradizionali”. Tale rappresentazione – diffusa e condivisa sia all’interno che all’esterno dei contesti mafiosi – oltre a essere il frutto di una riflessione superficiale sul fenomeno, si è rivelata a lungo funzionale alle finalità criminali dell’organizz…
Trattativa
Se – come emerge dalle più recenti inchieste della magistratura – Cosa Nostra mantiene ancora oggi il controllo su un’estesa area del territorio nazionale, condizionandone le scelte politiche, soggiogandone l’economia e veicolando un’ingente mole di flussi finanziari dentro e fuori i confini dell’economia nazionale attraverso complesse operazioni di riciclaggio, allora è plausibile ipotizzare anche uno scenario in cui l’organizzazione mafiosa sia indotta a interferire direttamente – e non più in via mediata – con il mondo della politica e delle istituzioni, aspirando a proporsi quale autorevole soggetto politico, forte al punto da impegnare i poteri istituzionali in una trattativa, in una n…
Il sapere capovolto. Mafia e organizzazione politica del sapere.
Il saggio propone una riflessione sul rapporto che intercorre tra esercizio del potere e costruzione della legittimità, tra teoria criminologica e politiche di repressione/prevenzione dei fenomeni criminali. Sul sapere inteso come luogo di esercizio e scontro tra poteri. Sul ruolo che un sapere, anche accademico, che si accredita come neutrale osservatore della realtà può, consapevolmente o meno, svolgere a sostegno o in contrasto con i poteri del momento.
Normalità della camorra. Recensione al libro di Felia Allum, Camorristi, politicians and businessman. The transformation of organized crime in post-war Naples, Northen University Press, 2006.
La recensione ripercorre i temi più salienti del libro di Felia Allum, soffermandosi in particolare sul nesso camorra/ politica
Dalla parte di Caino? Aspetti teorici, dati empirici, stereotipi e politiche di intervento sul caso degli uomini maltrattanti
Partendo dai dati empirici raccolti nel corso di un progetto Prin su Rappresentazioni sociali della violenza sulle donne: il caso del femminicidio in Italia – e, in particolare, dai risultati emersi dallo studio sulle rappresentazioni del femminicidio nei procedimenti giudiziari – il saggio affronta il controverso tema del profilo dell’uomo maltrattante intorno al quale si concentrano stereotipi e timori sociali ma la cui conoscenza è un tassello indispensabile per affrontare – con il necessario “distacco analitico” – il fenomeno della violenza di genere, evitando derive esorcizzanti o altrettanto pericolosi scivoloni paternalistici, patologizzanti e moralizzanti. Il quesito centrale riguar…
Prospettive dialettiche intorno alla definizione del fenomeno mafioso
Il fenomeno mafioso non nasce certo con l’istituzione della legge n. 646, del 13 settembre 1982, fortemente voluta da Pio La Torre e approvata, non già dopo la sua morte (il 30 aprile del 1982) ma solo all’indomani della strage di via Carini, dove persero la vita il prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, la giovane moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Ma in quella data viene dato un nome e un riconoscimento giuridico – suggellato in uno specifico articolo del codice penale, il 416bis – a un fenomeno criminale risalente nel tempo. Su queste diverse prospettive, sulla tardività del parlamento nel legiferare in questa materia e sulle battaglie dialettiche…
Terzo Livello
L’espressione “terzo livello” – nell’accezione criminologica che l’ha resa famosa – è stata utilizzata per la prima volta da Giovanni Falcone e Giuliano Turone nella relazione dal titolo “Tecniche di indagine in materia di mafia”, presentata all’incontro della Commissione per la riforma giudiziaria e l’amministrazione della giustizia, svoltosi a Castelgandolfo, dal 4 al 6 giugno 1982. A partire dalle riflessioni dei due magistrati si analizzano le semplificazioni mediatiche dell'espressione, proponendone alcune differenti chiavi interpretative.
''Ai pentiti non credo...''. La percezione sociale dei collaboratori di giustizia in Sicilia.
Il saggio presenta i risultati di una ricerca sulla percezione sociale dei collaboratori di giustizia condotta nelle nove province siciliane.
Processo Dell'Utri: il silenzio, l'indifferenza
L’esito del processo a carico del senatore Marcello Dell’Utri, concluso in primo grado con una condanna a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa, pone - in attesa delle motivazioni – una serie di questioni che investono importanti, articolati problemi, ai quali il contributo accenna in estrema sintesi.
Massimo Ciancimino: “Santu o dimoniu”
L'articolo si propone come una breve riflessione sulla controversa figura di Massimo Ciancimino, figlio di "Don" Vito.
Organisierte Kriminalität. Die Mafia: globale Szenarien und internationale Connections
Lo studio dei fenomeni criminali di tipo mafioso rende necessaria una costante attività di confronto, verifica e aggiornamento dei paradigmi di analisi; è normale, del resto, che ogni fenomeno sociale letto ed esaminato entro uno specifico universo di significazione, meriti una nuova attenta ricognizione per verificare se siano cambiate o meno le sue peculiari caratteristiche, quando il contesto di riferimento muta e l’oggetto di studio assume connotazioni differenti. Il saggio analizza in chiave diacronica e comparativa i processi di trasformazione che hanno interessato le principali organizzazioni criminali italiane, proiettando le loro attività all'interno di uno scenario globale. Nel co…
Il metodo mafioso: dalle mafie tradizionali ai sistemi criminali
L'articolo individua le caratteristiche del "metodo mafioso", ricostruendone le trasformazioni nel tempo a partire da esempi concreti tratti dalla fenomenologia delle mafie italiane.
Cultura e socialità nel processo educativo
Il saggio analizza alcuni percorsi di educazione alla legalità, soffermandosi, in particolare sulle dinamiche e sulle interazioni comunicative tra attori sociali impegnati nel processo formativo
Chiese e mafia,
Lo studio delle organizzazioni criminali di tipo mafioso propone al ricercatore una costante piuttosto singolare: la religione come lo strumento che fornisce legittimazione e unitarietà, offrendo presunte motivazioni agli atti criminosi e alleviando paure e angosce di ciascuno per il proprio destino individuale, soprattutto laddove è più rigoroso il vincolo del segreto e della riservatezza, laddove più elevato è il rischio per la propria incolumità; laddove, in sintesi, è necessaria una maggiore coesione tra i membri e una più solida motivazione nell’adesione incondizionata al consorzio criminale. La religione è, dunque, un ingrediente indispensabile, presente – pur con le debite differenze…
Frauen in italienischen Mafias
In uno scenario del crimine in continuo mutamento e partendo dall’analisi di casi concreti, il saggio indaga sui ruoli femminili nelle organizzazioni mafiose italiane, scoprendo che la presenza delle donne si lega sempre più alle competenze professionali da loro acquisite.
Il crimine dei potenti e il rischio democratico
L’ingresso nel più ampio sistema delle reti criminali – per le organizzazioni che sono riuscite a realizzarlo – non ne ha lasciato inalterato l’assetto organizzativo e ha contribuito a diversificare le loro attività, incidendo anche sulla loro immagine pubblica. Aumentano, infatti, le occasioni, le forme e le modalità di reciproca integrazione con la società civile, anche solo in termini di offerta di lavoro e di consumi. Insieme a nuove opportunità di occupazione per criminali professionisti, esse offrono prodotti e servizi ai cittadini. Del resto, l’integrazione con il sistema legale è molto più semplice, laddove si disponga di alleanze solide con il sistema politico ed economico. Nel tem…
La mafia in aeroporto. Punta raisi: cronaca di una speculazione annunciata
The history of Palermo’s Punta Raisi Airport – that is called today “Falcone and Borsellino” in memory of the two judges killed by Cosa Nostra - started after World War II, coinciding with the increase of civilian air traffic in the skies of the Sicilian capital, third in Italy for its number of transits of passengers and freight, which became unsustainable figures for the military airport of Boccadifalco. Everything begins with the creation in 1953 of the Autonomous Consortium for the Airport of Palermo, with the aim to implement the project of a new infrastructure located a few steps away from the city center, ready to compete with the best airports in Italy, to increase the modernization…
Dentro il processo: narrazioni, numeri e spazi del femminicidio nel discorso giudiziario
Il saggio espone i primi risultati di una ricerca sulle rappresentazioni del femminicidio in ambito giudiziario in Italia, illustrandone il quadro teorico, le scelte metodologiche, l’impianto analitico, gli strumenti. Le problematiche connesse all’uso del termine femminicidio sono esplorate ponendo al centro il processo normativo, esplorandone i significati sociali e questionando gli ancoraggi politici e economici, attraverso il modello del “campo giuridico”. Mediante l’analisi di un corpus di 370 sentenze, andate in giudizio tra il 2010 e il 2016 e attraverso la conduzione di 30 interviste ad altrettanti testimoni privilegiati il discorso giuridico sulla violenza di genere è criticamente s…
Gli ultimi padrini. Indagine sul governo di Cosa Nostra
Riina e Provenzano hanno trascorso alcuni decenni di serena latitanza con lo spirito – potremmo dire – del buon padre di famiglia: viaggiando, scrivendo, curando gli affari e la salute, frequentando amici e conoscenti, vivendo per un lungo periodo di tempo accanto ai propri figli e alle proprie mogli, senza troppo doversi preoccupare di uno Stato che non aveva né la voglia, né la forza per catturarli. La loro storia è nota; sono in tanti ad averla narrata, ad averne ricostruito i dettagli di cronaca, ad averne ricucito la trama esistenziale anche attraverso l’analisi e l’esegesi di testimonianze, racconti e pizzini. Ma su un importante dettaglio della loro vita, nessuno ha detto o scritto o…
Modelli di comando e sistemi di leadership in Cosa Nostra
Il capitolo s’interroga sull’attuale delicata fase di Cosa Nostra, con una prospettiva analitica diacronica e multiproblematica. Affiancando riflessivamente (Garfinkel 1967) l’iter degli studi e l’evoluzione del fenomeno, ripercorre sinteticamente le tappe più significative della storia di Cosa Nostra degli ultimi 30 anni; quando – dopo la feroce seconda guerra di mafia – la leadership di Salvatore Riina si afferma imponendo un nuovo modello organizzativo, una nuova strategia criminale, nuove alleanze con i “referenti esterni” e un nuovo stile identitario. Uno snodo critico è costituito dalle stragi del 1992-1994, che vedono Cosa Nostra alzare il tiro, sfidando le istituzioni statali in mod…
Introduzione
Il saggio delinea i rischi, per la tenuta democratica del nostro Paese, derivanti dalla saldatura tra criminalità organizzata e cirminalità economic
Chiesa e potere mafioso
Sono tanti gli episodi che hanno portato allo scoperto la scarsa determinazione delle gerarchie ecclesiastiche nell’affrontare il tema dei rapporti con il potere mafioso; numerose le questioni cruciali rimaste ancora aperte nel dibattito ecclesiologico. Su questi episodi il contributo si sofferma, partendo da una prospettiva dall’interno della Chiesa, mettendo allo scoperto i punti dolenti e i passaggi ancora oscuri; sottolineando le questioni sulle quali gli uomini di chiesa si sono, in tempi più recenti, interrogati, sollecitati dall’azione decisa di papa Francesco.
Máfia e Liberdade de Informação
Partendo da un’ampia riflessione sul ruolo giocato dai mezzi di comunicazione di massa nel creare consenso, nel modificare la percezione della realtà sociale, utilizzando l’appeal esercitata sul pubblico dai temi collegati o collegabili alle attività della criminalità organizzata, il saggio analizza il rapporto mafia e informazione evidenziando i suoi differenti ambiti. In primo luogo, ponendo in evidenza l’esigenza di inquadrare storicamente il tema, verificando se e come sia mutato nel tempo l’approccio della grande e della piccola stampa del nostro Paese nei confronti del fenomeno mafioso, rilevando la frequenza, la posizione e la qualità dei riferimenti contenuti in alcuni quotidiani, i…
Un sapere per la democrazia
Il saggio si sofferma sul ruolo dell'intellettuale nella difesa dei valori della democrazia, indicando nel sapere uno strumento di promozione dell'etica della responsabilità e della libertà di scelta.
Presentazione
Il contributo è una breve introduzione al numero monografico dedicato al tema "Il metodo mafioso". Più in particolare, si è cercato di comporre letture interdisciplinari e comparate sui legami tra criminalità dei colletti bianchi, mafie, corruzione politica, controllo dell’informazione e sistemi di riciclaggio di capitali, analizzando gli effetti prodotti da tali legami sulla democrazia del nostro paese e sul suo sistema di relazioni internazionali, in uno scenario caratterizzato da una profonda crisi della rappresentanza e da una generale disaffezione dei cittadini per la politica, tentando anche di valutare l’impatto sul territorio di alcune attività di contrasto alla criminalità, condivi…
Cupola
La Cupola (o “Commissione”, come è stata indicata dai collaboratori di giustizia) indica la struttura di governo di Cosa Nostra. A partire dal 1987, le indagini sulla configurazione dell’organizzazione mafiosa siciliana riferiscono di un modello a struttura unitaria e verticistica, in grado di esercitare un controllo capillare sul territorio secondo criteri rispondenti al principio di suddivisione in aree geografiche. Al suo interno, le macro-unità sono rappresentate dalle cosiddette province, sulle quali governano i capi-provincia, riuniti in forma collegiale in un organo di coordinamento denominato regione o interprovinciale. Tra gli organi di governo su base provinciale, la più attiva e …
La mafia devota. Chiesa, religione, Cosa Nostra
Esiste un Dio dei mafiosi? Qual è il rapporto tra gli uomini d’onore e la religione? Fin dalle origini, la mafia ha attinto alla simbologia cattolica per rinsaldare i legami tra i suoi associati e attribuire dignità alle proprie azioni, creando una ‘religione capovolta’ a propria misura, cercando compiacenza e complicità tra i ministri del culto. L’assassinio per mano mafiosa di padre Pino Puglisi giunge al termine di un lento e difficile processo di maturazione che ha portato le gerarchie ecclesiastiche a una più critica sensibilità verso le ragioni della legalità. Resiste ancora oggi, tuttavia, una Chiesa dalle molte anime, in cui l’opera dei sacerdoti impegnati a diffondere sul territori…
Carmela che disse no
La scelta sofferta di Carmela Iuculano collaboratrice di giustizia per amore dei figli passa attraverso un processo di crescita dolorosa e di presa di coscienza della propria soggettvità.
Donne e politica, tra esclusione, rivendicazione di diritti e bisogno di riconoscimento
Il saggio approfondisce il tema della presenza femminile nel mondo della politica, soffermandosi sui motivi di esclusione e di discriminazione.
Tra mafia, politica e “discorsi di legalità”
Starting from a synthetic review of the studies about the importance of symbolic dimension for the construction of Cosa Nostra’s power (from the area of knowledge to the one of identity, from rituals to myths and apologetics), the paper analyses the ambiguity of the talk-interactions between “men of honour” during the development of conversational grounding for their inter-subjectivity (in Schegloff‘s words). According to the rules, spoken exchanges between Cosa Nostra’s members should be governed by the twofold restriction of the law of silence toward the world outside and the obligation of speaking the truth inside the organization. But in real life, things are different. Mafia’s language…
Dentro le mafie: donne, violenza, potere
Attraverso il filtro di un'antropologia asimmetrica, il saggio presenta alcune riflessioni sulle donne di mafia. Proponendo l’ascolto delle loro parole; riconoscendo il potere e il ruolo del linguaggio femminile nei processi di fuoriuscita dai contesti mafiosi e ribaltando il punto di osservazione che ha contraddistinto a lungo gli studi e le riflessioni: dalla prospettiva maschile a quella femminile, dall’etero all’auto rappresentazione. È un universo femminile variegato. Difficile da raccogliere in un’unica definizione; che registra profonde differenze, quando incrocia contesti territoriali e criminali differenti (quelli di Cosa Nostra, della ‘Ndrangheta, della Camorra, della Sacra Corona…
Massoneria
La voce del dizionario introduce al tema dei rapporti tra mafie e massoneria, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo.
L’ottica distorta della celebrazione
Tra le varie prospettive attraverso cui si può osservare il delicato intreccio che lega il problema- mafia con il mondo della Chiesa, ne esiste una che analizza la dimensione apologetica,fatta propria dal fenomeno mafioso sin dal suo primo manifestarsi. Quest’ottica, oscillante tra una dimensione di indulgenza e una di compiacenza ha provocato pericolose forme di sottovalutazione – se non proprio di fascinazione – in vari ambiti, anche istituzionali
M. Marmo, Il coltello e il mercato. La camorra prima e dopo l'Unità d'Italia
L'articolo prende in esame il libro di Marcella Marmo, Il coltello e il mercato. La camorra prima e dopo l’Unità d’Italia, Napoli-Roma, l’Ancora del Mediterraneo, 2011. Ne esamina l'articolazione evidenziandone gli aspetti di originalità, i punti critici, la metodologia.
A colloquio con Gaspare Spatuzza. Un racconto di vita, una storia di stragi
C’è un periodo della storia del nostro Paese che avremmo potuto raccontare come fosse il momento si sono aperte le porte dell’inferno. Questo sono state le stragi di mafia dei primi anni Novanta, con i lutti e le distruzioni provocate dall’attacco allo Stato da parte di Cosa Nostra e di altri poteri occulti. Si tratta di vicende narrate e indagate in tanti modi. La novità di questo studio è la strada, il percorso attraverso cui il lettore può esplorare la quotidianità di Cosa Nostra, quell’inferno dei vivi che – dopo aver tentato di fare guerra allo Stato – ancora oggi brucia vite umane, tiene sotto giogo interi quartieri, città, economie nazionali e internazionali. Il libro è il racconto d…
Tanta voglia di mafia
Il saggio offre l’occasione per indagare su quali siano le ragioni del successo dell’organizzazione mafiosa – quella voglia di mafia di cui si fanno portatori i settori più diversi della società e quella capacità di mediazione che costituisce l’arma segreta di Cosa Nostra – all’interno di uno scenario più ampio, nel quale emerge la connessione con il potere e con le sue capacità di autodissimulazione, di ridefinizione della realtà, che trasformano la normalità in devianza e la devianza in norma consuetudinaria e interiorizzata. Il volto più pericoloso della mafia è quello che meno appare, quello che non suscita allarme sociale perché non raggiunge le soglie della violenza sanguinaria. Del r…
Elogio delle contaminazioni “disciplinari”
Il saggio esprime i motivi di condivisione della linea editoriale della rivista, i tre punti cardine che definiscono il profilo teorico di Historia Magistra e che possono così essere riassunti: il fatto di considerare la storia “un diritto fondamentale di tutti gli esseri umani”, la dimensione scientifica dell’approccio storico (e della ricerca sociale in termini più ampi), la celebre frase di Marx per la quale la storia sarebbe “il faro che illumina ogni nostra conoscenza”. In questo caso, è utile rileggere l’affermazione marxiana dentro confini più ampi, sostituendo alla dimensione “disciplinare” (quella che vede, per l’appunto nella storia “una” specifica branca del sapere) la dimensione…
La mafia non ha vinto. O forse sì?
Il tema della cosiddetta trattativa Stato-mafia - avviata nel periodo a cavallo tra la strage di Capaci (23 maggio 1992) e la strage di via D'Amelio (19 luglio 1992) - suscita l’interesse dello studioso di scienze sociali sotto più punti di vista. Sia sotto il duplice profilo della ricostruzione giudiziaria di specifiche vicende storico-politiche e della connessa possibilità di individuare ipotesi di reato ben configurabili in chiave tecnico-giuridica. Sia nel riproporre il problema del rapporto tra prospettiva storiografica, da un lato e prospettiva giudiziaria, dall’altro. Infine, non è da trascurare l’intreccio tra l’approccio giuridico e la dimensione storica con la dimensione etico-pol…
Mafia, salotti e colletti bianchi
Il saggio analizza i legami, risalenti nel tempo, tra Cosa nostra e classi dirigenti italiane
La straordinaria normalità di Felicia
Il saggio ripercorre la storia di Felicia Bartolotta Impastato, madre di Giuseppe Impastato, assassinato dalla mafia il 9 maggio del 1978.
Da stranieri a clandestini: tappe di un processo di esclusione
Partendo da dati empirici, il saggio percorre le tappe attraverso cui lo straniero migrante viene percepito come clandestino e soggetto a processi di pesante discriminazione ed esclusione sociale.
La “giusta distanza”: questioni metodologiche e regole dell’interazione nel récit de vie di un collaboratore di giustizia
Il saggio affronta alcune questioni metodologiche relative all’uso del racconto biografico dei collaboratori di giustizia. Partendo da diverse testimonianze raccolte tra uomini e donne appartenenti al mondo di Cosa Nostra, nel corso di un ampio arco temporale, il lavoro si sofferma su una lunga intervista con Gaspare Spatuzza realizzata in 9 incontri svoltisi, tra l’ottobre del 2012 e l’ottobre del 2013, in un carcere in località protetta. I diversi piani analitici in gioco, legati alla personalità del soggetto e alla peculiarità della sua narrazione, hanno reso il testo di analisi fluido e incandescente. L’incrociarsi della storia di Spatuzza con la mia biografia ha richiesto uno sforzo ul…
I "media" e i nemici della democrazia
Il saggio analizza il potere di manipolazione dei media nei processi di costruzione della realtà, soffermandosi in particolare sull'azione esercitata attraverso la cosiddetta violenza simbolica
LE NUOVE STRATEGIE COMUNICATIVE DEI BOSS
Sono bastate poche parole, poche righe recapitate alle agenzie di stampa dall’avvocato di Salvatore Riina, per riaccendere – tra i tanti – anche il dibattito sul rapporto che lega mafia e informazione. Si è discusso di quanto la mafia antica sia cresciuta nel silenzio e sia stata alimentata dall’indifferenza dell’opinione pubblica e dell’informazione; e si è auspicato, di conseguenza, che di mafia si parlasse sempre, comunque e in qualsiasi modo, prescindendo dai contenuti, dall’opportunità e dalle modalità dell’informazione
Religione
Le frequenti professioni di fede di uomini e donne dell’universo mafioso spingono a interrogarsi su come sia possibile conciliare, o anche solo condividere, una scelta di vita contrassegnata dal sangue e dalla violenza con la pratica religiosa, con il richiamo al messaggio evangelico, con la richiesta di un intervento di giustizia divina a sostegno proprio o dei propri cari. Se, talvolta, queste esternazioni possono apparire strumentali e contingenti, funzionali al conseguimento di vantaggi, di legittimazione o consenso, altre volte rivelano l’esistenza di un disagio, di un conflitto tra i valori del gruppo e le esigenze dei suoi singoli componenti. In entrambi i casi, le insanabili contrad…
Corleonesi
Il termine “corleonesi”, riferito a una specifica famiglia mafiosa di Cosa Nostra, è utilizzato per la prima volta ufficialmente nelle pagine del cosiddetto “Rapporto dei 161”, consegnato dagli investigatori palermitani il 13 luglio del 1982 all’Ufficio istruzione del capoluogo siciliano. Nell’informativa sono riassunte le prime conclusioni delle indagini svolte dalla Squadra mobile e dalla Legione dei Carabinieri di Palermo sugli omicidi che in quelle settimane insanguinano le strade della città e dei centri della provincia; in piena guerra di mafia, il rapporto – che porta le firme del commissario Ninni Cassarà, assassinato il 6 agosto del 1985, e del capitano dei Carabinieri Angiolo Pell…
Liberi di scegliere. Due racconti teatrali
«Due storie: quella di una collaboratrice di giustizia e quella di un prete di borgata. Due personaggi: Carmela, figlia, moglie, madre, con un vissuto di donna che si articola in un ambiente saturo di presenze maschili e di violenza mafiosa, dove la ribellione vuol dire perdita del riconoscimento sociale, emarginazione o morte sicura. E poi c’è Don Pino, prete per vocazione e parroco per convinzione. Nel territorio della sua parrocchia il potere è in mano a un clan che utilizza la sopraffazione e l’illegalità a proprio piacimento, sostituendosi alla legge. Carmela e Don Pino sono i protagonisti di due narrazioni teatrali, due figure che, attraverso un faticoso percorso individuale, si sono …
Il filo del racconto
Intorno a questioni di centrale rilevanza, quesiti e situazioni che chiamano in gioco l’uomo nella sua essenza, interrogativi che dividono perché mettono a confronto posizioni radicali, il testo interroga i drammaturghi del passato cercando individuare nei miti da loro messi in scena, forme di attualizzazione e/o elementi di radicale alterità con la nostra esperienza quotidiana. I personaggi di Antigone ed Ecuba rappresentano, in tal senso, figure emblematiche per esplorare, attraverso una prospettiva letteraria, socio-giuridica e comunicativa, il nesso che lega sapere e potere, il conflitto tra dimensione individuale e assetto giuridico, il rapporto tra soggettività e coscienza collettiva.…
Women and transnational organized crime: the ambiguous case of the italian Mafias
This chapter examines the transformation of the roles of women in Italian organized crime groups. Starting from a comparative analysis of the way in which – over time – the different manifestations of female power and male domination in certain organized crime groups (Cosa Nostra and others) have changed, we seek to understand what female power is in these contexts and what are the circumstances which make it legitimate and visible, what are the different modalities in which it expresses itself over time, in different locations and criminal contexts. The studies of women’s roles in mafias have shown how, over time, these have changed, particularly in terms of their ‘visibility’. Over the la…
Un mondo in frantumi
Gli studi sui ruoli femminili nelle mafie per quanto ancora non ponderosi da un punto di vista quantitativo e nonostante le loro recenti origini – risalenti alla metà degli anni ’80 del ‘900 – si sono ultimamente arricchiti di pregevoli lavori, che hanno avuto il merito di mettere a fuoco alcune questioni-chiave, fugando il campo da tante ambiguità e aprendo feconde prospettive per ulteriori approfondimenti. Negli ultimi anni l’universo femminile mafioso è stato investito da rilevanti trasformazioni, sia per quel che riguarda la partecipazione delle donne alle attività criminali, sia per quanto attiene al più ampio contesto che le vede impegnate nelle differenti attività quotidiane, dentro …
Il perché di alcuni vuoti
Il saggio propone un'analisi del Codice antimafia approvato nell'ultimo scorcio del periodo di attività del governo Berlusconi. Più che soffermarsi su quanto in esso contenuto il saggio mette in evidenza quanto, nella stesusa del Codice, è stato omesso o taciuto. L’immagine che emerge delle organizzazioni criminali non tiene conto delle profonde evoluzioni attraversate negli anni. E la centralità della formazione e della cultura, pilastri fondamentali per coadiuvare le azioni di contrasto, non sono in alcun modo riconosciute.
Sulla lotta alla mafia e i suoi, più o meno immediati dintorni
Il breve saggio prende in esame i differenti strumenti utilizzati nel contrasto alla criminalità mafiosa, nei territori di suo insediamento.
SUL METODO MAFIOSO
In un mondo globalizzato, l’incontro tra criminalità organizzata e sistema economico ‘ufficiale’ genera convergenze di interessi a limite della legalità, profilandosi spesso non tanto come il connubio tra entità inconciliabili, ma come l’unione tra due mondi che procedono entrambi al di fuori delle regole. La globalizzazione produce mobilità e competizione; entrambe, spingono verso alleanze che valicano spesso i confini tra lecito e illecito. Per adeguarsi ad uno scenario mutevole ed evitare il controllo sociale istituzionale, i nuovi sistemi criminali si dotano di strutture flessibili e reticolari, i cui metodi e le cui procedure rendono meno visibile il confine tra ciò che è lecito e ciò …
Attraverso lo specchio
La fiaba racconta un faticoso processo di costruzione dell'identità attraverso un percorso doloroso che conduce la protagonista a rivisitare il suo intricato passato e, andando al cuore delle ferire, a conquistare degli spazi di vita meno densi di certezze, ma sicuramente più autentici. The fairy tale tells of a tiring process of building identity through a painful path that leads the protagonist to revisit her intricate past and, going to the heart of the wounds, to conquer living spaces less dense with certainties, but certainly more authentic.
Diritto divino e giustizia umana: alcune riflessioni
La tappa del “Cortile dei Gentili” - ospitata a Palermo il 29 e 30 marzo scorsi e dedicata al tema Cultura della legalità e società multireligiosa - ha sollecitato la nostra città ad interrogarsi, ancora una volta, sulla questione della presenza mafiosa, sul condizionamento e sulla limitazione da essa imposto nella fruizione dei valori e dei diritti democratici, sul ruolo svolto dalle istituzioni - in particolare dalla Chiesa - nel contrasto al fenomeno mafioso. Il desiderio era anche quello di recuperare per Palermo, la Sicilia e il Mezzogiorno quel ruolo di incontro e di dialogo tra le culture che la storia ha consegnato a questi territori e che spesso abbiamo perduto e dimenticato nel te…
“These Dead Are Not Ours”: Identity Factors, Communicative Aspects and Regulative Meanings of Violence inside Cosa Nostra
Il saggio analizza l’uso e il significato della violenza in Cosa Nostra dentro un quadro teorico più ampio che consente di coglierne le cornici concettuali e le ricche declinazioni fenomenologiche. Partendo dagli studi dei costruttivisti e dei post-strutturalisti, pone al centro della riflessione il rapporto tra violenza e potere (Weber, Popitz, Arendt), il tema della legittimazione discorsiva della violenza (Benjamin, Derrida), il suo legame con la corporeità (la biopolitica, di cui parla Foucault) e il suo radicamento nella sfera del simbolico e dello “spazio sociale” (Bourdieu), la dimensione speculare e “spettacolare” della violenza esibita (Ruggiero). Elementi che trovano ampio riscont…
Oltre l’educazione alla legalità
Il saggio sviluppa una riflessione sui temi della responsabilità e della giustizia sociale; argomenti di particolare rilevanza nell’attuale contingenza storico politica del nostro Paese L’emergenza e il rischio democratico attraversati dal nostro Paese, il forte discredito in cui versa la classe politica nel suo complesso – suffragato da studi e indagini che numerose confermano il dato della disaffezione degli italiani nei confronti dei propri rappresentanti politici – rafforza vieppiù l’esigenza di supportare e rispondere a quello che è stato definito come un “vuoto di moralità pubblica” con interventi che agiscano sul processo di costruzione delle coscienze. Un’azione ad ampio spettro, ch…
Guerre di mafia
La voce del dizionario introduce al tema delle guerre di mafia, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le evoluzioni del fenomeno nel tempo.
Chiesa e mafia. Un rapporto ambiguo tra devozione e secolarizzazione
Nel corso di un'intervista rilasciata a Luca Kocci, vengono analizzate le posizioni della Chiesa sul fenomeno mafioso e esplorato il nesso tra devozione e secolarizzazione.
Disagio della famiglia, incertezza dei giovani
Attraverso la disamina di dati statistici e studi di settore, il contributo analizza le caratteristiche del disagio giovanile in Italia e le gravi difficoltà che devono fronteggiare le famiglie nel nostro Paese.
Parole e pensieri femminili alternativi al coercitivo linguaggio mafioso
L'intervento affronta il tema della scrittura delle donne sulla mafia, analizzando questa dimensione dentro la cornice metodologica della riflessività di cui ha parlato Garfinkel aprendo il filone degli studi etnometodologici. Indicalità e riflessività come impossibilità di prescindere dall’oggetto di cui si parla/scrive che finisce inevitabilmente per condizionare e orientare la ricerca e la scrittura. Un circolo ermeneutico da cui difficilmente si esce e che come dentro uno specchio lega inestricabilmente soggetto e oggetto della ricerca. Parlare di come le donne scrivono di mafia è insieme occuparsi della prospettiva “femminile della mafia”. E dunque anche del come le donne di mafia, par…
Symbolic Domination and Active Power: Femal Roles in Criminal Organizations,
The article is focused on analysing the role of female figures in the mafia criminal organizations. Starting from a comparative analysis of the ways in which - over time - have changed the forms of manifestation of the female power and the male domination in specific criminal contexts (especially in the Cosa Nostra, but not only), we will consider the dialectic of visibility/invisibility, appearance/reality behind which hides the need to respond to the cliché for which the women must be strong but must appear weak; at the same time we will try to understand what are the forms of materialization of women’s power in these contexts and which are the circumstances that make possible their legit…
Racconti al femminile di Cosa Nostra
Partendo dall’analisi delle profonde trasformazioni che hanno attraversato i ruoli delle donne dentro l’universo criminale di Cosa Nostra nell’ultimo decennio, il saggio si sofferma sulle dimensioni identitarie e comunicative attraverso le quali si definisce l’appartenenza o la non appartenenza femminile all’universo mafioso. Avvalendosi di testimonianze dirette, interviste, lettere e materiali processuali, si ricostruisce la narrazione e l’immagine della mafia veicolata dalle donne che gravitano al suo interno o che non essa hanno contatto diretto. La specificità di genere emerge dai racconti sia nell’intreccio tra storie personali private e storie di mafia sia nell’uso delle parole e degl…
«Com’è un mafioso?» Raccontare dall’interno il “mestiere” del poliziotto
Il saggio analizza il racconto autobiografico che Maurizio Ortolan, (ispettore di polizia in servizio dal 1987 al 2013 presso il Nucleo centrale anticrimine) fa della sua esperienza lavorativa, con taglio asciutto ed essenziale, denso di rimandi a importanti episodi delle cronache criminali italiane degli ultimi trent’anni e carico di un vissuto che ha incrociato le biografie di alcuni dei più significativi protagonisti di quel periodo. Utilizzando uno sguardo etnografico e partendo dal racconto di Ortolan, l'autrice fa emergere quegli aspetti che, pur strettamente legati al singolo vissuto, gettano luce sulle pratiche condivise del "mestiere" del poliziotto.
La tensione etica dell’intellettuale
Il saggio si sofferma sulla dimensione etico-politica della lotta alla mafia, analizzando il delicato equilibrio tra impegno e analisi scientifica, gli inevitabili paradossi del rapporto tra azione giudiziaria e azione politica.
Recensione al libro di Felia Allum, Camorristi, politicians and businessman. The transformation of organized crime in post-war Naples, Northen University Press, 2006.
The article is focused on analysing the role of female figures in the mafia criminal organizations. Starting from a comparative analysis of the ways in which - over time - have changed the forms of manifestation of the female power and the male domination in specific criminal contexts (especially in the Cosa Nostra, but not only), we will consider the dialectic of visibility/invisibility, appearance/reality behind which hides the need to respond to the cliché for which the women must be strong but must appear weak; at the same time we will try to understand what are the forms of materialization of women’s power in these contexts and which are the circumstances that make possible their legit…
Narrazioni al femminile di Cosa Nostra
Starting from the analysis of the important transformations that have characterized the roles of women within the criminal world of Cosa Nostra in the last decades, the article focuses on the dimensions of identity and communication through which the belonging of women to the mafia universe or their exclusion from male territories are defined. In the last two decades, the criminal organization, weakened by the many arrests, has increasingly entrusted to women the responsibility to preserve, affirm and reflect its image of power to the outside. In times of emergency, women are considered the most reliable interlocutors. Using direct evidence, interviews, letters and judicial materials, the a…
La Chiesa di fronte alle mafie tra devozione e secolarizzazione
Per la prima volta sulla piana di Sibari, il 21 giugno scorso, Papa Francesco – senza accennare agli scivolosi distinguo tra scomuniche latae sententiae e ferendae sententiae – ha dichiarato che i mafiosi “sono scomunicati”. Nel corso degli anni più volte la Chiesa aveva affrontato il tema della scomunica dei mafiosi senza mai pervenire a una tale cristallina chiarezza. Lo aveva fatto nel 1944, nel 1952 e nel 1982 esprimendo attraverso l’episcopato siculo l’estensione generica ai mafiosi della scomunica che colpisce “tutte le manifestazioni di violenza criminale”. Era tornata sul tema nel 1994 per ribadire “l’insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo” di “tutti coloro che, in qualsia…
Giornalismo
Il complesso rapporto che intercorre tra mafia e informazione solleva questioni meritevoli di approfondimento. C’è, in primo luogo, la necessità di inquadrare storicamente il tema, verificando se e come sia mutato nel tempo l’approccio della grande e della piccola stampa del nostro Paese nei confronti del fenomeno mafioso, rilevando la frequenza, la posizione e la qualità dei riferimenti contenuti in alcuni quotidiani, in determinati periodi. Sarebbe necessario indagare sul possibile uso strumentale dei mezzi di comunicazione di massa da parte dell’organizzazione mafiosa, per comprendere se e come questa sia stata o sia in grado di servirsene per veicolare i propri messaggi al di fuori del …
Controllo dell’informazione e rischio democratico
Il saggio analizza il rapporto tra controllo dell’informazione e rischio democratico. Si parte dall’analisi del nesso che lega sapere e potere per esplorare sia gli aspetti più oscuri connessi all’esercizio della cosiddetta violenza simbolica, sia – al contrario – la possibilità di utilizzare la teoria criminologica come “arma di pacificazione” e strumento per fare emergere il nesso che lega pace e giustizia sociale. Di fronte al pericolo di una incipiente normalizzazione – anche cognitiva – dell’illegalità occorre recuperare un uso del sapere come strumento di promozione della persona e “arma” di disvelamento delle iniquità. Se la tendenza attuale ci prospetta un progressivo e planetario t…
Mafiosi devoti, ministri della chiesa ambigui
La gran parte degli appartenenti a Cosa Nostra manifesta apertamente la propria fede in Dio. E diversi esponenti dell’istituzione ecclesiale cattolica si mostrano “simpatetici” con la visione degli “uomini d’onore”. L'articolo analizza le modalità di convivenza di questo ambiguo binomio.
The Transformation of Female Roles in Cosa Nostra: A Diachronic and Comparative Analysis
The chapter examines the transformation of the roles of women in Italian organized crime groups. Starting from a comparative analysis of the way in which – over time – the different manifestations of female power and male domination in certain organized crime groups (Cosa Nostra and others) have changed, we seek to understand what female power is in these contexts and what are the circumstances which make it legitimate and visible, what are the different modalities in which it expresses itself over time, in different locations and criminal contexts. The studies of women’s roles in mafias have shown how, over time, these have changed, particularly in terms of their ‘visibility’. Over the las…
Le ragioni del patto tra Chiesa e mafia
L'articolo si interroga sulle motivazioni dello strano connubio tra chiesa e mafia, analizzando le concrete situazioni in cui esso ha trovato forme di attuazione, nel tempo.
Le “verità” del racconto. Riflessioni epistemologiche sulla ricerca nei contesti di mafia
Il saggio affronta alcune questioni metodologiche relative all’uso delle storie di vita e del racconto biografico in contesti di ricerca sulla criminalità organizzata mafiosa. Partendo dalle testimonianze di uomini e donne appartenenti al mondo di Cosa Nostra (raccolte in un ampio arco temporale), si sofferma su una complessa esperienza di studio: l’ascolto del racconto di vita di Gaspare Spatuzza, tra l’ottobre del 2012 e l’ottobre del 2013, in un carcere in località protetta. In questo scenario analitico, si colloca l’interrogativo su come posizionare il “discorso” sulle mafie all’interno di “spazi simbolici” nei quali si fonda l’epistemologia del racconto. Una narrazione che interroga (d…
Maxiprocesso
Tra il 1983 e il 1985, l’impressionante sequenza di omicidi e di stragi mafiose che insanguinò l’estremo Sud della Penisola favorì anche la nascita di un forte movimento politico e d’opinione, che reclamava iniziative istituzionali più drastiche per il risanamento sociale ed economico di quelle porzioni del territorio nazionale ove la sovranità dello Stato sembrava ormai espropriata dalle varie consorterie criminali che vi operavano indisturbate. Questo clima di forte mobilitazione politica e civile avrebbe potuto contribuire a spingere le istituzioni verso posizioni di sostegno all’attività degli investigatori e dei magistrati più impegnati nel contrasto alle organizzazioni mafiose. Il 10 …
Le mutazioni di Cosa Nostra: cambiamenti nella continuità
Il saggio analizza le trasformazioni di Cosa Nostra nel tempo, lungo un percorso che lega continuità e innovazione, scenari internazionali e radicamento locale.
Confini e dimensioni del crimine mafioso: alcuni problemi metodologici.
Il saggio affronta il controverso problema di un mondo in cui è sempre più difficile trovare spazi di espressione della propria soggettività preservando capacità e possibilità di scelta, all’interno di un reticolo stringente di relazioni, di uno scenario che appare sempre più interconnesso e globalizzato e in cui la definizione di “devianza” è sempre più spesso frutto di una scelta strategica per operare forme di esclusione e di controllo sociale. Lungo il confine labile che separa “normalità” e “devianza”,si esplorano zone ambigue e sfuggenti della marginalità sociale, luoghi dove la violenza è esibita e tollerata, nel tentativo di individuare nuove forme e nuovi strumenti di interpretazio…
Femminicidi a processo. Dati, stereotipi e narrazioni della violenza di genere
Il volume espone i risultati di una ricerca sulle rappresentazioni del femminicidio in ambito giudiziario in Italia, illustrandone il quadro teorico, le scelte metodologiche, l’impianto analitico, gli strumenti. La tematica del potere e della diseguaglianza tra i sessi è analizzata attraverso le definizioni fornitene in ambito giuridico e nei codici penali, esplorandone i significati sociali e questionando i possibili ancoraggi politici ed economici, attraverso il modello del “campo giuridico” di Bourdieu quale luogo di espressione di una forza simbolica che contende il potere ad altri “campi sociali”. L’indagine empirica è condotta attraverso un triplice livello di approfondimento di natur…
L’impresa mafiosa? Colletti bianchi e crimini di potere
Assumendo una prospettiva multidisciplinare e partendo dai risultati di una ricerca condotta sul campo tra il 2013 e il 2015, il volume esamina il complesso network delle relazioni interne ed esterne a due gruppi di imprese sequestrate e confiscate per infiltrazioni mafiose, osservandone i cambiamenti negli aspetti economici, finanziari, organizzativi e sociali sia nel periodo che precede il sequestro o la confisca, sia nel periodo in cui il provvedimento è in corso. L’elevato dinamismo che caratterizza i crimini messi in atto dagli imprenditori coinvolti e il contesto in cui avvengono rendono assimilabili, sotto molti punti di vista, i casi considerati alla cosiddetta criminalità dei colle…
Famiglia
Nell’ambito delle organizzazioni mafiose, esiste uno stretto e singolarissimo rapporto di osmosi tra nucleo familiare di sangue e famiglia mafiosa. Esso può assumere caratteristiche e forme differenti a seconda che si tratti della ’Ndrangheta, della Camorra, della Sacra Corona Unita o di Cosa Nostra. Per quel che riguarda la ’Ndrangheta, ad esempio, sappiamo che la sua struttura organizzativa è fondamentalmente basata su relazioni parentali: famiglia di sangue, famiglia criminale e cosca vengono spesso a coincidere. Analogamente – seppur su un modello organizzativo differente – la famiglia di sangue e la famiglia criminale, anche in questo caso spesso in assenza di una forte ed unitaria str…
Monsignor Crociata, parole chiare contro antiche ambiguità
Il segretario generale della conferenza episcopale italiana segna con parole inequivocabili un solco netto tra Chiesa e uomini d’onore. Non è la prima volta che dal mondo ecclesiastico si sollevano voci autorevoli contro gli appartenenti ai clan. Ma le resistenze alla formulazione di una pastorale contro le mafie non sono ancora superate
Der Mezzogiorno und die Organisierte Kriminalität
Die Mafia hat sich wie ein Krebsgeschwür in Gesellschaft, Wirtschaft und Politik ausgebreitet. Die organisierte Kriminalität ist längst nicht mehr nur auf Italien begrenzt. Im Zuge der Globalisierung haben sich die kriminellen Organisationen anpassungsfähig gezeigt, flexible Netzwerke gegründet und transnationale Bündnisse geschlossen, um nunmehr weltweit operieren zu können. Sie gleichen global operierenden Unternehmen und bewegen sich gekonnt in den Grenzbereichen zwischen Legalität und Illegalität. Die Verknüpfungen mit Politik und Wirtschaft sind für den Erfolg und den Fortbestand der Mafia essentiell. Die gezielte In filtration von Wirtschaft, Gesellschaft und Politik ist deshalb so ge…
Antimafia e movimenti delle donne. Protagoniste, culture, linguaggi
Il saggio analizza il ruolo giocato dalle donne nei movimenti antimafia a partire dalla loro presenza –cospicua e importante – all’interno dei Fasci dei lavoratori in Sicilia alla fine dell’800 fino alle esperienze del Comitato dei Lenzuoli e dell’Associazione donne per il digiuno nate a Palermo all’indomani delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui le figure femminili hanno svolto un ruolo di primo piano sperimentando forme espressive e di mobilitazione civile alternative ed efficaci. L’approccio scelto per l’analisi incrocia gli studi sulla mafia come sistema di potere violento e totalitario con la relazione tra i sessi, intesa come scontro di poteri, in cui svolge un peso determin…
Il linguaggio delle donne fuoriuscite dalle mafie
Lo studio dei ruoli femminili in Cosa Nostra, pone di fronte alla necessità di destrutturare alcuni pregiudizi che, su questo argomento, si sono consolidati nel tempo; primo fra tutti, quello legato a una rappresentazione delle donne di mafia che vede sottodimensionata la loro partecipazione alle attività criminali dell’organizzazione, mentre ne enfatizza la presenza nella dimensione familiare, fondandola su componenti emotive e su valori “tradizionali”. Tale rappresentazione –diffusa e condivisa sia all’interno che all’esterno dei contesti mafiosi – oltre a essere il frutto di una riflessione superficiale sul fenomeno, si è rivelata a lungo funzionale alle finalità criminali dell’organizza…
I collaboratori di giustizia
Breve disamina del fenomeno della collaborazione con la giustizia di soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali mafiose
Analisi qualitativa
Il progetto di ricerca elaborato all’interno del percorso LiberaIdee ha previsto un approfondimento condotto con un approccio di tipo qualitativo. In base alla letteratura presente in materia, nonché alle ricerche condotte a livello nazionale e regionale sulla percezione del fenomeno criminale e corruttivo, si è scelto di approfondire l’ambito della produzione di beni e servizi. Il rapporto presenta la sintesi delle prime risultanze che emergono dalle interviste semi-strutturate a esponenti regionali delle associazioni di categoria legate al mondo della produzione di beni e servizi. Il contributo propone nodi tematici e contenuti concettuali emersi dalle interviste in una prima analisi cond…
Simboli sacri e strategie comunicative in Cosa Nostra
Complesso, fortemente radicato nel contesto sociale di cui rispecchia caratteristiche, modalità espressive, stili comunicativi e modelli organizzativi, il fenomeno mafioso non può essere studiato senza tener conto della lente simbolica e relazionale; delle sue componenti politiche, fondate sul consenso; dell’appeal che ha esercitato per lungo tempo su vasti settori sociali; dell’aura mitica e apologetica di cui si è spesso circondato. Cosa Nostra ha sempre avuto cura della sua immagine pubblica: ha diffuso e coltivato leggende, storie e racconti che le hanno procurato consenso e fiducia (“la mafia difende i deboli e gli oppressi”, “la mafia offre lavoro”, ecc.); ha curato con attenzione i p…
Tra Sicilia e America: gli “scappati” di Cosa Nostra,
Territorial control is one of the most important elements for the survival of the mafia. It is an obligated path to be able to obtain and control economic activities and to penetrate into all profitable sectors. Without territorial control it is impossible to control voters and without it all relationships with politics wither and die. It is within the territory where the imposition of "pizzo" (protection money) and extortion are planned against businesses and firms. This impending presence is also the cause in which citizens and families find themselves submitted to violence, the abuse of power and, if not only, to a limitation to their sphere of action. Telling the story about the scappat…
Ripartiamo dai grandi misteri
Al di là dell’appeal mediatico e della seduttiva illusione di offrire facili soluzioni a problemi complessi, ha scarsa utilità conoscitiva il dibattito che vede da anni organi d’informazione, inquirenti, pubblica opinione e studiosi disputare sullo stato di salute delle mafie; esitare aleatorie classifiche di pericolosità; stilare rigide agende di priorità nelle politiche di intervento e nelle scelte investigative.
Au royaume des discours incomplets : ambigüité et malentendu dans la conversation entre mafieux
Im Reich der Andeutungen : Bewusst mehrdeutige und missverständliche Aussagen in Mafiosi-Gesprächen. Beim mündlichen Austausch müssen sich Mitglieder der Cosa Nostra gleichzeitig an die Schweigepflicht nach außen und die Wahrheitspflicht nach innen halten. Die Sprache der Mafiosi muss daher eine semantisch indirekte Form annehmen, die dem Sprechenden seinen Spielraum lässt, um die Unvorhersehbarkeit seiner Absichten zu bewahren. Diese Sprachform hat Tommaso Buscetta dazu gebracht, dieses Milieu als „das Reich der Andeutungen“ zu bezeichnen. Die Ordnung der Mafia beruht auf einem wohl verstandenen doppelten Spiel bewusst missverständlicher Aussagen, im Sinne von Jankélévitch, die keine falsc…
Voto di scambio
La voce del dizionario introduce al tema del voto di scambio nei contesti mafiosi, supportando il testo con una bibliografia di riferimento e analizzando le trasformazioni del fenomeno nel tempo.
Perché sia il vero pungolo della democrazia
Riprendendo le riflessioni di Weber e le analisi di Bobbio, l'articolo si sofferma a delineare il ruolo dell'intellettuale nella difesa dei valori della democrazia e della libertà di espressione.
La Verità è come una spada che divide, in “InformaCaritas”, anno XII, n. 2, marzo-aprile 2012, pp. 13-14.
L'articolo ripercorre le tematiche affrontate durante la tappa palermitana del “Cortile dei Gentili” - svoltasi il 29 e 30 marzo 2012 - dedicata al tema Cultura della legalità e società multireligiosa, interrogandosi sulla questione della presenza mafiosa, sul condizionamento e sulla limitazione da essa imposto nella fruizione dei valori e dei diritti democratici, sul ruolo svolto dalle istituzioni - in particolare dalla Chiesa - nel contrasto al fenomeno mafioso e sulle condizioni per favorire il dialogo inter-religioso.
L'identità mortificata.
L'intervista racconta l'esperienza professionale del sindaco di Corleone Giuseppe Cipriani e il suo incontro con le resistenze provocate dal potere mafioso
Dai morti per le strade al regime del silenzio. Intervista ad Alfredo Galasso.
L'intervista approfondisce il tema della presenza mafiosa a Corleone nel secondo dopoguerra, partendo dal racconto di un testimone privilegiato