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Zaira Barone

La compatibilità delle soluzioni, la reversibilità delle scelte negli interventi per nuovi usi del patrimonio architettonico nella seconda metà del Novecento in Italia

Lo studio propone la valutazione di interventi compiuti da alcuni tra i maggiori restaurato italiani del 900, con un esame critico che connetta le metodologie preposte alle fasi operativa con le posizioni espresse dal dibattito teorico del tempo. La conferma della loro attualità, se non sempre risiede nel pieno raggiungimento degli esiti, ma nella possibilità di rivedere criteri è metodi, vuole valutare la validità per il riuso odierno del patrimonio costruito. Alla luce dei principi di intervento nel restauro, nella declinazione allora proposta, della reversibilità e della compatibilità, sono stati presi in esame casi specifici da fondi documentari d’intervento di architettura, visti come …

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Il progetto di Giuseppe Patricolo per il restauro ottocentesco del “soffitto monumentale”

Lo studio esamina il cantiere di restauro del soffitto monumentale di palazzo Chiaramonte, riconoscendolo come un episodio importante per Palermo e per la lunga storia delle trasformazioni del palazzo trecentesco, una storia di scoperte, collaborazioni e progetti di restauro che costituiscono il contributo essenziale per la comprensione del valore monumentale del soffitto ligneo decorato. Nel 1886 Camillo Boito visita Palermo come componente di una commissione governativa, composta anche da Felice Bernabei, Alfredo D’Andrade e Francesco Bongioannini e si pronuncia sull’annosa questione dei ripristini del palazzo Chiaromonte, sostenendo fortemente la candidatura di Giuseppe Patricolo come pr…

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di Sant’Antonio Abate

Il saggio presenta l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate di Palermo, già esistente all’inizio del sec. XIII. Inoltre nel saggio si mostra una proposta di restauro e di accessibilità alla stessa chiesa. Oggi esiste un elevato dislivello (creato con l’apertura della via Roma) tra il piano della via Roma e l’accesso alla chiesa. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e gli allievi del corso LM4 in Architettura del Dipartimento di Palermo. La soluzione suggerita è stata q…

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«Ridare l’intero carattere suo originale». I restauri di palazzo Bellomo a Siracusa nel Novecento

Il contributo analizza la storia novecentesca del restauro di palazzo Bellomo che rappresenta una vicenda stratificata di storia delle trasformazioni. A partire dai primi anni del 900 e nel corso della prima metà del secolo si succedono quattro campagne di interventi. La fabbrica diventa un palinsesto e i restauri ne raccontano le vicissitudini. Come spesso avviene i restauri agli studi storici si nutrono di vicende e la storia del palazzo Bellomo è un processo In cui il monumento finirà per determinare significative ripercussioni anche nelle sue interpretazioni storiografiche. Il contributo espone anche un importante tassello nella storia del monumento celebrato dal progetto di restauro de…

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di Santa Maria in Valverde

The essay presents the methodological process used for the analysis of the state of conservation and of the accessibility problems present in the church of Santa Maria in Valverde in Palermo, built in the 17th century. XVII, above previous stratifications. Furthermore, the essay shows a proposal for restoration and accessibility to the same church which in the past had a churchyard that was eliminated after the mid-twentieth century to connect the street levels. The research was conducted within the Restoration and Theory and History of Restoration Laboratory and involved the students of the LM4 course in Architecture of the Palermo Department. The suggested solution was to rebuild a new ch…

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The coast of Altavilla Milicia east of Palermo.
Story of a forgotten coastal landscape between illegal building, architectural-landscape emergencies and the need for protection

La costa che va da Bagheria a Cefalù è caratterizzata dalla presenza di numerose costruzioni abusive che, in tantissimi casi sorgono sulla stessa battigia in dispregio a qualsiasi norma urbanistica. Questo fenomeno invasivo, in parte anche prodotto da piani regolatori urbanistici non curanti dei valori paesaggistici fortemente presenti in questa area, ha avuto inizio dagli anni settanta del Novecento, con la ricerca di seconde case per la residenza stagionale soprattutto da parte degli abitanti di Palermo. Guardando tutto il Golfo di Termini Imerese che comprende la costa prima indicata, abbiamo modo di osservare come, immerse e soffocate dall’edilizia contemporanea, emergono resti di archi…

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Ipotesi di ricostruzione virtuale della piazza maggiore a Noto Antica

Today ancient Noto is a medieval archaeological site, yet to be discovered. After the 1693 earthquake, the ancient city of Noto, in the middle of the Baroque period, was rebuilt in another place and the ancient city was abandoned. The first excavation campaign in ancient Noto by Paolo Orsi dates back to the period between 1894 and 1896. In the following years there will be other excavation campaigns, in which other architectural and sculptural relics will be found. They are today part of the collection of the Civic Museum. The contribution focuses on the study of the piazza Maggiore (Main Square) site, the center of the ancient city and on the surrounding buildings. After analyzing the limi…

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RESTAURI DELLE CHIESE BASILIANE NELLA SICILIA ORIENTALE DELLA PRIMA METÀ DEL XX SECOLO. LA CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO A FORZA D’AGRÒ (MESSINA)

Studies and interventions between the 19th and 20th century the Basilian churches with basilica plant in western Sicily, outline a time of Sicilian restoration, with themes of debate and design choices that led to the medieval image of these monuments. To the most famous church of Saints Pietro e Paolo in Forza d’Agrò flanks the churches of St. Filippo of Fragalà in Frazzanò, of Saints Pietro e Paolo of Itala and S. Maria in Mili San Pietro are involved under restoration processes for the entire first half of the 20th century. For all four monuments a key role are played by the characters of Antonino Salinas, Giuseppe Patricolo and Francesco Valenti. Due to the interest of Antonino Salinas,…

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Restauro e Comunicazione

This study, which takes place in Palermo and is sponsored by the Interreg Italia-Malta programme, reflects on topics that are linked to both physical and cultural accessibility for the historical city, along with the importance of designing spaces of connection. One of this project’s main goals is to elaborate architectural and technolog-ical solutions in the field of accessibility as we contemporarily mean it. This goal can be achieved by linking the stories of the inhabitants to the ones of the monuments and the urban aggregation spaces such as squares and churchyards. Building a shared background between the architectonical restoration work group and the industrial design one has been fu…

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Un itinerario UNESCO in crescita. ‘Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale’, dal riconoscimento del 2015 al dibattito attuale

ITALIANO: La World Heritage List riconosce in Sicilia sette siti, ultimo in ordine di tempo è l’itinerario ‘Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale’ (2015) che include dieci monumenti selezionati per le «condizioni d’integrità, autenticità e buono stato di conservazione». Nel 2018 la concomitanza delle manifestazioni ‘Palermo capitale della cultura’ e ‘Manifesta’ hanno contribuito ad ampliare il dibattito sulla consapevolezza e la valorizzazione del patrimonio, attraverso una visione urbana delle reti riconosciute. / ENGLISH: The World Heritage List includes seven Sicilian sites, the last in order of time to berecognized is the ‘Arab-Norman Palermo and the Cathedral Chur…

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“L’arte dei muri a secco”, confronti tra esperienze per la conservazione del patrimonio culturale dei paesaggi rurali

The European rural landscape has been designed for centuries by the art of the construction of dry stone walls and by the arrangement of terraced bands, becoming a cultural expression of identity common also to rural contexts geographically distant from each other. In 2018, eight European countries obtained the transnational recognition of the “Art of dry stone walls” in the UNESCO Intangible Cultural Heritage List. The contribution questions, on the basis of some case studies, how UNESCO recognition can concretely favor the start of that necessary support for studies and conservation of the knowledge preserved in the experience of the workers, who often lack professional recognition and re…

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Roberto Pane e la ricostruzione postbellica. Un approfondimento su alcuni temi siciliani

Nella relazione che Roberto Pane scrive per gli Atti del IV Congresso Nazionale di Storia dell’Architettura del 1950, con il termine «pseudo restauri», lo studioso si riferisce a quegli interventi gestiti dalle Curie che si improvvisano con propri uffici tecnici, promuovendo restauri in perenne contrasto con i pareri delle Soprintendenze. È in questo passaggio appassionato, della sua militante relazione al congresso, che Pane cita chiaramente il caso da lui conosciuto del Duomo di Cefalù con il suo chiostro. Inoltre è chiaro come Roberto Pane avesse avuto modo di conoscere direttamente il monumento, dato che nell’archivio fotografico che lo studioso dedicava alle lezioni universitarie, si t…

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La chiesa di Santa Maria di Campogrosso ad Altavilla Milicia (Palermo), i ruderi di un monumento normanno tra abbandono, restauri e studi archeologici

The church of Santa Maria di Campogrosso, long abandoned, is now a ruin. However, this church represents an important historical and architectural witness to the presence of “basiliani” monks in eastern Sicily, much less documented than the western Sicily’s one. Moreover, the story of this monument is linked to a very important episode, the Norman conquest of Sicily with the birth of the so-called "arabo-normanna" architecture. The essay describes the history of the church between abandonment, restoration and archaeological studies until the present.

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Dry-stone architectures in the Hyblaean rural landscape

The European Landscape Convention defines the landscape «as an essential component of people’s surroundings, an expression of the identity of their shared cultural and natural heritage, and a foundation of their identity». Over the centuries, the thick network of dry-stone enclosures has become the image of the Hyblaean territory, indissolubly linked with the morphology of the landscape, the building tradition, the heritage of know-how and skills passed on from generation to generation. That same technique has often been employed in small buildings used for rural activities or as shelters. The present study aims at weighing the state of these architectures and their major problems of decay …

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di San Domenico

The essay illustrates the methodological process used to analyze the state of conservation and accessibility issues of the church of San Domenico in Palermo, built from scratch from the 17th century. XVII, on medieval pre-existences. Furthermore, the essay presents a proposal for the restoration and accessibility of the church itself, where there is a difference in height between the floor of the church and that of the square of several steps. The research was conducted within the Restoration and Theory and History of Restoration Laboratory and involved the students of the LM4 course in Architecture of the Palermo Department. The suggested solution was to insert an inclined ramp for everyon…

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Considerazioni sulle tecniche costruttive rilevabili nella torre del castello di Brolo

Il contributo espone un'analisi storica delle tecniche costruttive murarie nella torre del castello di Brolo, in Sicilia, inquadrandole nella sfera degli studi sull'argomento. Per la Sicilia i paramenti murari che non sono ancora stati studiati in modo da potere essere catalogati e attribuiti a determinati periodi della storia dell'architettura sono quelli legati alla costruzione che utilizza conci sbozzati o informi. In genere sono paramenti murari in cui gli elementi impiegati non rispondono a regole stereometriche riconducibili ad una precisa cultura del costruire. Si tratta di una tecnica costruttiva muraria che è stata adoperata per la costruzione di edifici il più delle volte con gran…

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Progetti di restauro e accessibilità per il quartiere della Loggia di Palermo

Il tema dell’accessibilità ai monumenti è stato il tema fondante all’interno del Laboratorio di restauro dei monumenti e Teoria e storia del restauro, Lm-4 Architettura, Darch, Unipa, tra il 2018 e il 2020. È stata un’occasione di analisi sul campo e di sperimentazione che ha coinvolto studenti e congiuntamente sia la prof. Renata Prescia che il prof. Rosario Scaduto, con il supporto del Phd arch. Zaira Barone, oggi Rtd B in Restauro. Il lavoro ha coordinato un percorso di indagine sull’area del centro storico di Palermo che comprende l’itinerario I-Access. In parallelo alla ricerca che il progetto sperimentava sul campo, attraverso il dialogo e l’organizzazione di incontri con le associazi…

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La costruzione del paesaggio ibleo: reti deboli, segni forti

The contribution deals with the theme of the dry stone walls’ landscape which characterizes the rural “Koinè” of the Hyblean plateau in South-Eastern Sicily. The essay analyses the main political-economic, social-territorial, constructive and typological features which make the dry walls network the landmark of the Ragusa province. Because of the modification of the economic-cultural context that produced it, the loss of knowledge of the construction techniques and the lack of public resources, the definition of an axiology of the contemporary landscape as premise for the establishment of adequate terms of value for the safeguard of this heritage is required.

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Il progetto di restauro dei portali della chiesa madre di Geraci Siculo e di San Sebastiano nella chiesa madre di Gangi

Il contributo espone il lavoro di coordinamento del gruppo di lavoro per il progetto di restauro dei due portali delle chiese madre di Geraci e Gangi. I due manufatti architettonici sono stati studiati all’interno del progetto di formazione Arte nelle Madonie, un’esperienza didattica che ha ottenuto risultati soddisfacenti in un tempo ristretto. I due portali monumentali, opere d’arte di in dubbio valore estetico e storico, mostrano chiaramente i segni evidenti del passaggio nel tempo, più nelle superfici che nella struttura; tuttavia è stato necessario predisporre interventi per eliminare o rallentare le cause del degrado che avrebbero potuto minacciare la perdita delle geometrie essenzial…

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione dell'Oratorio del Santissimo Rosario in Santa Cita

Il saggio presenta l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nell’Oratorio del Santissimo Rosario di Palermo, edificato nel sec. XVII, con la ricca decorazioni di stucchi, opera pregevolissima di Giacomo Serpotta, per giungere ad una proposta di restauro e di accessibilità allo stesso. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e gli allievi del corso LM4 in Architettura del Dipartimento di Palermo. La soluzione suggerita privilegia l’uso di materiali lapidei della tradizione storica di Palermo, che si pone come soluzione …

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Trasformazioni urbane e accessibilità ai monumenti: il caso della Vucciria di Palermo – Urban trasformation and accessibility to historical Buildings: the case of the Vucciria of Palermo

Le trasformazioni delle trame viarie sono processi comuni a molte città storiche italiane e non solo, e definiscono nuovi rapporti all’interno del costruito. Nei grandi centri urbani è naturale la rettifica degli assi viari e il loro livellamento. Infatti, la volontà di rendere più fluidi i nuovi collegamenti tra le parti genera modifiche di quote stradali e degli accessi e dei prospetti degli edifici. A Palermo ad esempio, in epoche e parti diverse, le trasformazioni urbane cambiano l’aspetto degli assi viari per adeguarli ai processi di trasformazione e nuove esigenze di percorribilità e accesso. In particolare, un’analisi dei profili stradali di significative porzioni di di via Maqueda, …

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Ruins preservation, transformation in use: projects for the old town centre of Palermo

Palermo has a particular history, being a geographical topos that has been inhabited for twenty-fi ve centuries, whose most evident material expression is found in its architecture and urban morphology. Palermo has its own unique quality: it has been the centre, the place of encounter and confl ict for many civilizations that dominated the southern area of the Mediterranean, from Punics to Romans, from Arabs to Norman-Swabians. Few other places have achieved such a degree of homogeneity as has this city ‘tutto porto’, home to people so diverse in terms of traditions and customs, religion and race

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La cultura inglese e l’interesse per il patrimonio architettonico e paesaggistico in Sicilia, tra scoperte, evoluzione degli studi e divulgazione

e will trace the evolution of an encounter between two cultures, the English and the SiSicilian culture, which, at a time of political and social change, discover the classical world and the Arab-Norman architecture. The enchanted charm of Sicily and its imposing and melancholic nature was crossed for two centuries by the exodus of an English world that will share the eternal romanticism of it throughout Europe, and is also represented by the exploit of publications requested and produced by the Anglo-Saxon world between the eighteenth and nineteenth centuries. John Ruskin arrived in Sicily in 1874 to discover the nature and the architecture of the island. A comparison with the English trav…

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La tutela dei monumenti in Sicilia durante gli anni della guerra

Il contributo affronta le distruzioni e le ricostruzioni in Sicilia tra il 1943 e il 1945. A un mese dall’entrata in guerra, il ministro dell’istruzione Bottai firma la legge n. 10141 del 6 luglio 1940 sulla protezione delle cose di interesse artistico, storico, bibliografico e culturale della Nazione in caso di guerra. La Legge diviene lo strumento grazie al quale i soprintendenti sono autorizzati ad attuare le necessarie misure difensive per la protezione dei monumenti.

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THE RELIGIOUS CULTURAL HERITAGE AT RISK OF WAR. A NECESSARY INTERNATIONAL MONITORING FOR PROTECTION

Over the centuries, the religious monumental heritage has been the object of systematic destruction by the oppressors, because it is the depositary of the most deeply rooted values of the subjugated people. The history of the wars of the twentieth century and the protection of monuments during the last world conflict led the international community to reflect on a new way of understanding cultural heritage, not as an asset owned by a people, but as a legacy to be handed down to the future for its universal values. The new means available to international communities for satellite monitoring and control of war zones allow us to work faster and more consciously on this process of protection a…

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione dell’Oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico

Il saggio illustra l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nell’Oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico di Palermo, edificata nel sec. XVII, e caratterizzato da notevoli opere d’arte e ricco delle decorazioni realizzate, con stucco, da Giacomo Serpotta nel sec. XVIII. Inoltre nel saggio si presenta una proposta di restauro e di accessibilità allo stesso oratorio che è particolarmente difficile in quanto l’accesso è separato dalla strada da un dislivello di 1,30 metri. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e …

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di San Giorgio dei Genovesi

Il saggio presenta l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi di Palermo, edificata nel sec. XVI, per giungere ad una proposta di restauro e di accessibilità alla stessa. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e gli allievi del corso LM4 in Architettura del Dipartimento di Palermo. La soluzione suggerita privilegia l’uso di materiali lapidei della tradizione storica di Palermo, che si pone come soluzione stabile, non provvisoria, con uso di materiali di pregio, che si confrontano…

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Pratiche di conoscenza e fruizione collettiva per un’accessibilità fisica e culturale del patrimonio monumentale

I-Access, progetto Interreg Italia-Malta, si interroga sui temi dell’accessibilità fisica e culturale nei centri storici delle città di Palermo e La Valletta, accomunati da storie parallele di uomini, monumenti, spazi urbani. E lo fa con la costituzione di un gruppo formato da esperti di restauro architettonico e di design della comunicazione visiva, facendo dialogare i due ambiti disciplinari che condividono metodologie e strumenti di lavoro. In tal modo i dati materici e storiografici raccolti dai primi vengono tradotti in configurazioni visibili, leggibili, ordinate, in cui la nuova struttura narrativa consente la corretta accessibilità culturale del monumento e della sua storia. Insieme…

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La cattedrale di San Nicolò a Noto e la sua ricostruzione

Nel 1949 Cesare Brandi intraprende il suo itinerario in Italia, restituendo una lettura di Noto barocca in cui la città è descritta come una «scenografia solida» a cielo aperto. Una città che prende forma dalle idee progettuali degli architetti settecenteschi attraverso i rapporti e le sequenze scenografiche delle strade e degli imponenti edifici monumentali. La cattedrale, la scalinata e il suo prospetto si trovano al centro di questo sistema urbano che Brandi seguita a descrivere come «un piano semplice in apparenza, in realtà il più inatteso», sintetizzando in una sola frase la valenza fortemente urbana della ricostruzione settecentesca. L’esperienza di Noto rappresenta per l’architettur…

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RUINS PRESERVATION, TRANSFORMATION IN THEIR USE: HOUSING PROJECTS IN THE OLD TOWN CENTRE OF PALERMO

Il centro storico di Palermo, uno dei più grandi del Mediterraneo, mantiene la sua densa stratificazione storica nonostante che le distruzioni belliche del 1943 e i lunghi decenni di abbandono successivo ne abbiano sfigurato il patrimonio monumentale. Tuttavia sono stati realizzati, e vengono analizzati, alcuni casi di riutilizzazione in senso culturale e a valenza pubblica, di complessi monumentali che, utilizzando linguaggi contemporanei, coniugano, nella loro realizzazione, il presente e il passato, la memoria dei ruderi e il moderno uso.

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Restauri e ricostruzioni a Taormina tra il 1943 e il 1965

Le trasformazioni operate attraverso i restauri dei monumenti a Taormina, tra il 1943 e la metà degli anni sessanta, furono una risposta alla domanda di ricerca di connotazione della città storica, così cara all’amministrazione, ma anche ai circuiti turistici internazionali. Nel 1955 Pietro Lojacono segnalò in un suo scritto l’ambigua gestione dei finanziamenti e delle richieste fatte dalle autorità locali, scrivendo: «i monumenti non debbono divenire un trastullo per le autorità locali o regionali. Le presunte esigenze turistiche debbono essere subordinate alla conservazione integrale dei monumenti. Di conseguenza il Ministero delle Belle Arti deve essere organizzato in modo da non fare pr…

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Progetto di restauro, per la fruizione e la valorizzazione della chiesa di San Sebastiano

Il saggio presenta l’iter metodologico utilizzato per l’analisi dello stato di conservazione e delle problematiche di accessibilità presenti nella chiesa di San Sebastiano di Palermo, edificata alla fine del sec. XV. Inoltre nel saggio si mostra una proposta di restauro e di accessibilità alla stessa chiesa che nel passato aveva un sagrato eliminato dopo la metà del Novecento (e i danni subiti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale) per raccordare i livelli della strada. La ricerca è stata condotta all’interno del Laboratorio di restauro e Teoria e storia del restauro e ha visto protagonisti le allievi e gli allievi del corso LM4 in Architettura del Dipartimento di Palermo. La solu…

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Linee guida per un protocollo all’accessibilità della città storica di Palermo

Il progetto I-Access nasce dalla precisa volontà di sperimentare un nuovo modello di approccio, utilizzando l’accessibilità come chiave interpretativa e progettuale innovativa per gli interventi nei centri storici, così come oggi si presentano a partire dai nuovi sce- nari sociali e culturali configuratisi a seguito della seconda guerra mondiale, e poi strut- turati in seguito alla ricostruzione post-bellica e al progressivo riconoscimento internazionale quale patrimonio culturale dell’umanità siglato per l’intero centro storico di La Valletta nel 1980 e per l’itinerario arabo-normanno per la città di Palermo nel 2015. Tali riconoscimenti diventano un rinnovato punto di partenza per mantene…

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Danni bellici, tutela dei monumenti, restauri e ricostruzioni in Sicilia. Il caso di Randazzo e Taormina

Il contributo è il frutto di una ricerca svolta presso l’Archivio Nazionale di Roma e negli archivi comunali e delle soprintendenze della Regione Sicilia, con l’obiettivo di delineare il clima che intercorreva tra le forze alleate sbarcate in Sicilia, rappresentate dalla costituzione dell’Allied Military Governement (AMG), e l’apparato delle soprintendenze locali che erano rimaste vigili e attive anche sotto i duri attacchi aerei del 1943. In questo panorama, ancor più che la struttura amministrativa delle soprintendenze, avranno un ruolo fondamentale gli uomini che le rappresentano. Si delinea un clima di collaborazione nelle prime operazioni di messa in sicurezza di molti monumenti danneg…

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Stone walls in Sicilian late Gothic buildings. Typological influences, constructive techniques and restorations in the twentieth century

The construction of stone walls in the Sicilian Late Gothic architecture – in use for a period spanning between the 15th and 16th centuries – shows stylistic influences and constructive techniques strongly related to the relationship between the local guilds and those from other parts of the Mediterranean area. A specific Sicilian constructive tradition becomes apparent in the transitional period stretching between the Middle Ages and the Renaissance, this being the result of communication between Sicilian and foreign guilds alongside cultural changes and evident stylistic analogies, with Spanish architecture in particular. The research performed has focused on the study of a large number o…

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Per una bibliografia di Salvatore Boscarino

Il contributo analizza e stila una bibliografia critica del lavoro prodotto dal professore Salvatore Boscarino, si possono ripercorrere cronologicamente le fasi della sua carriera, di studioso e di docente. Dopo i primi saggi, degli anni sessanta e dei primi anni settanta del ventesimo secolo, dedicati in particolare al Disegno e alla Storia dell’architettura, Boscarino pubblicherà una significativa serie di contributi rivolti ai temi della disciplina del Restauro architettonico, che lo renderanno uno dei protagonisti del Restauro del Novecento. Il contributo vuole essere un'introduzione critica alla comprensione della sua esperienza accademica e professionale attraverso la sua produzione.

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Enzo Fortuna: i progetti di Restauro e allestimento per il Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa 1952-1970

Il contributo espone l'importanza di una figura come quella dell'architetto Enzo Fortuna all'interno del progetto di restauro e allestimento (1952-1970) che realizza per il museo di palazzo Bellomo a Siracusa. I documenti dell'architetto sono stati oggetto di una mostra ospitata a Palazzo Bellomo dal 18 giugno al 18 luglio 2013, curata da M.R. Vitale (associato ICAR/19, Università di Catania) e Zaira Barone (dottore di ricerca icar/19). Titolo della mostra: Enzo Fortuna: i progetti per Palazzo Bellomo, 1952-1970 (Siracusa, Palazzo Bellomo 2013), nell’ambito della “III Giornata Nazionale Archivi di Architettura. Dall’archivio al museo”, promossa da AAA Italia, con il sostegno della Direzione…

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Accessibilità e fruibilità dei centri storici: un’opportunità per il Restauro

L’eguaglianza di tutti, nel rispetto delle diversità, è un diritto costituzionale e contempla anche il diritto di tutti alla trasmissione di quei valori dell’architettura storica, riconosciuti e tutelati dal restauro. Valori che sono patrimonio collettivo, da conservare, trasmettere e fruire sia per le generazioni future che per quelle attuali. È difficile, quindi, pensare ad “una legge, o ad una teoria che voglia tutelare il monumento e non le persone, ad una cultura che prescinda dall’uso nel senso più ampio del termine”. Difatti, a distanza di trent’anni dall’emanazione in Italia della legge 41 del 1986, per l’introduzione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e…

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RUINS PRESERVATION, TRANSFORMATION PROJECTS IN THE OLD TOWN CENTRE OF PALERMO. LINES OF DEVELOPMENT AND NEW PERSPECTIVES

The accumulation of data for an uninterrupted arc of some millennia has suffered a rest, due to the 1943 massive bombings during the last war, and to the damages inflicted to the old town centre: the continuity of the urban and cultural environment, where the buildings live their own history, got broken. The wartime events left “empty spaces” in the historical city, that weren't filled in the following decades, and the ruins which miraculously were still standing up became a memento not only of the wounds caused by World War II, who were still partially open, but also of the following vicissitudes, neglect, carelessness and lack of culture. In 1993, besides passing the P.P.E., the municipal…

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Lo Scibene di Palermo un monumento da restaurare

«Io penso che in tal guisa abbandonato il monumento raro assai più della Cuba e della Zisa in pochi anni andrà distrutto, e non lascerà orma della sua esistenza, ciò tornerebbe a disonore dell’epoca nostra. Io sarei ardito d’intraprendere una illustrazione di sì alto interesse, ma trovo diversi ostacoli, e tra questi mezzi necessari per lavori preparatori di sgombro, scavo, e spatinamento, che non sono di poco importo. Farei a mio conto le spese dei ponti e le scale per le misurazioni, e tutt’altro per la pubblicazione delle tavole, e de’ ragionamenti, purché la commissione di antichità e belle arti fosse plausibile a caricarsi delle prime spese sul fondo d’altronde destinato a tal uopo. [……

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