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AUTHOR
Giuseppe Di Benedetto
Vicende edilizie, usi e progetti per l'Arsenale tra Settecento e Ottocento
Pur nella sostanziale immutabilità dell’impianto seicentesco progettato da Mariano Smiriglio e del suo aspetto configurativo complessivo, l’Arsenale di Palermo fu oggetto nel corso della sua esistenza di continui interventi edilizi dettati sia dall’esigenza di una costante manutenzione della fabbrica architettonica di notevole dimensione, sia da interventi di consolidamento strutturale in conseguenza dei danni arrecati dai terremoti che colpivano periodicamente Palermo, sia, infine, dalla necessità di adattare l’edificio, anche per brevi periodi, a diversi usi. È nota l’utilizzazione a carcere dell’Arsenale, più precisamente, come riportato dal marchese di Villabianca, a «serraglio ordinari…
A tempo e a luogo. Palermo e le forme della temporalità
Il saggio ripercorre e commenta gli scritti di Angelo Torricelli dedicati dall’autore al “racconto” della città di Palermo ed elaborati nel periodo in cui, lo stesso docente, ricopriva il ruolo di professore di Composizione architettonica presso la Facoltà di Architettura. Negli scritti di Torricelli su Palermo, frutto di studi e di esperienze progettuali condotti su specifici luoghi del centro storico, prende corpo quella particolare modalità conoscitiva e interpretativa che, a partire dai dettagli, dai dati apparentemente marginali, dall’attenzione agli indizi rivelatori, permette di delineare un punto di vista originale sull’architettura e sulla città. Letti uno di seguito all'altro gli …
Carlo Giachery nei disegni e nei documenti degli archivi pubblici
Gli archivi costituiscono il luogo della memoria per eccellenza; una memoria per fortuna custodita e preservata in vista della sua trasmissione a molte generazioni future. Nonostante la dispersione dell’archivio personale di Carlo Giachery, la sua intensa attività di docente, professionale e istituzionale è ancora oggi ampiamente documentata presso gli archivi pubblici e, talvolta, anche quelli privati. Nell’Archivio Storico dell’Università di Palermo i 133 volumi della serie Cautele per conto dei Regi Studi e Fabbriche restituiscono per intero le vicende edilizie dei cantieri che dal 1837 al 1865 avevano visto l’esclusivo impegno progettuale di Giachery. L’attività istituzionale è invece d…
Palermo tra Ottocento e Novecento. La città fuori le mura
Questo volume, aggiornato e ampliato con un nuovo capitolo, completa il lavoro dedicato alla Collezione fotografica di Enrico Di Benedetto che ritrae la città di Palermo tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Le sue immagini ci aiutano a comprendere che quella Palermo non è stata né un miraggio né una proiezione onirica nonostante sembrino raffigurare un’altra città, tale è la distanza fisica che sovente separa il passato dal presente. Palermo è una città difficile da capire; difficile per le tante contraddizioni che la caratterizzano, per le differenze che emergono tra la città reale e quella rappresentata dagli antichi cartografi, nei racconti letterari e nelle cartol…
Dalla Strada della Real Favorita alla Villa Deliella : la misura della qualità nella prima espansione settentrionale di Palermo
Le città, sovente, finiscono per essere identificate con alcune delle proprie componenti salienti; piazze, strade, quartieri, comparti edilizi o interi settori urbani. Nella gamma di profili dei loro abitanti spesso si distinguono coloro i quali appartengono a questi luoghi, in quanto residenti, e quelli che eleggono tali contesti a proprio patrimonio civico, a volte con un maggiore coinvolgimento emotivo. Anche le vedute o i panorami possono spesso attribuire ad una città un valore. Ma proprio per questo sia le variabili delle componenti salienti sia le diverse angolazioni di confronto con il territorio e il paesaggio circostante sono inequivocabilmente soggette alle oscillazioni del senti…
Gabetti e il tempo del cantiere
Il titolo dell’intervento trae spunto da un articolo scritto dallo stes- so Roberto Gabetti e da Aimaro Isola per la rivista «Hinterland» del marzo 19831. Un numero monografico dedicato a quella generazione di architetti del 1925 tra i più rappresentativi del panorama internazionale di allora. Per Gabetti e Isola quel testo costituiva sostanzialmente l’occasione per parlare dell’esperienza della realizzazione del progetto di case e negozi in via Sant’Agostino a Torino e, attraverso questo, dell’idea e del ruolo, nonché del significato, della parola cantiere. Cantiere e rovina, infatti, pur appartenendo alle estremità esistenziali opposte e antitetiche dell’architettura, l’inizio e la ne, la…
Progetto del museo : dal Μουσεῖον al museo narrativo
Parlare oggi di museografia pone un implicito postulato: la necessità del riconoscimento di una sua specificità come disciplina di carattere progettuale che risulta orientata sia alla definizione delle condizioni appropriate alla valorizzazione e promozione, tramite la messa in “mostra”, di beni culturali materiali o immateriali; sia ai processi e alle modalità di definizione degli spazi architettonici preposti ad accogliere eventi espositivi permanenti o temporanei sino alla costituzione del ‘museo’ nella sua dimensione concettuale ed oggettuale. È quindi possibile affermare come oggi la museografia risulti fortemente connaturata alla disciplina architettonica e ne rappresenti, peraltro, u…
Appendice documentaria
L’appendice documentaria è costituita da una selezione significativa dei 128 documenti archivisti riguardanti l’Arsenale, compresi tra il 1549 e il 1842, provenienti dall’Archivio di Stato e l’Archivio Storico Comunale di Palermo.
Traslitterazioni sintattiche: il ciclo barese
Il ciclo delle opere progettate da Guido Canella per la città di Bari occupa un arco temporale di oltre un decennio – dal 1991 al 2006 – e riguarda: il prototipo di Casa bifamiliare nel complesso residenziale di Barialto a Casamassima, del 1991; il progetto di Chiesa nello stesso complesso residenziale, del 1993; il progetto per i concorsi di primo e secondo grado per la Nuova sede municipale nell’area dell’ex gasometro, che si estende dal 1998 al 2001 e, infine, il progetto di Chiesa ecumenica, con Facoltà teologica, convento ortodosso e centro accoglienza a Punta Perotti, realizzato nell’ambito della decima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2006. Lo si definisce ciclo, …
Epilogo
L'articolo descrive le ultime fasi trasformative e i processi di deterioramento della fabbrica dell'Arsenale, dalla seconda metà dell'Ottocento sino ad oggi. Dopo l’Unità d’Italia l’intera area urbana del porto fu oggetto, infatti, di diversi progetti di rinnovamento urbano finalizzati ad una massiccia espansione della città e alla modernizzazione dell’attività portuale. Da tali processi di rinnovamento rimase tuttavia estraniato il vecchio Arsenale che, incamerato dal demanio pubblico, venne sopraelevato, alla fine dell’Ottocento, nella parte retrostante, e trasformato in caserma della Guardia di Finanza. I nuovi corpi furono costruiti sull’antico terrazzo (“astracone”), dell’Arsenale e ne…
«L’antico come principio di nuova architettura». Il tempo perenne delle opere e dei progetti
Nonostante la raccolta degli scritti e dei progetti di Angelo Torricelli copra un arco temporale di oltre trent’anni (dal 1990 al 2021) essa costituisce una straordinaria narrazione coerente e coesa nella quale si ha chiara la sensazione di come l’oggetto della riflessione sia la connaturata dimensione sincronica dell’architettura tesa a essere, inevitabilmente, espressione di valori atemporali. Non a caso i titoli dei testi di Torricelli, ad iniziare da ciò che ne costituisce la sintesi suprema, l’espressione metonimica per eccellenza — "Il momento presente del passato" — tendono ad essere quasi dei voluti emblematici ossimori. Nella lettura interpretativa dell’antico in architettura propo…
Piazzetta di S. Maria del Carmelo in Lascari
Fino alla metà degli anni ’50 del Novecento, l'area d'intervento era occupata dalla presenza dei resti di una chiesa di modeste dimensioni (il settecentesco Oratorio della Madonna del Carmelo), ma in seguito alla demolizione di quest’ultima fu trasformata in uno spazio aperto di relazione tra il sistema dell’edilizia elencale che ne definisce i limiti costruiti. La particolare morfologia del sito, in forte pendenza, ha comportato una ripartizione in tre piani a quote differenti, di cui due collegati tra loro tramite gradini e un terzo di pertinenza di un’abitazione privata. Il progetto interpreta l’insieme dei segni preesistenti e le relazioni tra le parti e si apre verso nuove possibilità …
Palermo tra innesti e piante originarie
Se vi è qualcosa di profondamente e visceralmente connaturato alla stessa dimensione esistenziale della città di Palermo, sin dalle sue molteplici e stratificate origini fenicio-puniche, questo è certamente il concetto di “innesto”. Ed in analogia con l’innesto agrario, cioè con la pratica del far concrescere in una pianta esistente una parte di un altro vegetale, al fine di rafforzare il primo soggetto ma modificandolo verso un genere diverso da quello iniziale, l’intera storia millenaria della città potrà essere riguardata come il frutto di continue, cicliche introduzioni di modelli architettonici e urbani esogeni, declinati rispetto alle contingenze culturali autoctone dei diversi esempi…
Villa Deliella tra memini, moneo e palingenesi
L’area in cui sorgeva la villa Deliella, il vuoto desolante prodotto dalla sua demolizione, costituisce più che mai, anche se in termini paradossali, un valore monumentale, ma nell’accezione più profonda e vera del termine e del suo significato etimologico di menimi e di moneo, di ricordo e di ammonimento. Poiché ciò che ancora sopravvive, in quanto visibile e tangibile - i non trascurabili residui della recinzione, la casa del custode, la magnificenza volumetrica di alcuni alberi secolari o tutto ciò che può essere ancora nascosto e celato sottoterra - è certamente degno, ancora oggi, di memoria intellettuale e di considerazione estetica. Ma per meglio comprendere sino in fondo le prospett…
Da spazio di risulta a piazza-luogo di sosta. Riqualificazione area dell'ex Chiesa S. Maria del Carmelo a Lascari
L’area urbana individuata come campo di applicazione dell’intervento progettuale è posta nella parte alta del centro storico del comune di Lascari, in provincia di Palermo, facente parte del sistema territoriale delle “basse Madonie”. Fino alla metà degli anni ’50 del Novecento, tale area era occupata dalla presenza dei resti di una chiesa di modeste dimensioni (il settecentesco Oratorio della Madonna del Carmelo), ma in seguito alla demolizione di quest’ultima fu trasformata in uno spazio aperto di relazione tra il sistema dell’edilizia elencale che ne definisce i limiti costruiti. La particolare morfologia del sito, in forte pendenza, ha comportato una ripartizione in tre piani a quote di…
Archaeology
I contributi della sezione "Archeologia" hanno offerto sguardi sul rapporto archeologia-architettura differenti, ma non diversi. Anzi in stretta relazione o similitudine analogica. Differenti, questi sguardi, perché diversi erano i luoghi, i contesti, i campi di applicazione di studio, di lettura critico-interpretativa e, in taluni casi, di sperimentazione di mirate idee progettuali. Da Villa Adriana a Palestrina, dal parco archeologico di Centocelle a quello di Elea-Velia nel Cilento, dalle vaste aree archeologiche urbane di Roma e di Milano alle straordinarie valli boscose dell’Etruria meridionale e a Bomarzo, sino al sito archeologico di Delo, nell'isola sacra di Apollo al centro dell'ar…
Imparare dall'architettura
Il Laboratorio di progettazione architettonica della prima annualità si rivolge ad allievi che, per quanto non abbiano alcuna esperienza sulla pratica del progetto, sono chiamati, da subito, a confrontarsi con il fare progettuale, e ciò a differenza di quanto, in genere, accade in altri ambiti di apprendimento dell’esercizio di professioni specialistiche come quella dell’architetto. L’incipit, ovvero l’inizio, l’azione dell’incipĕre rappresenta, quindi, l’avvio, il principio, l’incominciare di un percorso formativo in cui tutti, benché neofiti, sono chiamati a un’immediata e iniziale frequenza del “saper fare” riguardo alla progettazione architettonica. E se il divenire dell’architettura, a…
The urban regeneration of the peripheral areas. The case study of Tor Vergata (Rome, Italy)
The ‘Urban Regeneration of Peripheral Areas’ workshop experimented with an innovative design model for the urban regeneration of Rome. The working method of the workshop is based on diachronic analysis of the evolution of the combined natural history and culture of the area, the architectural, technological, environmental and landscape situation and relation-ship with the surrounding territory. The workshop dealt with the mutual relationships, which run through and characterise the dimensional and relational scales of the environments of metropolitan ecosystems as structures and landscapes. The strategy for urban and territorial integration is left to the procedures and policies of the comm…
"Per via di levare". Scavare e sottrarre in architettura
Scavare, dal latino excavare (ex-cavare), possiede etimologicamente il significato di “rendere cavo” mediante l’azione del subtrahĕre (sottrarre). Tuttavia il significato del termine all’interno della sua necessaria disambiguazione non può essere inteso limitatamente alla luce dell’etimologia latina. Si dirà allora che la tecnica dello scavo è opposta e complementare alla tecnica dell’accumulazione. È un procedere per sottrazione di volumi, un operare in negativo per asportazione di materiale, erodendo, cavando ed estraendo. Il saggio indaga, attraverso un intenso per quanto lacunoso excursus tra le esperienze della contemporaneità l'emergere del archetipico della dimensione ipogea dell’arc…
NUOVE FRONTIERE MUSEOGRAFICHE : immaterialità e multimedialità del museo narrativo
Il contributo esplora, anche attraverso la lettura di alcuni casi studio, gli aspetti costitutivi e connotativi di ciò che può essere definita la nuova ‘frontiera della museografia’. Una ‘frontiera’ riconoscibile nella definizione di museo strutturato secondo il concetto ‘dell’allestimento integrato’ che si basa, prevalentemente, sul connubio tra strumentazioni tecnologiche avanzate, arte e interattività dei sistemi divulgativi dei contenuti museografici. In questi ultimi anni sono state sviluppate diverse esperienze museali caratterizzate da indagini sui nuovi linguaggi tecnologici, ma che non tralasciano la fondamentale elaborazione di scopi e contenuti degli stessi progetti allestitivi c…
Parole e concetti dell'architettura. Note sui caratteri tipologici e morfologici
L’uso di specifiche parole, con il loro intimo significato, con la loro natura etimologica, specialmente in architettura, non ha mai un valore secondario. Spesso si assiste, soprattutto in architettura, a un uso disinvolto e ambiguo dei termini che denota una scarsa attitudine per la semantica linguistica. Di fronte ad alcuni concetti come carattere, decoro, tipologia, morfologia, luogo e contesto non possiamo esimerci dal ragionare intorno al loro significato, spinti oltretutto dal fascino che questi termini esercitano per il loro sapore squisitamente accademico, anche se essi possono apparire perfino termini desueti e stantii. Il contenuto del libro rappresenta il tentativo di sistematizz…
Manicomio Rizzeddu di Sassari
Il Manicomio di Sassari fu costruito tra il 1896 e il 1904, in località Rizzeddu, dall’ingegnere della Provincia di Sassari Domenico Cordella sulla base del progetto redatto nel 1894 da Eugenio Manunta Bruno con la consulenza dell’alienista Federico Rivano. Il progetto era improntato alla massima economicità, all’utilizzo razionale delle strutture ricettive e consistente in un sistema di sei distinti padiglioni isolati disposti secondo un doppio sistema assiale. Lungo l’asse principale, in direzione nord-ovest sud-est, erano ubicati l’edificio dell’amministrazione e il padiglione dei servizi comuni, mentre lungo il secondo asse erano distribuiti, opportunamente distanziati, i quattro padigl…
Introduzione
L’opera di Vincenza Garofalo, “Unbuilt. Quattro progetti di Alberto Sartoris", assume la forma di una ricerca fondata su un dispositivo metodologico e culturale ampio che penetra in profondità nei territori dell’analisi filologica, dell’estetica, della critica architettonica e, naturalmente, della “Scienza della Rappresentazione”. Il campo di indagine è quello degli esiti di una sperimentazione progettuale che non si traduce in concreta forma fisica, per mezzo dell’atto del costruire, e che per questo necessita di pratiche esperenziali estese che implicano maggiori livelli di approfondimento critico-relazionali e specificità disciplinari in grado di fare avanzare la “percezione” in direzion…
“Il disegno è l’arte di ben rappresentare”. Architettura, disegno e rappresentazione
Come l’autore del volume Lillo Barberi sottolinea nell’Introduzione, l’intento dello studio monografico risiede nel «valorizzare al meglio le prerogative della rappresentazione architettonica in assonometria» proponendo «un’impostazione esecutiva che non sconvolge le modalità proiettive, ma che agevola le operazioni grafiche risolutive del disegno assonometrico e per questo viene denominata diretta». Anche in questo caso, si potrebbe affermare che, mediante il tema della rappresentazione dell’architettura, si affronti e si proponga un fare gnoseologico fondato sull’aspetto filologico dell’anagignoskein, ovvero la “conoscenza del conosciuto”, riferendoci all’espressione formulata da August B…
Il valore educativo della città
Non vi è dubbio che la città costituisca l’ambito privilegiato di sviluppo del processo educativo e delle varie forme di attività didattiche. In tal senso, essa diviene il principale contesto di esercizio dell’apprendimento cognitivo e percettivo, talvolta non pienamente consapevole e con ripercussioni teoriche e operative differenti. Le esperienze educative narrate in questo volume rappresentano l’incipit o l’exordium di un discorso intorno alla città, nella sua generalità, e sulla città - Palermo - rivolto a giovani discenti liceali con la finalità di infondere e di riscontrare una vasta condivisione di topoi emozionali, ancor prima che culturali. Per ottenere questo, occorre solle…
La Terra Vacua tra destino, rinuncia e stato d’animo
La vasta area di quello che abitualmente chiamiamo, e certamente non appropriatamente, piazza Magione o piano della Magione, la Terra Vacua, ovvero il grande vuoto nel cuore della Kalsa, come più poeticamente è stato definito da Carmelo Lo Curto, con le sue molteplici contraddizioni, per essere il risultato di travagliate vicende tragiche e luttuose, obliteratrici di una condizione diametralmente opposta a quella percepibile sinesteticamente oggi o nel recente passato, può considerarsi più che mai una vera e propria sineddoche e figura metonimica della città. Cioè la parte rappresentativa del tutto. La parte che incarna in sé, nella sua odierna scena di condizione talvolta caratterizzata da…
Spazio, forma, materia, contesto. La lezione perpetua di Távora
Fernando Távora è certamente l’iniziatore, il fondatore e l’ideatore di ciò che è riconosciuta come la Scuola di Architettura di Porto. Una Scuola espressione, oggi, di una palingenesi dell’architettura portoghese contemporanea e, forse, senza esagerazione, di un neo-rinascimento architettonico mondiale a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Il magister per eccellenza, colui che traccia il primo solco della strada che sarà, in seguito, percorsa dai Discenti - Alvaro Siza Vieira ed Eduardo Souto de Moura - ma con la visione duplice e antitetica di chi sa che la meta si raggiunge volgendo costantemente lo sguardo in avanti e, nel contempo, indietro, al proprio vissuto formativo e al lascito del…
Il contributo degli architetti siciliani ai concorsi per le nuove chiese italiane della CEI
Il saggio analizza il contributo degli architetti siciliani ai concorsi per le nuove chiese italiane della CEI. Nell’ambito di tale lunga esperienza promossa dalla CEI, il contributo degli architetti siciliani alla realizzazione delle nuove chiese italiane appare particolarmente significativo e si distingue per una costante presenza in tutti i concorsi e per la qualità dei risultati raggiunti attraverso l’esplorazione di temi progettuali tutti interni al processo di rinnovamento liturgico e rituale. Pasquale Culotta e Giuseppe (Bibi) Leone sono i primi a esordire nell’iniziale concorso indetto nel 1998 con il progetto per la parrocchia di San Giovan Battista in Lecce. L’anno successivo, Vin…
Carlo Giachery, 1812-1865. Un architetto "borghese" a Palermo tra didattica, istituzioni e professione
Questo studio biografico su Carlo Giachery nasce dal desiderio di colmare le innegabili lacune storiografiche che lo riguardano in quanto personaggio certamente noto, ma non sufficientemente conosciuto negli aspetti particolari della sua vita personale e familiare, nel suo ruolo di architetto, di docente e di uomo delle istituzioni. A Giachery è spettato il compito di raccogliere l’eredità culturale dei maestri, Giuseppe Venanzio Marvuglia e Antonio Gentile, e di traghettarla, dopo averla arricchita e aggiornata, oltre la soglia dell’unificazione nazionale, passando il testimone, tra la moltitudine dei suoi allievi, all’erede designato che più di ogni altro ne seppe interpretare il lascito …
Nei luoghi dell'accoglienza. Progetti per Lampedusa e Palermo
Il libro raccoglie gli esiti della ricerca e della didattica dei Laboratori di Progettazione architettonica del terzo anno, svolti presso il corso di Laurea Magistrale in Architettura LM4 della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo, sul tema dell’accoglienza a Lampedusa e a Palermo. L’obiettivo è quello di presentare la composita esperienza di progetto e di ricerca prodotta intorno all’argomento e nello stesso tempo attivare un confronto sul paesaggio e sugli spazi urbani della città. Il libro cerca di sviluppare un percorso di ricognizione e di conoscenza attraverso l’elaborazione di progetti didattici in grado di produrre idee per la città e il territorio. The book con…
L’insondabile bellezza del “silenzio” nei paesaggi del domani
Il contributo intende affrontare il tema del rapporto tra architettura e natura attraverso il ruolo strutturante che il paesaggio antropizzato svolge per quel tipo di progetto che fonda la sua essenza costitutiva sulla dimensione fisica e trascendente dei luoghi, nel senso della nozione kantiana di Stimmung. Una nozione sussunta all'interno di una condizione più ampia di tonalità emozionale che pervade il paesaggio inteso come scopo principale dell'architettura. Ovvero l'area privilegiata della riflessione teorica, della ricerca della poiesis, intesa come actio transiens, e della práxis, intesa come processo operativo che trova il senso del suo sviluppo all'interno dell'azione progettuale s…
Architetture esemplari
Nel ripercorrere le vicende dell’architettura durante il ventennio fascista nella città di Trapani, attraverso il ridisegno di due architetture esemplari — la casa del Balilla di Emanuele Filiberto Paolini e la casa del Mutilato di Giuseppe Eugenio Genovese — Salvatore Damiano prova a mettere a fuoco il percorso evolutivo che si determina nella piccola, ma antica, realtà urbana siciliana, nei due decenni di vita del regime fascista, sia sul piano istituzionale, sia su quello ideologico– culturale. Trapani, agli inizi del secondo decennio, come il resto delle città siciliane, è ancora intrisa della stagione del modernismo e di un eclettico e tradizionalista conformismo culturale post umberti…
La scuola di architettura di Palermo, 1779-1865
Il quadro culturale, sociale e politico di Palermo tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento non appare favorevole alla formazione di una scuola di architettura e, più in generale, alla nascita dell’istituzione universitaria. La tentazione è quella di rappresentare la città isolata culturalmente, retriva ad ogni forma di rinnovamento, vessata dal malgoverno borbonico che controlla e reprime il libero pensiero dei pochi intellettuali sfuggiti all’esilio ed è ostile a qualunque iniziativa segnata da una seppur minima connotazione liberale. È la tipica visione storica, consolidata dall’abitudine nell’iterare luoghi comuni, sebbene non privi di fondamento, che vogliono la Sicilia et…
Criteri di allestimento e nuovi spazi espositivi
Entre moneo e memini. Arquitectura funeraria militar en el sureste de Sicilia.
Nel luglio del 1943 la costa sud-orientale della Sicilia fu teatro dello sbarco attuato dalle forze militari Alleate da cui prende avvio la liberazione dal nazi-fascismo dell’Italia e dell’Europa. Gli eventi bellici siciliani furono inevitabilmente piuttosto cruenti e videro un numero elevato di morti di soldati italiani, tedeschi e dei militari delle forze anglo-americane. Sin dagli anni Cinquanta del ’900, la Commonwealth War Grave Commission e la Volksbund, al fine di onorare i militari Alleati e tedeschi caduti in battaglia, avviarono la realizzazione di diversi cimiteri di guerra tra Agira, Catania, Siracusa e Motta Sant’Anastasia. I primi tre, progettati da Louis de Soissons, destinat…
Effigi di Milano
Non vi è dubbio che nelle modalità, nelle scelte compiute da un architetto per manifestare il proprio lavoro è possibile rintracciare le ragioni ontologiche del suo pensiero, della sua ricerca progettuale. Il volume Quadri per Milano. Prove di Architettura di Angelo Torricelli è, in tal senso, un esempio memorabile. Parafrasando il celebre aforisma di Karl Kraus, «in un vero ritratto si deve riconoscere quale pittore esso rappresenta», e traslitterandolo dall’arte pittorica a quella architettonica, potremmo affermare che in ogni ‘vera architettura’, se realmente radicata nella cultura e nella storia di un luogo, si dovrebbe poter identificare la città o l’idea di città raffigurata. Le archi…
Mediterraneo: mito, paisajes y arquitecturas silenciosas
Il Mediterraneo è certamente l’ambito geografico compiuto e definito che, più di ogni altro, ha visto nascere, sviluppare ed evolvere le civiltà in grado di segnare la storia dell’Uomo. Punto di confronto tra oriente ed occidente, l’identità e la riconoscibilità del mito mediterraneo sta proprio nella molteplicità e nelle diversità delle culture e dei popoli che nel “bacino” si affacciano. L’articolo individua alcuni degli aspetti attraverso i quali è possibile leggere l’influenza del mito mediterraneo nell’architettura contemporanea. Aspetti da intendersi quale monumentum nel senso del valore del monere, del ricordare l’inesauribile concettualizzazione del mythos la cui attualità sta propr…
Architetture di Culotta e Leone nel centro storico di Cefalù: piano, progetto e attuazione
Per gran parte del Novecento gli interventi architettonici nei contesti storici sono stati ricondotti entro i poli della conservazione e trasformazione. In Italia gli anni Ottanta hanno segnato una tappa decisiva nel percorso teorico, metodologico e operativo verso l’approccio richiesto dalle attuali e futuribili condizioni delle aree urbane di antico impianto: guidato da strategie a lungo termine; più responsabile; multiscalare e includente l’intera città contemporanea. L’esperienza di Culotta e Leone nel centro storico di Cefalù, pur costituendo un unicum per il loro ancoramento alla realtà sociale del luogo, fornisce un interessante esempio di continuità tra piano, progetto e attuaz…
Mito e archetipi
Dal mito emergono e si attualizzano degli archetipi, che sono delle forme costanti, delle possibilità di rappresentazioni; sono dei principi formali che sembrano prendere avvio da un mitico inizio genetico nel quale ogni evento e ogni fenomeno trae origine; forme da assumere come modello, unità di misura per ogni valutazione, termine di confronto assoluto. Parlare di archetipi originari, dunque di miti, serve a mettere in luce le pratiche analitiche e congetturali di senso archeologico. Proprio l’archeologia vede nel mito la proiezione collettiva, poetica, esagerata e affabulante di asciutte e incontrovertibili verità. Palermo, con i suoi simboli ed emblemi utilizzati come sineddoche, è spe…
Contesti, sistemi e centralità diffusa
Palermo è una città difficile da capire per le tante contraddizioni che la caratterizzano, per l’ossimoro che racchiude in sé, per le eterne, dicotomiche contrapposizioni delle diverse città comprese forzatamente in un unico corpo multiforme; quella misera e luttuosa dei suoi spazi più interni e interstiziali; quella che si sforza di manifestare la sua fragile bellezza attraverso testimonianze memorabili di una storia unica; quella laico-borghese i cui vaneggiamenti progressisti e riformatori ottocenteschi si sono infranti contro l’irriducibile eterna aspirazione urbana ad una voluttuosa immobilità storica; quella non scettica e indifferente nei confronti della modernità (di tutte le modern…
Didattica e percorsi progettuali
L’esperienza didattica progettuale è stata incentrata attorno ad alcune questioni proprie della metodologia d’insegnamento della disciplina, con specifico riferimento alla declaratoria del profilo della materia, che possono essere così sintetizzate: - incoraggiare gli studenti ad un uso divergente delle categorie di pensiero e degli schemi interpretativi dati, al fine di una migliore e cosciente comprensione delle modalità attuative, dei principi, delle regole di strutturazione e delle logiche organizzative che stanno alla base di un modo attuale del comporre in architettura; - offerta di letture interpretative di repertori progettuali, per mezzo della formazione di quadri comparativi defin…
Die Kammer der Erinnerung. Il cimitero di guerra germanico a Motta Sant’Anastasia di Diez Brandi
Unico in Sicilia e tra i pochi dell’Italia meridionale, il Cimitero di guerra germanico di Motta Sant’Anastasia, realizzato tra il 1960 e il settembre del 1965 per iniziativa dell’associazione nazionale Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge (VDK), è stato progettato dall’architetto tedesco Diez Brandi, allievo e assistente di Paul Schmitthenner (1884-1972), esponente emergente di quella parte tradizionalista dell’architettura tedesca del Novecento che strumentalmente è stata trascurata dalla storiografia contemporanea. L’idea progettuale di Brandi è quella di un grande recinto rettangolare (44 x 30 mt), dall’aspetto esteriore di un poderoso, invalicabile fortilizio, suddiviso in sei camer…
Regesto cronologico
Si tratta del regesto cronologico relativo alle vicende costruttive del Regio Arsenale di Palermo dalla data di concessione (29/10/1552) da parte del Monastero di San Martino delle Scale, del terreno facente parte del feudo Barca, limitrofo al complesso conventuale di Santa Maria della Consolazione e all’Arsenale, in favore di Berlinghiero Requiesenz, generale delle regie galere del Regno di Sicilia, alla data di acquisto, da parte della Regione Siciliana della parte superstite dell’Arsenale avviando, nel 2005, i lavori di restauro, curati dal servizio per i Beni architettonici della Soprintendenza conclusi nel marzo del 2008.
La valutazione della VQR per l’Area 08A: problematicità dei giudizi
Il tema che si intende affrontare riguarda, soprattutto, le ricadute delle diverse modalità e forme della valutazione Anvur nel lavoro di studiosi e di ricercatori. Se nessuno mette o potrà mettere in discussione la necessità che gli esiti del nostro operato nel campo della ricerca sia sottoposto a periodici esercizi di valutazione, al contrario, è giusto dibattere sui metodi utilizzati a tal fine. In particolare, è ormai acclarata la tendenza ad un certo condizionamento della valutazione bibliometrica su quella non bibliometrica. Un’influenza che non tiene conto di un dato di fondo: tra i due modi di valutazione vi è forse una contrapposizione, difficilmente appianabile, di natura epistemi…
L’anfiteatro romano dell’Urbe panormita tra paradigmi congetturali e possibili palingenesi
Come il sottotitolo del libro di Giuseppe Ferrarella (Persistenza delle forme nell'architettura della città) eloquentemente dimostra, l’indagine compiuta svela una precisa prospettiva epistemica che si focalizza su una singola parte della città, il quartiere della Loggia, il cui disvelamento di senso va a modificare il complesso del sapere del “tutto”. Una conoscenza basata principalmente sul processo cognitivo di natura abduttiva o ipotesi di retroduzione, trattandosi di una inferenza del terzo tipo. Un procedimento logico, quindi, analogo alla deduzione e all’induzione, ma che cerca di spiegare i fatti osservati inferendo la causa dall’effetto, aggiungendovi sempre dell’altro, divenendo a…
Analogismi, relazioni e nessi concettuali
Nell’osservare la mostra degli esiti didattici dei Laboratori di progettazione architettonica dei professori Renato Capozzi e Federica Visconti colpiscono alcuni aspetti che si ritiene possano essere assunti quali asserzioni concettuali e teoriche poste a fondamento dell’intero processo progettuale e della stessa idea di architettura ad esso sottointesa. Il ragionamento prende avvio dall’affermazione sulla “città archeologica” di Pompei come un giacimento di conoscenza architettonica e urbana. Gli esiti dei laboratori mostrano proprio questa straordinaria fertilità esercitata dalle vive testimonianze del mondo antico e la loro capacità di saper generare, ancora oggi, una reazione poetica. A…
Da palazzo a museo. From Palace to Museum
L'articolo indaga la storia passata e recente del palazzo Tarallo di Baida - Cottone d'Altamira a Palermo. Il palazzo fa parte di un tessuto edilizio piuttosto compatto che sorge a ridosso delle mura di Sant’Agata, nella propaggine meridionale del centro storico di Palermo. In breve palazzo Tarallo assume il valore di simbolo distintivo di quell’aristocrazia di provincia trasferitasi nella capitale in cerca di affermazione sociale, il palazzo suggella il processo di rifondazione urbana che investe l’Albergheria tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. La sua compattezza volumetrica crea un imponente senso di opposizione rispetto al minuto tessuto edilizio limitrofo costituito s…
Spazi pubblici in piccoli centri. Un progetto per Lascari
L’intervento di riqualificazione della piazza Aldo Moro a Lascari, piccolo centro urbano delle Madonie, in provincia di Palermo, pone l’obiettivo di ristabilire trame relazionali tra suolo ed edificato in uno scenario urbano complesso ed eterogeneo, dominato dalla presenza del novecentesco edificio comunale, sorto dalla trasformazione di un antico oratorio del XVIII secolo. Il progetto si fonda, essenzialmente, sul ridisegno degli spazi aperti di relazione, realizzati mediante lo studio di percorsi funzionali e l’utilizzo di materiali legati alla tradizione costruttiva dei luoghi, ricercando di contemperare qualità architettonica e sostenibilità ambientale. Geometrie, campiture e tessiture …
I BBPR a Palermo tra innesti di modelli esogeni e influenze endogene
Se vi è qualcosa di profondamente e visceralmente connaturato alla stessa dimensione esistenziale della città di Palermo, sin dalle sue molteplici e stratificate origini fenicio-puniche, questo è certamente il concetto di ‘innesto’. Ed in analogia con l’innesto agrario, cioè con la pratica del far concrescere in una pianta esistente una parte di un altro vegetale, al fine di rafforzare il primo soggetto ma modificandolo verso un genere diverso da quello iniziale, l’intera storia millenaria della città potrà essere riguardata come il frutto di continui, ciclici introduzioni di modelli architettonici e urbani esogeni, declinati rispetto alle contingenze culturali autoctone dei diversi esempi …
La stereotomia nella cattedra di Architettura statica di Carlo Giachery
La scuola di architettura di Palermo, sin dalla sua fondazione nel 1779, con la creazione della cattedra di Architettura civile affidata a Giuseppe Venanzio Marvuglia, era divenuta inevitabilmente il luogo di verifica e talvolta di esplorazione dei temi legati alla pratica professionale e, quindi, all’arte del costruire. Giachery, Professore di Architettura statica e civile dal 1837 al 1865, è il primo ad avvertire, da docente, la crisi profonda del sistema didattico della scuola di architettura di Palermo isterilita dalla ricerca di astratte idealità neoclassiche e straniatasi dal processo evolutivo della cultura architettonica europea dopo la morte dei “maestri” Marviglia e Gentile. Secon…
"Aliquid stat pro aliquo”. Per una nuova eidos urbana
Il contributo affronta, alla luce dei mutamenti epocali di cui occorre prendere consapevolezza, il tema della crisi della città dei flussi e del modello insediativo denso attraverso la riscoperta del rapporto tra architettura, città e natura fondato sulla dimensione fisica e trascendente dei luoghi, nel senso della nozione kantiana di Stimmung. Una nozione sussunta nell’ambito di una più ampia condizione di tonalità emotiva che impregna il paesaggio urbano inteso quale finalità principale dell’architettura; ovvero l’ambito privilegiato della riflessione teorica, della ricerca della poíesis, recepita come actio transiens, e della práxis, compresa quale processo operativo che trova il senso d…
“E venne un barbaro …”. Giuseppe Samonà e la ricerca impaziente
Scrive Giuseppe Semerani: «nel 1936 un barbaro viene a Venezia: Giuseppe Samonà. Un ingegnere, un aristocratico siciliano, un provinciale». Ma proprio quel barbaro, aristocratico e provinciale seppe in breve tempo, cito sempre Semerani, «diventare imperatore»; capace di scardinare il conservatorismo culturale della scuola di Architettura lagunare proiettandola in una dimensione nuova, di vera e propria rifondazione che la trasformerà in una delle migliori scuole in Italia e in Europa. Naturalmente Samonà era “barbaro” e “provinciale” in una misura che è esclusivamente simbolica o, per meglio dire, ideologica, di chi è capace, in una fase di transizione culturale epocale, di saper offrire nu…
Molte Palermo. Temi
Nel tema delle incompiute idee di città possibili si riconoscerà il paradigma connotativo dello stesso divenire di Palermo, lungo un percorso millenario di processi di trasformazione nessuno dei quali portato a compimento, in virtù di quel valore distintivo di exemplum che non necessita di ulteriori e conclusive dimostrazioni. Il corso della storia, del resto, ha imposto a Palermo il ciclico riproporsi di destini interrotti. Tale si rilevò l’invenzione della città capitale, quella della “quadratura geometrica e della croce di strade” sovrimpressa a quella archetipica e fondativa della Pan-ormos scambiatrice. E l’incompiutezza sarà il tratto distintivo della città dei rettifili stradali otto…
Sub specie æternitatis: the role of the ruin and the ancient in the process of architectural renewal between metamorphosis and resurgence
Composing new works of architecture inspired by vestiges from antiquity or archaeology. The reflections and the case study which will be proposed, pertaining to a recent design experiment for the archaeological area and Antiquarium of Tyndaris, are dedicated to this theme. Over and above any charm exerted by such places, by landscapes in which the ruins appear identical in substance and which sometimes manifest themselves as “sub specie æternitatis”, there are reasons linked to the very profession of architect and to the gashes in the crucible of controversies around the role of history in its contentious relationship with architectural design. That apart, the aporias revealed by Michel Fou…
L'architettura e la sostanza delle cose
Il libro Architettura in Capitanata. Opere e progetti (Il Poligrafo, 2014) curato da Chiara Baglione - con saggi di Federico Bucci, Luisa Ferro, Margherita Petranzan, Sara Protasoni, Sara Riboldi e della stessa Baglione - è un'intensa narrazione dell'esperienza progettuale di Angelo Torricelli praticata in quella parte settentrionale della Puglia chiamata, appunto, Capitanata. In particolare, cinque delle sette opere trattate "si compongono entro un piano unitario, fondato sul progetto urbano che costituisce l'esito di studi condotti nell'elaborazione del nuovo Piano Regolatore di Cerignola, adottato dal Consiglio Comunale nel 1999 e approvato nel 2004 dalla Regione Puglia". Gli altri due p…
Palermo tra Ottocento e Novecento. La città entro le mura
Immagini fotografiche e attente ricostruzioni storiche fanno di questa pubblicazione un momento di conoscenza specifico della città tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Queste immagini sono tratte dalla Collezione di Enrico Di Benedetto, conservata presso la Biblioteca Comunale di Palermo, costituita da oltre 30.000 illustrazioni di varia natura raccolte in sessantadue volumi. L’indagine conoscitiva compiuta sul vasto repertorio di fotografie ha per finalità la comprensione del valore fisico della città, penetrando nel significato espresso dagli spazi urbani rappresentati, secondo quanto risulta dalla decodificazione delle immagini che hanno il compito di fornirci un sus…
Antologia dell'Architettura moderna in Sicilia
Lo studio mira ad individuare una metodologia di approccio agli esiti della cultura architettonica moderna in Sicilia attraverso l’analisi dei suoi processi di formazione. L’approccio generale, privo di ansietà totalizzanti e di pregiudizi ideologici, ha consentito di riconoscere il corpus dell’architettura moderna isolana quale entità molteplice, ricchissima di articolazioni, ma ben individuabile per il riscontro di connotazioni identitarie. Il ricorso a letture analitiche comparate, nel determinare dei confronti ravvicinati tra aree della stessa regione e con altre realtà culturali nazionali, su una lunga durata temporale, è apparso metodologicamente adatto alla esplorazione di temi vasti…
Peripheral Centralities: An Integrated Approach
Un profondo cambiamento caratterizza a livello globale gli insediamenti urbani: ciò può essere osservato attraverso le relazioni tra centro e periferie. Le aree periferiche sono il banco dove il futuro delle città può essere opportunamente messo alla prova, in cui è possibile prefigurare la futura qualità della vita di individui e comunità. Sicurezza, sostenibilità, benessere che potranno essere raggiunti nelle aree periferiche saranno più rilevanti in termini quantitativi; invece il senso di identificazione e appartenenza, più forte nelle aree centrali, è debole o assente nelle periferie. Occorre puntare quindi a una sorta di centralità diffusa, applicando un approccio integrato, che si ad…
Archetipolatria e summa iconologica
Simboli ed attributi intesi quali vulgata iconografica delle virtù della città di Palermo, posti a corredo del suo nume tutelare, secondo il distico strofico epigrafico del gruppo scultoreo del Marabitti, nella mitopoietica Flora Julia, assurgono, insieme ai loro significati opposti, a chiave di interpretazione ermeneutica dell'opera di Enzo Venezia. L’applicazione di attente e ricercate strutture compositive, e l'abilità (da architetto) di "architetturare" la visione e, soprattutto, la rappresentazione delle cose, genera la cura per l'insieme e per il particolare verboso e magniloquente, in grado di divenire sostanza principale e tema conduttore di ogni struttura narrativa; un registro est…
L'architettura
Esso costituisce, di fatto, un vero e proprio punto di riferimento per l’intera cultura scientifica e illuminista di Palermo e dell’intera Isola. L’indagine su tale “presenza” svela una fitta trama di accadimenti, ricca di coincidenze, che ci aiuta a comprendere meglio il clima culturale di quegli anni. Sono abbastanza note le vicende che legano, direttamente o indirettamente, l’Orto Botanico a Giuseppe Venanzio Marvuglia, a Carlo Giachery e a Giovan Battista Filippo Basile, meno note quelle riguardanti docenti come Domenico Marabitti, Cristoforo Cavallaro e Antonino Gentile o architetti come Salvatore Attinelli, Pietro Trombetta e Domenico Cavallari Spadafora. Léon Dufourny e Vincenzo Tine…
L’Arsenale di Palermo: vicende costruttive e progetti di riforma
Esistono architetture le cui travagliate vicissitudini, se comprese in rapporto con la storia della città cui appartengono, finiscono per far assumere, alle stesse architetture, un ruolo emblematico e simbolico. Palermo, come e più di ogni altra città, si è alimentata per millenni di simboli spesso antitetici. La sua principale attitudine sembra essere stata, nel corso di una lunga storia edificatrice, una disseminazione di architetture o di fatti urbani in cui rispecchiarsi, quali vere e proprie sineddoche, parti rappresentative del tutto. Sembrerebbe quasi che Palermo ritragga se stessa, con le sue molteplici contraddizioni, in molte delle architetture che più la rappresentano e ne riprod…
L'Italia sul mare
Il decimo numero monografico della rivista internazionale Proyecto + Ciudad, della Universiade Politécnica de Cartagena, dedicato a "L'Italia sul mare", pone a confronto gli articoli di docenti universitari italiani, provenienti dalle Scuole di architettura di Palermo, Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Siracusa e Venezia. Tra i temi affrontati si segnalano: Mediterraneo: mito, paesaggi e architetture silenti; Il canto del mare, il canto dell’architettura; Il mare e la città. Cefalù e Il Parco delle mura megalitiche di Pasquale Culotta, Giuseppe Leone e Tania Culotta; La “terra di mezzo” tra Siracusa e Augusta. Dalle poleis greche alla città lineare; Le “nostre” distanze. Il difficile…
Ampliamento del Cimitero della frazione di Grisì a Monreale. Allestimenti espositivi permanenti nella chiesa di San Gaetano e nella Biblioteca dell'Abbazia di San Martino delle Scale
Il progetto di ampliamento del cimitero di Grisì, nel Comune di Monreale, oltre a soddisfare le richieste funzionali implicite nel tema progettuale, ha il fine di riproporre quel rapporto solidale che si riscontra tra i manufatti storici, presenti in questo territorio, e il paesaggio agricolo. Nel nuovo cimitero trovano posto un campo d’inumazione e diversi colombari per la tumulazione che assumono diverse configurazioni architettoniche. Lungo il recinto murario, si interseca il volume cubico dell’ossario e si dispone una lunga fascia di servizi. I segni linguistici sono organizzati in modo da creare situazioni di regolarità e di misurata ed elegante compostezza, con sistemi di proporzioni …
La valutazione della ricerca non bibliometrica
Le incongruenze tra gli attuali processi di valutazione della ricerca per le aree non bibliometriche e i parametri che regolano, per esempio, l’accesso e la partecipazione ai collegi di Dottorato o alle commissioni nazionali di vario genere, rendono necessario un momento di riflessione comune e condiviso. In tal senso i contributi del volume mirano, attraverso il raffronto tra le diverse anime della ricerca non bibliometrica, a presentare le peculiarità di aree di studio che rischiano di essere valutate con criteri inappropriati e inidonei a costituire un quadro qualitativo adeguato alle differenti tipologie di ricerca sviluppate nell'Ateneo di Palermo e, più in generale, per la ricerca nel…
TRANSIZIONE DIGITALE E CONTINUITA' ANALOGICA
L'intervista è incentrata su quindici domande relative alle dinamiche del processo ideativo della progettazione architettonica in rapporto alla pratica del disegno manuale o digitale. In particolare si pone l'accento su un concetto di architettura segnato da una distanza siderale rispetto a coloro che vivono della infatuazione per il mondo dei software del disegno digitale e cercano di riprodurre nei propri edifici (in questo caso è difficile applicare il sostantivo qualificativo architettura) qualcosa che evochi le mutazioni di immagini che si formano sullo schermo di un computer. Distanza avvertibile anche rispetto ai nuovi profeti del BIM e a tutti quei innovativi metodi digitali atti al…