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Antonella Armetta
La volta della cappella dell'Immacolata nella chiesa di San Pietro (Modica)
Fra le volte in pietra realizzate in Sicilia in età moderna, un caso singolare è quello della cappella dell’Immacolata nella chiesa di San Pietro a Modica, del XVII secolo. Si tratta di una volta a padiglione in pietra a vista, a pianta quadrata, i cui conci lapidei presentano delle particolari lavorazioni, che, assemblate, formano un disegno geometrico. Questa particolare tecnica ad incastro evoca i disegni di certi cassettoni lignei che si trovano in alcuni trattati cinquecenteschi, come nel Libro Quarto di Serlio
Il portale della chiesa di San Michele Arcangelo (Scicli)
Costruita fra gli anni quaranta e la fine degli anni cinquanta del Settecento, in luogo della precedente fabbrica distrutta dal terremoto del 1693, la chiesa di San Michele Arcangelo, sul corso principale di Scicli, s’incunea tra il settecentesco palazzo Spadaro e il più recente palazzo Bonelli, in un’integrazione ben riuscita tra architettura e contesto urbano, che sfrutta al meglio l’esiguo spazio a disposizione.
Il Belice prima e dopo il 1968 attraverso le iconografie
Il saggio presenta come l' intero territorio della valle del Belice abbia cambiato identità dopo il terremoto del 1968. Attraverso le iconografie (fotografie, disegni) di architetture esistite e poi distrutte. The 1968 earthquake in western Sicily is a break point in the history of a territory rich and layered. The journalism has mainly dealt with the case Gibellina, but in reality is the entire geographical area to have changed relationships and vocations. The iconography and photographs can witness the difference that occurred within a few years. In fact, the contemporary architecture linked to the reconstruction is only one of the parameters suitable to interpret mutations identity of pl…
I ponti in Sicilia fra XVIII e XIX secolo attraverso la rappresentazione inconografica
Il contributo presenta i primi esiti di una più ampia indagine sui ponti siciliani, finalizzato alla inventariazione dei materiali iconografici relativi alle strutture realizzate o progettate e mai costruite in Sicilia fra XVIII e XIX secolo. I disegni di architettura conservati negli archivi pubblici isolani consentono di verificare conoscenze, tecniche e prerogative dei professionisti chiamati a realizzare o a ristrutturare i ponti. L’intervento prende le mosse dalla celebre incisione del ponte sul fiume Milicia (1729) dell’architetto Ferdinando Fuga, oggetto di una lunga contesa, fino alle sperimentazioni con materiali innovativi e tecniche d’importazione attuate alla metà del XIX secolo…
The reason for a project that was never performed: Alvar Aalto and the residential complex in Pavia (1966-68)
This paper aims to analyze the characteristics of the project for the residential complex "Patrizia" in Pavia by Alvar Aalto (1966-1968). Although not realized, for political and economic reasons, the project offers an interesting example of urban planning in an “organic key”. In particular, this paper aims to contextualize the project of Aalto in the broader context of the residential building in Italy after World War II, when the problems of reconstruction and "home" are the heart of the debate on architecture. The project, in fact, takes place in the years immediately following the experiments of the social housing plan INA CASA (1949-63), which - with differences in design and architect…
La ricostruzione dell'abside in alcuni esempi della seconda metà del XVI secolo a Palermo
Il contributo ha l’obiettivo di studiare alcuni casi di ricostruzione dell’abside eseguiti in edifici chiesastici palermitani nella seconda metà del XVI secolo. Si tratta delle chiese di San Sebastiano, San Francesco d’Assisi e San Martino delle Scale (all’interno dell’omonima abbazia), in cui, nella seconda metà del Cinquecento, per motivi liturgici, l’abside originaria viene “trasformata”, in un’abside “piatta”, al fine di potervi inserire il Coro ligneo. Il nuovo posizionamento del Coro, in conseguenza della Riforma tridentina - problematica centrale nell’Europa di età moderna – suscita, anche in questi casi palermitani, dibattiti e controversie. Il cambiamento della forma dell’abside de…
I ponti in Sicilia fra tradizione e innovazione (XVIII-XIX secolo)
italiano In una regione geograficamente e idrograficamente complessa come la Sicilia il problema di costruire percorsi celeri - e dunque di realizzare ponti - è sempre stato attuale. Le difficoltà dei collegamenti interni spiegano, e in parte giustificano, la percezione che abbiamo oggi della Sicilia, come una realtà costituita da comprensori urbani frammentati ed eterogenei. Gli ostacoli naturali e la geografia hanno disegnato infatti una Sicilia plurale. Nell’Ottocento questa situazione costituiva un limite da infrangere; la borghesia imprenditoriale pretendeva maggiore integrazione, una piazza più ampia di mercato e l’esercizio di un dominio simbolico sullo spazio e sul tempo. I ponti, c…
La cittadella universitaria di Palermo. I piani possibili e le architetture non realizzate
il saggio presenta una serie di piani e di progetti per le architetture universitarie di parco d'OrléAns a Palermo mai realizzate.
I ponti in Sicilia (XVIII-XIX secolo) fra tradizione e innovazione
Due relazioni di Andrea Gigante per ponti ad arcate in pietra in Sicilia (1776)
Due relazioni dell’architetto trapanese Andrea Gigante (1731-1787) conservate presso l’Archivio di Stato di Palermo, nell’archivio Trabia, consentono di decifrare le modalità e la terminologia con cui un tecnico del XVIII secolo individuasse i rischi più comuni e le cause dei crolli dei ponti ad arcate in pietra e le soluzioni proposte per recuperare o sostituire le strutture esistenti. Questa consistente parte di attività di Andrea Gigante non è ancora stata indagata. I crolli dei ponti, da quanto si può arguire, sono legati alle improvvise piene e al cedimento dei piloni o delle spalle. Questi elementi sono strettamente connessi alla qualità delle fondazioni e alla spinta delle arcate, ch…
1949-1963. L’INA CASA NELLA RICOSTRUZIONE ITALIANA IL CASO PALERMO
I padiglioni della Facoltà di Agraria di Palermo
Il contributo analizza i progetti per i padiglioni della Facoltà di Agraria di Palermo, all'interno del Parco d'Orléans, valutandone i rapporti con il contesto e le caratteristiche più specificatamente architettoniche.
La città universitaria di Palermo e le connessioni con il parco d'Orléans
L'articolo percorre brevemente la storia della genesi della città universitaria di Palermo, costruita, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, sulla particolare preesistenza dell'ottocentesco parco d'Orléans.
L'ultima frontiera della sterotomia. Note su alcuni trattati del primo Ottocento sui ponti obliqui.
l'articolo indaga le caratteristiche e l'apporto dei trattati di stereotomia del primo Ottocento al dibattito sulla costruzione dei ponti in pietra.
Alcune osservazioni su Riolo e i suoi disegni
Tommaso Riolo, nacque a Palermo nel 1815 da una famiglia di artisti. Nipote del più famoso pittore Vincenzo (Palermo 1772-1837), il suo apprendistato si svolse proprio presso lo zio paterno, nella città natale. I suoi lavori furono esposti fin dagli esordi della sua carriera nei cataloghi delle Esposizioni di Belle Arti tenutesi a Palermo dal 1841 al 1875 . Sebbene le vedute del pittore riguardino prevelentemente luoghi e architetture palermitane, alcune rappresentano altre località siciliane. Del consistente corpus di più di settanta fra disegni, acquerelli e litografie, custoditi presso il Gabinetto di Disegni e Stampe della Galleria regionale della Sicilia di palazzo Abatellis, nove, dat…
Ponti in Sicilia fra Sette o Ottocento. Il modello dell'acquedotto romano
Nella seconda metà del XIX secolo in Sicilia furono costruiti diversi ponti. Essi riprendevano ancora il modello degli antichi acquedotti romani, modello rilanciato nell'isola, negli anni Settanta del XVIII secolo, da Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, che costruì un grandioso ponte acquedotto nel feudo di Aragona, presso Catania. Fin dal tado Settecento e nel corso del XIX infatti questo modello fu riattualizzato e si diffuse in tutta Europa attraverso numerosi trattati specialistici, portando alla realizzazione di strutture similari, con diversi ordini di arcate a tutto sesto. In the second half of 19th century some bridges were built in Sicily. They still raised the model o…
Arcos, apoyos y "capialzati" sicilianos en el Architetto Pratico de Giovanni Amico (1750)
Nel 1750 l’architetto Giovanni Amico (Trapani 1684-1754) pubblicava il secondo volume de L’architetto pratico, in cui metteva a punto le sue conoscenze teoriche e quelle acquisite in cantiere. Tra i vari temi affrontati, due capitoli riccamente illustrati sono dedicati in particolare ai problemi della costruzione geometrica degli archi e al dimensionamento geometrico degli appoggi in relazione alla luce e alla forma dell’arco stesso. Il contributo intende riflettere sugli argomenti e le modalità che l'architetto siciliano espone, in relazione alle consuetudini costruttive in Sicilia e agli eventuali debiti con la trattatistica precedente. L’indagine mirerà infatti a comprendere quali siano …
La scala di Carlo Giachery nel palazzo dei Ministeri a Palermo. Geometria ed esecuzione
La scala progettata da Carlo Giachery per il palazzo dei Ministeri di Palermo costituisce un prezioso esempio di stereotomia ottocentesca, mostrando una brillante personalizzazione dell'autore di scale in uso in ambiente francese e divulgate attraverso la trattatistica sulla costruzione in pietra.
La «grandiosa opera»: il ponte Vecchio di Ragusa (1812-1844).La storia e le rappresentazioni.
L'articolo ricostruisce la storia del ponte dei Cappuccini di Ragusa, attraverso nuove acquisizioni documentarie e iconografie inedite.
Architetture universitarie del XX secolo e loro modelli di riferimento.
La ricerca si occupa delle architetture universitarie, tema su cui si sono confrontati molti maestri del Novecento e sul quale ancora oggi s’indaga. Le sedi universitarie sono nizialmente legate alle istituzioni ecclesiastiche, e dunque a tipologie claustrali, adatte al raccoglimento e lontane dal tumulto della vita urbana. In Gran Bretagna la tipologia utilizzata è quella dei colleges, basati sulla forma architettonica del quadrangle. Da una destrutturazione dei colleges negli Stati Uniti nasce a metà Ottocento il campus, mentre di origine mitteleuropea è il complesso universitario. Questi modelli, che si sono diffusi in tutto il mondo nell’arco del Novecento, sono legati inscindibilmente …
La chiesa dell'Addolorata (Ragusa)
Esempio unico nell’area iblea, con il suo impianto planimetrico originale e alcune soluzioni stereotomiche “moderne” , la chiesa dell’Addolorata, costruita alla fine del 1799, ha posto numerosi quesiti sulla sua attribuzione, che solo recentemente hanno trovato plausibili risposte.
Il perlato di Sicilia. Una pietra per l'architettura del Novecento.
l'articolo indaga l'utilizzo e la diffusione del perlato di Sicilia in architettura a partire dai primi decenni del Novecento a oggi.
Prove di bellezza economica. I canoni estetici dell'INA CASA.
Con il suo sistema di norme, anche di carattere linguistico-formale, l'Ina Casa ha determinato il formarsi di un'estetica dell'edilizia sociale nell'Italia del secondo dopoguerra
Le volte dell'atrio del palazzo senatorio di Siracusa
Nel palazzo senatorio di Siracusa (XVIII secolo), in cui le velleità di magnificenza si manifestano attraverso citazioni di portali e finestre di architetture cinquecentesche romane, le volte dell’atrio costituiscono un’ulteriore elemento di pregio. Si tratta di due crociere “nude”, cioè senza i costoloni, a base quadrata, divise da un arco a pieno centro, e di una rettangolare, più piccola, realizzate negli anni trenta del Settecento, che coprono il vano di ingresso al palazzo.
Una ricetta insipida per il tonno dei Florio
l'articolo descrive gli interventi di restauro e musealizzazione effettuati nella Tonnara dei Florio a Favignana
Recensione del volume:M. R. Nobile e E. Garofalo (a cura di), Gli ultimi indipendenti. Architetti del Gotico nel Mediterraneo tra XV e XVI secolo,Caracol, Palermo 2007.
esperienza di rete nell'Ateneo palermitano
Ponti di Sicilia (XVI-XIX secolo). Catalogo della mostra
Ad essere esposti sono stati disegni, incisioni, libri, modelli e documenti archivistici, molti dei quali presentati al pubblico per la prima volta, provenienti da archivi, biblioteche, nonché collezioni pubbliche e private, con l'intento di provare a "ricostruire", attraverso le carte le immagini, la storia complessa e stratificata dei ponti siciliani, interpretandone le vicende progettuali e costruttive anche in relazione al più ampio dibattito che ha animato il mondo scientifico europeo, in particolar modo tra XVII e XIX secolo.