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AUTHOR
Elisabetta Di Stefano
Bello e Idea nell’estetica del Seicento
The Beautiful and The Idea in 17th-Century Aesthetics In his renowned lecture on the Idea, which he delivered at the Academy of Saint Luke in 1664, Giovan Pietro Bellori asserts the superiority of ideal beauty against the slavish imitation of reality and the unbridled freedom of the imagination. However, an equally important, albeit lesser known, contributor to the formulation of this classicist aesthetic theory is Giovan Battista Agucchi, author of a Treatise on Painting that appeared in fragmentary form in 1646. In this work, Agucchi identifes beauty as the truest and highest aim of painting; he attributes to the artist the power to contemplate the Idea, and confers a profound cognitive v…
Estetiche dell’ornamento
Nell’architettura, tra la fine del secondo e l’inizio del terzo millennio, si assiste al crollo di quei principi di firmitas, utilitas e venustas che, da Vitruvio in poi, erano stati alla base dell’arte dell’edificare; ai valori del peso, della struttura, dell’ornamento subentrano altre categorie estetiche: l’immaterialità, la multimedialità, la sensorialità. Pertanto non si può più parlare di ornamento secondo le chiavi di lettura tradizionali, quali ad esempio la dialettica struttura/decorazione o utile/superfluo, ma è preferibile ricorrere ad un linguaggio metaforico che, gravitando nell’ambito semantico del “corpo”, della “veste”, del “trucco” e della “maschera”, coinvolge spesso la pol…
Designing Atmospheres. The Role of Aesthetics in the Requalification of Space
The ecological movements of the seventies gave environmental questions the role of key issues in the artistic, architectural and philosophical debate. However, these questions have been mainly dealt with an ecological and scientific approach. It was seldom noticed that both natural and built spaces can be above all conceived of as felt spaces and, furthermore, that their aesthetic qualities are as important as toxicological factors. Although it focussed on the environmental protection and on the harmonious integration of built-up and natural areas, the architectural reflection considers beauty a subordinate factor rather than a prime concern. Although during the recent years it has come bac…
La facciata e la soglia. L’estetica dell’architettura tra pubblico e privato
In questo lavoro si prendono in esame alcuni elementi architettonici, quali la facciata, la porta, la finestra, il vestibolo che, costituendo un "limen", una sorta di sacro confine tra pubblico e privato, rivestono un’importante funzione simbolica e aprono interessanti prospettive d'indagine sull’evoluzione della teoria architettonica dal Rinascimento all’età contemporanea. In modo particolare ci si sofferma sul pensiero di Leon Battista Alberti che, nel "De re aedificatoria", riflette molto sul valore estetico e simbolico dei luoghi di transizione; egli sente fortemente il ruolo della facciata come "limen" tra pubblico e privato; non a caso nelle facciate di San Francesco a Rimini e Sant’A…
Oggetti quotidiani ed estetica dell’abitare. Riflessioni sul design anni ’50 e ’60 in Italia
Il saggio prende in considerazione alcuni oggetti presentati alla mostra Design! Oggetti, processi, esperienze, di cui il volume costituisce il catalogo, per dimostrare come oggetti, suppellettili e accessori costituiscono un indizio delle abitudini di chi abita la casa, testimonianza di memorie e affetti, espressione di un’identità. Di conseguenza, gli oggetti, intesi in senso etico-estetico e antropologico, assurgono a chiave euristica per ripensare, in termini non cumulativi ma relazionali, i modi in cui viene elaborata l’estetica dell’abitare.
La voce del corpo: Madam Orlan e la soma-estetica
Oggi la società dello spettacolo ha ridato nuova centralità al corpo e alla sua bellezza. Ciò trova riscontro non solo nei modelli imposti dagli schermi televisivi, ma anche dalla maggiore attenzione che le donne prestano al proprio corpo, ricorrendo sempre più spesso alla chirurgia estetica. Questo intervento, a partire dalle teorie del filosofo americano Richard Shusterman, fondatore della somaestetica, vuole indagare la centralità del corpo nella riflessione estetica contemporanea, prendendo spunto da una famosa artista francese della seconda metà del Novecento: Madame Orlan. Questa artista, che ha operato nell’ambito della Body Art, ha sottoposto a dura critica il modello occidentale di…
ProTesi. Materiali di design
Il lavoro presenta l'iniziativa editoriale dall'omonimo titolo: Protesi Materiali di Design
Leon Battista Alberti e l’ “idea” della bellezza
Attraverso un esame dei testi albertiani in cui compare il concetto di idea si dimostra che Alberti stravolge l’originario valore trascendente di questa nozione per farne il fondamento razionale della bellezza. Infatti il concetto di artista come “alter deus” svolge nel De pictura un ruolo parallelo a quello dell’“artista-scienziato”, dato che Alberti condanna chi, dimentico delle regole, confida solo sul proprio ingegno e su un’astratta idea di bellezza.
Contro il dominio dell’Arte. L’estetica quotidiana dei Futuristi
Uno degli aspetti più significativi del Futurismo è la violenta ribellione contro l’arte aulica del passato. Tale polemica si traduce nella proclamazione di una nuova estetica incentrata sul corpo in movimento e sulle sue relazioni polisensoriali con l’ambiente circostante. Per mettere a fuoco questa prospettiva estetica si prenderanno in considerazione le cosiddette “ambientazioni futuriste”. Esse segnano il momento cruciale in cui la creatività futurista si allarga dall’arte allo spazio quotidiano sia pubblico sia privato, sia domestico sia urbano. Inoltre le ambientazioni attestano il ruolo pionieristico che i futuristi hanno avuto nell’ avviare una riflessione sullo spazio vissuto che m…
Leon Battista Alberti e il "doctus artifex"
Attraverso l’esame della nozione di “artista dotto” - tracciata dallo stesso Alberti nel De pictura – si avvia un’indagine sui destinatari dei trattati albertiani relativi alle arti figurative. Infatti il lettore di Alberti non è più l’artigiano che nel manuale cerca regole operative, ma è un personaggio più colto che deve avere competenze in ambiti differenti (dal latino alla musica, dalla matematica alla retorica). Probabilmente i veri destinatari si potrebbero individuare tra i dotti uditori delle corti signorili, a cui l’umanista aveva già rivolto altre opere (il Philodoxeos, il De equo animante, il Teogenio, i Ludi Matematici). Pertanto un nuovo tipo di lettore si affaccia nel panorama…
Living Forms (of Art). Edoardo Kac's Transgenic Art between Ethics and Aesthetics
Nel corso del Novecento si è assistito ad un intenso sviluppo della fisica e della biologia, grazie all’ausilio di nuovi strumenti tecnologici che hanno ampliato l’orizzonte della ricerca. Le sperimentazioni su organismi geneticamente modificati (come la famosa clonazione della pecora Dolly) hanno spesso generato scalpore, turbando le coscienze. Tali interventi sono tollerati in quei settori come la medicina in cui possono portare benefici all’esistenza dell’uomo, mentre suscitano inquietudine e perplessità in campo artistico dove l’intervento sulle forme viventi, non trovando giustificazione sul principio di utilità, sembra sfociare nel futile edonismo. Tenendo presente il dibattito avviat…
Introduzione
Il prologo al De re aedificatoria (di cui si propone una nuova traduzione con testo latino a fronte) presenta i concetti fondamentali dell’estetica architettonica di Leon Battista Alberti: il nuovo ruolo dell’architetto; l’importanza del disegno come operazione mentale; l’analogia dell’edificio con l’organismo vivente; il significato della bellezza intesa sia come valore estetico, in relazione all’ordine armonico della natura, sia come criterio etico-sociale, volto a regolare l’appropriatezza degli ornamenti rispetto alle varie tipologie costruttive. Questi temi, peraltro ampiamente commentati nell’introduzione anche attraverso opportune citazioni dai vari libri del trattato, mostrano l’eme…
Alberto G. Cassani, L’Occhio alato. Migrazioni di un simbolo
Con L’occhio alato. Migrazioni di un simbolo, Alberto Giorgio Cassani torna a interrogarsi sull’emblema albertiano, portando a maturo compimento una riflessione iniziata nel 1994. Sebbene i saggi che costituiscono i vari capitoli del libro siano apparsi nel corso di questo ventennio in altre sedi editoriali, la loro rielaborazione e convergenza in un unico volume consente un gioco di rimandi e una prospettiva di lettura a 360 gradi che pone tali studi sotto una luce nuova. Ne emerge da un lato una ricca messa a fuoco sul valore filosofico e simbolico dell’occhio alato, dall’altro un’interessante indagine sulla vitalità di questa immagine che, ancora oggi, riappare sorprendentemente in insol…
Food: Ordinary Practice or Extraordinary Experience?
Food and the practice of cooking hold a privileged place in contemporary aesthetics, as attested by the extensive literature that has been devoted to this topic. Food has been addressed in both Anglo-American and European studies from multiple points of view, including a cognitivist, pragmatist, phenomenological, everyday and somaesthetic perspective. In this essay I will try to identify a path that allows us to hold together these readings through the ordinary-extraordinary dichotomy. First, I shall analyze food through the lens of the extraordinary, taking into consideration some examples in which food is presented as a true work of art in museums or as an exceptional experience in increa…
Antinomie del classico? Borselli, Bernini e Winckelmann
Nel Seicento si può cogliere una netta divergenza tra gli ideali estetici, propugnati dagli organi ufficiali, e la pratica scultorea che ha riscontro nel gusto del pubblico e della committenza. I primi trovano espressione nelle Osservazioni sulla scoltura antica di Orfeo Boselli, la seconda ha uno straordinario interprete in Gian Lorenzo Bernini, il quale, però non ha lasciato testimonianza autografa delle sue convinzioni estetiche. Tuttavia grazie alle fonti indirette e all’esempio delle sue opere, è possibile mettere a confronto le due differenti teorie: la classica di Boselli e la barocca di Bernini, per evidenziare punti di contatto e divergenze e per mettere a fuoco le antinomie dell’i…
The Rhythm of Time in Everyday Aesthetics
Anglo-American research on aesthetics as well as that being carried out in continental Europe are increasingly interested in the topics pertaining to everyday life. However, the label “Everyday Aesthetics” apparently conveys a surprising oxymoron. After exploring the relation between Everyday and Philosophy, I shall analyse the principal theories on Everyday Aesthetics. Then, by means of anthropological interpretative tools, such as those offered by Henri Lefebvre, I will bring to the fore the concept of rhythm, as what can shed light on the fundamental value of daily life and its cyclical alternation of ordinary and extraordinary moments. According to Lefebvre, there’s no rhythm without re…
Art in the streets. Artification strategies for public space
My essay focuses on the notion of artification, recently emerged in the philosophical and artistic debate. Some case studies show that “public wall paintings” work as an artifying strategy of public space both at a superficial and at a deep level. As regard to the first, a mere decorative effect is produced; while the second, by launching projects which require the coordination of several professional skills and social actors, produces a more radical transformation. The latter notion of artification is more significant than the former because it better expresses the educational value of art and its ability to produce improvement not only of urban areas – made aesthetically more enjoyable – …
Form follows Function? Misunderstanding and Value of a Sullivan’s Concept
L’attuale dibattito nel campo dell’architettura e del design ha riportato in auge la relazione tra forma e funzione. Per comprendere il significato di questi concetti può essere utile una rilettura storica dei grandi Maestri del Movimento moderno, a partire da Louis H. Sullivan, considerato “il padre” del funzionalismo. Ma al contempo emerge la necessità di interpretare i concetti di “forma” e “funzione” secondo la prospettiva della storia delle idee. Questa chiave di lettura, rivelando la stratificazione semantica che ha determinato nei secoli la complessità delle nozioni di “forma” e “funzione”, dimostra l’erroneità di certe interpretazioni “razionalistiche” e mette in luce la stretta rel…
Estetica e oggetti quotidiani ?
According to Hegel and to the romantic theory, Aesthetics is a philosophy of art. However, nowadays we can experience the beauty not only with art, but also with every product (fashion, videogames, cars, technological products). So we can query if the realm of aesthetics should hold also everyday products and how this could transform the traditional aesthetic categories.This essay aim to answer these questions. It aim furthermore to sketch the product’s theoretical foundations referring to national and international debate which have dealt with everyday aesthetics according to different point of view.
Tracce d’interni. Spazi, oggetti e categorie estetiche
A partire dal concetto di “eterotopia”, elaborato da Michel Foucauld, il testo indaga la dimensione immaginativa ed emotiva dello spazio, legata al modo in cui l’individuo, nel suo comportamento sociale, rappresenta e organizza la realtà in cui vive. Lo spazio emozionale si configura così come “soglia”, luogo di transizione tra reale e irreale, aprendo inusitati intrecci tra arte del discorso e del costruire, tra retorica e architettura.
Nuovi media, nuova estetica?
il saggio vuole verificare quale delle tradizionali definizioni di estetica (teoria della bellezza, teoria della sensibilità, filosofia dell’arte) sia ancora valida nell’età dei nuovi media. Attraverso l’analisi di alcuni testi di Walter Benjamin vengono individuati alcuni concetti (“montaggio”, “innervazione”, “aura-choc”) che trovano riscontro nelle teorie dei massmediologi contemporanei (McLuhan, De Kerckhove, Ortoleva). In particolare il concetto di “innervazione” ha trovato esito in quel “corpo tecnologico” (oggetto di varie performance artistiche) in cui medium tecnico e corpo umano si integrano. Il potenziamento comunicativo e percettivo apportato nel corpo umano dai dispositivi digi…
Incursioni dello straordinario nell’ordinario
Si tratta di un commento al volume di Salvatore Settis, "Incursioni. Arte contemporanea e tradizione", Feltrinelli, 2020. La nota si inserisce in un dialogo a più voci a cura di Monica Centanni e Giuseppe Pucci dal titolo "Una lettura corale di: Salvatore Settis, Incursioni. Arte contemporanea e tradizione, Feltrinelli, 2020" La nota rilegge il volume di Settis mettendo a fuoco due autori: Bill Viola e Giuseppe Penone e collega questi artisti a una riflessione filosofica più ampia che mira a cogliere lo straordinario dell'arte e della natura nella vita di ogni giorno.
Decorum. An ancient idea of everyday aesthetics
Everyday Aesthetics was born in the 21ST Century as a sub-discipline of Anglo-American Aesthetics and it has spread in the international debate. However, the contribute of historical perspective has not properly explored yet. Is it possible to trace the history of everyday aesthetics before the official birth of this discipline? I will try and give you an affirmative answer by focusing on an exemplary category: that of the decorum. Using the history of ideas (W. Tatatrkiewicz), I will analyse the Greek concept of prepon and the similar Latin concepts of decorum which express the idea of "convenience" or "fitness to purpose" in the ethical and rhetorical sphere. Later I will analyse the evol…
Artificare lo spazio urbano. Lo sguardo “altro” di Danisinni
Se nella città di Palermo, come in altre città italiane e del mondo, l’incompiuto è segno di un percorso trasformativo che ha subito un arresto, nel rione palermitano di Danisinni l’incompiuto è simbolo di una dimensione esistenziale. Infatti, non solo dal punto di vista topografico, ma anche da quello economico e sociale Danisinni costituisce un mondo chiuso in sé stesso: è un villaggio dentro la città, ma al contempo è un luogo periferico e marginale, tagliato anche dai collegamenti pubblici. Tuttavia negli ultimi anni in questo quartiere sono stati avviati dei processi di riqualificazione urbana che hanno fatto ricorso alle arti da strada (murales, spettacoli teatrali e circensi). Il sag…
Leon Battista Alberti e la metafora dello specchio: fonti bibliche e filosofiche per un topos artistico
Lo specchio, simbolo sia dell’inganno sia dell’imitazione realistica, compare nel De pictura albertiano nella sua duplice ambigua valenza per connotare le origini della pittura. Attraverso una sistematica ricognizione delle fonti bibliche e filosofiche (ermetiche, neoplatoniche) si dimostra che in Alberti lo specchio assurge a metafora della creazione artistica.
Carceral Aesthetics. Art and Everyday Life in Prison
The paper aims to focus on everyday life in prison following a double perspective, a historical and a contemporary one. First, the historical phenomenon of prison graffiti will be investigated in connection with one case study: the graffiti in the prisons of the Holy Office in Palermo. Subsequently, the effect of making art in today’s prisons both on space and on inmate life will be taken into account. The overall aim of this twofold reading is to show to what extent making art in prison can be seen as a strategy of activation of those relational and familiarizing processes which bestow an aesthetic value on everyday life.
Il "De equo animante" di Leon Battista Alberti: una teoria della bellezza?
Il De equo animante si presenta come un trattato tecnico ed erudito, piuttosto che artistico, in quanto rielabora notizie attinte dalle auctoritates in materia di ippologia. Tuttavia, a partire dal concetto di “vitalità”, messo in rilievo fin dal titolo, è possibile individuare due percorsi che consentono di rileggere il testo all’interno dell’estetica albertiana: il primo si snoda in seno stesso alla teoria della bellezza e mette in luce una concezione estetica che si risolve nella funzionalità; il secondo interpreta il concetto di “vitalità” nel senso dell’enargeia, della “vivezza rappresentativa”, qualità fondamentale delle opere d’arte. A conclusione di queste analisi e alla luce dell’o…
Il vetro e il velluto. La casa tra opacità e trasparenza
All’inizio del XX secolo le nuove tecniche consentono di sostituire il muro in materiali opachi con pareti di vetro che aboliscono le barriere visive tra interno ed esterno. Dopo aver illustrato l’estetica della trasparenza propugnata dal Movimento moderno, il presente saggio contrapporrà alla casa di vetro modernista orientata verso un’estetica prevalentemente visiva la dimora ottocentesca che, con i suoi pesanti velluti, esprime l’idea del calore e della tattilità. Infine si interrogherà su come la dialettica opacità/trasparenza si configuri nella casa ipertecnologica del Terzo millennio. At beginning of twentieth century, new techniques allow to replace the wall built with opaque materia…
Recensione a D. Russo, Free Graphics
Recensione al volume Free Graphics
Che cos'è l'estetica quotidiana
Come è possibile accostare l’estetica, ovvero lo studio dell’arte e del bello, alla vita di tutti giorni? Eppure nell’attuale dibattito anglo-americano questa locuzione ossimorica sta prendendo sempre più consistenza teorica nell’ambito di una nuova disciplina, l’Everyday Aesthetics. Il libro si propone di presentare, per la prima volta in lingua italiana, questo recente campo di indagine, intrecciando le ricerche anglo-americane sull’Everyday Aesthetics e quelle europee sull’estetizzazione del reale. Da queste analisi appare evidente che l’estetica ha ormai cessato di essere una filosofia riferita a uno specifico oggetto di studio (arte bella), ed è diventata un paradigma transdisciplinare…
Oggettti quotidiani e categorie estetiche
Sebbene gli oggetti quotidiani siano stati al centro della riflessione filosofica in diverse occasioni, l’estetica ha toccato questo argomento solo marginalmente; e quando ciò è avvenuto si è trattato per lo più di un confronto con l’opera d’arte che rimane, tendenzialmente, il fulcro principale della speculazione estetologica. Oggi però viviamo in una società in cui il bello è fruibile, ed è ricercato, in varie pratiche e oggetti della vita di ogni giorno. Di conseguenza la teoria estetica ha colto la necessità di ampliare l’orizzonte di indagine, includendo tematiche inerenti la vita quotidiana. Tenendo conto del dibattito nazionale e internazionale che, dalla seconda metà del Novecento a…
Cosmetic Practices: The Intersection with Aesthetics and Medicine
According to Shusterman, somaesthetics is as an aesthetic-ethical art of living, a practice devoted to living an attractively good life. So the aesthetic experience is not limited to art, but concerns also everyday life; consequently we can explain cosmetic practices (from make-up and hair-styling to plastic surgery) not only as making beauty, but also as feeling beauty, as a feeling better with oneself and with others. When beyond aesthetics purpose there is a functional purpose, cosmetic practices meet the medical science. This essay focuses on Somaesthetics in relation to high culture and popular culture. Firstly, some artistic practices are examined, which operate onto or into the body …
La libertà del genio. Francisco de Hollanda e la teoria della creazione artistica
Il concetto di genio si forma nella temperie romantica, ma in realtà nella pratica artistica si annoverano figure geniali anche prima del Settecento. Un caso esemplare è Michelangelo. Il divino, però, oltre le lettere e le Rime, non ha lasciato altra testimonianza scritta per cui questa nozione tarda a farsi strada nella storia delle idee. Però l’architetto e miniaturista portoghese Francisco de Hollanda, che aveva conosciuto Michelangelo durante un breve soggiorno romano (1538-42), rielaborò le idee del Maestro nel suo trattato Da pintura antiga, tracciando per la prima volta la figura del genio. Il Da Pintura Antiga, pertanto, si può considerare il solo trattato d’arte neoplatonico del Ri…
Recensione a Alberto G. Cassani, L’Occhio alato. Migrazioni di un simbolo
Con L’occhio alato. Migrazioni di un simbolo, Alberto Giorgio Cassani torna a interrogarsi sull’emblema albertiano, portando a maturo compimento una riflessione iniziata nel 1994. Sebbene i saggi che costituiscono i vari capitoli del libro siano apparsi nel corso di questo ventennio in altre sedi editoriali, la loro rielaborazione e convergenza in un unico volume consente un gioco di rimandi e una prospettiva di lettura a 360 gradi che pone tali studi sotto una luce nuova. Ne emerge da un lato una ricca messa a fuoco sul valore filosofico e simbolico dell’occhio alato, dall’altro un’interessante indagine sulla vitalità di questa immagine che, ancora oggi, riappare sorprendentemente in insol…
Recensione a L.B. Alberti, De pictura, a cura di L. Bertolini
L’edizione della redazione volgare del De pictura curata dalla Bertolini inaugura la sezione «Trattati d’arte» dell’«edizione nazionale» delle opere dell’Alberti e costituisce in certo modo un primo tomo del volume che si completerà con la pubblicazione della redazione latina. La sequenza editoriale ripropone l’ordine cronologico che, secondo la tesi ripresa e riformulata da Lucia Bertolini nel 2000 e qui sviluppata in un’ampia premessa, vide nascere per mano dell’Alberti prima la stesura volgare e poi quella latina.
RECENSIONE a L. B. Alberti, De pictura (redazione volgare), a cura di Lucia Bertolini, Firenze, Poli-stampa, 2011, pp. 480
La redazione volgare del De pictura, curata da Lucia Bertolini, inaugura la sezione “Trattati d’arte” dell’Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti e costituisce il primo tomo del volume omonimo, che si completerà con la pubblicazione della redazione latina. Opponendosi a una tradizione interpretativa che ha considerato il De pictura principalmente un testo umanistico, indirizzato a un lettore colto, la Bertolini restituisce alla redazione volgare la sua priorità e la sua coerenza col pubblico di illetterati cui si rivolge.
Cinema, fumetto e videogioco: per un’estetica del divertimento
Il saggio mette in evidenza i rapporti tra cinema, fumetto e videogioco, generi che hanno spesso tratto ispirazione l'uno dall'altro, e che presentano un comune stile grafico, in cui la forma prevale sui contenuti, a conferma dell’affermarsi di una nuova estetica figurativa. Tuttavia la relazione tra cinema, fumetto e videogioco, seppur fondata sulla fascinazione visiva della nuova grafica digitale, investe problematiche estetiche più profonde, relative ai rapporti tra cultura alta e cultura popolare. Sulla scia del pragmatismo di John Dewey e di Richard Shusterman, si tenta di dimostrare la dignità della cultura popolare e il valore estetico delle nozioni di “gioco” e di “entertainment”, n…
Estetica dell’organismo in Leon Battista Alberti e Louis H. Sullivan
Nel corso del Novecento le tematiche della vita e dell’ambiente hanno trovato nuova centralità nel dibattito architettonico e filosofico. La biologia è divenuta il modello teorico di riferimento e può costituire un interessante punto di intersezione tra filosofia e architettura, consentendo di guardare sotto una nuova luce, nel quadro di un rinnovato concetto di mimesis, le nozioni di forma e di funzione e di trovare nuove soluzioni in grado di costruire edifici più consoni all’ambiente. In questa prospettiva può risultare utile ripensare, secondo la prospettiva della storia delle idee, l’estetica dell’organismo elaborata, seppure in modi e tempi diversi, da Leon Battista Alberti e Louis H.…
Il dono e la festa. Strategie relazionali per un’estetica politica
Attraverso l’analisi di alcuni progetti artistici partecipativi (Alÿs; González-Torres; Tiravanija; Studio Azzurro) che si incentrano sui concetti di dono e di festa, il saggio mira a dimostrare come la relazione tra individui possa essere il fondamento per un’estetica politica. Il termine “politica” è da intendersi, in riferimento a Platone e Aristotele, come mutua cooperazione nello spazio della pólis, mentre il termine estetica si richiama all’idea di aisthesis, cioè una teoria della sensibilità. In questa prospettiva teorica le arti che si incentrano sul dono e sulla festa attivano strategie relazionali utili a sviluppare quella sensibilità che attraverso la cura e l’attenzione per l’al…
The Aesthetic of Louis H. Sullivan: Between Ornament and Functionality
La questione dell'ornamento è stata spesso interpretata alla luce della dialettica utile /superfluo, vertendo verso l'una o l'altra ipotesi a seconda dei differenti contesti teorici. Tuttavia nello scorcio del XIX secolo, nell'era della macchina, l'estetica organicistica di Louis H. Sullivan aveva conferito alla teoria, di matrice vitruviana e albertiana, nuovo vigore, sostanziandola col trascendentalismo di Emerson e Whitman e con l'evoluzionismo di Darwin e Spencer. Sulla base di un'analogia biologica per Sullivan l'ornamento è parte integrante alla struttura dell'edificio come il fiore alla pianta e di conseguenza la forma risponde ad esigenze funzionali. Gli scritti di Sullivan ebbero u…
Estetica urbana. Atmosfere e artificazione degli spazi della città
Ancora uno studio su questo argomento, infatti i pochi saggi su temi analoghi non adottano una prospettiva filosofica. Il volume mira a colmare questa lacuna affrontando l’estetica urbana attraverso due paradigmi interpretativi, che talvolta nel libro vengono intrecciati: i concetti di atmosfera e di artificazione. La nozione di “atmosfera” nasce in seno alla nuova fenomenologia tedesca di Hermann Schmitz ed è declinata verso l’estetica dal filosofo Gernot Böhme che la considera un paradigma privilegiato per indagare gli spazi emozionali, intesi come frutto di relazioni affettive tra il soggetto percipiente e l’oggetto percepito. Pertanto l’estetica delle atmosfere si rivela uno strumento t…
Tra cielo e terra. La figura dell’artista nel Rinascimento
Nella figura del genio romantico, oltre alla metafora rinascimentale dell’artista–dio (già ampiamente scandagliata), convergono anche altri modelli teorici. Uno di questi attinge alla categoria della feritas, quale dimensione sotto certi aspetti sub umana – se per misurare l’humanitas consideriamo il parametro della ratio – ma al contempo più ampia e più ricca per le suggestioni provenienti dalla sfera dei sensi, dell’istinto e della passione. In questo lavoro si cerca di delineare come la “bestializzazione”, ovvero la degenerazione dei comportamenti umani a uno stato selvatico, costituisca una chiave di lettura per mettere a fuoco le dinamiche simboliche che convergono a delineare l’identi…
I Futuristi e l’estetica della guerra
Il presente lavoro, utilizzando le chiavi di lettura antropologiche offerte da Roger Callois e Gaston Bouthoul, mette a fuoco la categoria della guerra-festa, e dimostra come la guerra per i Futuristi non sia semplicemente un argomento connesso alla contingenza storica, ma divenga una categoria estetica su cui fondare una rinnovata visione del mondo. Questo obiettivo potrà essere realizzato attraverso un progetto estetico-educativo che non solo include diverse forme artistiche (dalla letteratura alle produzioni plastico-figurative, dal teatro al cinema) ma si estende a tutti gli aspetti della vita, anche quelli più domestici e quotidiani, come i giocattoli e l’abbigliamento. Using the anthr…
DesignArt. Ibridazioni creative tra arte e oggetti d’uso
Oggi il mondo dell’arte si apre a un’ibridizzazione di forme e generi. La bellezza e la creatività, categorie fondamentali dell’arte secondo la tradizione idealistica e romantica, trovano nella vita quotidiana nuovi territori da colonizzare. In questo panorama di esteticità diffusa un fenomeno acquista particolare interesse: la DesignArt. La DesignArt costituisce un’intersezione tra due ambiti della creatività storicamente volti l’uno a progettare per l’industria oggetti seriali, utili ed esteticamente gradevoli, l’altro a ideare opere uniche e belle, ma senza scopo. Il luogo precipuo della DesignArt è l’ambiente vissuto, dove contemplazione e consumo si intrecciano in un’esperienza sineste…
La finestra e lo specchio. Alberti e la pluralità dei punti di vista
Nel De pictura, paragonando la pittura prima a una finestra e poi a uno specchio, Leon Battista Alberti sottolinea l’importanza del punto di vista per la rappresentazione artistica. Nelle Intercenales, che costituiscono il contraltare giocoso del trattato, il cambiamento di punto di vista determina una diversa visione del mondo. Attraverso riferimenti testuali ad entrambe le opere, il saggio dimostra che, sia come teorico dell’arte sia come letterato, Alberti ha esaltato la «forza del vedere», il rifiuto di una visione monodirezionale e l’importanza di discernere e valutare differenti prospettive, lasciando ai posteri un insegnamento coerente di natura sia etica sia estetica. In his work De…
Il "genio" dal Trecento al Cinquecento
Il concetto di genio si forma nella temperie romantica, ma le sue radici etimologiche affondano nell’antichità. Nel Medioevo (Dante, Petrarca, Boccaccio) la teoria dell’ingenium si articola in relazione al concetto di ars e non rinnega il rispetto delle regole. Nel Quattrocento la teoria platonica del furor divino dilaga nei versi e nelle trattazioni degli umanisti, quali Cristoforo Landino e Poliziano, mentre rimane estranea alle teorie artistiche, incentrate sul metodo razionale e sull’imitazione della realtà (Alberti, Leonardo), almeno fino al trattato sulla pittura di Francisco de Hollanda, in cui compare per la prima volta il concetto di genio creatore. Nei dibattiti del Cinquecento su…
Sentire lo spazio. L’architettura tra arte, natura ed esperienza estetica
Con i movimenti ecologisti degli anni Settanta la tematica ambientale ha acquistato nuova centralità nel dibattito artistico, architettonico e filosofico. Tuttavia quando si affronta il tema dell’ambiente e del paesaggio, la prospettiva è prevalentemente ecologica e l’approccio di tipo scientifico. Raramente si tiene in considerazione che sia lo spazio naturale sia quello edificato sono soprattutto spazi percepiti e che le qualità estetiche dei luoghi non sono accessorie rispetto ai fattori tossicologici. La riflessione sviluppatasi in ambito architettonico, pur orientandosi verso la tutela dell’ambiente e l’armonica integrazione tra aree edificate e aree naturali, considera la bellezza un …
L’aura degli oggetti/ The Aura of Objects
L’aura, nozione che Walter Benjamin collegava all’irripetibilità e autenticità dell’opera d’arte, diviene ora connotativa di quei prodotti commerciali che la popolarità del brand trasforma in “merci di culto”. Nascono così nuovi orizzonti della creatività, come la Designart. Di conseguenza l’Estetica, in quanto disciplina filosofica, oggi deve riconfigurare il suo orizzonte epistemologico ed estendere il suo campo di indagine oltre la sfera tradizionale dell’arte, non più (o non solo) bella, verso i nuovi e variegati territori della vita quotidiana.
Ornamento criminale. La lezione di Louis H. Sullivan, John W. Root e Adolf Loos
Nell’età contemporanea in cui l’architettura tende spesso alla ricerca della spettacolarità e a creare forme in cui la destinazione d’uso si annulla in un’esperienza estetica, la questione dell’ornamento torna a essere centrale nel dibattito filosofico e architettonico. Di contro, le problematiche legate all’ecologia e al paesaggio pongono sempre più insistentemente l’accento su un’etica della responsabilità che condanna i “crimini” di un’estetica disinteressata al rispetto dell’ambiente. Alla luce di queste coordinate può essere utile riprendere le riflessioni di quei teorici, come Louis H. Sullivan, John W. Root e Adolf Loos, che tra Ottocento e Novecento hanno dichiarato in modo esplicit…
Per un’estetica dell’immagine multimediale
Nell’attuale società dell’immagine multimediale bisogna riconfigurare le tradizionali categorie estetiche dell’arte e dell’artista. Dal mito michelangiolesco dell’artista divino che plasma faticosamente con le mani la materia si è passati a quello dell’artista divo, a cui l’aureola della celebrità è conferita, come alle star, secondo meccanismi economici di pubblicità e di mercato. Oggi si assiste al declino della techne, della perizia manuale, l’artista opera su immagini già esistenti, modificandole e trasformandole anche con strumenti informatici: L’espansione della tecnologia ha trasformato la nostra cultura e le nostre forme di vita. In questo senso l’estetica, come scienza della conosc…
From Familiar to Uncanny. Aesthetics of Atmospheres in Domestic Spaces
The notion of “familiar” has recently become crucial in the debate generated by Everyday Aesthetics. In this essay I will explore this concept following Arto Haapala and Yuriko Saito’s theories, then I will investigate the notion of familiar – and some antonym notions (i.e. strange, uncanny, alien) – while embracing a phenomenological approach. Referring to German phenomenologist Gernot Böhme's theory of atmospheres, my paper shall compare a notion of a glass house, theorized by Modernism, and a notion of a shell house, seen from different perspectives by Walter Benjamin, Gaston Bachelard and Juhani Pallasmaa. I will finally draw attention to the notion of strange as possibly degenerating i…
Iperestetica. Arte, natura, vita quotidiana e nuove tecnologie
La società odierna è caratterizzata dall’eccesso, dall’esasperata ricerca di bellezza sia psico-fisica (dalla ginnastica allo yoga, dalla moda alla cosmetica, dalla chirurgia estetica all’ingegneria genetica) sia materiale (dagli abiti agli accessori, dal telefonino all’automobile). Di fronte a questa realtà in cui l’apparenza, il piacere e il divertimento sono divenuti, in ogni campo, gli obiettivi dominanti l’estetica deve sforzarsi di superare i confini “canonici” di un’astratta speculazione accademica al fine di orientare in senso pragmatico la sfera d’indagine. Diviene, quindi, sempre più urgente individuare nuove categorie e adottare più adeguati modelli epistemologici. Da qui l’ipote…
RECENSIONE a: Andrea Mecacci, Estetica e design, Bologna, Il Mulino, 2012 e Dario Russo, Il design dei nostri tempi, Milano, Lupetti, 2012,
La recensione doppia mette in luce come l'estetica dell’oggetto quotidiano si rivela un ambito di studio attuale e denso di sviluppi, purché si consideri il design una strategia progettuale volta a innescare processi virtuosi di crescita economica e socio-culturale nel rispetto dell’ambiente e l’estetica come una prospettiva epistemologica capace di includere anche valori etici.
Arte e nuove tecnologie: fine della mimesis?
La teoria dell’imitazione centrale nella riflessione estetica fin dall’antichità e fulcro del sistema delle Belle Arti elaborato nel Settecento da Charles Batteux sembra entrare in crisi con l’emergere delle nuove tecnologie e in particolare con la realtà virtuale. Il saggio, attraverso l’esame di alcune istallazioni artistiche multimediali e interattive, mette in luce le riconfigurazioni del concetto di imitazione nella contemporaneità in cui l’intero apparato categoriale tradizionale (autore, opera, fruitore) appare completamente trasformato.
The power of the gift: a perspective of political aesthetics
According to Aristotle (Polit. 1253a) man is a “political animal” and his aim is to live in the community. Guided by this Aristotelian premise, I would like to dwell on the relevance of a relationship among individuals as the foundation of a civil society and the building of a political space. Following the Aristotelian perspective, the relationship among people acquires a political value in reference to the Greek word polis (city). Consequently, the adjective “political” indicates an idea wider than usually acknowledged and may refer to space, objects, and overall relationships among people. According to the natural model originally advocated by Aristotle, the urban space acquires a politi…
Sacred atmospheres. A baroque church in a market as a case study
Sebbene l’architettura abbia spesso attribuito un ruolo chiave allo spazio cartesiano, fondato sulla geometria e sul paradigma visivo, l’estetica delle atmosphere – intesa come indagine sulla relazione tra le qualità espressive dell’ambiente e le condizioni percepite soggettivamente – può offrire ulteriori prospettive teoriche. L’articolo sostiene che l’estetica delle atmosphere, tenendo conto di tutti i sensi, dovrebbe essere considerata uno strumento interpretativo valido a integrare il punto di vista tradizionale della storia dell’architettura. Per dimostrarlo, il saggio si concentrerà su un caso di studio: la chiesa barocca dell’ Immacolata Concezione al Capo, collocata all'interno di u…
Everyday Aesthetics: European Perspectives
authors reflect how European and Europe-inspired thinking has affected and developed further the field of Everyday Aesthetics. The articles of the special issue are presented through their main themes and how they contribute to the contemporary discussions of the field.
Forgotten Everydays. Expanding Everyday Aesthetics
This special issue of “Popular Inquiry” explores some perspectives in Everyday Aesthetics looking for what is lacking in the debate on this philosophical trend.
Lo spazio dei libri. Costruzione del sé, rappresentazione immaginaria, forma architettonica, incontro con l’altro
Cos’è lo spazio dei libri? Il volume, frutto di una ricerca interdisciplinare, mira a rispondere a questa domanda attraverso diverse chiavi interpretative. I libri costruiscono architetture di pensieri, sviluppano percorsi immaginari eformano le identità dei lettori. La biblioteca può essere uno spazio fisico che si relaziona alla città - un edificio volto a custodire il patrimonio librario e a favorire il confronto delle idee - o uno spazio immaginario, sfondo di narrazioni letterarie e cinematografiche, o ancora uno spazio simbolico costruito attraverso l’atto della lettura e il dialogo con gli autori; in ogni caso, lo spazio dei libri è sempre un luogo di incontro con i libri e tra i lib…