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Ettore Sessa
L'architettura dei padiglioni dell'alimentazione e della ristorazione nelle esposizioni dell'Oltremare del Secondo Imperialismo
Il periodo compreso fra le rivoluzioni liberali del 1848 e lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 (che dà il via al tramonto della cosiddetta “età aurea” del sistema capitalista e della supremazia del “vecchio continente” sul resto del mondo), pur in maniera difforme, è caratterizzato da un nuovo scenario economico e tecnologico della civiltà occidentale che riconosce nelle grandi esposizioni internazionali e nazionali, ma anche in quelle regionali e coloniali, le sedi più idonee per azioni di propaganda commerciale e politica. L’origine del genere delle esposizioni coloniali, che prende il via in sordina e con sensibile ritardo, è puramente mercantilistica e si manifesta inizial…
Islamische Kunst im Mittelmeerraum. Italien. Siculo-Normannische Kunst. Siziliens Kultur im Mittelalter
L'Hotel Palace a Mondello
La rubrica Costruzioni nel primo numero della prima annata del periodico L’architettura. Cronache e storia, fondato da Bruno Zevi nel 1955, riporta una sintetica quanto problematica presentazione di Giuseppe Samonà relativa alla realizzazione, nella città balneare di Mondello (Palermo), di una prestigiosa fabbrica a destinazione alberghiera davvero emblematica degli anni della Ricostruzione. Il complesso alberghiero descritto e commentato con asciutta prosa oggettiva, eppure tutt’altro che laconica, da un Samonà già arbitro del rinnovamento della didattica di architettura (anche in relazione alla sua, quasi carismatica e assai autonoma, direzione dell’Istituto universitario di Architettura …
Villino Basile a Palermo. La casa-studio come opera manifesto per una variabile latna della nuova cultura dell'abitare modernista
Ricordata, ancora all’inizio degli anni Ottanta del XX secolo, da Giuseppe Spatrisano come “architettura dalla modernità esemplare” che negli anni Venti si imponeva ancora per la sua semplice raffinatezza, in una scena urbana oramai affetta da una variegata patologia tradizionalista, la casa-studio palermitana di Ernesto Basile non poteva però assumere in toto il ruolo di modello declinabile per l’architettura modernista siciliana. Detta anche “villino Ida” in omaggio alla consorte, la casa di Ernesto Basile, ad onta della volumetria discreta e della calligrafica strumentazione formale dal nitido tenore astilo, si distingueva rispetto alla pur elegante compagine edilizia circostante, costru…
Basile Ernesto
Itinerari per la conoscenza
L'Exposition Coloniale Internationale de Paris 1931
Già nelle più importanti esposizioni parigine d’età positivista, fin dall’Exposition Universelle del 1878, la comparsa di padiglioni dedicati a terre lontane e a forme di civiltà “altre”, e quindi configurati con eclettiche strumentazioni formali (genericamente etichettate come orientaliste) riferite alle rispettive culture architettoniche e artistiche, unitamente alle installazioni di vere e proprie ambientazioni abitative di popolazioni eufemisticamente definite «puramente naturali», corredate di tutto punto e animate dalla presenza di gruppi umani e, spesso, della fauna e della flora dei paesi d’origine, aveva generato una spirale di interesse o di pura curiosità, non di rado morbosa, da…
El Arte Islámico en el Mediterráneo. Italia. El Arte Sículo-Normando. La cultura islámica en la Sicilia medieval
Un tardo liberty per le stazioni in Sicilia
La nuova immagine della città italiana nel ventennio fascista
È di appena un lustro, per Marcello Piacentini, l’arco temporale che separa l’assunzione della regia progettuale per la Città Universitaria di Roma (1932) dall’incarico di coordinatore del gruppo di progettazione per la realizzazione del complesso urbano per l’Esposizione Universale di Roma (1937), ma sarà sufficiente allo svilupparsi della fase matura, e per certi versi più originale, del cosiddetto “Stile Littorio” e soprattutto a omologare, nell’Italia fascista, la nuova idea di forma urbana. Basata su un codice di relazioni gerarchizzate fra assi e orditure viarie, spazi urbani e scambiatori di direzioni, emergenze e contrappunti stereometrici, quinte e filtri architettonici, questa ide…
Dalla Strada della Real Favorita alla Villa Deliella : la misura della qualità nella prima espansione settentrionale di Palermo
Le città, sovente, finiscono per essere identificate con alcune delle proprie componenti salienti; piazze, strade, quartieri, comparti edilizi o interi settori urbani. Nella gamma di profili dei loro abitanti spesso si distinguono coloro i quali appartengono a questi luoghi, in quanto residenti, e quelli che eleggono tali contesti a proprio patrimonio civico, a volte con un maggiore coinvolgimento emotivo. Anche le vedute o i panorami possono spesso attribuire ad una città un valore. Ma proprio per questo sia le variabili delle componenti salienti sia le diverse angolazioni di confronto con il territorio e il paesaggio circostante sono inequivocabilmente soggette alle oscillazioni del senti…
Architecture et communauté italienne en Tunisie pendant les vingt ans du fascisme
Segmentato in cicli formalmente eterogenei, e però omologabili in base al comune denominatore della facies mediterranea, il filone delle architetture costruite negli anni Trenta dagli italiani a Tunisi, a Biserta, a Sousse, a Sfax e a Ferryville si mostra, dunque, principalmente tributario dei modi Déco della costa meridionale della Francia (con apprezzabili riferimenti all’edilizia coeva di Marsiglia e di Nizza). Succede pure che questo generale orientamento, limitatamente ad una ridotta aliquota di esempi di architetture ideate con maggiore respiro culturale, possa contemplare mediazioni con le espressioni più innovative di quella modernità accademizzante che nella Parigi di quegli anni a…
Il Palazzo delle Assicurazioni Generali: un nuovo modello edilizio di Ernesto Basile nel piano di riforma positivista della Città di Palermo
L’immobile progettato da Ernesto Basile nel 1912 per conto delle Assicurazioni Generali di Venezia ha avuto un ruolo nevralgico nella storia della produzione edilizia e delle dinamiche urbane di Palermo nel tardo periodo della Belle Èpoque. Eretta su un’area ad isolato la fabbrica appena ultimata si imponeva per consistenza stereometrica e, al tempo stesso, per equilibrio compositivo sul limitrofo pregevole contesto edilizio della nascente via Roma. Ad angolo fra le strategiche via Roma e via Cavour il fabbricato delle Assicurazioni Generali di Venezia finì per assumere il ruolo di segnale urbano identificabile come “soglia” dell’attraversamento, proprio tramite via Roma, della città storic…
L'iperbolico nelle esposizioni dell'Oltremare fra Belle époque e Années Folles: metafore celebrative del secondo Iperialismo fra paradosso e immaginario
Fra il 1870 e lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 l’ordine mondiale sembrava incentrato sugli accadimenti maturati in seno alle nazioni protagoniste della cosiddetta «civiltà industriale». È un nuovo scenario economico e tecnologico della civiltà occidentale che riconosce nelle grandi esposizioni internazionali e nazionali, ma anche in quelle regionali e coloniali, le sedi più idonee per azioni di propaganda commerciale e politica, oltre che per sperimentazioni di nuovi prodotti, di nuovi modelli comportamentali e, infine, di nuove tecnologie e forme architettoniche. L’Esposizione di Parigi del 1931 al parco del Bois de Vincennes l’ultima grande esposizione coloniale; sarà seg…
Ernesto Basile
ERNESTO BASILE Ernesto Basile (Palermo 1857-1932) architetto, docente di Architettura Tecnica presso gli Atenei di Roma e di Palermo, è uno dei principali protagonisti della lunga stagione del modernismo italiano. Allievo del padre Giovan Battista Filippo ne interpreta con problematicità quella «ricerca del nuovo» che ne aveva distinto l’operato nell’ambito della cultura architettonica italiana dell’arco temporale compreso fra il tramonto dei neostili e del romanticismo e la maturità dell’eclettismo. Di quest’ultimo lo stesso Ernesto Basile sarà uno dei più interessanti protagonisti nella stagione di transizione verso il modernismo. Personalità di spiccate qualità intellettuali e di conside…
ARCHIVIO SALVATORE CARONIA ROBERTI (PALERMO 1887-1970)
Ingegnere e architetto Salvatore Caronia Roberti (Palermo 1887-1970), nel 1915 inizia la sua carriera accademica quale assistente di Ernesto Basile (ne avrebbe redatto la prima monografia a tre anni dalla morte), e frequenta il Regio Istituto di Belle Arti dopo aver conseguito nel 1910 la laurea presso la Scuola di Applicazione per Ingegneri della Regia Università di Palermo. Ricopre l ’incarico di assistente per otto anni presso quella cattedra di Architettura Tecnica della quale sarebbe diventato titolare nel 1937,dopo aver tenuto gli insegnamenti (sempre nella stessa Scuola di Ingegneria) di Complementi di Architettura Generale e di Elementi delle Fabbriche. A partire dalla metà degli an…
L'arte dei giardini in Sicilia in età contemporanea: variabili di una specificità culturale del giardino informale
I luoghi dei Florio a Palermo
Giardini e litorali
Italian Architects, decorators and contractors in French Tunisia: continuity and discontinuity in the building production of an integrated community
Il modernismo siciliano attraverso gli archivi
Itinerario III. Una piccola capitale dell’Art Nouveau
La ricchezza artistica da «piccola capitale dell’Art Nouveau» della Palermo Liberty è data non solamente dalle emergenze architettoniche più note ma anche dalle realizzazioni di opere “non firmate” (cosiddette minori), dalle arti in genere e dall’artigianato che, intesi nella loro perfetta fusione, contribuiscono a definire il concetto di “opera d’arte in tutto” sul quale si era concentrato il dibattito artistico architettonico internazionale. Affermatasi inizialmente come espressione dell’alta società più evoluta, votata ad una moderna celebrazione dei rituali della vita (con le preziose dimore che riverberavano nuovi modelli comportamentali, come il villino Florio di Basile) e della morte…
Archetipo e disegni: l'idea di Gran Teatro pubblico di Giovan Battista Filippo Basile
I progetti per il Concorso internazionale per l'ampliamento dell'Orto Botanico di Palermo nei materiali delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo
Impiantato fra il 1789 e il 1795 il Regio Orto Botanico di Palermo (già ampliato più volte nel corso del XIX secolo), oltre ad essere uno dei principali istituti in Europa, ha avuto un ruolo determinante nell’ambito delle origini dell’Età Contemporanea in Sicilia quale complessa manifestazione di uno strutturato sentimento illuminista endogeno e del configurarsi di una robusta cultura neoclassica palermitana. L’idea di un cimento progettuale finalizzato al suo rilancio scientifico e culturale prende forma in una fase di transizione dell’architettura della seconda metà del secolo scorso e, per altri versi, di formidabile ripresa, in Italia, dell’Arte dei Giardini, sia per la rinascita degli …
Architettura dei Whitaker a Palermo. Variabili della cultura dell'abitare di età vittoriana nella Sicilia della belle époque
Dotazione Basile-Ducrot,
La "professione" della qualità
I Disegni della Collezione Basile
A trentacinque anni dalla mostra Ernesto Basile Architetto della Biennale di Venezia e a quindici anni dal restauro dei disegni di Giovan Battista Filippo Basile e di Ernesto Basile, oggi conservati nella Collezione Basile del Dipartimento di Architettura dall’Università degli Studi di Palermo, questo volume pubblica il catalogo completo di quella parte della produzione grafica (progettuale e artistica) dei due architetti palermitani, padre e figlio, affidato negli anni Sessanta del XX secolo da Roberto Basile (figlio di Ernesto) alla Facoltà di Architettura di Palermo (e allora conservato nella Dotazione Basile). Questo insieme di unità documentarie costituisce la più significativa raccolt…
Giacomo Serpotta e il "pareggiamento delle arti": la decorazione degli oratori fra manipolazione vitalistica e vocazione classicista
ABSTRACT GIACOMO SERPOTTA AND THE “EQUALIZATION OF THE ARTS”: DECORATION OF THE ORATORIES BETWEEN VITALISTIC MANIPULATION AND CLASSICIST VOCATION Ettore Sessa The value of the whole of Giacomo Serpotta's artistic vision in the orchestration of the figu¬rative apparatuses of his oratories was certainly one of the principal primers of his historical-critical raising in the modernist period. In 1901 Mauceri and in 1911 Ricci and Basile heighten a profile of it, however synthetic, of angling and above all of different breath from the rediscovery realized in positivist age. Classifiable, in fact, among the eighteenth century precedents of Gesamtkunstwerk aesthetical plant (according to a rather …
Grand Café Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, Ernesto Basile
GRAND CAFÈ FARAGLIA, piazza Venezia, ROMA 1906, Ernesto Basile Realizzato nel 1906 a Roma, il Grand Cafè Faraglia (già in piazza Venezia) è una delle opere esemplificative del successo e del credito, a livello nazionale, conseguito da Basile a ridosso del formalizzarsi della sua ricerca di un “ordine moderno”, successiva alla sua fase modernista di orientamento astilo (1902-04). L’arredo sarà premiato alla prima edizione del concorso annuale per “Nuovi Negozi” concepiti con “artistico buongusto” e “carattere spiccatamente moderno”, istituito nel 1908 dalla Società degli Architetti di Roma (con il sussidio del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio). Questo prestigioso esercizio d…
L'Arte Siculo-Normanna, La cultura Islamica nella Sicilia medievale
Il territorio offre un insieme di valori che possono essere raccontati attraverso itinerari intelligenti. In questo caso gli itinerari sono stati definiti con un progetto internazionale che vuole rafforzare il rapporto tra culture e civiltà del Mediterraneo per la presenza di realtà differenti dove la cultura dell'Islam è stata capace di radicare valori, fondendosi con altre culture. La Sicilia è uno di questi territori dove entrarono in contatto la cultura di popoli del Nord, i normanni, con la cultura di popoli del Sud, i Fatimiti. La costruzione del testo si è avvalsa di molte collaborazioni anche di studiosi stranieri.
L'arte dei giardini in Sicilia in età contemporanea
La cultura del giardino informale in Sicilia assume embrionali caratteristiche peculiari nell'ultimo quarto del XVIII secolo. Ancor prima del consolidarsi della stagione di transizione fra tardobarocco e neoclassicismo, infatti, si era manifestata la tendenza ad allestire circoscritte sistemazioni paesistiche; si trattava solitamente di opere modeste per dimensioni, poste ai margini o in prossimità dei giardini formali impiantati nel più vasto contesto di alcune delle maggiori tenute nobiliari o ecclesiastiche dell’isola. Dibattuti fra nostalgia dell'idillio perduto ed entusiasmo per il suo superamento mercé l'avvento di una nuova sensibilità, i colti viaggiatori europei, che nella seconda …
La rinascita del mobilificio Ducrot nell’Italia del «Miracolo Economico» attraverso la documentazione dell’archivio d’impresa
All’inizio degli anni Cinquanta il rilancio aziendale del mobilificio Ducrot di Palermo comprende anche la riaffermazione nel settore degli incarichi per gli arredi di sedi istituzionali pubbliche e private, di strutture alberghiere e di locali pubblici. In questo settore, denominato nella documentazione d’impresa Arredi particolari, le scelte dell’Ufficio Tecnico sono orientate ad una cauta modernità, sovente inizialmente con richiami novecentisti. L’impresa, sebbene ormai solita avvalersi del contributo di qualificati progettisti esterni (fra i quali, oltre ai nomi di Luigi Ciarlini e di Amedeo Luccichenti con Vincenzo Monaco, ricorrono i nomi di Bruno Munari, Gustavo Puitzer-Finali, Gugl…
Salvatore Caronia Roberti. L'architettura dei cinematografi in Sicilia tra modernità soggettiva e vocazione classicista
Damiani Almeyda Giuseppe
NUOVE FONDAZIONI NEI PROTETTORATI FRANCESI DEL MAGHREB
La Francia della Terza Repubblica (1870-1940), ormai lontana dagli incerti e puntiformi esordi coloniali del Grand Siècle (rivolti soprattutto alle Americhe e all’Oceano Indiano) e dalla discontinua e perdente politica di acquisizioni di vasti territori d’oltremare del XVIII secolo, nei cinquant’anni successivi all’occupazione della Tunisia (1881) rilancia i propositi della Seconda Repubblica e del Secondo Impero di espandere i domini in Africa, in Asia ed in Oceania. Denominato ufficialmente Second Empire Colonial Français e dotato di uno specifico motto «Trois couleurs, une drapeau, un empire» il “mondo francese” d’oltremare all’inizio del secondo decennio del XX secolo era divenuto una r…
Erice
Poggioreale
POGGIOREALE Comune della Valle del Fiume Belice devastato dal sisma della notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968 che causò 3 morti e 31 feriti, su una popolazione di poco più di 2.700 abitanti, e la distruzione dell'80% del patrimonio edilizio (che oltre ad un apprezzabile tessuto urbano contava anche architetture significative, fra cui il teatro eclettico ed edifici religiosi del XVIII secolo). Nel 1961 il vecchio centro urbano contava 2.698 abitanti contro i 3.349 del 1931, ridottisi poi nel nuovo insediamento a 1.926 nel 1971, fino ad arrivare nel 2011 a 1.576 residenti. Prossima all'autostrada Palermo-Mazara la cittadina di Poggioreale Nuova è collegata alla SS 119, tra Alcamo e Caste…
Pietro Scibilia: l'etica della professione
PIETRO SCIBILIA: L’ETICA DELLA PROFESSIONE La storiografia dell’architettura siciliana d’età contemporanea vanta una rimarchevole aliquota di studi specifici su alcuni suoi esponenti di primo piano (sia nati nell’isola come pure trasferitivisi proprio per svolgervi l’attività professionale); ma va detto, però, che pochi di essi sono stati tradotti in volumi monografici, prevalendo piuttosto le trattazioni in forma di saggio o di articolo, e solo di recente la collana Architetti in Sicilia, diretta da Maria Giuffrè e da Maria Luisa Scalvini per le edizioni Flaccovio, ha dato il via ad una serie di monografie su protagonisti dell’architettura in Sicilia che comprende anche l’età contemporanea…
Salvatore Cardella e il Futurismo in Sicilia
Il Futurismo in Sicilia vive un’intensa stagione di creatività interdisciplinare a partire dall’immediato primo dopoguerra. In un clima culturale certamente non più propositivo come nella tarda Belle Èpoque, una ristretta compagine di pittori, scultori, poeti, musicisti, giornalisti e scrittori rilancia quei rari segnali di tensione artistica che, quasi a ridosso del primo conflitto mondiale, avevano manifestato affinità con la rivoluzione estetica del Movimento Futurista. In questo contesto artistico dinamico, anche se alquanto eterogeneo ed evanescente, Salvatore Cardella (nato a Caltanissetta il 24 giugno del 1896) è l’unico fra gli architetti e gli ingegneri formatisi in Sicilia a matur…
Il diorama simbolico del Salone degli Specchi di Villa Igiea
Villa Igiea, costruita fra il 1899 e il 1901 nella contrada costiera dell’Acquasanta a nord di Palermo, è un’opera paradigmatica dell’Arte Nuova Italiana; in essa la celebrazione della “misura umana” attraverso l’esaltazione estetizzante del quotidiano assume toni da epifania dell’epopea della rinascita dell’individuo e della sua lotta contro il “mal sottile”. La trasformazione da sanatorio in albergo, avvenuta in corso d’opera, avrebbe in realtà comportato una semplice “correzione del tiro” nelle fasi finali di definizione di alcuni degli arredi (essenzialmente delle suite più esclusive e di qualche salone d’uso collettivo), rimanendo legata alla destinazione originaria l’impronta simbolic…
La riforma di E. Basile del complesso all’Arenella della Tonnara Florio: le origini dell’imprenditoria climatico-sanitaria a Palermo sul Crepuscolo della Belle Époque
Il progetto di Basile per la trasformazione in struttura d’uso complessivo della Tonnara Florio dell’Arenella passa da ben cinque versioni planimetriche (contrassegnate in sequenza con numeri romani). Di questo singolare incarico, che Basile deve avere affrontato non senza qualche riserva vista l’inevitabile trasfigurazione dell’oramai storicizzato corpo di fabbrica dei «Quattro Pizzi» (piccola ma incisiva stereometria che ancora all’epoca rivestiva il ruolo di riferimento costiero nell’ambito del Golfo di Palermo, e per di più ideata da Giachery, maestro di suo padre), non si conoscono modalità realizzative, effettivi desiderata della committenza e previsioni di spesa. Fra gli elaborati di…
Fondo Salvatore Caronia Roberti,
I cinematografi in Sicilia dagli Anni Ruggenti agli esordi della Regione a Statuto Speciale
La nuova Aula della Camera dei Deputati. L'emiciclo dell'Assemblea
Per l’ottimale funzionalità dell’Aula, Basile si era affidato agli studi fatti in occasione del progetto per il II Concorso del Palazzo del Parlamento, scongiurando gli ibridismi (ingiustamente esaltati da critiche decontestualizzate) dell’Aula Comotto; dalla tipologia delle aule progettate per il secondo Palazzo del Parlamento riprende la configurazione planimetrica «semicircolare, con un prolungamento a forma di rettangolo» come la più adatta acusticamente e rispondente a «quella bellezza che procede dal costante e armonico andamento di tutte le linee concentriche dal centro alla periferia, dal basso fino in alto, senza rotture o spezzature o infelici ripieghi di sorta» . L’adozione di un vel…
Ernesto Basile y la variable latina del modernismo italiano
Detta “villino Ida”, la casa-studio di Basile, dalla volumetria discreta e dalla calligra ca strumentazione formale astila, si distingueva rispetto alla circostante edilizia di eleganti, ma convenzionali, residenze costruite, nel quartiere di espansione settentrionale di Palermo, nella fase matura della Belle Époque. La casa Basile - con le sue bianche facciate su basamento continuo in mattoni rossi - prendeva le distanze dai compromessi imitativi, dalle metafore e manipolazioni del patrimonio storico dell’architettura e, in ne, dallo stesso slancio di formulazione di nuovi codici stilistici. A questo “apparire” singolare corrispondeva una razionale logica distributiva nel segno di un moder…
Le Tenute Reali dei Borbone in Sicilia
Capisaldi della vasta manovra di fondazione dei Siti Reali di Sicilia, il Parco della Real Favorita, a nord di Palermo, e il Real Bosco della Ficuzza, nel territorio di Corleone, differivano sostanzialmente dagli altri possedimenti regi, persino da quelli dotati, anch’essi, di residenze. Queste solitamente erano il risultato di accomodamenti e localizzate riforme di fabbriche di modesta entità architettonica, anche se cospicue per dimensioni, come nel caso dei Siti Reali istituiti a Scopello, Calatafimi, Partinico, per i quali il sovrano si era avvalso inizialmente dell’opera di Carlo Chenchi, Architetto Camerale. A lui subentra, nei Siti Reali del il Parco della Real Favorita e del Real Bo…
Regesto cronologico delle attività e degli scritti
Il contesto è un volume dedicato a ricordare e approfondire, da differenti punti di vista, la figura di Edoardo Caracciolo, ingegnere e architetto, riconosciuto capostipite della scuola di Urbanistica dell’Università degli Studi di Palermo. Il Regesto ricostruisce cronologicamente sulla base della documentazione disponibile presso l’Archivio Caracciolo, custodito dalla famiglia, le attività professionali e gli scritti consultabili, a stampa e non, che costituiscono il corpus della sua produzione culturale.
Introduzione
Gli Hopps e la nascita degli stabilimenti vinicoli in Sicilia
Le città dei prodotti
Italian architects, decorators and contractors in French Tunisia; continuity and discontiunity in the building production of an integrated community
ITALIAN ARCHITECTS, DECORATORS AND CONTRACTORS IN FRENCH TUNISIA: CONTINUITY AND DISCONTINUITY IN THE BUILDING PRODUCTION OF AN INTEGRATED COMMUNITY Ettore Sessa In 1936 the construction of such a sophisticated, even if simple, detached family house as Villa Zirah built by architect Giovanni Ruota, is one of the revealing signs of the space in the new town of Tunis around the mid - thirties by the group of planners and building entrepreneurs belonging to the big Italian community.Villa Zirah, completed the following year, is one of the few mentionable works by Ruota, and it can be distinguished in the high-class neighbourhood context of Avenue de Paris extension - today called avenue de la …
Marsala
Architetti, ingegneri, decoratori e costruttori italiani in Tunisia
France of the Third Republic (1870 -1940) - by that time distant from the uncertain and patchy colonial beginnings of the Grand Siècle (mainly oriented towards America and the Indian ocean) and from the discontinuous and loser policy of acquisitions of vast territories overseas of the XVIII century - in the fifty years after the occupation of Tunisia (1881) renews the intentions of the Second Republic and of the Second Empire to expand the dominoes in Africa, Asia and Oceania. Officially denominated Second Empire Colonial Français and endowed with a specific motto ("Trois couleurs, une drapeaus, un empire") the "French World" of overseas at the beginning of the second decade of the XX centu…
G. B. F. Basile. Lezioni di architettura
Natura e architettura: un binomio della classicità nei nuovi orientamenti della cultura del progetto contemporaneo
Historical artistic introduction
Il giardino informale siciliano fra mito della classicità e "gusto" romantico: Villa Tasca a Palermo
Ernesto Basile, Vittorio Ducrot e Ignazio Florio all’Esposizione di Milano del 1906: l’ultima stagione propositiva del modernismo palermitano
La partecipazione di Ernesto Basile all’Esposizione di Milano del 1906 avviene all’apice della sua carriera professionale, iniziata un quarto di secolo prima e svolta prevalentemente in Sicilia e a Roma. Nel complesso dell’area di Parco Sempione, con un tono discreto che tuttavia non manca di farsi notare nell’esuberante contesto dell’esposizione, Basile presenta contributi alquanto diversificati: espone una selezione di suoi elaborati progettuali del periodo 1899-1906 in una sorta di mostra personale di architettura; presenta cinque arredi completi eseguiti con rimarchevole perizia dal mobilificio Ducrot; realizza con il padiglione della Casa Florio un’architettura effimera che sarebbe ass…
Il fare, il creare. Dotazione Basile-Ducrot
La Dotazione Basile-Ducrot è costituita dal materiale documentario delle attività professionali e scientifiche degli architetti Giovan Battista Filippo Basile (Palermo 1825 – 1891) ed Ernesto Basile (Palermo 1857 – 1932), padre e figlio; tale materiale è stato donato all’inizio degli anni Cinquanta dalla famiglia Basile alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo. Ad esso successivamente sono stati aggregati altri due fondi: nel 1971 l’Archivio Ducrot, relativo prevalentemente alla documentazione fotografica e grafica dell’attività produttiva del celebre mobilificio palermitano; nel 1992 le trentaquattro Tavole Didattiche, fatte realizzare negli anni Ottanta del XIX …
Ducrot, mobili e arti decorative
DUCROT, MOBILI E ARTI DECORATIVE Attiva fin dagli anni Settanta del XIX secolo fino al 1970, estendendosi gradualmente da Palermo alle maggiori città d’Italia e poi a diverse aree del Mediterraneo, la fabbrica assume la denominazione Ducrot, Mobili e Arti Decorative, Società Anonima per Azioni a partire dal 1907, quando viene registrata alla Borsa di Milano, con capitale sociale di L. 1.500.000 sede e officine a Palermo in via Paolo Gili, nella contrada dell’Olivuzza. Dal 1939, in seguito al rilevamento dell’impresa ad opera di un gruppo finanziario genovese, muta il nome in Società Anonima Ducrot. Mobili, Sede Genova – Officine Palermo, con uffici anche in piazza Piccapietra n. 83 a Genova…
The Whitaker buildings in Sicily: variations on victorian style and evocations of italian culture from revival to eclectism
L'arte siculo normanna. La cultura islamica nella Sicilia medievale
Il modello architettonico come documento dell'iter progettuale: l'archetipo di Ernesto Basile (Palermo 1857-1931) per il Palazzo dell'Aula dei Deputati del Regno d'Italia
Nel 1906 la Sezione Modelli del mobilificio Ducrot di Palermo espone all’Esposizione Internazionale del Sempione di Milano i modelli del progetto di Ernesto Basile relativo all’ampliamento del Palazzo di Montecitorio per la sua definitiva destinazione a sede della Camera dei Deputati del Regno d’Italia. Si trattava dei modelli lignei del prospetto principale, dell’Aula e della Galleria dei Passi Perduti del progetto definitivo del 1905. Un incendio sviluppatosi il 3 agosto 1906 nelle sale della Sezione Italiana dell’esposizione aveva però causato la distruzione di tutti e tre i modelli dei quali furono immediatamente rimpiazzati quello dell’Aula e quello della Galleria dei Passi Perduti. Co…
Ernesto Basile, architetto (1857 - 1932). Ritratti
Historical Artistic Introdution
Nel segno del neo-humanisme. Dipartimento di Architettura: Lasciti, Fondi, Raccolte, Collezioni
I materiali storico-documentari che costituiscono le Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo provengono da diversi dipartimenti riunitisi nel 2011 in un’unica struttura. Si tratta di un patrimonio culturale di grande valore scientifico e artistico il cui carattere eterogeneo è dovuto alle condizioni diversificate, per modalità e periodi oltre che per provenienza, che hanno contraddistinto l’acquisizione dei materiali archivistici e delle collezioni e raccolte già in dotazione ai singoli dipartimenti di origine, che erano il Dipartimento di Design, il Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia, il Dipartimento di Rappresentazione, …
Il diorama simbolico del Salone degli Specchi di Villa Igiea: alle origini del Liberty italiano
Villa Igiea, costruita fra il 1899 e il 1901 nella contrada costiera dell’Acquasanta a nord di Palermo, è un’opera paradigmatica dell’Arte Nuova Italiana; in essa la celebrazione della “misura umana” attraverso l’esaltazione estetizzante del quotidiano assume toni da epifania dell’epopea della rinascita dell’individuo e della sua lotta contro il “mal sottile”. Oltre a Basile, infatti, il carattere di questa architettura, nei suoi più particolari risvolti (non ultimi quelli simbolici ed ergonomico-sanitario), deve la sua eccezionalità anche alla collaborazione apportata dal committente, Ignazio Florio, e dall’ideatore della funzione originaria, il medico Vincenzo Cervello. La decisione di re…
Ernesto Basile: dal progetto integrale al disegno industriale
The design in the various sectors of decorative and industrial arts for Ernesto Basile represents a unitary fact linked to architectural composition. His activity in the different artistic sectors stands out above all for his ability to identify autonomous fields of research and experimentation. The truly innovative scope of Basile’s role lies above all in his being probably the only Italian architect of international level consciously devoted to the principle of integral design and to an effective leveling of the arts. This will lead him in the arc of his entire activity, from the integral project to industrial design, to anticipate the birth of the figure of the designer.
La parabola della nuova cultura dell’abitare a Palermo in periodo modernista: arredi e architettura degli interni dal Villino Florio a Villa Deliella
Dal 1900 al 1905, in soli cinque anni, Ernesto Basile compie a Palermo una parabola dav- vero significativa nell’ambito della cultura del progetto del modernismo italiano. È un arco temporale compreso fra la definizione progettuale, anche per gli arredi, di due prestigiose dimore: il Villino Florio (1899-1902), primo esempio maturo e coerente del Liberty in Italia, e la Villa Deliella (1905-1909), prima manifestazione siciliana di una revisione accademica del modernismo. Entrambe le dimore, i cui committenti appartengono alla componente più dinamica e culturalmente internazionalista della classe egemone palermitana, sono espressioni paradigmatiche di due fasi dicotomiche della derivazione s…
I siciliani e il volto nuovo della Tunisia
Nella Tunisia degli anni compresi fra l’occupazione francese del 1881 e la seconda guerra mondiale si verifica l’assunzione di una specifica fisionomia da parte della colonia di siciliani residenti. Prima come meri esecutori, poi come imprenditori e infine anche come progettisti i siciliani, in particolare, contribuirono in maniera determinante, a volte non senza punte di originalità, al volto moderno della Tunisia, integrandosi felicemente con la realtà locale. I siciliani contribuirono a dar vita ad una peculiare architettura contemporanea della Tunisia assicurando, fatto singolare nell’ambito dell’europeizzazione delle città del nord Africa, un’impronta moderna affatto coloniale alla for…
L'Archivio Ducrot della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Palermo
L’Archivio Ducrot è stato acquisito dalla Dotazione Basile della Facoltà di Architettura di Palermo nel 1971. Il fondo comprende: la Raccolta Fotografica della produzione e degli stabilimenti (per un totale di circa 6.000 stampe fotografiche e poco più di un migliaio di lastre fotografiche); la Raccolta Progetti; la Raccolta Cataloghi; la Biblioteca. Il Fondo Ducrot conserva la più cospicua raccolta documentaria (1899-1970) della storica fabbrica di mobili e arredi. Con la produzione del periodo modernista la ditta Ducrot si impone anche sul mercato internazionale sia con la produzione di mobili sia con la realizzazione di arredi completi e decorazioni di interni in alcune delle principali …
Vocazione ludica e arte della villeggiatura
A Palermo la fenomenale estensione, dell’ultimo quarto del XIX secolo, anche alla media e piccola borghesia (oramai consolidatesi economicamente e divenute nuove protagoniste delle dinamiche urbane) di quella vocazione ludica storicamente appannaggio della classe egemone locale è all’origine nel 1911 della fondazione della città giardino balneare Mondello in concomitanza con la bonifica della relativa palude. La conseguente formazione di un intero centro urbano del “tempo libero” nell’area più a nord della ex Tenuta della Real Favorita è subito seguita dai più circoscritti, ma ugualmente rimarchevoli, anche se solo sul piano del patrimonio edilizio, quartieri stagionali a Sferracavallo e a …
Il giardino come metrafora del "ritorno alle origini": Villa Tasca
Progettare in Sicilia al tempo del «Miracolo Economico»: il sogno di una moderna socialità nelle documentazioni degli archivi di architettura
A sette anni dalla sua fondazione la Regione Autonoma Siciliana a Statuto Speciale, istituita nel 1946, si andava affermando, nel bene e nel male, come un vero “laboratorio politico e amministrativo”. In ambito architettonico il decennio del «Miracolo Economico» in Sicilia si apre con realizzazioni significative dell’avvenuta maturazione di una cultura del progetto che, dopo le pur apprezzabili permanenze novecentiste e gli entusiasti richiami a modi razionalisti oramai datati, ma assai opportuni in quella fase di ristrettezze dell’immediato dopoguerra, aveva saputo maturare sia una peculiare linea neo funzionalista sia contestualizzate declinazioni delle tendenze “altre” rispetto all’irres…
L’oltremare nel rinnovamento dell’Urbanistica italiana
In Italia in poco più di un lustro, a partire dal 1932, un orientamento perseguito da una compagine di giovani progettisti (architetti e ingegneri), preceduto da alcuni isolati piani regolatori di concezione avanzata e di impronta scientifica (basati ora sull’attenzione alla natura e al valore del luogo e sulle direttrici e valenze economiche del territorio), configura in ambito urbanistico una sorta di tendenza innovativa. Quasi a consuntivo di questa prima stagione, nel 1937, il Primo Congresso Nazionale dell’Urbanistica a Roma tende a liquidare radicalmente, non senza ambiguità, le remore passatiste in materia di progettazione urbana introducendo criteri analitici e nuove logiche di impa…
Il progetto di Salvatore Caronia Roberti della sede a Palazzo d'Orléans della Facoltà di Architettura dell'università degli Studi di Palermo
La Sicilia islamica e normanna
L'Art Nouveau e la Sicilia
Il Sacrificio e la Vittoria nella cultura del progetto in Sicilia durante il Ventennio
Nel triennio che precede la Marcia su Roma si assiste in Sicilia al proliferare di iniziative definibili “minori” finalizzate alla commemorazione del sacrificio di quanti, partiti dall’isola e dai suoi arcipelaghi circostanti, erano andati a morire nei vari teatri di guerra del primo conflitto mondiale. Si trattò nel complesso, per il popolo siciliano, di un contributo in termini di vite umane davvero impressionante. La ricaduta sulla società siciliana si manifesta con un ampio ventaglio di iniziative per onorare la memoria del sacrificio. Solo in un secondo tempo si assiste ad un rilancio celebrativo che ha nell’esaltazione della Vittoria il tema centrale, sovente supportato dall’evocazion…
La parabola dell'architettura dei cinematografi in Sicilia tra Belle Epoque e Ricostruzione
Nei sette decenni che dal 1900, anno della realizzazione a Catania dello Stabilimento Sangiorgi, costituiscono l'arco temporale durante il quale si consuma ua peculiare esperienza architettura siciliana dei cinematografi, si impegnano in questo settore alcuni fra i migliori progettisti attivi nell'isola. con loro collabora un'articolata compagine di scultori, pittori, stuccatori, maestri vetrai e artigiani di vari settori. Dalla pura evasione alla condivisione intellettuale, i cinematografi si sono assicurati un ruolo di irresistibile richiamo per un'utenza straordinariamente diversificata. Essi sono stati anche lungamente luoghi delle passioni o dell'esaltazione anonimamente condotta nella…
Alagna Vincenzo
LE OFFICINE DUCROT NELLA DOCUMENTAZIONE D’ARCHIVIO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE DE DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
La fabbrica Ducrot svolse un ruolo di primo piano nella cultura della produzione industriale italiana e dell’area mediterranea, almeno fino alla metà del XX secolo; fu, infatti, fra i primi mobilifici in Europa a perseguire una mediazione fra profitto e ricerca artistica; l’impresa palermitana riuscì ad imporsi anche sul mercato internazionale sia con la produzione di mobili e arredi completi di qualità sia con la realizzazione di arredi e decorazioni per gli interni di grandi alberghi, sedi istituzionali, transatlantici, prestigiose residenze ed esclusivi locali pubblici. Il definitivo salto di qualità nell’organizzazione produttiva si verifica nel biennio 1902-03 anche in seguito all’assu…
Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco ed Eugéne Viollet-le-Duc: apprendistato medievalista e iniziazione all’Arte Regia
Abstract: Viollet-le-Duc nel marzo del 1836 è quasi all’inizio del suo lungo viaggio in Italia. Stupisce di questo viaggio tanto il maturare della svolta critica che lo porta ad una riflessione problematica su temi dell’arte e dell’architettura del Medioevo, sia la determinazione o la lucidità nel rintracciare interlocutori significativi per il suo processo di apprendimento. Fra questi contatti quello con Domenico Lo Faso Pietrasanta è forse il più indiziario di una lucida sindrome di revisione critica della cultura architettonica alla quale si è formato; una volontà che, forse, sta alla base dell’intera organizzazione del viaggio di Viollet-le-Duc. Viollet-le-Duc’s journey in Italy is mark…
Il nuovo corso dell'architettura del Ventennio nella Sicilia degli anni Trenta : opere pubbliche e nuove fondazioni per la valorizzazione dell'isola
Un excursus delle nuove opere e delle fondazioni portate avanti nel Ventennio fascista per il potenziamento infrastrutturale e dei servizi nelle città della Sicilia
Il complesso monumentale della "Flora Grande" di Villa San Cataldo a Bagheria
Società e cultura in Sicilia
Fra il 1897 e il 1925 si consuma una delle fasi più importanti della storia della Sicilia d’età contemporanea. L’isola in poco più di un quarto di secolo, dopo le vicende risorgimentali antiborboniche e indipendentiste (nelle quali avevano avuto parte attiva, e di concerto, la più avvertita classe egemone, gli intellettuali e vasti strati della borghesia e del proletariato) e il non facile adeguamento alla pur tanto auspicata nuova compagine dell’Italia unita, inizialmente si avvia ad una stabilizzazione economica e ad un generale progresso sociale. Sono condizioni significative del raggiungimento, a cavallo dei due secoli, di una specifica fisionomia propositiva della sua società come emer…
Una piccola capitale dell'Art Nouveau. Palermo
Architettura e forma urbana nella ricostruzione del Belice
Nella notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968 per gli abitanti dei quattordici territori comunali della Valle del Belice maggiormente flagellati dal sisma prendeva il via un incubo senza fine; oltre all’ecatombe e ai danni materiali il terremoto (che in un’area di poco meno di 100.000 ettari circostanti l’epicentro, non lontano dalla vecchia Gibellina, aveva causato 351 morti, 582 feriti, e quasi 100.000 senza tetto) nei dieci anni successivi avrebbe generato azioni pubbliche e private cui è innegabile l’innesco di quel diffuso processo di declassamento etico-sociale che è ancor oggi sinonimo dell’intera vicenda della ricostruzione del Belice. Dei quattordici comuni riconosciuti come diret…
Il "giardino d'inverno" di Ernesto Basile per il Grand Hotel et des Palmes
Architectures des Italiens à l'époque du Protectorat francais
Il contributo degli italiani al “nuovo” volto della Tunisia nel periodo del protettorato francese ha la sua più tangibile manifestazione nel settore della produzione edilizia. È principalmente nella capitale Tunisi che, fino all’inizio degli anni Quaranta del XX secolo, si manifesta con maggiore incisività e riconoscibilità questo fenomeno nel contesto della considerevole trasformazione urbana operata, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento, con l’attuazione del piano di ampliamento redatto dai tecnici del Genio Militare dell’Esercito Francese. Inizia così la mutazione d’età contemporanea della forma urbana di Tunisi. Diversamente da altri impianti urbani realizzati sempre dall’ammin…
Armò Ernesto
Montevago
MONTEVAGO (Mazil Sindi) Comune della Valle del Belice ricostruito secondo le linee stabilite dal Piano Comprensoriale n.4 elaborato nel gennaio 1973 dall’Istituto per lo Sviluppo dell’Edilizia Sociale (I.S.E.S.) che ne prevedeva il Trasferimento Totale secondo un piano di massima redatto da Massimo Bilò e Maurizio Gizzi e, quindi, tradotto in progetto esecutivo da Giampaolo Rotondi. Rifondato in Contrada Mastro Agostino, a metri 394 s.l.m., il nuovo centro urbano insiste nello stesso altipiano dove sorgeva il paese originario, a metri 360 s.l.m., distrutto dal terremoto della notte fra 14 e il 15 gennaio 1968 (con 90 morti, 120 feriti e l'intero patrimonio edilizio diruto o gravemente danne…
Aleardo Terzi, Vittorio Ducrot ed Ernesto Basile: il Caffè Faraglia nel rilancio della via siciliana al Modernismo
Realizzato nel 1906 a Roma, il Grand Cafè Faraglia (già in piazza Venezia) è una delle opere esemplificative del successo e del credito, a livello nazionale, conseguito da Ernesto Basile a ridosso del formalizzarsi della sua ricerca di un “ordine moderno”, successiva alla sua fase modernista di orientamento astilo (1902-04). L’arredo sarà premiato alla prima edizione del concorso annuale per “Nuovi Negozi” concepiti con “artistico buongusto” e “carattere spiccatamente moderno”, istituito nel 1908 dalla Società degli Architetti di Roma (con il sussidio del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio). Basile riversa nel Faraglia, con opportuna revisione tipologica, l’esperienza oramai …
Palermo, Facoltà di Architettura: nuovo impulso per vecchie donazioni. Dotazione Basile
Ernesto Basile (1857 - 1932)
Architetture romane nella Sicilia d'età repubblicana e imperiale
I luoghi dei Whitaker. Le architetture dei Whitaker in Sicilia: variabili del gusto vittoriano e suggestioni della cultura italiana fra revival ed eclettismo,
Ernesto Basile e l'ampliamento di Palazzo Montecitorio
La vicenda della progettazione della sede definitiva dell’Aula dei Deputati del Parlamento Italiano a Palazzo Montecitorio di Roma copre una stagione nevralgica della cinquantennale attività professionale di Ernesto Basile (Palermo 1857-1932); iniziata con il primo incarico, invero quasi interlocutorio, del 1902 questa stagione si svolge quasi ininterrottamente fino al 1910, quando Basile redige il progetto per la variante definitiva dei prospetti, dopo aver elaborato nel 1908 il progetto esecutivo dell’intera fabbrica dell’ampliamento dell’originario Palazzo Ludovisi a Montecitorio. L’incarico diretto ad Ernesto Basile, oltre ad essere giustificato dalla mancata realizzazione del suo proge…
Il villino Basile: la casa-studio come manifesto della "qualità"
Ameglio, Giovanni (Palermo 1854 - Roma 1921), Generale, Senatore
Governatore della Tripolitania e della Cirenaica durante e poco dopo il primo conflitto mondiale (periodo in cui si pongono le basi per le nuove urbanizzazioni delle città costiere della Libia), Ameglio è uno dei principali protagonisti delle spedizioni militari dei primi quattro decenni di espansionismo coloniale italiano. L’eco delle sue gesta d’oltremare contribuì non poco al rilancio in Sicilia del gusto per l’orientalismo e per le arabisances sia nell’arredo e nella decorazione degli interni sia in architettura (fra le tante opere di questa tendenza ricordiamo il chiosco di E. Armò in via Roma del 1912, dedicato alla sua celebre vittoria passata alla storia come “Battaglia delle Due Pa…
L’ampliamento di Montecitorio
Il lungo arco temporale dell’attività progettuale di Ernesto Basile compreso fra il 1902, anno in cui gli viene affidato l’incarico per l’ampliamento e la riforma del complesso di Montecitorio per il definitivo adeguamento alla destinazione di Palazzo della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano, e il 1918, anno della solenne cerimonia inaugurale dell’Aula dei Deputati (avvenuta alla presenza del re Vittorio Emanuele III il 20 novembre), è caratterizzato dall’intensificarsi degli impegni professionali dell’architetto palermitano nella capitale, pur non configurandosi come un suo secondo “periodo romano”. Già impegnato nella realizzazione della palazzina Vanoni in via Abbruzzi, angolo v…
Ernesto Basile - Ordinamenti e codici dei registri della modernità
Ernesto Basile (Palermo 1857 - 1932), after a short assistantship (which started in 1882) at the University chair held by Enrico Guj in Rome, became a professor and later (in 1891) an academic of Technical Architecture first at Rome University (until 1890) and then at Palermo University (basically until his death on August 26, 1932). He began his university career as an assistant of his father, Giovan Battista Filippo Basile (Palermo 1825-1891) holder of the chair of Technical Architecture of Palermo. A genuine interpreter, in the last two decades of the 19th century, of a problematic eclecticism, well anchored to a leading Sicilian tradition in search of "new architectural systems" (that h…
L'orientalismo nell'architettura occidentale d'età contemporanea tra fascino esotico e ricerca del vero
Riposti gli slanci estetico-ideologici dell’ultima stagione del “secolo della ragione”, per tutto il XIX secolo l’orientalismo sarà intonato alle variabili delle periodizzazioni stilistiche fino ad assurgere al valore di vera e impalpabile proteina culturale nell’ambito della rivoluzione estetica del modernismo, per poi ripiombare nel compiacimento esotico degli Anni Ruggenti. A partire dal culto dell’edonismo minuto tipico del rococò (con l’esaltazione dell’attrazione per il distante, distinto e diverso), l’illuminismo traghetterà i formulari genericamente orientalisti verso la ricerca di quella inventio che assicura alla cultura neoclassica più radicale un posto innegabile nel progresso v…
L’Hosterium di Favara e il dominio territoriale dei Chiaramonte: politica dell’immagine e strategie edilizie di una dinastia di condottieri del medioevo siciliano
The Chiaramonte stand in the ranks of the many feudal lords of the island of the fourteenth century, even for a building activity that, in addition to the construction of churches and monasteries and massive fortifications and infrastructure over most of the region of Sicily, were on an extraordinary cycle of dwellings and the formulation of a “Chiaramontano style”, programmatically inspired by the Sicilian-Norman and Sveva royal tradition. Powerful family of noble warriors, wealthy owners of fiefs, great patrons and promoters of architectures, the Chiaramonte expressed a definite politica dell’immagine, even in competition with the recorded programs of the Aragonese dynasty of Sicily. In P…
Sistemazione degli spazi urbani e politica dell'immagine fascista nell'Albania degli anni Trenta
La breve ma intensa attività professionale di Gherardo Bosio in Albania comincia con la stesura del Piano Regolatore di Tirana e con la fondazione dell’Ufficio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica dell’Albania; ufficio che dirigerà a partire dal mese di luglio del 1939 fino a pochi mesi prima della morte, avvenuta nel 1941 dopo meno di un anno di malattia, e durante il quale sarà coadiuvato da Ferrante Orzali e Ferdinando Poggi. In realtà, solamente il 12 ottobre del 1939 il Luogotenente Generale Francesco Jacomoni di San Sovino avrebbe ratificato, con Decreto Luogotenenziale, l’atto costitutivo di questo importante organo tecnico che però, già nel giugno del 1942, verrà declassato a sem…
Ahrens Albert
Fondatore dell'impresa palermitana omonima, con sede in piazza San Domenico, partecipa con successo alla prima Esposizione Agricola Regionale siciliana, di Palermo del 1902, e alla seconda Esposizione Regionale Agricola di Catania del 1907. Originario di Amburgo, Ahrens, dopo avere potenziato il settore delle stoffe, cura personalmente la progettazione di mobili, avvalendosi di artisti, architetti e imprese artigiane di orientamento modernista.
Le Tavole Didattiche del corso di Architettura Tecnica di Giovan Battista Filippo Basile
Le dimore dei Chiaramonte: architettura e politica dell'immagine di una dinastia di condottieri nella Sicilia del XIV secolo
I Chiaramonte, componenti principali del Parlamento Aristocratico del Regno di Sicilia, si distinguono nel novero dei tanti feudatari dell’isola del XIV secolo anche per un’attività edificatoria che, oltre alla realizzazione di chiese e complessi monastici e ad ingenti opere di fortificazione e infrastrutturali su gran parte del territorio siciliano, riguardò un formidabile ciclo di dimore e la formulazione di uno specifico “Stile Chiaramontano”, ispirato in modo programmatico alla tradizione regia siculo-normanna e sveva. Potente famiglia di nobili guerrieri, ricchi proprietari di feudi, grandi mecenati e promotori di architetture, i Chiaramonte esprimono una ben determinata politica dell'…
L'Exposition Universelle de Paris 1931
Ernesto Basile a Canicattì e il nuovo stile della rinascita economica
Uno stabilimento per l'ultima spiaggia della "Belle Epoque"
Ville e giardini
Variabili architettoniche orientaliste
Between the eighteenth and twentieth centuries, the culture of western architectural records a broad range of expressions related to the imaginary Orientalist. This "feel" intercepts regularly transitional seasons of the contemporary era project culture. The hedonism minute cult Rococo (with the exaltation of attraction for the distant, distinct and different), will allow the culture of the Enlightenment to carry the forms generically Orientalists towards a new search. This ensures the more radical Neoclassicism an undeniable place in the progress towards a "new architecture". Kept the aesthetic and ideological impulses of the last season of "the age of reason," the Orientalism will be tune…
La Sicilia Romana e Bizantina
Arte e Architettura in Sicilia
Fra la prima età del Liberty in Sicilia, interamente dominata fino allo scadere del primo biennio del XX secolo dalla figura di Ernesto Basile (Palermo 1857-1932), e la sua lunga ultima stagione, caratterizzata da epigoni (divenuti poi del tutto impermeabili al “nuovo”) e anonimi progettisti e decoratori, si svolgono i due decenni della fase di maggiore incidenza di questa tendenza stilistica nel processo di rinnovamento dei centri urbani siciliani (e in maniera più circoscritta anche di ambiti suburbani e rurali); è un periodo che vede come protagonisti lo stesso Basile, i migliori esponenti della sua “scuola” (sia quelli provenienti dalla Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri ed Arch…
Questioni di metodo e criteri d'indagine nello studio della storia dell'arte dei giardini
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I sogni nel cassetto: visioni di architettura dagli archivi italiani
Catalogo della mostra inserita tra gli eventi collaterali della 11.ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2008
La Wagnerschule (Vienna 1894-1912): Wagner e la Moderne Architekture (The Wagnerschule (Vienna 1894-1912): Wagner and the Moderne Architekture)
AbstrAct Otto Wagner, fra il 1894 e il 1912, mette in atto una riforma ‘verticistica’ di quel principio della riorganizzazione del visibile che è uno dei cardini della rivoluzione estetica dell’Art Nouveau. A differenza delle altre compagini di protagonisti del Modernismo il nucleo di allievi della sua scuola (tra cui Hoffmann, Plečnik, Deininger, schönthal, Hoppe, Fuchs), così come i suoi assistenti (fra cui primeggia J. M. Olbrich) e i fiancheggiatori esterni (valga per tutti il caso di M. Fabiani), pur non differenziandosi sul piano dell’orientamento interdisciplinare si distinguono, data la formazione, per una peculiare impronta accademica della loro preparazione ‘al moderno’ tale da co…
Islamic Art in the Mediterannean. Italy. Siculo-Norman Art. Islamic culture in medieval Sicily. Art Books International
Il volume inserisce la Sicilia in un Ciclo di Mostre internazionali voluto dall’Organizzazione Non Governativa Museo Senza Frontiere (con sede a Bruxelles) e realizzato come progetto di partenariato euromediterraneo MEDA con la collaborazione del Museo d’Arti Orientali di Stoccolma, il Museo d’Arti Orientali di Roma, il Museo Archeologico di Madrid e i Ministeri della cultura della Spagna, dell’Egitto, della Tunisia e della Giordania. Le “mostre” MSF assumono come “spazio museale” i territori locali, e organizzano percorsi di lettura tematica del patrimonio culturale radicato al territorio, al fine di coinvolgere questo in un circuito virtuoso di valorizzazione e di scambi culturali. Ogni m…
Secondo Palazzo Utveggio, via XX Setembre, Palermo, 1901-1903, Ernesto Basile
SECONDO PALAZZO UTVEGGIO, VIA XX SETTEMBRE, PALERMO 1901-1903, ERNESTO BASILE Preceduta dai progetti per il Villino Vincenzo Florio e per il ciclo di architetture funerarie del biennio 1899-1900, la seconda Casa Utveggio si pone quasi a consuntivo della sua prima stagione sperimentale di modernista “riorganizzazione del visibile” inaugurata nel 1897; al tempo stesso contiene in nuce quelle valenze estetiche e quell’indirizzo metodologico che connotano il suo secondo periodo di originale maturità modernista esteso per poco più di un lustro. Il disegno acquarellato del fronte sulla via XX Settembre, antecedente alla tavola a matita su carta Fabriano contenente anche l’alzato dell’intero prosp…
Alfio Fallica e la variabile déco del futurismo catanese
Salaparuta
SALAPARUTA (Menzil Salah, Casale della Signora – Paruta) Comune agricolo della provincia di Trapani (a 66 km dal capoluogo sulla strada provinciale Gibellina – Santa Margherita Belice) Salaparuta, attualmente con 1.781 abitanti, è una delle città rifondate in sito diverso dall’originario in seguito al terremoto del 1968 che la distrusse completamente (causando 28 morti, 66 feriti gravi e la devastazione di poco più di un migliaio di abitazioni e di tutto il patrimonio storico-architettonico). Nella notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968 il vecchio centro di Salaparuta, che allora contava poco più di tremila residenti (dai 2.943 censiti nel 1961 contro i 3.199 del 1951, poi scesi a 2.093 n…
I caffè storici di Palermo
Architettura e forma urbana in Sicilia nel periodo modernista: Mondello, città balneare
IL VALORE DELLA CLASSICITA' NELLA CULTURA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO
Le variabili dell'impalpabile sentimento celebrativo per l'ultima dimora: architettura e arte funeraria in Sicilia del periodo modernista
Arte e architettura in Sicilia fra "Belle Epoque" e "Anni Ruggenti"
Nel periodo liberty la Sicilia vive una importante fase di transizione della sua cultura architettonica d'età contemporanea.Nella fase matura di questo periodo la revisione critica operata da Ernesto Basile delle sue logiche progettuali (dall’orientamento sperimentale alla tendenza codificatoria) porta alla formulazione di un Modernismo classicista i cui modi ebbero una tale diffusione sul territorio siciliano da creare il mito di una “scuola di Basile”. Sia con le precedenti realizzazioni di tono storicista o di razionale impronta mediterranea (si vedano il Villino Basile e le altre sue “architetture bianche”) sia con le architetture aderenti a questa svolta (alla cui origine è la sede del…
Alle origini della mediterraneità nel modernismo di Ernesto Basile. La “casetta“ del pittore Rocco Lentini nella città balneare di Mondello
Archivio Ernesto Basile/Ernesto Basile (1857-1932)
Ernesto Basile (Palermo 1857-1932), architetto, docente di Architettura Tecnica presso gli Atenei di Roma e Palermo, originale interprete dell’ultimo eclettismo, è uno dei principali protagonisti della lunga stagione del modernismo italiano, operando prevalentemente in Sicilia e a Roma; diversamente dal padre ha curato con implacabile attenzione la documentazione della sua attività professionale. Il corpus relativo alla produzione progettuale e artistica di Ernesto Basile (elaborati grafici, schizzi, studi e rilievi) conservato nella Raccolta Disegni della Dotazione Basile-Ducrot consta di 2.239 fogli, ai quali andrebbero aggiunti altri 12 disegni (alla stesura dei quali potrebbe avere part…
Itinerario V: Vocazione ludica e arte della villeggiatura. Palermo, Santa Flavia, Casteldaccia, Termini Imerese
Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento a Roma, area dei Mercati Traianei, 1888, Ernesto Basile
SECONDO CONCORSO PER IL PALAZZO DEL PARLAMENTO, ROMA 1888-1889, ERNESTO BASILE Redatto tra la fine del 1888 e il 1889, in parte presso lo studio palermitano del padre e prevalentemente nel suo studio di Roma, il progetto presentato al II Concorso per il Palazzo del Parlamento del Regno d’Italia constava di sedici tavole di grandi dimensioni. Il corpus dei disegni (a matita, inchiostro di china e acquerello monocromo, con presenza di inchiostri colorati solamente per le indicazioni distributive e per le percorrenze veicolari) elencati e descritti nella memoria autografa allegata al progetto, e datata “Roma, 31 ottobre 1889”, comprendeva: una planimetria generale “con le adiacenze” in scala 1…
Ernesto Basile. 1857-1932. Fra accademismo e "moderno", un'architettura della qualità
Educated in Palermo at the Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti, where he began his university career as an assistant of his father, Giovan Battista Filippo Basile (Palermo 1825-1891) holder of the chair of Technical Architecture, Ernesto Basile, after a short assistantship (which started in 1882) at the University chair held by Enrico Guj in Rome, became a professor and later (in 1891) an academic of Technical Architecture first at Rome University (until 1890) and then at Palermo University (basically until his death on August 26, 1932). He was born in Palermo on January 31, 1857 the first of six children - three boys, Alceste and Edoardo were born later, and three girls…
Società e cultura in Sicilia dalla fine del periodo umbertino all'avvento del fascismo
Il Liberty in Sicilia, segnatamente nella sua fase più matura, si manifesta come un fenomeno eclatante, sia su un piano artistico e architettonico che come fenomeno di costume. Dotato di una precoce fisionomia riconoscibile (rispetto alle scadenze nazionali) e, inoltre, caratterizzato da una capillare e longeva (forse troppo) diffusione, non solo nelle principali città ma anche in quei piccoli centri animati da apprezzabili dinamiche economiche e gestionali, esso ha finito con l’identificare lo spirito stesso di un’epoca della storia contemporanea della Sicilia particolarmente densa di avvenimenti e ricca di slanci intellettuali, sociali, produttivi e artistici. Tale periodo, stando a più r…
L’arte siculo-normanna. La cultura islamica nella Sicilia medievale
Il territorio offre un insieme di valori che possono essere raccontati attraverso itinerari intelligenti. In questo caso gli itinerari sono stati definiti con un progetto internazionale che vuole rafforzare il rapporto tra culture e civiltà del Mediterraneo per la presenza di realtà differenti dove la cultura dell'Islam è stata capace di radicare valori, fondendosi con altre culture. La Sicilia è uno di questi territori dove entrarono in contatto la cultura di popoli del Nord, i normanni, con la cultura di popoli del Sud, i Fatimiti. La costruzione del testo si è avvalsa di molte collaborazioni anche di studiosi stranieri.
Introduzione storico-artistica
Collezioni della Dotazione Basile
La Dotazione Basile è costituita dal materiale documentario delle attività professionali e scientifiche degli architetti Giovan Battista Filippo Basile (Palermo 1825 – 1891) ed Ernesto Basile (Palermo 1857 – 1932), padre e figlio; tale materiale è stato donato all’inizio degli anni Cinquanta dalla famiglia Basile alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo. Ad esso successivamente sono stati aggregati altri due fondi: nel 1971 l’Archivio Ducrot, relativo prevalentemente alla documentazione fotografica e grafica dell’attività produttiva del celebre mobilificio palermitano; nel 1992 le trentaquattro Tavole Didattiche, fatte realizzare negli anni Ottanta del XIX secolo …
I giardini siciliani nella storia www.giardinisiciliani.it
Il sito e la logica conclusione di una ricerca chenasce dalla volontà di mettere a disposizione delle attività produttive la risorsa “giardino” e, dunque, dalla necessità di capire in quali termini detta risorsa possa effettivamente essere usata a questo scopo. Ma si è, anche, pensato che ai destinatari principali se ne potessero affiancare altri: i gestori degli enti locali, per esempio, i comuni cittadini, i progettisti e, forse, gli studiosi. Sicché, si perseguiti due obiettivi principali 1. costruire una conoscenza del giardino nella quale fossero: a. descritto in forma compiuta ed esauriente il manufatto giardino; b. precisate le questioni scientifiche di fondo; c. individuati criteri …