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AUTHOR
Nicola Cusumano
KÁROLY KERÉNYI IN ITALIA
La storia della presenza di K. Kerényi in Italia offre uno spaccato di storia intellettuale italiana dagli anni '30 fino ai '60, consentendo di illuminare meglio alcune correnti culturali che hanno dato vita al dibattito storico-religioso e antropologico, basti pensare alla nota "collana viola" dell'Einaudi, in cui comparvero le prime traduzioni del Kerényi.
Turisti a Sparta. Il passato che non torna e l’invenzione della tradizione
Un elemento che sembra concorrere in misura determinante alla definizione del turismo come prassi socioculturale diffusa è la tensione tra l’aspettativa della dimensione esotica e straniante da un lato, e dall’altro la tendenza all’inglobamento “autoidentitario”. Questa definizione consente di riflettere sui due livelli qui in gioco: lo spostamento e l’identità. La vulgata che fa iniziare nel XVII secolo le prime tracce di pratiche turistiche si scontra con testimonianze rilevanti su pratiche comparabili nel mondo antico. Già Platone (Leggi XII 949-950) teorizza l’utilità filosofica del “turismo” intellettuale. Il caso più interessante è però quello del “turismo” culturale a Sparta, divenut…
Prometeo genetista. Profitti delle tecniche e metafore della scienza
Il saggio di Claude Calame affronta una tematica di grande rilievo scientifico, ossia il confronto tra il valore epistemologico e sociale dell'uso delle arti tecniche nell'antica Grecia e il valore epistemologico del linguaggio della scienza moderna in particolare applicato all'ambito della genetica e delle moderne biotecnologie e scienze di laboratorio. Lo spunto del confronto è offerto dall'analisi storico-culturale e antropologica del mito di Prometeo, come è stato diversamente declinato dai vari autori dell'antichità classica, a partire da Esiodo sino a Platone, passando per l'autore del dramma "Prometeo incatenato". In una prospettiva di indagine antropopoietica, le arti tecniche perme…
«DI RICCHE LIBRERIE FORNITI, O NON SANNO, O NON NE VOGLIONO GIOVARSI». NOTE SU CULTURA, EDITORIA E CIRCOLAZIONE LIBRARIA IN SICILIA (SECC. XVIII-XIX)
SOMMARIO: Il saggio ricostruisce le vicende dell’editoria e della tipografia in Sicilia tra tardo Settecento e primo Ottocento, riconnettendole alla questione della circolazione libraria nel delicato frangente contraddistinto dall’espulsione gesuitica e dall’abolizione dell’Inquisizione, sino alla repressione antigiacobina e all’esperienza costituzionale di stampo inglese. L’indubbio rilancio dell’editoria, che nell’isola risponde alle rinnovate esigenze delle élites urbane e al vasto progetto borbonico di riforme, subisce un’inevitabile battuta d’arresto nel 1799, quando la censura, ora saldamente nelle mani del governo, ne impedisce l’ulteriore espansione comprimendo gli spazi di moviment…
Ἀνὰ μέσον ἡδονῆςτε καὶ λύπης: Avidità umana e filantropia alla prova dell’oro in Diodoro
In the Third book of his Bibliotheca, Diodorus Siculus includes an account of the Egyptian gold mines and describes the terrible living conditions of the slaves who are exploited to extract the metal. In this regard, Diodorus’ source is the historian Agatharchides of Cnidus, whose account is handed down by the Byzantine writer Photius. The comparison between the two texts allows scholars to highlight the different historical perspective of Diodorus, which privileges a worldview dominated by philanthropy and compassion for the most peripheral humanity. Further confirmation arises from the description of the Iberian mines (V 35-38), which Diodorus derives from the historian and philosopher Po…
Eracle e l'elemento femminile in Sicilia. Per un modello interpretativo delle forme di contatto tra indigeni e colonizzatori nella Sicilia greca
Eracle è l'eroe per eccellenza della colonizzazione greca. Lo studio delle tradizioni relative alle sue imprese nel Mediterraneo occidentale consente di gettare luce sulle manipolazioni che nei secoli successivi sono state elaborate per spiegare e legittimare la presa di possesso da parte greca di terre abitate da altre genti. Una parte considerevole di questa tradizione è confluita in Diodoro Siculo. Si prende in esame la funzione attribuita alle presenze femminili, valorizzando la relazione tra la dimensione dell'alterità femminile e quella dell'alterità barbara.
Fabriquer un culte ethnique. Écriture rituelle et généalogies mythiques dans le sanctuaire des Paliques en Sicile.
The sanctuary of the gods Palikoi in Sicily offers a rich dossier addressing the role of writing in the definition of ethnicity. Although literary evidence attest to the ”native“ nature of the gods, the presence of writing, inbedded in local culture through the Greek colonization, plays a curious role. It invites us to reflect upon contact processes and identity changes due to its appearance. The analysis focuses here on the ordeal oath (ritual writing) and on the mythical genealogies (discursive strategies): this set seems to be a "device" in many ways informed by the model of the "Middle Ground." Le sanctuaire des dieux Paliques en Sicile offre un dossier très riche à questionner pour ce …
Gli dei hanno abbandonato Selinunte? La vita breve ma straordinaria di una città
Profilo storico di Selinunte dalla fondazione al periodo punico
Gérer la haine, fabriquer l’ennemi. Grecs et Carthaginois en Sicile entre les Ve et IVe siècles av. J.-C.
Managing hate, creating the enemy. Greeks and Carthaginians in Sicily between the Vth and IVth century B. C. This paper’s aim is to consider the historiographic perception of the Carthaginians as the typical and utmost enemy of the Greeks in Sicily, between the end of the Vth and the beginning of the IVth century B. C. The focus is put on the ways the enemy is fabricated and hate managed, through the peculiar part given the Carthaginians by Diodorus in the sieges of Selinous and Motya. In these narratives, the role of hate is fundamental to define the relationship between cultural identity and alterity and between reciprocity and asymmetry.
Le strategie della mente e la didattica dell'apprendimento ecologico
I culti
Breve sintesi panoramica dei culti e dei riti praticati nella Sicilia antica e testimoniati attraverso la documentazione letteraria, epigrafica, numismatica e archeologica.
Le donne e l'uccisione dell'invasore. Un tema mitico eurasiatico?
Alcune narrazioni mitiche presentano una convergenza strutturale che in alcuni casi trova spiegazione di natura storica. E' il caso del mito delle figlie di Kokalos, re sicano della Sicilia, che respingono con l'inganno l'assedio di Minosse. Si propone una comparazione con la storia biblica di Giuditta che presenta più di un elemento di convergenza. Poi si indica anche una possibile mediazione culturale che spieghi la diffusione del tema narrativo, grazie all'esame del documento epigrafico noto con il nome di Cronaca di Lindo.
Spiegare o mentire? Due vie della comunicazione politica in Tucidide
Chosen as word of the year in 2016 by the Oxford Dictionaries, post-truth is a very recent neologism, spread on the wave of recent political events (particularly Brexit and Trump's election in 2016). What I would like to emphasise here is that post-truth, along with fake-news, refers to issues that are by no means new nor exclusively linked to modernity. I am referring in particular to the debate in ancient Greece on the relationship between truth and lies in political action and the relationship between 'fact' and the discourse that represents it (i.e. between ergon and logos).
Culti nelle Tabulae Halaesinae: continuità e interculturalità
Mnémosyé – Lésmosyné. Emlékezet és feledés, mítosz és történelem, in Mitológia és humanitás. Kerényi Károly 100. Születésnapjára
Ordalia e soteria nella Sicilia antica. I Palici
Il culto dei Palici è il più noto e il meglio documentato tra i culti indigeni della Sicilia antica. Il giuramento ordalico che vi si praticava resta famoso fino alla tarda antichità e consente di seguire, attraverso il filtro di un caso ben delineato, le trasformazioni culturali nella Sicilia antica, dalla colonizzazione fino all'età romana, mettendo in rilievo le pratiche di appropriazione ideologica e la elaborazione di nuovi codici culturali.
Una terra splendida e facile da possedere. I Greci e la Sicilia
La colonizzazione greca della Sicilia ha segnato in profondità la memoria culturale dei Greci. Il libro ripercorre questo percorso che ha contribuito profondamente alla costruzione dell'identità greca mostrando lo scarto tra rappresentazione storiografica e culturale e realtà ricostruibile attraverso la documentazione archeologica. In particolare ci si concentra sulle dinamiche acculturative e sulla qualità dei rapporti tra indigeni e Greci.
Mito Memoria Identità. Ricerche storico-religiose sulla Sicilia antica
Il tema del volume è l’ambivalenza del rapporto tra memoria e identità, che emerge dall’indagine storico-religiosa rivolta sia alla documentazione antica sia, con pari attenzione, ai modi e alle strategie della ricerca moderna. In altre parole, la memoria è un campo estremamente adattabile ai bisogni dei gruppi sociali e dei loro codici culturali. Ogni pratica sociale, economica, politica e religiosa, concorre a “ri-creare” un paesaggio culturale, o meglio “inventarlo”. Questo è l’obiettivo del volume: lo studio della formazione di alcuni temi mitici e il ruolo giocato da santuari e culti. Il presupposto è la tendenza delle tradizioni “mitiche” e dei processi cultuali a strutturarsi come un…
Retorica e costruzione del consenso in Tucidide: il caso di Mitilene.
In his account of the Peloponnesian war, Thucydides explicitly insists on some dilemmas linked to the wider matter of deliberative process: in particular, the relationship between nature, profit and justice, truth and lie, speech and action. The story of the uprising of Mytilene is particularly useful, intertwining the antilogy between the two speakers (Cleon and Diodotus) with the so-called metanoia: the Athenian deliberative rethinking puts on focus the complex problems of the building of consensus in the democratic decision-making processes. Here we examine only one point of the two rich and articulate speeches: the opportunity of discussing again what has been already decided in a corre…
Ricerche sull’accusa di omicidio rituale nel Settecento
Alterità nell'alterità nella Grecia antica. Lamia e le sue compagne
La cultura greca esprime un'attenzione enfatica al problema dell'alterità. Se la differenza di genere costituisce una frontiera invalicabile, rendendo il femminile (insieme con il barbaro) terreno preferenziale di rappresentazione dell'"altro", tanto più questa alterità subisce un'accelerazione quando al femminile si associa il "mostruoso". Non è infatti un caso se nella cultura della Grecia antica il folklore e i racconti per l'infanzia prediligono i mostri femminili, dediti al cannibalismo e soprattutto all'uccisione di bambini e di adolescenti.
Il cane nella religiosità della Sicilia antica dalle popolazioni preelleniche al primo cristianesimo
A partire dalla funzione di operatori simbolici esercitata dagli animali nelle culture umane si prende in esame il ruolo svolto dal cane nella storia religiosa della Sicilia antica dall'eta' prostostorica fino all'emergere del cristianesimo nell'isola. pur attraverso codici differenti si sottolinea l'esigenza di controllare in forma simbolica la precarietà del mondo, naturale e sociale: a questo obiettivo il cane partecipa efficacemente anche attraverso il ruolo giocato nei rituali.
Un mondo senza confini, un potere senza limiti. Temi e retoriche identitarie dell’«eccezionalismo» ateniese
Partendo dalla categoria politica di “eccezionalismo”, che è stata utilizzata per descrivere la politica estera degli Stati Uniti, soprattutto nel XX secolo, questo paper propone una analisi comparata con la politica ateniese di V secolo, soprattutto durante il suo impero marittimo: in tale contesto la nozione di “eccezionalismo” sembra adatta per comprendere alcuni aspetti della sua politica e i rapporti tra “eccezionalismo” e democrazia. Starting with the political category of 'exceptionalism', which has been used to describe US foreign policy, especially in the 20th century, this paper proposes a comparative analysis with 5th century Athenian policy, especially during its maritime empire…
Libri, biblioteche e censura: il teatino Joseph Sterzinger a Palermo (1774-1821)
Sulle “Librarie” palermitane nel Settecento: La biblioteca del principe di Torremuzza, sive lo specchio infranto
The reconstruction of eighteenth-century private libraries is a matter that raises questions about the methodological criteria to be used. In line with current historiographical methods, the essay tries to integrate correspondence and literary and archival sources to reconstruct the libraria of Gabriela Lancillotto Castelli, Prince of Torremuzza, taking care to observe the type of circulation and use of books in eighteenth- century Palermo and, more broadly, the particular effervescence of local culture following the expulsion of the Jesuits.
« Et c'est moi qui ainsi t'ai fait ce que tu es ». Phénix maître d’Achille
Ce vers de l’Iliade se prête à plusieurs niveaux de lecture et présente la figure du maître tantôt dans sa relation problématique avec l’élève, tantôt dans l’ambivalence entre la condition du maître et celle du père, entre affection et apprentissage, entre réplication et point de fuite, entre symétrie et déraillement : tout cela se développe dans un réseau de relations réglés par la dimension intermédiaire. De ce point de vue le rapport entre Phénix et Achille, tel qu’il est transmis par l’Iliade dans le chant IX du poème, nous permet d’examiner certains enjeux complexes placés au cœur de ce Colloque. Le jeu très subtil entre les devoirs sociaux d’Achille et l’autobiographie de son maître P…
recensione di VAVOURANAKIS, GIORGOS, KOPANIAS, KONSTANTINO S, and KANELLOPOULOS, CHRYSANTHOS (eds.) (2018). Popular Religion and Ritual in Prehistoric and Ancient Greece and the Eastern Mediterranean. Oxford: Archaeopress.
Review of the volume that aims to contribute to the analysis of the experiential dimension of cults and beliefs (la religion vécue). The common thread running through the contributions collected here share the basic idea, that religion and ritual have to do with the collective ethos and the values they regulate the functioning of the company, thanks to their "performative stability" mechanism.
Libri e culture in Sicilia nel Settecento
Ricerche convergenti sulla questione della diffusione dei saperi legati al libro e alla riconfigurazione del ruolo delle nuove biblioteche, ma anche sul modello di controllo censorio adottato dal governo borbonico nella Sicilia del Settecento. Il volume raccoglie parti edite e inedite di una ricerca pluriennale, il cui filo rosso è l’interrogativo sulle condizioni della circolazione libraria nell'isola nel secolo dei Lumi. Dalla domanda più ampia sulla cultura isolana alla questione del passaggio dalle librarie private a quelle pubbliche, con particolare rilievo alla fondazione e allo sviluppo della Regia Pubblica Libreria di Palermo, il quadro delineato è quello di una effettiva effervesce…
recensione a A.M. Gloria Capomacchia – Elena Zocca (eds.), Il corpo del bambino tra realtà e metafora nelle culture antiche, Brescia 2017
Uomini e alberi. Tre indagini storico-religiose. Nota introduttiva
In this introductory note I present three essays on the relationship between trees and rituals in ancient Mediterranean civilisations and in Vedic India.
Culti e miti
Aggiornamento bibliografico e analisi storiografica della ricerca moderna su culti e miti nella Sicilia antica, quadriennio 1993-1997
Pettazzoni e Rohde su Agamennone e Clitemestra: il “maschalismòs” e l’opzione comparativa
For Greek lexicographers, the verb 'maschalisthenai', which appears only in Aeschylus and Sophocles, refers to certain details of the murder of Agamemnon by his wife Clytemnestra.The ancient tradition on "maschalismos" has become in the modern age a bone of contention among scholars around the study of Greek religion, in particular concerning the relationship with death and the underworld. This contribution examines the different interpretations of "maschalismos" proposed by Erwin Rohde and Raffaele Pettazzoni and their different perspectives on the comparison.
Il nemico incorreggibile. Cartaginesi e Greci in Sicilia tra Selinunte e Mozia
La storiografia siceliota ha individuato nei Cartaginesi il "materiale" identitario con cui plasmare la figura del nemico per eccellenza, portatore di una violenza irriducibile a qualsiasi "domesticazione". Si prendono qui in esame due racconti esemplari, anche per le loro interrelazioni strutturali: le narrazioni che Diodoro ci trasmette degli assedi di Selinunte (409 a.C.) e Mozia (397 a.C.).
«Fetal monstrosities». A comparision of evidenze in Sicily in modern age
In Sicily reflections on monsters and on ‘generative stumbles’ first appear in a treaty of the second half of the sixteenth century, containing one of the first medical-physiological descriptions of two-headed births and written in the verncular by the famous physiologist and anatomist Giovanni Filippo Ingrassia. It is a work which can be attributed to the season of excitement characterized, in the period after 1550, by an explosion of interest in teratological codification, driven by a wider taxonomic interest in the living and the inanimate, but it also contains some original features that make it a model and example of the contemporary state of the art of legal medicine, of which Ingrass…
I Siculi
Il culto di Zeus Meilichios è uno dei più diffusi nel mondo greco dall'età arcaica a quella ellenistica. Si tratta di un caso studio di particolare interesse sia dal punto di vista del rapporto pubblico/privato, sia per il tema della purificazione e il rapporto tra religione e diritto nel mondo antico. Non a caso questa divinità esercita un ruolo preminente nella lex sacra di Selinunte.
Agamennone βουληφόρος? La sovranità alla prova del processo deliberativo
Starting with the Iliad, Agamemnon is mostly depicted at the centre of dramatic deliberative situations. This feature is also present in fifth-century literature, particularly in some plays in which Agamemnon’s decision-making ability in uncertainty comes into tension with other characters in order to determine the ‘right’ decision and adequate leadership features. In this paper, I will focus on the Euripides’ play Iphigenia in Aulis (405 a.C.). In this tragedy the behaviour of the Achaean king draws our attention, as he is not equipped to handle his role and responsibilities. In the same years, also historiography is interested in the nature and risks of the deliberative process, as Thucyd…
Perdere il senno e darsi la morte. Due casi singolari di punizione divina nelle Storie di Erodoto (V 85; VI, 75)
Scopo di questo paper è l’analisi dei temi della follia e del suicidio nella struttura narrativa di Erodoto. I due episodi esaminati sono: a) il racconto della pazzia che colpì gli Ateniesi, che avevano tentato invano di sottrarre agli Egineti le sacre statue di Damia e Auxesia; b) la storia dei disaccordi tra i due re spartani Demarato e Cleomene e il loro tragico esito. Questi due episodi sono profondamente interconnessi: attraverso i rimandi interni, suggeriti dalle scelte linguistiche dello storico, noi vogliamo infine riflettere sul modello causale erodoteo. The aim of this paper is the analysis of the themes of madness and suicide in the narrative structure of Herodotus. Two episodes …
I «nomi» degli dèi greci. I poteri della denominazione nella riconfigurazione di un pantheon
This paper analyzes a matter of polytheistic semantics in the Greek Classical age since the process of naming gods and heroes. Two case studies are compared. The first focuses on the Homeric Hymn to Apollo where the examination of different forms of poetic proferation of divine allows to explain strategies and procedures for the integration of a new deity in the pantheon. The second case study aims to examine in the Euripides drama Erechtheus how changes in the naming of Gods could reflect a new political situation leading to a functional and cultual redefinition of tutelary gods in Athens.
Riconciliare il passato. Selinunte: una frontiera al centro del Mediterraneo tra storia identià e ritorno
Turismo antico e moderno: Selinunte crocevia critico per una rilelaborazione del turismo culturale e la salvaguardia del patrimonio archeologico
Mnemosyne-Lesmosyne. Memoria e oblio, mito e storia
Il tema del contributo riguarda il ruolo del mito nel XX secolo nel pensiero e nell'opera di Karl Kerényi: l'uso politico del mito e la sua manipolazione ideologica. La riflessione è sviluppata attraverso l'esame di un trascurato saggio dello Studioso (Mnemosyne-Lesmosyne), scritto nel 1945 e legato al carteggio con Thomas Mann. The focus of this paper concerns the role of myth and oblivion in the 20th century in the thought of Karl Kerényi: the political use of myth and its ideological manipulation. The reflection is developed through the examination of a neglected essay (Mnemosyne-Lesmosyne), written in 1945 and linked to the correspondence with Thomas Mann.
Homonoia in un'emissione bronzea di Panormus
Nota fin da Esiodo come personificazione divina di un concetto astratto legato alla prassi politica, l'iconografia di Homonoia conosce una diffusione particolare in età ellenistica e romana,soprattutto su emissioni monetali. Qui si prende in esame il suo uso su emissioni monetali di Panormus, proponendo di datarle all'età delle guerre civili nel I secolo a.C.
Ebrei e musulmani in Sicilia nel XVIII secolo. Politica e confronto erudito
L’intervento mira a una ridefinizione critica della questione legata al rapporto tra cristiani ed ebrei in Sicilia dopo l’espulsione di fine Quattrocento, e intende rimarcare la riattivazione di un interesse per gli ebrei che seguiva il progetto del loro reintegro nei Regni di Napoli e Sicilia da parte di Carlo III (l’editto borbonico, del 1740, era revocato dopo sei anni). Emerge in questo contesto il contributo di uno dei massimi eruditi di area muratoriana operanti in Sicilia, l’inquisitore taorminese Giovanni Di Giovanni, che dedicava alla storia dell’ebraismo siciliano prima dell’espulsione un’importante opera (l’Ebraismo della Sicilia, ricercato ed esposto, Palermo, Gramignani, 1748).…
Aitna e i cani di Efesto nel De Natura animalium di Eliano, in Atti del Convegno Eis Akra. Insediamenti d’altura in Sicilia dalla preistoria al III sec. a.C., Caltanissetta 10-11 maggio 2008, Caltanissetta-Roma 2009, pp. 269-289
Attività e notizie
Ricordo di G. Martorana
«Degna secondo le mire del mondo d’un secolo migliore». Maria Carolina d’Asburgo-Lorena a Palermo
The essay reconstructs the events connected with the presence of Ferdinand and Maria Carolina in Palermo, the capital of the Kingdom of Sicily, where they stopped in December 1798 after a journey full of obstacles. Although distant and only indirectly affected by the dramatic events surrounding the republican experiments, the city - suffering from the political emergency and the unstable military situation - lived in fear of a feared French invasion and in the fear of the simultaneous presence of Spanish and English Troops caused tension. Der Aufsatz rekonstruiert die mit der Anwesenheit von Ferdinand und Maria Carolina in Palermo, der Hauptstadt des Königreichs Sizilien, zusammenhängenden …
Breast Cancer in Two Ex‑Votos, A Millennia Apart: Patients’ Hope and Faith Expressed Through the Centuries in Votive Offerings
A votive offering or ex-voto includes a variety of usually non-professional artworks offered to divinities and placed in religious sites to fulfill a vow or in gratitude for recovery from an illness or injury. Unfortunately, the ancient period lacks a scientifically verifiable understanding of the true nature of cancer and its natural history and, consequently, a lack of effective treatment. This paper discusses two ex-votos potentially related to breast cancer distant more than 2000 years, one from the other. The ex-votos convey the complex relationship of humans with illness through an art expression stemming from the heart and minds of ordinary people.
I culti di Adrano e di Efesto. Politica, religione e acculturazione in Sicilia tra V e IV secolo
Incrociando i dati sui due culti di Adrano (siculo) e di Efesto (greco) è possibile decodificare l’uso dei culti nel gioco politico della Sicilia greca tra V e IV secolo a.C. Le straordinarie somiglianze tra i caratteri cultuali dei due santuari mostrano sia l’interesse greco verso il mondo indigeno per il controllo del territorio, sia la ricettività del mondo locale verso la cultura greca. In parallelo si segue la stratificazione storiografica che al tempo stesso rivela e nasconde le reali dinamiche storiche.
Generare la memoria. Padri e figli nel Mediterraneo greco
Il rapporto padri-figlia nel mondo greco attraverso alcune testimonianze letterarie basilari, da Omero ad Esiodo a Platone, con particolare attenzione al rapporto privilegiato tra logos, memoria e identita'.
IL potere degli antenati : il “dispositivo soterico ”nella lex sacra di Selinunte
La colonna "B" della Lex Sacra di Selinunte prescrive una procedura catartica connessa verosimilmente a casi di spargimento di sangue, soprattutto in ambito familiare. Essa ci mostra come a unire i diversi elementi cardine della procedura stessa sia il filo di uno scambio e un riconoscimento reciproco tra diversi livelli di socialità, che ha come unica inviolabile regola che l’applicazione delle prassi cultuali non contrasti con l’interesse generale della polis. Due elementi chiave emergono: a) in primo luogo, la coerenza cronologica delle testimonianze rafforza la pertinenza di queste correlazioni; b) soprattutto emerge con chiarezza, almeno a mio avviso, la relazione con la sfera dell’anc…
Girolamo Tartarotti e Benedetto Bonelli: la polemica sull’accusa di omicidio rituale e sulla stregoneria nel dibattito trentino della metà del Settecento
Concentrando l’attenzione su un particolare momento storico, caratterizzato da inquietudini legate alla vita religiosa, da nuovi fermenti culturali e da istanze politiche di rinnovamento, si è cercato di restituire quello che fu il dibattito sul tema dell’omicidio rituale limitatamente alla realtà trentina ed asburgica della metà del XVIII secolo. Girolamo Tartarotti è l’erudito su cui la parte più importante di questa tesi sarà centrata. Altro personaggio su cui si è costruita la tesi è il francescano Benedetto Bonelli. Quanto alla posizione di Bonelli sulla stregoneria, essa sarà descritta nel II capitolo, attraverso un parallelo con l’opera di Tartarotti.
I confini dell'identità. Un caso di comunicazione paradossale nella Sicilia greca arcaica
Contro l'opinione corrente che vede la colonizzazione come occasione per costruire una rappresentazione storiografica e una memoria culturale della superiorità dei Greci colonizzatori rispetto agli indigeni, si prende in esame un caso eccezionale di coloni Greci scacciati da altri Greci e "soccorsi" dai Siculi indigeni con una procedura che rimette in gioco i confini e gli spazi dell'identità etnica.
Antropopoiesi eroica in Omero: Fenice maestro di Achille
In chant IX of Iliad there is the long digression of Phoenix, Achilles’ pedagogue, and plays a strategic role, as is recognized by almost all scholars. For this reason, the mise en abyme is a tool to explore the ambiguous relationship between language and reality, which remain central to the relationship between Phoenix and Achilles. The mise en abyme reveals the sense of vertigo mirror between teacher and student, becoming a metaphor and representation of masterful strategy in which the teacher / parent connection, enacts generative operation and produces a continuous exchange of roles. Phoenix, teacher and “parent”, is a fragile figure, oscillating between authority and weakness.
Adrano, Efesto e i Palici. Culti, interazioni etniche e middle ground nella Sicilia antica
Stranieri o nativi che fossero (εἴτε εἶεν ξένοι εἴτε ἐπιχώριοι), coloro che si accostavano ai santuari dei Palici, di Adrano e di Efesto assumevano un atteggiamento ricettivo e fiducioso, effetto di una strategia “macroretorica” che offriva forme di transazione e di mediazione in un quadro diffuso di conflittualità tra individui e tra gruppi. In questo volume, il ricorso al modello interpretativo del middle ground e al concetto di “porosità” culturale mostra che sia le comunità indigene sia quelle greche si ridefinivano in modi differenti nei diversi contesti spazio-temporali e adattavano la propria struttura identitaria alle più svariate circostanze: dal punto di vista di una “ecologia cul…
rec. Doralice Fabiano, Senza Paradiso. Miti e credenze sull’aldilà greco
review of Doralice Fabiano, Senza Paradiso. Miti e credenze sull’aldilà greco
La Lex Sacra
Sintesi e aggiornamento sulla Lex sacra selinuntina, con nuova traduzione e breve commento
The Bourbons in Sicily: Reflections on the Tutelage of Monuments and Hunting Reserves
In the Kingdom of Sicily in the seventies of the Eighteenth century king Ferdinand of Bourbon, thanks to the decisive intervention of the local rul-ing élite, proceeded to bring into the list of the interests of the state ar-chaeological findings. The king prohibited the unauthorized export of the finds and proceeded, on the basis of the Neapolitan example, in the organi-zation of the Regia Custodia, a monumental and archaeological custody plan. In December 1798 Ferdinando and Maria Carolina then moved the court to Palermo, starting the construction of hunting reserves in the Nea-politan model, such as the Ficuzza estate, and promoted new areas for pro-duction purposes. Within this building…
Nota sulla fortuna dello sciamanismo greco
La categoria antropologica dello sciamanismo, sviluppatasi in area aurasiatica, ha trovato spazio, a partire dagli anni '30 del Novecento, anche negli studi di antichistica allo scopo di spiegare testimonianza che presentavano forti analogie con la figura dello sciamano siberiano. Qui si ripercorre la fortuna di questa categoria interpretativa negli sudi di grecistica, mettendone in rilievo potenzialità e limiti.
≪DIE RECHNUNG GEHT AUF, DIE WELT GEHT AUF≫: APPUNTI SU KAROLY KERENYI
Karoly Kerényi, uno storico delle religioni tra insularità e Mitteleuropa. Lo studio del mito greco come strumento per un nuovo umanesimo.
La “religione mediterranea”. Un problema storico-religioso tra storia e ideologia
i modelli interpretativi utilizzati dagli studiosi talvolta tendono a ipostatizzarsi, creando "realtà" storiche inesistenti. E' il caso della "Grande Madre" mediterranea, frutto di una lunga tradizione che nasce nell‘Ottocento e vede contrapposti visioni diverse del mondo antico, da Bachofen ad Engels fino all‘importante ruolo culturale svolto dal movimento modernista e la nascita della storia delle religioni in Italia.
Joseph Sterzinger Aufklärer teatino tra Innsbruck e Palermo (1746-1821)
Figura importante di mediatore culturale, modello esemplare di custode della Biblioteca Regia di Palermo e già in vita tenuto in conto alla stregua di incarnazione del ‘proto-bibliotecario’, il profilo del teatino Joseph Sterzinger è apparso a lungo troppo frammentario, se non contraddittorio. Il volume traccia così la vicenda che condusse questo religioso dalla Baviera a Palermo. Se si può individuare, nella vicenda tedesca e italiana di Sterzinger, un filo conduttore, questo è fuori di dubbio l’orientamento antiscolastico e l’apertura alla cultura moderna. Già nell’opuscolo bavarese sulle streghe (1767), che in questo volume viene pubblicato per la prima volta in una traduzione italia…
Ebrei e accusa di omicidio rituale: in margine a un libro di Ariel Toaff
Purificare e salvare la polis. Alcune osservazioni sulla “colonna B” della Lex Sacra di Selinunte
Il confronto con alcuni rilievi attici e con la parte finale dell'Anabasi di Senofonte consente di proporre una identificazione plausibile dell'epiclesi di Zeus, unica divinità menzionata nella colonna B della Lex sacra di Selinunte.
Introduction
This introduction suggests regarding ‘religion’ as a cultural product. The relationship between religion and memory can be investigated through the practice of oath-taking, a particularly sophisticated social tool in ancient Greece. It concerns, in fact, both the status of social trust and problematic intercourses between gods and human beings, who fi nd in oath a regulated and effective space of interrelation.
Editoria e circolazione libraria in Sicilia tra fine Settecento e «Decennio inglese»
Abstract Il saggio ricostruisce le vicende dell’editoria e della tipografia in Sicilia tra tardo Settecento e primo Ottocento, riconnettendole alla questione della circolazione libraria nel delicato frangente contraddistinto dall’espulsione gesuitica e dall’abolizione dell’Inquisizione, sino alla repressione antigiacobina e all’esperienza costituzionale di stampo inglese. L’indubbio rilancio dell’editoria, che nell’isola risponde alle rinnovate esigenze delle élites urbane e al vasto progetto borbonico di riforme, subisce un’inevitabile battuta d’arresto nel 1799, quando la censura, ora saldamente nelle mani del governo, ne impedisce l’ulteriore espansione comprimendo gli spazi di movimento…
Aspetti della storiografia moderna su ethne e religioni nella Sicilia antica
Obiettivo del testo è tentare di indicare alcuni aspetti del dibattito storiografico moderno sul rapporto tra etnicità e culti nella Sicilia antica, partendo dal presupposto, credo ampiamente condiviso, che ogni ricostruzione storica del passato è anche un terreno di scontro sul presente dello storico. Vi è insomma un rapporto fondamentale tra presente e passato, rapporto che si inscrive dialetticamente nella tensione comprendere il presente mediante il passato e comprendere il passato mediante il presente. In questa prospettiva orientare la questione delle origini in una direzione piuttosto che in un’altra diventa funzionale a opzioni ideologiche e a strategie di legittimazione politica, c…
Per ricordare Giuseppe Martorana
Dal mare più puro: il sale, la memoria e la giustizia
Tra mare e sale vi è un legame metonimico profondo nella Grecia antica. Questa costante presenza fa sì che da elemento comune della dieta quotidiana, il sale divenga segno che alimenta la memoria della giustizia:il sale diviene perciò riferimento di un modello di vita fondato su relazioni armoniche, mentre la sua assenza conduce alla selvatichezza. Sotto questo aspetto il sale (marino) concorre alla soluzione delle aporie tra il politico e il domestico, tra la comunità e gli individui.Perciò il sale è un operatore simbolico di straordinaria efficacia.
«La speranza di avere altri figli»: bios e democrazia nel logos epitaphios di Pericle
Questo contributo esamina, nella consolatio ad parentes che chiude il logos epitaphios, il modo in cui Pericle propone di superare il lutto che ha colpito alcuni padri nel primo anno di guerra, invitandoli in primo luogo a generare altri figli. Ciò consentirebbe a quei padri di superare la potenziale aporia tra l’agire nell'interesse strettamente individuale e l’agire nell’interesse della grandezza della polis, obliando il dolore privato con la procreazione di altri figli e con l’onore garantito dalla memoria pubblica: verrebbe così ripristinato l’equilibrio necessario tra partecipazione democratica, condizione di rischio condivisa e adeguatezza del processo deliberativo. All’interno della …
Undici lettere di Girolamo Tartarotti a Benedetto Bonelli (1740-1746)
Devenir Spartiate
Nel quadro più ampio di una comparazione tra sistemi culturali differenti sulle procedure di "costruzione" dell'umano questo contributo pone al centro il modello spartano, presto "mitizzato" dagli stessi Greci e poi oggetto di interesse incessante nei processi di definizione dell'identità europea. Per la sua singolarita' ed eccezionalita' la formazione del cittadino spartano si presta a molteplici considerazioni in ordine alla natura dell'identità, al ruolo che il passato svolge per la sua formulazione e alla funzione privilegiata attribuita alla memoria nei processi di "antropopoiesi".
La distanza tra passato e discorso storico in Diodoro XX 43, 7: una “sinfonia” imperfetta, in Atti del Convegno Epitomati ed epitomatori: il crocevia di Diodoro Siculo, Pavia 21-22 aprile 2004, in c.d.s.
Tucidide e il marchese de Norpois. Memoria, obbligazione politica e ingratitudine
This paper proposes some reflections on the problem of political ingratitude in international relations, particularly in the context of an imminent or already ongoing war. Recalling past benefits brings memory into play and emphasises the expectation produced by these benefits and the importance attached to the political obligations that should result from them. After providing some insights from Homer, attention will focus on Thucydides. Among the numerous case studies offered by the Athenian historian, particular attention will be paid to the conflict between Corcyra and Corinth in Book I and the political use of memory and gratitude in the speeches delivered in Athens by the ambassadors …
recensione Esteban Calderón Dorda, Sabino Perea Yébenes (eds), Estudios sobre el vocabulario religioso griego
recensione del volume edito da Esteban Calderón Dorda, Sabino Perea Yébenes, sul tema "Estudios sobre el vocabulario religioso griego" Review of Esteban Calderón Dorda, Sabino Perea Yébenes (eds), Estudios sobre el vocabulario religioso griego
Ad infantes terrendos. Sortilegi e disordine metamorfico nell'immaginario mitico greco sull'infanzia
Le Lamie, le Empuse, e altre figure meno note come Ephialtes, Mormò, Gello appartengono a quello spazio rappresentativo centrato sulla maschera, veicolo di una potenza radicalmente altra che rimanda a se stessa: non sono precisamente né mito né fiaba, tuttavia esprimono una potente energia normativa rivolta a integrare nell'ordine sociale costituito. Nella loro qualità di horridae mulieres sono figure dell'instabilità e dei rischi occultati in ogni norma condivisa, figure della quotidianità esposta all'incertezza, al cedimento indotto dalla seduzione, ad un interminabile apprendimento di norme sempre in equilibrio tra memoria del passato e cambiamenti legati al futuro. Alimentando uno spazi…
Sul lessico politico di Diodoro: synteleia
Lo storico Diodoro è stato spesso ritenuto mediocre dalla tradizione moderna e utile solo come contenitore di storici precedenti le cui opere sono andate perdute. In realtà Diodoro è uno storico che possiede un suo grado di autonomia e va valutato nel suo complesso e come autore in sé definito. Scopo dell'articolo è mostrare questo qualità della sua Biblioteca Storica attraverso un sondaggio particolare, l'esame del termine synteleia.
Prefazione
Studi storico-religiosi sulla Sicilia antica
Gli studi moderni sui culti e i miti della Sicilia antica: vecchie e nuove piste di ricerca. Prospettive metodologiche e apporti dell'archeologia e dell'epigrafia.
In ricordo di Federicomaria Muccioli
Un anno fa non avrei pensato di scrivere queste poche parole: sapevo che le condizioni di salute di Federico Muccioli erano peggiorate; lo sentivo anche dalla voce molto affaticata al telefono, ma aveva già superato momenti difficili e speravo che avrebbe visto l’uscita di questi Atti, magari a Palermo, città che ormai conosceva bene e con cui aveva stabilito anche una feconda intesa scientifica, grazie tra l’altro alla sua collaborazione con la nostra rivista ὅρμος. Ricerche di Storia antica...
Un santuario di Afrodite Ericina a Psophis e la presenza di Arcadi in Sicilia da Dorieo ai Dinomenidi
una notizia isolata sul culto di Afrodite Ericina in Arcadia, piuttosto che essere respinta come costruzione tarda e fantasiosa, può trovare spiegazione nel contesto delle relazioni interstatali in Sicilia nel V secolo e in particolare nell'affluenza di mercenari arcadi a Siracusa, ben attestata grazie anche ai documenti epigrafici
Sanzione religiosa, procedimenti giuridici e disincanto in Tucidide. Il dramma di Platea
Il racconto tucidideo sul dramma di Platea, oltre ad essere di eccezionale intensità, è anche e soprattutto una riflessione sottile sui confini incerti e precari tra politica e morale, e sull’ambiguità e i rischi delle parole e del discorso pubblico: fuori dal logos, fuori dalla parola, che è sempre parola pubblica, non c’è politica, e dove non c’è politica ogni confine si dissolve e tutto diviene possibile. In questo terreno, su cui lo storico ateniese ci riporta continuamente, le sanzioni religiose e i procedimenti giudiziari invocati di volta in volta dai diversi protagonisti della narrazione sono di fatto sottoposti ad una riflessione corrosiva che ne smaschera la natura dissimulatrice.…
Il massacro dei Selinuntini nel 409: alcune osservazioni
La morale della storia. Osservazioni sul terzo libro di Diodoro
Il profondo lavoro di revisione che, in modo molto incisivo a partire dagli anni ’80 ma con interventi importanti già in anni precedenti, ha modificato il giudizio storiografico su Diodoro consente di gettare una luce nuova su un’opera in realtà centrale per la comprensione di ampi periodi della storia greca e per l’analisi della sua ricezione nel I secolo a.C.
recensione a S. Modeo, Dioniso in Sicilia. Mythos, Symposion, Hades, Theatron, Mysteria, Caltanissetta 2018
review, Dionysus, Sicily, Hades, ancient theaters
Memory and Religion in the Greek World
The necessity to build a common base of shared values on which to establish any type of social relationship and overcome the use of violence for the resolution of arguments has often found more effective answers drawing from the sacred sphere and its resources. With its complex verbal and gestural structure and its close connection with the other effective enunciated forms the oath is an instrument, both religious and political at the same time, which permits the preservation of the memory of the expressed affirmations and the commitments taken on. Thanks to the convergence of actions and words, both functional towards the creation of binding situations, the oath is a guarantee as much on t…
Alla periferia del mondo, ai margini dell’umano. Felicità e dolore in Diodoro
In the proem of his Bibliotheke, Diodorus Siculus states that a historian should provide knowledge for all mankind. Hence, the value of a historian is not measured by his ability to gather in a single narrative stories of men from all times all over the world. What matters is the way in which the common human nature of all of the actors in history emerges. This contribution focuses on the first part of Book III, in particular on the Ichthyophagoi and Acridophagoi, where the historian’s gaze oscillates between idealisation and compassion towards such primitive peoples. The diodorean ethnographic report has the merit to provide a backdrop to some of the guidelines of the cultural debate in th…
A che serve la storia?
Lo statuto epistemologico dei saperi storici ha un peso determinante nella visione del mondo della società in cui viviamo: condividere il passato è indispensabile per progettare il futuro. Riflessioni sull'utilità della storia nella didattica.
La lex sacra di Selinunte nel Museo Civico di Castelvetrano e il culto di Zeus Meilichios
presentazione di un importante documento epigrafico destinato a far nuova luce sulla vita pubblica e privata di Selinunte
Polivalenze funzionali e figurative. Osservazioni su Zeus Meilichios
International audience; Le culte de Zeus Meilichios fournit un champ d’observation particulièrement approprié pour discuter de la pluralité problématique des représentations des dieux dans le polithéisme grec, qu’il s’agisse de figurations anthropomorphiques ou zoomorphiques ou bien du soi-disant « aniconisme ». Dieu bienveillant, présent dans toutes les aires du monde grec et sur une très longue période, Zeus Meilichios opère dans un espace symbolique et social de médiation. Il exerce également un rôle essentiel de charnière entre les dimensions du public et du privé, afin de reconstituer un tissu politique et social continuellement exposé à des déchirures (le cas de la stasis d’Argo et de…
Zeus Meilichios
Analisi del culto greco di Zeus Meilichios: ricostruzione del dossier letterario ed epigrafico. Funzioni del culto: purificazione, prosperità, soteria. Aspetti pubblici e privati.
Daniel Barbu, Philippe Borgeaud, Mélanie Lozat, Nicolas Meylan, Anne-Caroline Rendu Loisel (ed.), Le savoir des religions : fragments d'historiographie religieuse. Gallion: Infolio Editions, 2014.
Recensione del volume di Daniel Barbu, Philippe Borgeaud, Mélanie Lozat, Nicolas Meylan, Anne-Caroline Rendu Loisel (ed.), Le savoir des religions : fragments d'historiographie religieuse. Gallion: Infolio Editions, 2014. Il volume mostra le diverse declinazioni attraverso cui il “sapere delle religioni” si costruisce oppure entra, in momenti particolari, in crisi o partecipa a più ampi processi di ristrutturazione dell’orizzonte di senso è dunque lo scopo principale di quest’opera, che si articola in tre sezioni, ciascuna delle quali si concentra su un differente grado di riflessività dei saperi “religiosi”.
Lo strano caso di Cornelia Bandi (1731). Un dibattito sulla «combustione spontanea» nel XVIII secolo
Il saggio ricostruisce il dibattito di matrice medico-scientifica scaturito da un caso di cronaca avvenuto a Cesena nel 1731, quando il cadavere della nobildonna Cornelia Bandi veniva trovato in stato di parziale incenerimento in una camera da letto che non presentava tracce alcune di rogo. Emergeva nel mondo scientifico ed erudito dell’epoca un dibattito che coinvolgeva alcuni dei personaggi più influenti della cultura coeva, da Giuseppe Bianchini a Scipione Maffei e Ludovico Antonio Muratori, sino a Immanuel Kant, e che più avanti, in un contesto culturale profondamente mutato, raccoglieva l’interesse di Giacomo Leopardi e Charles Dickens. Appare con tutta evidenza la differenza tra la pe…
Spazio, corpo, identità. Definirsi e definire a Sparta
Mito, mitologema e mitologia in K. Kerényi
Nella prima metà del Novecento la questione della natura del mito ha visto un intenso dibattito, attraversato dalla più disparate aree disciplinari, dalla storia alla filologia, dalla psicoanalisi alla sociologia e antropologia. Kerényi è uno dei principali protagonisti di questo dibattito, partecipando ad un serrato confronto con le proposte di Jung e di Eliade, soprattutto sulla mitologia greca.
Mots pour dire les mots. Interactions, acculturations et relations interculturelles dans la Sicile antique (ve-ier siècle avant J.-C.)
Lo studio delle modalità di contatto interculturale nella Sicilia tra V e I secolo a. C. s’incrocia con quello dei paradigmi storiografici che hanno caratterizzato la ricerca internazionale sul mondo antico tra Ottocento e Novecento, in base alle strategie di interrogazione che hanno coinvolto gli storici nel processo di comprensione del lor tempo. Questo vale sia per gli storici antichi come per quelli moderni. Il saggio si propone di mostrare i meccanismi di rappresentazione storiografica alla luce del crescente interesse per l’acculturazione e il contatto interculturale, che provoca mutamenti di identità e trasformazioni dei codici culturali.
Ebrei e accusa di omicidio rituale nel Settecento. Il carteggio tra Girolamo Tartarotti e Benedetto Bonelli (1740-1748), Introduzione di M. Caffiero
La monografia mette a fuoco gli sviluppi settecenteschi dell'antiebraismo cattolico e si inserisce nel più ampio dibattito sulle radici cristiane dell'antisemitismo. In particolare, sulla scorta di elementi archivistici e di materiali epistolari, il libro consente la ridefinizione del problema storiografico del rapporto tra erudizione e dottrina e delle sintonie e convergenze tra l'azione dell'apologetica cattolica e le prospettive culturali tracciate dal cruciale pontificato di Benedetto XIV.
Ricerche sulla teratologia in Sicilia (secoli XVI-XVIII)
Aspetti epistemologici e didattici della Storia antica
Vavouranakis, G., Kopanias, K., Kanellopoulos, C. (eds.) (2018). Popular Religion and Ritual in Prehistoric and Ancient Greece and the Eastern Mediterranean
VAVOURANAKIS, GIORGOS, KOPANIAS, KONSTANTINOS, and KANELLOPOULOS, CHRYSANTHOS (eds.) (2018). Popular Religion and Ritual in Prehistoric and Ancient Greece and the Eastern Mediterranean. Oxford: Archaeopress. 188 pp., 38,40€ [ISBN 978-1-7896-9045-3] [Reseña]
Navigazione e culti in Grecia: alcune osservazioni
La prova nel discorso storico: riflessioni a margine
Saper conteso e contestabile, la conoscenza del passato è da sempre al centro di sofisticati processi di negoziazione sociale e politica, che coinvolgono anche l'apparato epistemologico su cui si basa questa disciplina. Il saggio prende in esame alcuni aspetti della costruzione della prova in storia, sia con riferimento alle origini greche sia attraverso un'esplorazione della riflessione moderna sul tema.
Purificare e riconciliare la polis: la Lex sacra
la Lex sacra di Selinunte: conflitti sociali e procedure di riconciliazione in una colonia greca del V secolo
Biante e la Sardegna. Libertà dominio e felicità in Erodoto
A partire da un celebre episodio riportato da Erodoto nella sua narrazione della rivolta ionica al debutto del V secolo, si ricostruiscono le tappe dello sviluppo del concetto felicità nel pensiero politico greco fino al IV secolo, mostrandone tutta l’ambiguità che ne deriva dal legame inscindibile con le idee di dominio e di libertà.
Glaucus and the Importance of Being Earnest. Herodotus 6.86 on Memory and Trust, Oath and Pain
It is above all in the archaic cultures, when the discrimen between religious and political facts is not yet clearly defined and there lacks an autonomous law system, which the oath discloses its irreplaceable role which supports the memory, safeguarding social dynamics in all its public or private forms. The wealth of the cases presented in the Histories by Herodotus offers a phenomenology of the oath, useful to illustrate the mechanisms and the coherent symbolic universe of reference. The oaths illustrate, in an exemplary manner, the search for guarantees against neglect, mutability and deception with gestures that evoke images of irrevocability, with the use of immanent and durable items…
Memoria, spazio, identità. Una premessa
Memory, which has always been a subject of research and reflection, entered by right with Émile Durkheim and Marcel Mauss into the space of 'total social facts', i.e. the group of those aspects of human behaviour that support the ideological structure of social universes and regulate the capacity to perform a given action, regardless of intentionality, of both individuals and groups. What emerges is the problematic nature of the very nature of memory and its relationship to history and historians.
I Papi e l’accusa di omicidio rituale: Benedetto XIV e la bolla Beatus Andreas
Animali, culti e interazioni etniche: i cani di Adrano e i lopodytai siculi
Per una ricostruzione della biblioteca palermitana del Principe di Torremuzza (seconda metà del XVIII secolo)
La «libraria» del principe di Torremuzza, grande antiquario che ricoprì numerosi incarichi per il governo borbonico, alla sua morte fu smembrata tra la due biblioteche pubbliche della capitale del regno (1792). La raccolta qui osservata sulla scorta degli inediti cataloghi manoscritti di acquisti dei volumi, rinvenuti presso l’Archivio Storico dell’Università di Palermo, rappresenta solo un valido ma parziale campione di quella che fu una più ampia collezione. Il quadro emerso con ogni evidenza da questa analisi, che parte da considerazioni critiche relative alla metodologia impiegata nel lavoro di ricostruzione delle biblioteche settecentesche per giungere a definire la ‘qualità’ di quest…
«I molteplici casi della sorte». Disastri della guerra e della natura in Tucidide
Il capitolo 23 del primo libro di Tucidide conclude il proemio e ricapitola gli elementi chiave della visione storiografica dello storico ateniese. Sopo aver connesso il primato della guerra alla sua durata e ad un impressionante elenco di sofferenze (pathemata) Tucidide aggiunge un secondo elenco di disastri naturali (terremoti, eclissi, la peste). Questo contributo si propone di indagare il rapporto tra le due serie di disastri nel quadro della più ampia visione tucididea sulla guerra e sulla condotta umana. Accostando ai pathemata l’elenco dei disastri naturali, lungi dal volere individuare nella straordinaria sovversione dell’ambiente naturale un effetto delle decisioni umane o un annun…
La mitologia antica tra umanesimo e totalitarismo ideologico nel pensiero di Károly Kerényi
La funzione ambigua del mito nella cultura del Novecento ha consentito alle ideologie totalitarie di strumentalizzarlo e manipolarlo a fini di propaganda e di controllo culturale. L'opera di Kerényi si colloca in controtendenza, a sostegno di una visione della mitologia antica diretta alla valorizzazione di un nuovo umanesimo.
Animali, culti e interazioni etniche: i ladri di mantello ad Atene e Adrano tra droit e prédroit
LEUKASPIS: UN ELEMENTO INDIGENO NELLA RELIGIOSITA SICELIOTA?
Attraverso l'esame di un'epigrafe proveniente dall'Heraion di Samo si analizza un brano del IV libro della Biblioteca Storica di Diodoro Siculo relativo al culto di eroi sicani nella Sicilia orientale, che secondo l'etnografia antica era invece abitata da Siculi. L'obiettivo è mostrare l'uso della strumento mitico da parte dei Greci a scopo di legittimazione politica.
La passione dell’odio e la violenza correttiva. Greci e Cartaginesi in Sicilia (409-396 a.C.)
Gli sguardi sul passato e sul presente sono sempre legati tra loro e condizionati dai rapporti di forza prevalenti nelle società che li producono. Ci si sofferma sul gioco del ≪va e vieni≫ tra il passato, oggetto della narrazione, e lo sguardo che a quel passato rivolge Diodoro. E a questi due livelli inseparabili che si colloca, a mio avviso, il senso di un insieme di narrazioni relative agli assedi di Selinunte e Mozia, tra V e IV sec. a.C., che mirano a chiarire al pubblico della Biblioteca questo legame tra passato e presente. Ci si concentra sul problema del confine e della separazione: confini dissolti dall’assedio, dalla crudeltà, dall’oltraggio, dalla confusione tra dentro e fuori, …
Storia delle religioni
Aggiornamento quadriennale su culti e miti della Sicilia antica
Profilo storico
Il contributo ricostruisce la storia della colonia di Selinunte dalla fondazione fino al tardo antico, attraverso le diverse tipologie documentarie, letterarie, epigrafiche e archeologiche.
Merito, responsabilità e incertezza nel dibattito su Mitilene (Tucidide III 39 ss.)
Questo contributo analizza le due sezioni esordiali dell’antilogia di Cleone e Diodoto sulla punizione da infliggere ai Mitilenesi per la loro rivolta, presentata da Tucidide nel III libro. Nei due incipit, così come in altri punti chiave dell’agone retorico, gli oratori definiscono le categorie di “responsabilità” e “responsabilizzazione”, “titolo” e “merito”. Attraverso la contrapposizione tra i due discorsi, Tucidide mette in luce l’“incertezza” come condizione necessaria e qualificante di una autentica “deliberazione”. This paper analyzes the introductive sections in the antilogical speeches of Cleon and Diodotus on the punishment that Mytileneans deserve for their revolt (Thucydides, b…
Alcune considerazioni su Storia della Sicilia e stereotipi
Which stereotypes are at the center of a cultural tradition aimed at representing Sicily as a land "sequestered" and substantially refractory to the acceleration generated by the break of modernity? The essay follows these plots, between historiography, philosophical and literary culture, to make explicit the procedural character of this discourse and its ideological nature. A new historiographical representation emerges, aimed at eliminating the ideological matrix of this debate. It is a matter of taking charge of the lesson tending to give back to the island a realistic story devoid of self-aggrandizing tendencies
rec. D. Foraboschi, Violenze Antiche. Testo pubblicato postumo a cura di Silvia Bussi
review of Daniele Foraboschi, Violenze Antiche: Testo pubblicato postumo a cura di Silvia Bussi. Il volume di Daniele Foraboschi è uscito postumo, poco dopo la scomparsa dell’autore l’11 settembre 2018. Ne è curatrice Silvia Bussi, cui si deve anche un ritratto intellettuale di Foraboschi
Ἔκπληξις e κατάπληξις: shock e resilienza in Tucidide
Because of their ambiguous position between irrational frailty and rational choice, the emotions play a strategic role in Thucydides’ narrative system as well as in his historiographical paradigm. This paper aims at demonstrating the importance of emotions in particular circumstances: ekplexis (and kataplexis) as expressions of fear. The analysis of some crucial passages shows indeed the importance of fear within the historian’s view, where it is presented as a sentiment, both negative and positive, useful to the decision-making in the polis of the fifth century.
Vita di un impero: tracce di metafore biologiche in Tucidide
Although we do not find in the narrative of the Peloponnesian War an explicit analogy between the phases of human life (more or less distributed) and those of the great political bodies, it remains nevertheless fruitful in my opinion to explore the text in search of clues for biological metaphors. In particular, I will follow the traces left throughout the narrative by three crucial elements: daring (τόλμα), desire (ἔρως), disease (νόσος). The biological metaphor of the 'degrees of development' of the living being in Thucydides does not find fulfillment in the senectus. His absence was charged by Reinhart Koselleck as a distinctive feature of Greek historiography, especially of the classica…
Per lo studio delle religioni: un nuovo strumento di lavoro.
Presentazione del volume di Giulia SFAMEMI GASPARRO, Introduzione alla storia della religione, Editori Laterza, Roma-Bari 2011. Interventi di MASSIMO NARO e NICOLA CUSUMANO. Presentazione di ALESSANDRO MUSCO.
Recensione a La storia, gli storici, a cura di F. D’Avenia
La recensione ripercorre la discussione sui revisionismi che riguardano i manuali di storia, che è al centro del libro curato da Fabrizio D'Avenia. Un testo che propone gli atti di un seminario tenutosi nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo nel novembre del 2000, che ebbe come tema «la storia, gli storici». Questo testo prende dunque le mosse da una stagione recente, dalla quale partì un’importante e ancora aperta riflessione storiografica rivolta soprattutto alla realtà nazionale e all'uso pubblico della storia.
Acate
voce del Dizionario dei culti e miti nella Sicilia antica
Recensione a S. Caneva – V. Tarenzi, Il lavoro sul mito nell’epica greca. Letture di Omero e Apollonio Rodio, con un’introduzione di Diego Lanza, Pisa, Edizioni ETS, 2007, pp. 139, ISBN 978-884671978-2, in Mythos, 2, n.s. 2008 (2009), pp. 166-168.
recensione al volume S. Caneva – V. Tarenzi, Il lavoro sul mito nell’epica greca. Letture di Omero e Apollonio Rodio, con un’introduzione di Diego Lanza, Pisa, Edizioni ETS, 2007
Ventimiglia Salvatore, voce per il Dizionario storico dell'Inquisizione
La voce è centrata sull'attività di Salvatore Ventimiglia, che resse la diocesi di Catania, fu insigne erudito e ultimo Inquisitore Generale della Suprema di Sicilia, l'istituto che egli stesso condusse alla soppressione negli anni del riformismo caraccioliano.
Recensione a M. Caffiero, Battesimi forzati
La recensione si prefigge di ripercorrere il filo della narrazione di Marina Caffiero, che pone con forza il difficile problema della continuità e delle radici storiche dell'antisemitismo. Battesimi forzati rappresenta lo sforzo dell’autrice di rendere dettagliatamente e sulla scorta di una vasta ricerca di archivio – resa possibile peraltro dalla recente apertura di alcune fonti del Sant’Uffizio – la realtà di un particolare versante dell’antiebraismo romano, quello della pratica conversionistica, così presente dal Cinquecento all’Ottocento inoltrato e centrale nella definizione della relazione della Chiesa con la minoranza ebraica.
Rec. a Atti del Convegno Tradizione ellenistica nella Sicilia Romana. Continuità e discontinuità , Agrigento, 21-22 Novembre 2001 (= SEIA n. s. VI-VII, 2001-2002), in “Revue Belge de Philologie et d’Histoire”
Editoriale
Recensione a R. Garland, Daily Life of the Ancient Greeks (Paperback edition, first published 1998). Daily Life Through History. Indianapolis/Cambridge: Hackett Publishing Company, Inc., pp. xxi, 234. ISBN 9780872209565, in Bryn Mawr Classical Review 2009.08.10
recensione al volume R. Garland, Daily Life of the Ancient Greeks (Paperback edition, first published 1998). Daily Life Through History. Indianapolis/Cambridge: Hackett Publishing Company, Inc.
Delloi
voce del Dizionario dei culti e miti nella Sicilia antica
recensione a P. Xella (a cura di), Quando un dio muore. Morti e assenze divine nelle antiche tradizioni mediterranee, Verona 2001
recensione del volume
Recensione a C. Ginzburg, Il filo e le tracce. Vero falso finto
Che relazione si instaura nella conoscenza storica tra il vero, il falso e il finto? È possibile indagare le tracce del loro intreccio? La contrapposizione di questi tre poli, la loro mutevole dialettica, che costituiscono più ampiamente il «nostro stesso modo di stare al mondo», sono oggetto del libro di Carlo Ginzburg. La recensione prende in considerazione alcuni dei 15 capitoli che compongono il libro, che hanno per oggetto argomenti complessi ed eterogenei, provando a restituire al lettore il groviglio di complessi rimandi che costituisce in Ginzburg la trama del racconto storico.
“Una storiografia a rovescio”. Angelo Brelich e la religione greca in Sicilia
Rec. a Atti del Convegno Tradizione ellenistica nella Sicilia Romana. Continuità e discontinuità , Agrigento, 21-22 Novembre 2001 (= SEIA n. s. VI-VII, 2001-2002)
Recensione a G. Pedrucci, Cibele frigia e la Sicilia. I santuari rupestri nel culto della dea, Roma 2009
recensione del volume
recensione di Luisa Moscati Castelnuovo (ed.), Solone e Creso. Variazioni letterarie, filosofiche e iconografiche su un tema erodoteo. Atti della giornata di studi – Macerata 10 marzo 2015. Macerata: Edizioni università di Macerata, 2016. Pp. 237. ISBN 9788860564603.
recensione di volume.