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Daniela Santoro

L'arcivescovo e l'ospedale. Raimondo de Puyolis contro i gerosolimitani di Messina (1344)

Il saggio focalizza un momento complesso della vita sociale e religiosa messinese di metà Trecento, che vede coinvolti da un lato Raimondo de Puyolis, arcivescovo catalano di Messina, dall'altro l'ospedale S. Giovanni di Gerusalemme: uno scontro scaturito dal mancato pagamento delle decime, dietro cui si celavano articolate politiche cittadine.

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Il tesoro recuperato. L’inventario dei beni delle regine di Sicilia confiscati a Manfredi Alagona nel 1393

Partendo dal ritrovamento, presso l’Archivio di Stato di Palermo, di un inventario di beni confiscati a Manfredi Alagona nel 1393, il lavoro ricostruisce il percorso del tesoro delle regine siciliane (Costanza d’Aragona, Maria di Sicilia) che era stato incamerato dagli Alagona, potente famiglia di origine aragonese trapiantata in Sicilia. Uno studio dettagliato degli oggetti inventariati permette l’analisi di vari aspetti legati al costume e alla società sul finire del XIV secolo, dall’abbigliamento alla tavola, dal gusto e la moda del tempo alla cura della persona, dalla passione per i gioielli al culto per le reliquie. Beginning from the discovery, in the “Archivio di Stato” of Palermo, o…

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Investire nella carità. Mercanti e ospedali a Messina nel Trecento

Il contributo si propone di ricostruire la storia della fondazione di due ospedali – Sant’Angelo della Capperina e siri Angelo Grande – che costituirono pezzo significativo della storia assistenziale di Messina prima della ristrutturazione quattro/cinquecentesca: si tratta infatti di ospedali sorti su iniziativa di uomini impegnati nella mercatura, che ad un certo punto della loro esistenza, in scenari diversi e con modalità differenti, si impegnarono nella realizzazione, promozione e gestione di una concreta opera di carità. Particolare attenzione viene data al contesto in cui agirono i promotori delle iniziative assistenziali, alle modalità con cui gli ospedali vennero fondati, alle prati…

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Monarchia e fondazioni clariane: due monasteri a Messina (secoli XIII-XIV)

ITALIANO: Lo studio si propone di ricostruire i rapporti tra l’Ordine di Santa Chiara e la monarchia aragonese, testimoniati a Messina dal vivo interesse dei sovrani nei confronti dei monasteri clariani. In particolare, vengono messe a fuoco le vicende relative alla fondazione di due monasteri di clarisse: S. Chiara e S. Maria di Basicò. Parecchie le testimonianze che provano il legame dei due monasteri con regine e principesse: ad esempio Costanza, figlia di Manfredi di Svevia, dopo la morte del marito Pietro d’Aragona nel 1285, e del primogenito Alfonso nel 1291, si ritirò a vita religiosa vestendo l’abito delle clarisse; Eleonora d’Angiò, moglie di Federico III d’Aragona e figlia di Carl…

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Palermo nel riflesso di Caspe. Tra barricate e dispersione, una città in guerra

I due anni di interregno seguiti alla morte di Martino il Vecchio (1410-1412) erano caratterizzati da un clima di incertezza e intolleranza, lotta per l'indipendenza e scontro tra fazioni. La comunicazione si propone di fare luce sugli anni confusi e difficili, all'insegna di uno stato permanente di guerriglia, vissuti a Palermo in corrispondenza degli avvenimenti che hanno come esito il compromesso di Caspe, attraverso l'esame di documenti, in parte inediti, dell'Archivio Comunale di Palermo.

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Un ritratto tra ideale e reale: lo speziale siciliano dal XIV al XVI secolo

Lo studio inquadra le tappe della formazione dello speziale siciliano nel tardomedioevo, con un’attenzione a Capitoli e normativa in uso nell’isola. Viene esaminato nel dettaglio un testamento del 1455 che consente di tracciare lo spaccato familiare e sociale di una famiglia di speziali, ricostruendo beni, attività, qualità di vita.

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Catalani nel Val Demone tra Trecento e Quattrocento. Spazi, ruoli, interazioni

Contaminata ed eterogenea, l'identità siciliana - culturale, linguistica, istituzionale - trae alimento da apporti diversi. Un tassello dei quali è quello catalano destinato dopo una fase di iniziale entusiamo, a incunearsi in modo problematico nel tessuto economico e politico dell'isola. Il lavoro si propone di analizzare i processi di incontro, scontro ed eventualmente fusione tra siciliani e catalani, focalizzando i meccanismi di accorpamento e coesistenza, gli spazi identitari ritagliati dagli uni e dagli altri in due momenti nodali: il primo Trecento, quando sulla scia del Vespro l'isola è raggiunta da un'ondata di catalani al seguito di Pietro III d'Aragona; e il Quattrocento, quando …

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Marzano, Goffredo (conte di Squillace), in «Dizionario biografico degli Italiani» LXXI (2008), pp. 441-444

biografia di Goffredo Marzano, XIV secolo

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Medici del re nella Sicilia aragonese

Dall'ipocondriaco Giacomo II a Martino I, tra XIV e XV secolo la casa aragonese-siciliana si caratterizza per un legame privilegiato ed esclusivo tra medico e sovrano. Uno scenario composto in prevalenza da medici famosi dell'Italia centro-settentrionale, professori di esperienza e saggezza che sono attirati a trasferirsi nell'isola, vista la scarsità quantitativa e qualitativa dei medici locali. Interessati a inserirsi nei gangli della vita di corte, i siciliani si mostrano abili a individuare le strategie migliori per tutelare e accrescere incarichi di prestigio, visibilità, privilegi: garantiti - in cambio di una disponibilità di capitali, fondamentale in periodi di scarsa liquidità - da…

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Surgeons in Late Medieval Sicily: Education, Activities, Regulation

Il contributo indaga su formazione, attività, licenze, tariffe e salari dei chirurghi operanti in Sicilia nel XIV secolo.

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Sapere medico e conoscenze farmaceutiche: circolazione e scambi nel Mediterraneo del Trecento

Dalla Sicilia alla Catalogna, da Ramon Lull ad Arnau di Villanova: in virtù di una circolarità che coinvolge uomini e luoghi, sulle rotte culturali del Mediterraneo viaggiano nel Trecento esperienze e conoscenze in materia medico-farmaceutica la cui diffusione è veicolata, favorita talora, dalle relazioni dei sovrani (Giacomo II, Roberto d’Angiò, Federico III) con medici e Scuole di medicina. Un percorso trasversale che rende possibile una ricostruzione, pur frammentaria, delle modalità con cui in ambienti e contesti diversi ci si è rapportati a concetti quali salute e malattia

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Un messinese del XV secolo: Tommaso Crisafi, arcivescovo francescano della nobiltà cittadina,

Nell’impatto con la nuova realtà che si veniva a profilare alla fine del XIV secolo, la presenza dei Martini nell’isola, la città dello Stretto si era mostrata lungimirante rispetto a Palermo e Catania che, nel tentativo di difendere la propria autonomia, disperdevano le loro energie. La classe dirigente messinese, il patriziato urbano, colte invece sin dall’inizio le possibilità che potevano aprirsi e accolti gli aragonesi, metteva in atto una “politica di piccoli passi”. Tra le famiglie della nobiltà cittadina si distinguono i Crisafi che, grazie alle capacità professionali e a una lunga militanza a fianco dei re aragonesi, riescono a ricoprire prestigiose cariche (Tommaso Crisafi quella …

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Salute dei re, salute del popolo. Mangiare e curarsi nella Sicilia tardomedievale

Dining and personal health care are two dimensions which are strongly connected to the body, between need and pleasure. They are two dimensions which have many social, local, religious and economic implications involving knowledge and different therapies related to age and gender. The social role is equally important. With a focus on the court (noble, episcopal, real) and the cities, the present work focuses on the methods and the uses of healing practices of both kings and islanders.[it] Mangiare e curarsi sono due dimensioni fortemente connesse al corpo, tra bisogno e piacere. Due dimensioni dense di sfumature sociali e locali, religiose ed economiche, che implicano conoscenze e terapie d…

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Omicidi, ingiurie, contenziosi: violenza verbale e fisica nella Calabria del XV secolo

Il ritrovamento, presso l’Archivio di Stato di Napoli, dell’unico registro superstite della serie Justitiae della Cancelleria aragonese (1453-1454), ha permesso attraverso l’analisi delle denunce —reati contro l’amministrazione, contro la persona, reati di natura sessuale e contro lo stato— di ricostruire uno spaccato della società calabrese. The finding, in the “Archivio di Stato” of Napoli, of the only surviving Justitiae register belonging to the “Cancelleria aragonese” serie ‘s (1453-1454), led to insight into the Calabria society thruough the analysis of the denunciations of crimes, such as: crimes against government, administration or people and sexuals crimes.

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Carotid artery intima-media thickness: normal and percentile values in the Italian population (camp study)

AIMS: Carotid intima-media thickness (IMT) is one of the best non-invasive parameters for evaluating previous vascular lesions and could be used to identify a preclinical stage of the atherosclerotic process. The aim of our research was to develop an epidemiological study of the normal mean values of IMT of the common carotid artery, adjusted for age and sex, in the Italian population. METHODS AND RESULTS: In this multicenter study, a total of 1017 patients (596 males, mean age: 58.5 + 13.2 years) were enrolled at four different Italian centers. Inclusion criteria were the absence of cardiovascular risk factors or presence of not more than one. Patients underwent two-dimensional echo-color …

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Federico II e la varietà delle dinamiche cittadine siciliane: alcuni esempi

A partire dal doppio volto di Federico, re e imperatore, lo studio utilizza le fonti cronachistiche per tracciare un profilo della diversità delle dinamiche cittadine siciliane: in particolare viene indagato il rapporto tra Federico e Palermo, Messina, Catania.

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Intrecci di potere: aristocrazia messinese e Francescani tra XIV e XV secolo

A partire da un’indagine volta a inquadrare i meccanismi tramite i quali tra XIV e XV secolo la classe dirigente messinese, con fine intuito politico, offre ai Martini, bisognosi di appoggi finanziari per garantirsi il dominio dell’isola, prestiti di denaro e servicia di vario genere funzionali a rafforzare la propria posizione economica e raggiungere una più ampia visibilità sociale, viene approfondito il complesso intreccio di potere tra aristocrazia e francescani, facendo luce sulle sinergie tra potere ecclesiastico e nobiltà urbana, in particolare della famiglia Crisafi.

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Anne-Marie FLAMBARD HÉRICHER, Scribla: la fi n d’un château d’origine normande en Calabre, Rome, École Française de Rome, 2010, 360 pp. (Collection de l’École Française de Rome; 421). ISBN 978-2-7283-0861-3.

recensione a Anne-Marie FLAMBARD HÉRICHER, Scribla: la fi n d’un château d’origine normande en Calabre, Rome, École Française de Rome, 2010, 360 pp. (Collection de l’École Française de Rome; 421). ISBN 978-2-7283-0861-3.

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Abbellire Palermo. La fondazione dell'ospedale grande e nuovo nei capitoli del 1431

Il saggio ricostruisce le vicende che, in linea con quanto avviene in altri aree, portano nel Quattrocento a una riorganizzazione delle strutture ospedaliere palermitane, con l'aggregazione delle tante piccole realtà assistenziali presenti nel territorio. A chiusura del saggio sono pubblicati i capitoli inediti del 1431 presentati dall'universitas di Palermo all'arcivescovo de Marinis per l'approvazione dell'unione degli ospedali in un solo, grande e nuovo, ente assistenziale.

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Beatrice d’Aragona (1458-1508), una napoletana alla corte d’Ungheria

Personaggio marginale nelle cronache rinascimentali ne, Beatrice d’Aragona merita forse qualche considerazione maggiore, considerato il suo ruolo nel panorama monarchico europeo tra il XV e il XVI secolo. Scopo di questo articolo non è tracciare una biografia di Beatrice d’Aragona ma attirare l’attenzione sul suo profilo di donna di potere tra due regni e valorizzarne l’agire in ambito politico internazionale, ponendo l’attenzione anche sull’educazione ricevuta e l’autorevolezza derivante sua famiglia di origine. Personaje marginal en las crónicas renacentistas napolitanas, Beatriz de Aragón quizá merezca una mayor consideración, dado su papel en la escena monárquica europea entre los siglo…

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Acta Curie Felicis Urbis Panormi (1311-1410): la ricostruzione del volto di una città attraverso il processo selettivo della memoria. II ciclo (1340-1410)

Il II ciclo della collana Acta Curie Felicis Urbis Panormi, strutturato in sei volumi, abbraccia il periodo 1340-1410, e riguarda i regni di Pietro II, Ludovico e Martino il Giovane, con una palese assenza di documenti del regno di Federico IV (1355-1377), coincidente con l’affermazione della signoria dei Chiaromonte. L’interesse di questo ciclo, e dell’intera collana basata sui registri del fondo Atti del Senato dell’Archivio Storico di Palermo – è legato alla messa a fuoco della storia di Palermo a vari livelli: urbanistico, istituzionale, economico, sociale, culturale The 2° cycle of the series Acta Curie Felicis Urbis Panormi, structured in six volumes, encompasses the periodo 1340-1410…

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La rete aperta. Pratica medica nel tardomedioevo siciliano

Partendo dal settore, delicato e mobile, della concessione delle licenze a medici e chirurghi nella parte finale del medioevo siciliano, gestita dall’autorità regia attraverso una magistratura creata apposta, il protomedicato, il lavoro tenta anche di indagare il versante legato alla mentalità e alle paure del tempo che spingono ad affidarsi, per guarire, ad uomini e donne dalla dubbia professionalità. Un percorso favorito dalla commistione tra due culture e due pratiche terapeutiche: popolare e dotta, ufficiale e alternativa, destinate a un perenne intersecarsi. Beginnig from the field, delicate and mobile, for granting licenses to physicians and surgeons in the final medieval Sicilian, ma…

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Elisabetta LO CASCIO (ed.), Il Tabulario della Magione di Palermo (1116-1643). Repertorio, Roma, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Direzione generale per gli archivi, 2011, 556 pp. (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti; 48) in "Anuario de Estudios Medievales" 42/2 (2012)

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Les dones de les vespres sicilianes (1282-1287), in "Moments històrics - La política de les dones"‏, a cura di: Núria Jornet i Benito (UB), María-Milagros Rivera Garretas (UB), M.Elisa Varela Rodríguez (UdG), investigadores del Centre de Recerca Duoda de la Universitat de Barcelona, Barcelona: Institut Català de les Dones. Generalitat de Catalunya, http://dones.gencat.cat/ca/temes/visibilitzacio_dones/cultura/moments_historics/politica/019_sicilianes

la scheda - che si inserisce in un progetto volto a raccogliere i momenti storici de "La política de les dones"- esamina il ruolo delle donne siciliane durante il Vespro

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Gammazita, Dina e Clarenza, in «Siciliane. Dizionario biografico», a c. di M. Fiume, Siracusa 2006

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Aloisia Fimetta, in «Siciliane. Dizionario biografico», a c. di M. Fiume, Siracusa 2006

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Bianca Lancia, in «Siciliane. Dizionario biografico», a c. di M. Fiume, Siracusa 2006

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