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AUTHOR
Elena Mignosi
I luoghi del tirocinio: la qualità degli asili nido comunali di Palermo
L'esperienza formativa come opportunità di apprendimento organizzativo per la scuola
What are the most appropriate ways to activate changes in educational services in order to optimally answer to their institutional mandate in a complex society? This paper answers this question by adopting a organizational perspective that covers interconnected and coordinated learning processes, with all the actors of the educational system (pupils, teachers, parents, managers, administrative staff...) and, in a meta-level, of the system itself. After an excursus on the theories of the organization, useful information for making choices and conscious operational design in a systemic and ecological perspective are given.
Store ører: Forholdet mellem æsel og menneske i selvudforskning og træningskurser
Gli asini, per le loro caratteristiche etologiche e per la loro valenza simbolica all’interno della nostra cultura, offrono la possibilità di sperimentare percorsi di conoscenza profonda di sé, di scoperta delle proprie emozioni ma anche di fiducia in se stessi e nella relazione con l’altro. In questo articolo parlerò di come e per quali ragioni siano proponibili esperienze significative di apprendimento in tutte le età della vita, a partire dalla prima infanzia. Mi soffermerò infine sull’efficacia di percorsi con gli asini nell’ambito della formazione dei formatori Donkeys, due to their ethological characteristics and their symbolic value within our culture, offer the opportunity to experi…
Riflessioni pedagogiche a confronto. Il contributo delle quattro università coinvolte in Q4ECEC: Il contributo dell’Università di Palermo
Bambini Sordi. Giocare con più lingue
Corporeità e formazione: il ruolo della Danza Movimento Terapia nei corsi universitari di Scienze dell'Educazione
A partire da una riflessione sulle specificità professionali degli educatori e dall'intreccio della dimensione personale con quella professionale nelle professioni educative, Il saggio tratta della necessità di adottare una nuova prospettiva formativa, che consideri l'unità mente-corpo, la dimensione artistica e la riflessività nei processi di apprendimento dei futuri educatori. Esplicita quindi le ragioni di un apprendimento dall'esperienza e sottolinea l'importanza della dimensione di gruppo, approfondendo infine le peculiarità della Danza Movimento terapia e l'efficacia di un percorso laboratoriale che utilizzi le sue metodologie Reflecting about educators professional specificities and …
Corpo e linguaggio : le interazioni comunicative e sociali nei primi anni di vita
I bambini sono attivi e propositivi nella relazione con l’adulto e con il mondo che li circonda fin dai primi giorni di vita, come sostenuto dalla psicoanalisi, dall’infant research e dalle ricerche neuroscientifiche. All’interno di una tale cornice, in questo articolo si focalizza l’attenzione sulla comunicazione e sul ruolo del corpo e della gestualità nella relazione intersoggettiva, adottando una “prospettiva alla seconda persona” e mostrando come la competenza comunicativa preceda l’acquisizione del linguaggio verbale e sia legata non solo a ragioni biologiche ma anche alla ricchezza dello scambio, alla capacità di presenza e di ascolto dell’adulto e alla motivazione del bambino a cond…
Dance Movement Therapy in Educational Training for Intercultural Experiences
Nel mio articolo presento un modello di “formazione di secondo livello” attraverso il racconto di un’esperienza e delle sue implicazioni teoriche e metodologiche. Un gruppo di formatori fa prima un percorso di formazione attraverso la DMT all’interno dell’Università e poi viene sostenuto e supervisionato nella progettazione e nella programmazione e valutazione in itinere di due laboratori centrati sui linguaggi artistico-espressivi. I destinatari dei laboratori lavorano nella relazione d’aiuto in ambito interculturale. Si tratta di educatori di una casa famiglia per minori stranieri non accompagnati e di mediatori interculturali che fanno parte di un’associazione che interviene in diversi c…
Il gruppo di lavoro nei servizi educativi
L’essere umano è un animale sociale e la dimensione di gruppo fa parte integrante di ogni società e cultura; in particolare, nei servizi educativi e nelle istituzioni formative riveste una valenza decisiva per la cultura organizzativa, per la progettualità e per i processi di apprendimento e cambiamento. Assumere o non assumere questo dato come significativo ha a che fare con una scelta etica e politica, poiché implica l’adozione di una prospettiva partecipativa e di comunità rispetto ad una prospettiva individualistica e competitiva. Dopo aver definito le specificità di un contesto educativo, anche in una prospettiva organizzativa, l’articolo approfondisce quindi il concetto di “gruppo di …
Per una valutazione qualitativa nella mediazione corporea
Il tirocinio universitario per "educatori della prima infanzia": un'opportunità di formazione per gli studenti e di innovazione per le istituzioni coinvolte
L'assistente alla comunicazione nella scuola è solo un mediatore linguistico? Problemi, specificità, formazione di una nuova figura professionale.
In seguito all’applicazione della L.104/92 sull’integrazione dei soggetti in situazione di handicap, sono presenti nelle scuole italiane gli “assistenti alla comunicazione” per gli alunni sordi: si tratta di una nuova figura professionale che, all’interno dei servizi educativi, si propone di far da ponte tra sordi e udenti, in quanto esperto delle principali problematiche degli alunni sordi ed esperto nella LIS (Lingua dei Segni Italiana). Ma di che tipo di mediazione si tratta? Quali problemi solleva e quali riflessioni dal punto di vista pedagogico, sociale, linguistico e antropologico? Questi i principali ambiti di riflessione trattati all’interno dell’articolo, in termini problematici e…
Una prospettiva storica e pedagogica sulle Lingue dei Segni: riflessioni psicolinguistiche
Da oltre 50 anni, da quando W. Stokoe negli anni '60 individuò in USA i parametri di articolazione delle lingue dei Segni (cfr. Stokoe, 1981), si assiste ad un sempre maggiore interesse nei confronti delle lingue visivo-gestuali delle comunità di sordi, grazie anche agli sviluppi nel campo della psicolinguistica, delle neuroscienze, e delle nuove tecnologie che consentono indagini sul linguaggio e sul funzionamento cerebrale impensabili sino a qualche tempo fa. Può forse sorprendere che, in una prospettiva storica, all'interno del dibattito linguistico-filosofico si può riscontrare un analogo interesse per i sordi e le loro forme di comunicazione soltanto nella seconda metà del sec. XVIII e…
Educazione, convivenza e cittadinanza nella prima infanzia
Se per “cittadinanza” facciamo riferimento al concetto di “cittadinanza attiva” nei termini di appartenenza, partecipazione consapevole e critica, rete di relazioni, esercizio di potere e di responsabiltà, come ci si può riferire alla prima infanzia e quali percorsi educativi possono essere pensati in questo senso per i bambini fin dai primi anni di vita? Nel mio intervento, dopo aver delineato in termini problematici il concetto di infanzia all’interno della nostra cultura, evidenziando contraddizioni e ambivalenze presenti anche in ambito scientifico e sottolineando i rischi oggi legati alla globalizzazione ed alla prospettiva neoliberista, proverò a proporre strade possibili avvalendomi …
Ritrovarsi in gruppo e fare ricerca insieme: dall’esperienza artistica ai gruppi di studio
Nel mio intervento approfondisco il tema dei gruppi di studio APID rilevandone l’importanza ai fini della produzione di un sapere condiviso, dell’avvio di nuovi percorsi di ricerca, della “costruzione di comunità”, ma anche dell’azione verso un cambiamento culturale che coinvolga, in generale, la società civile. Parlo quindi della dimensione del gruppo di lavoro e delle sue specificità e funzioni e conduco una riflessione sulla necessità di trovare nuovi approcci epistemologici per la ricerca in ambito artistico ed embodied, insieme a nuove modalità comunicative verso l’esterno. Infine presento i gruppi di studio attualmente esistenti in APID e quelli ipoteticamente da costituire in relazio…
La prova dello strumento a Palermo
Il ruolo della famiglia nei processi di sviluppo e di apprendimento
Dopo aver definito la complessità del concetto di famiglia nel mondo occidentale contemporaneo, l'articolo tratta del ruolo delle prime relazioni significative e di attaccamento nello sviluppo e nell'apprendimento dei bambini fin dai primi mesi di vita. In una prospettiva intersoggettiva e psicopedagogica il bambino è visto come attivo e partecipe nella relazione e viene sottolineata l’importanza di caregivers attenti e in ascolto, capaci di sintonizzarsi e di rimandare un senso di autoefficacia.
Intersoggettività: il ruolo del corpo nella relazione adulto-bambino al nido
In questo articolo condurrò una riflessione sulle peculiarità dei nidi d’infanzia alla luce della prospettiva intersoggettiva “in seconda persona”, che ritiene la costruzione del sé indissociabile dalla percezione dell’altro da sé e nei termini di un processo operante fin dalla nascita attraverso una “relazione incarnata”. Facendo riferimento alle recenti acquisizioni dell’infant research e delle neuroscienze, mi soffermerò in particolare sulla qualità delle relazioni adulto-bambino e bambino-bambino e sulle loro possibili influenze sullo sviluppo della personalità, sull’immagine di sé e sui processi di apprendimento. All’interno di tale cornice affronterò inoltre, trasversalmente, il tema …
La riflessività nel percorso formativo dei formatori
Far crescere la professionalità: esperienze di formazione al “pensare riflessivo”
Nell’articolo viene condotta una riflessione teorica sul significato dell’apprendere dall’esperienza e viene delineata la fondamentale funzione di tale dispositivo nella costruzione delle professionalità educative. All’interno di questa cornice viene approfondito il ruolo dell’osservazione e dell’autosservazione secondo un approccio legato alla prospettiva psicodinamica e sociocostruttivista che vede l’osservatore interno al sistema osservato e pone l’accento sulla dimensione soggettiva ed emozionale. In questo senso, imparare ad osservare comporta uno sviluppo della consapevolezza di se’ e dei propri modi di interagire col mondo. Il modello proposto è quello dell’osservazione diretta parte…
Ricerca pedagogica ed etica politica
Il ruolo dell'assistente alla comunicazione nella scuola in una prospettiva pedagogica. Riflessioni e risultati di un'indagine nella città di Palermo
Il corpo e l'arte come risorsa formativa all'Università:un percorso attraverso la danza-movimento terapia per futuri formatori
The body and the Art as formative resources at University: a path through the dance-movement therapy for future educators Based on a personal experience of workshop with university master's students for over ten years, the article shows how a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narrative about one’s relationship with the world and increasing reflexive capacity and self-awareness. The students seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering their value and their own creative abilities.
Formare i genitori in un quartiere "a rischio": il senso di un'esperienza
Apresentação
L'articolo confronta il sistema educativo 0-6 italiano e brasiliano, alla luce delle nuove normative e dell'idea di qualità educativa sottostante. Presenta successivamente,in termini critici e riflessivi, gli articoli contenuti nel numero monografico sulla "Valutazione di contesto", di ricercatori italiani e brasiliani, ricavando una sintesi che problematizza e apre nuove prospettive The article compares Italian and Brazilian 0-6 education system, considering the new laws and the underlying idea of educational quality. It then presents, in critical and reflective terms, the papers in the monographic issue on "Educational Evaluation", from Italian and Brazilian researchers, obtaining a synth…
Bridges between people: nonverbal mediation in an intercultural perspective and training proposals
Starting from the meaning of terms prejudices and mediation, the paper will deal with the theme of “intercultural mediation”, discussing aspects that characterize it, focusing on the non-verbal and creative elements. It will than reflect upon the necessary professional skills and on possible trainings through the body-artistic language (focusing on dance-movement therapy methodology), drawing inspiration from training experiences with professionals who face emergency situations within very complex social contexts. Italy receives 89% of the unaccompanied foreign minors arriving in Europe. However, Italy does not have adequate laws in place to initiate life projects and social inclusion which…
Corpo, movimento e stati psichici: l'osservazione del non verbale nei bambini
Il rapporto tra teoria e prassi nella formazione degli educatori per l’infanzia
Nel'articolo viene affrontato il tema del rapporto circolare tra teoria e prassi nella formazione degli educatori ai fini un apprendimento significativo che coinvolge il piano personale e che si traduce in competenze professionali individuali e di gruppo. Viene focalizzata in particolare l’attenzione da un lato sulla riflessività e sulla sua valenza fondamentale nell’apprendimento dall’esperienza, dall’altro sulla dimensione di gruppo come assetto privilegiato di elaborazione e condivisione, ma anche finalizzato ad una apprendimento istituzionale e organizzativo. Viene condotto quindi un approfondimento sulla specificità dell’educazione per l’infanzia e su possibili ambiti e modelli di form…
Il Master per gli assistenti alla comunicazione nei servizi educativi e formativi: quale percorso per quali bisogni?
Il saggio analizza e valuta il percorso formativo del Master biennale per assistenti alla comunicazione nei servizi educativi e formativi coordinato dalla scrivente. Si fa anche un confronto ed una valutazione tra la prima e la seconda edizione, in un'ottica processuale Si tratta di una valutazione qualitativa e quantitativa che tiene conto della percezione di tutti coloro che hanno partecipato al percorso formativo, ma anche dei risultati di apprendimento raggiunti.
Gesti per pensare, pensieri per comunicare
Postfàcio
Si tratta di una postfazione ad un volume che descrive una ricerca sulla valutazione di contesto relativa a servizi per l'infanzia 0-6 pubblici in cinque Stati del Brasile. Tale ricerca, seguita personalmente dall'autrice, ha avuto una durata di tre anni, è stata commissionata dal Ministero della Cultura e dell'Educazione Brasiliano al NEPIE e all'Università Federale del Paranà ed ha portato alla messa a punto di un modello di valutazione per i servizi dell'infanzia brasiliani centrato sulla partecipazione e sulla riflessività ed alla messa a punto di uno strumento di valutazione centrato su indicatori e criteri legati ad una specifica idea di qualità in una prospettiva ecologica ed ecosist…
Se raconter à travers la dansemouvement-thérapie: un parcours de formation pour des jeunes futurs formateurs
In a time of crisis like the present one, defined by the two psychoanalysts Benasayag and Schmit (2003) "The age of sad passions," in which one feels constantly "a pervasive sense of helplessness and uncertainty," leading to retire into oneself and in a highly individualistic society in which everything is seen in utilitarian, competitive, terms, young adults facing in working life live in a condition of deep uneasiness (loneliness, feelings of inadequacy, lack of confidence ....). The future is no longer perceived as promise but as a threat, there is a pervasive feeling of not being able to affect reality, to not have any power. The historical and existential time disappears and becomes a …
Leggere e scrivere storie nella prima infanzia. Percorsi e strategie educative per attivare motivazione e competenze intorno alla lingua scritta
Il gesto come risorsa biolinguistica
Research on the role played by gesture in language development have supported the hypothesis of a strong interconnection between language and movement (KIMURA 1981, MCNEILL 1992, PÜLVERMUELLER et al. 1996,IVERSON & THELEN 1999, BATES & FREDERIC 2002). Motor actions of hand and mouth are present from birth but this link becomes significant as a result of shared social meaning. In early infancy, hand-to-mouth behavior are extremely common in infants’ spontaneous movements and occur similarly both in hearing and deaf children (see FONTANA & VOLTERRA 2012 for a review). Furthermore, similar motor constraints have been found in the production of gestures and a correlation between first actions a…
La formazione dei formatori e la Danzamovimento terapia
La monografia, centrata sulla formazione di futuri formatori (studenti di Scienze della Formazione) e di formatori in servizio (insegnanti), pone l’accento, individuando punti di contatto e possibili collegamenti, sui temi seguenti: - l’interconnessione mente-corpo con riferimenti non solo agli ambiti filosofico e pedagogico, ma anche alle ultime acquisizioni delle neuroscienze - la valenza dei linguaggi artistico espressivi nello sviluppo della personalità creativa e nella formazione dei formatori - la specificità della danzamovimeto-terapia e la sua funzione nell’integrazione del sé e delle competenze espressivo-comunicative, osservative, relazionali Nel testo vengono poi riportate due es…
La mediazione tra culture diverse: riflessioni sul caso dei sordi segnanti
Quando comincia il piacere di leggere? Percorsi e strategie educative per attivare motivazione e competenze intorno alla lingua scritta
La comunità educante di fronte alla pandemia: possibili strategie di intervento e nuovi scenari in un’ottica di rete
Quando nel mese di marzo 2020, anche i servizi educativi 0-6 in Italia furono chiusi in base alle misure di sicurezza per pandemia da Covid 19, ci si ritrovò da un giorno all’altro e senza alcuna esperienza pregressa, ad organizzare delle forme di educazione a distanza e di sostegno alle famiglie e ai bambini. Nell’articolo, in particolare, descrivo come si è cercato di far fronte all’emergenza nei nidi e nelle scuole dell’infanzia gestiti dal Comune di Palermo e come l’esperienza del primo lock down abbia permesso di mettere a fuoco alcune strategie di intervento che si sono rivelate una risorsa potenzialmente trasferibile in situazioni di normalità. Sottolineo, inoltre, come la necessità …
Valutazione partecipata e continuità nei servizi educativi zero-sei: una ricerca-intervento in un quartiere della città di Palermo
RIASSUNTO In questo articolo verrà condotta inizialmente una riflessione sulla funzione della valutazione di contesto sia in termini formativi individuali e di gruppo, sia in termini di cambiamento organizzativo, adottando una prospettiva ecologica e sistemica. Successivamente, attraverso la narrazione di un percorso di ricerca sulla costruzione di un possibile curricolo zero-sei, condotta per tre anni con un gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia statale ed un gruppo di educatrici di un nido comunale operanti nello stesso territorio (un quartiere del centro storico di Palermo), verranno messi in luce e problematizzati ambiti di continuità e di discontinuità tra i due servizi educativ…
La formazione dei genitori: un modello di intervento in contesti socioculturali "a rischio"
This article presents a possible model of parents’ training in an area at risk by a socio-economic and cultural point of view. It clarifies the theoretical framework that, during four years, has been the basis for the design, the implementation and the evaluation of several actions in a primary school in the city of Palermo. From this theoretical framework, which concern primarily the eco-systemic and socioconstructivist perspectives, some basic points are enucleated, such as the concepts of "context" and of empowerment. Some methodological and operational choices are also explained, in line with this approach, such as: the dimension of the working group, the narrative and the life stories …
Fanny Giambalvo, un’intellettuale siciliana e quindi cosmopolita
In questo saggio si traccia un profilo della studiosa, pedagogista e filosofa palermitana Fanny Giambalvo considerando vita e opere e tenendo insieme testimonianza affettiva ed elaborazione concettuale. Parallelamente viene condotta una riflessione sulla tradizione culturale siciliana in ambito formativo e filosofico, a partire da un’analisi di alcuni temi cari alla Giambalvo. In particolare vengono delineati alcuni tratti che si legano alla sua persona sul piano umano e culturale, si intrecciano tra loro e si inseriscono nella tradizione intellettuale siciliana che dagli anni venti del‘900 arriva fino ai nostri giorni.
Comunicare per comprendere, comprendersi incontrarsi. Quale formazione per i mediatori interculturali?
Il saggio analizza ruoli e funzioni del mediatore interculturale, individuando conoscenze e competenze professionali specifiche e ipotizzando percorsi formativi adeguati. In particolare si sofferma sulle competenze relative alle capacità di ascolto, di empatia, di entrare in relazione attraverso il canale verbale e non verbale e sulla necessità di un percorso centrato anche sullo sviluppo della consapevolezza di sé per potere entrare in contatto con l'altro.
Unità operative per la scuola primaria: storia del bruco che imparò a volare.
Un sistema formativo ancora da costruire. Riflessioni e proposte per la formazione iniziale degli educatori per la prima infanzia
Mettendo in relazione la formazione iniziale di educatori/educatrici e insegnanti per la prima infanzia con le conoscenze relative allo sviluppo, alle modalità di apprendimento e ai bisogni dei bambini nei primi sei anni di vita, il mio intervento si centra sulla ipotesi di un curriculo formativo unitario. Individua quindi sia le aree disciplinari fondamentali e i possibili contenuti, sia i modelli formativi più efficaci per delineare un profilo professionale specifico, conducendo un approfondimento sull’apprendimento dall’esperienza all’interno dell’Università e sulle modalità di tirocinio maggiormente efficaci. In base alla normativa vigente, delineo poi le criticità del modello formativo…
Il ruolo dell'adulto nei percorsi di apprendimento dei bambini.
Sviluppare la professionalità educativa attraverso i linguaggi artistico-espressivi: un modello di formazione in servizio per il personale dei nidi comunali di Palermo
L'articolo tratta principalmente due temi: la funzione dei linguaggi artistico-espressivi nella formazione degli educatori per l’infanzia e le modalità di intervento possibili all’interno dei servizi educativi ai fini di un apprendimento significativo degli operatori. Facendo riferimento alla specificità della relazione adulto-bambino e alla rilevanza delle componenti non verbali nell’interazione, analizza le dimensioni coinvolte in un percorso formativo centrato sui linguaggi artistico-espressivi considerando anche gli aspetti creativi ed emotivo-affettivi. Un tale percorso permette, infatti, di integrare le diverse parti di sé (mente, corpo, pensiero, emozioni, sensazioni….) e di riconosc…
Unità operative per la scuola dell'infanzia: storia delle palline; storia di un semino; palloncino gonfia-sgonfia.
Oltre le parole: le relazioni intersoggettive nei nidi d’infanzia e la formazione delle educatrici
In questo articolo mi soffermo in particolare, sulle interazioni e sui legami affettivi ed emotivi tra adulti e bambini, ma anche tra bambini e bambini, all'interno dei nidi d'infanzia, focalizzandomi sulla intercorporeità. Farò riferimento in particolare alle prospettive dell’infant research, dell’intersoggettività e delle neuroscienze secondo un “approccio in seconda persona”. Concluderò con una riflessione sulla formazione degli educatori per l’infanzia alla luce di quanto sostenuto, sottolineando la necessità di percorsi specifici e adeguati alla delicatezza ed alla complessità del ruolo svolto nella crescita dei bambini.
Possibili livelli di intervento nella scuola in una prospettiva organizzativa.
Movimento ed educazione
I laboratori universitari nei corsi di laurea per educatori: un'esperienza e le sue ragioni
L’articolo costituisce la premessa teorica di un volume che tratta di un Progetto formativo articolato in otto laboratori artistico-espressivi, elaborato e coordinato dalla curatrice e proposto agli studenti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo nell’a.a. 2005-2006. Dopo aver delineato la storia della didattica laboratoriale e facendo riferimento a tre principali aree teoriche e di ricerca (la pedagogia attiva, la psicologia genetica e la sua matrice socio-costruttivista, e la psicologia), l’autrice conduce una riflessione sul concetto di “formazione” mettendo in evidenza la connessione circolare tra teoria, metodologia ed esperienza e l’importanza della dimen…
Giovanni Colozza e il gioco in Pedagogia.
Partendo dal pensiero di Antonio Colozza sul gioco viene condotta una riflessione critica sul gioco infantile e sulle sue funzioni alla luce delle attuali differenti prospettive teoriche
Leggere le Indicazioni. Riflessioni e proposte per la scuola dell'infanzia
Il volume presenta il testo delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, pubblicato in forma ufficiale dal Ministero dell'Istruzione nel 2013, e ne propone un commento per quanto riguarda la parte relativa alla scuola dell'infanzia, mettendo a fuoco alcune tematiche cruciali: l'idea di scuola, di relazione educativa, di contesto, di continuità, di attività professionali
Corpo e movimento come arte della costruzione di Sé: Danza Movimento Terapia e formazione
In this paper I present a training model for educators based on a DMT course at the University and I will explain the theoretical and methodological framework related to the educational goals. The aim is to give professional skills to be spent in educational and social fields thanks to the mobilization of creativity , the integration between the different parts of Self and the development of awareness and the "presence". At the same time, students, through the artistic experience centered on the body, enhance the competences (observational, communicative, interpersonal, etc) required for their job in the future . A DMT course activates, indeed, new stories and new existential perspectives i…